Vittorio Zito è seduto in Consiglio comunale dal lontano 1999 sempre nella lista di maggioranza e con incarichi di crescente responsabilità, tra cui Assessore al Bilancio, Assessore all’Ambiente e poi Sindaco.
Domanda # 1 - LE TASSE Perché tutte le tasse comunali – in particolare IMU, TARI – addizionale Irpef, sono da anni le più alte d’Italia (uguali a quelle delle grandi città come Milano)? Perché l’imposta sulla spazzatura è aumentata ogni anno benchè avevate assicurato che la raccolta differenziata avrebbe diminuito notevolmente il costo di questa spesa per i Roccellesi? Perché con la scriteriata ed arbitraria delibera 86 del 27 giugno 2023 avete aumentato l'imposta IMU in maniera spropositata,, scrivendoci spudoratamente che si trattava “di un servizio reso al cittadino”? Il Comune è tecnicamente in dissesto?
Domanda # 2 - I SERVIZI Perché non è stato attivato il servizio di assistenza domiciliare “SAD” per le persone anziane in condizione di parziale o totale non autosufficienza per il quale esisteva il progetto ed il finanziamento in bilancio? Perché non è stato attivato il servizio di “Auto Amica” finalizzato al trasporto sociale delle persone non autosufficienti per raggiungere strutture sanitarie o di riabilitazione per il quale esisteva il progetto ed il finanziamento in bilancio? Perché non è stato attivato il progetto “Meno Soli” che consisteva, tra l’altro, nella dotazione del centro anziani della tecnologia necessaria per programmare una serie di viaggi virtuali nel mondo per il quale esisteva il progetto ed il finanziamento in bilancio? Perché nel 2024 ci sono ancora cittadini privi di utenza idrica potabile e di allacci alla fognatura? Perché nel periodo estivo la depurazione delle acque di scarico che convergono a mare è malfunzionante? Perché non avete provveduto a risolvere il problema dell’acqua marina sporca vicino alla spiaggia che reca disagio alla balneazione dei cittadini e dei pochi villeggianti?
Domanda # 3 – IL TERRITORIO La mobilità è accidentata in ogni dove. In alcune zone periferiche vi sono anche difficoltà di accesso alle aree interne. Le strade sono piene di fosse e l’asfalto è dissestato (anche la via XXV Aprile, che conduce al Municipio, versa in stato pietoso!). I marciapiedi sono rotti (si veda per tutti Via Cappelleri dove questo disastro esiste da 10 anni). Nel paese ci sono da anni tombini divelti che costituiscono serio pericolo per i pedoni e griglie dissaldate che causano danni ai veicoli. Dai tombini e dalle griglie fuoriescono insetti e topi ma non avete provveduto alla riparazione e disinfestazione di questi manufatti. Come per la frana al castello, il paese non è stato messo in sicurezza dai rischi idrogeologici. Si scrive tanto per la bandiera blu, ma il paese è pieno di immondizia, pure in centro. Il verde pubblico è trascurato ed alla sua manutenzione provvedono spesso i cittadini, i quali si accollano anche le potature. Ci sono ringhiere arrugginite e divelte. Perché tutto questo?
Perché, dopo oltre venti anni dall’inizio dell’iter amministrativo, l’amministrazione uscente non ha approvato il Piano Strutturale Comunale provocando con il suo ritardo la ingiusta penalizzazione dei cittadini proprietari dei terreni che costringete a pagare in misura sempre più crescente l’Imu, il crollo delle imprese edili e l’azzeramento di un’economia legata all’edilizia?
Domanda # 4 – L’IDENTITÀ Roccella è un paese antico che sta perdendo la sua identità. Tutte le zone a monte sono state interessate da interventi senza criterio, senza tutela del paesaggio e senza rispetto delle tradizioni. Le strade del Centro Storico sono state distrutte e poi ricostruite a casaccio con pietre prese chissà dove. Dopo il moderno intonaco al Castello o Palazzo Carafa, l’ultima oscenità è la scalinata di San Giuseppe. Avete distrutto il borghetto che c’era, per realizzare una scalinata del tutto fuori contesto e indecente, mai vista neanche nei peggiori film. Ma per ognuna di queste schifezze, c’è sempre un motivo: lo si può dire o è tutto inconfessabile? Ci chiediamo chi e perché ha deciso queste nefandezze nel Nostro Comune?
Domanda # 5 – LA MEMORIA Oltre alla cancellazione dello spirito autentico del nostro paese, si vorrebbero cancellare anche le persone (salvo i parenti di questo sindaco). Sono stati dimenticati Eccelsi Cittadini e Sindaci Illustri. Forse perché qualcuno vorrebbe che un solo cognome sia ricordato nella memoria collettiva? Anche gli affetti più cari non sono custoditi come in ogni altro paese. E’ accaduto, infatti, che diversi cittadini non hanno più trovato i loro cari estinti dove erano tumulati. Perché, nonostante sia stato erogato un mutuo di ben 850.000,00 euro (su cui i roccellesi pagano gli interessi), il Comune non ha proceduto ad ampliare il Cimitero benché ad ogni appuntamento elettorale i rappresentanti della maggioranza in scadenza avevano assicurato di farlo?
Domanda # 6 – IL FUTURO In tanti anni mai una idea di futuro per il paese: solo promesse e canzonette. Mai un progetto per lo sviluppo di competenze professionali, di attività produttive, di opportunità di lavoro.
Perché non sono state create occasioni, anche intergenerazionali, di formazione, di apprendistato e di avviamento ai mestieri? Mancano spazi per i giovani, eppure ci sono aree ed edifici pubblici da rigenerare. Perché tanta inerzia? Le scuole, malmesse, da anni attendono interventi di manutenzione. In via marina, il parco giochi per bambini è sciatto e pericoloso, tanto è vero che più volte i bambini si sono fatti male. Quante altre denunce dobbiamo fare?
Domanda # 7 – LA TRASPARENZA Altre amministrazioni si sforzano di tenere costantemente informata la popolazione su quel che si fà e su come si fà. A Roccella se non fai parte della ristrettissima cerchia di quelli che comandano non devi sapere! Per la nomina dell’amministratore della Multiservizi persino vari consiglieri comunali sono stati tenuti all’oscuro. Perché? E perché in occasione della nomina del nuovo amministratore del Porto non si sono resi pubblici i motivi e i criteri della scelta di un oscuro e ignoto personaggio, senza titoli di studio ed esperienze gestionali a fronte di candidati all’incarico muniti di laurea in giurisprudenza con lode, prestigiosi Master e molteplici precedenti esperienze gestionali? Chi e come poi gestisce incarichi dei professionisti e appalti di forniture? Perché così tanta poca trasparenza?
Domanda # 8 – LE CLIENTELE Come la peggior politica, negli anni si è assistito a una indegna e continua speculazione su liste di collocamento e lavoratori stagionali, sulla pelle delle famiglie. Perché si alimentano i bisogni delle persone, invece che dar loro le opportunità che meritano? E perché i pochi posti di lavoro disponibili sono sempre e solo appannaggio dei vostri fidati amici? Le ultime assunzioni al porto, oltre che ingiustificate, sono state fatte senza far sapere nulla a nessuno e assumendo chi si voleva; Avete gestito così anche le buste di alimenti per i bisognosi? Perché il ristorante del porto è stato dato per sedici anni (16) e per una somma irrisoria con un “bando” cucito su misura?
Domanda # 9 – LE PARTECIPATE La multiservizi è governata dal fido compagno di scuola, ormai da anni. Ogni roccellese conosce i limiti della gestione, malgrado lo sforzo di quante persone ci lavorano. Il porto ha cambiato gestione e dopo la speranza delle gestioni roccellesi, lo si è affidato (per finta) a uno sconosciuto. Perché lasciar andare chi, in tempo di Covid, ha bruciato ogni record, risanato i bilanci, moralizzato la scena (allontanando i morosi e incassando i ricavi che prima erano solo su carta), risistemando e potenziando tutti gli impianti e creando nuovi spazi e servizi per tutte le persone? Lo si è forse voluto perché l’amministrazione avesse mano libera per comprare cose inutili, assumere chi si voleva, vendere imbarcazioni risanate o fare lavori discutibili che impediscono l’accesso carrabile ai clienti?
Domanda # 10 – LA CULTURA Le uniche iniziative culturali organizzate in paese sono il frutto dell’impegno di privati cittadini. Il comune non ha idee e non è capace né di organizzare né di promuovere chi potrebbe. Sponsorizza solo impresari predoni, che utilizzano spazi pubblici e si vedono anche versare soldi dei cittadini. Questo sembra normale? Intanto, il grande auditorium, animato solo dai ragni, è stato dichiarato inagibile! Eppure a Roccella c’è ancora un moribondo Festival Jazz; eppure ci sono scuole di ballo, di canto e di altre arti, i cui allievi e animatori potrebbero riempire palcoscenico e spalti. Perché anche qui si da spazio sempre e solo ad alcuni?
Domanda # 11 – IL SOCIALE Quanto erano belli i paesi di una volta: tutti insieme e solidali per migliorarsi e proteggersi a vicenda. Da qualche parte è ancora così, ma a Roccella, la gestione degli ultimi anni ha creato la tribù dei “compari di maggioranza” e di quella degli “altri”. Si è perso il senso di comunità e la priorità di includere tutti. Si parla tanto di accoglienza, ma i migranti cuociono al sole o prendono freddo e piogge. Perché si è cancellata completamente la politica sociale comunale? Si taglia qui per fare cosa?
Domanda # 12 – LO SPORT All’ultimo posto, per la classifica... Da quando è sceso in campo il comune (e il solone che se ne occupa), una serie di fallimenti a catena. Ormai il Roccella è la barzelletta dei campionati, al pari dei personaggi che si sono altalenati. Quando finirà tutto questo? Perché area fitness e parco giochi del porto non sono mai stati promossi e reclamizzati dal Comune? Infine, perché le lodevoli iniziative di alcuni privati (si pensi per tutte al progetto per realizzare un “Acquapark” sono state “cestinate” dagli amministratori? Forse perché non suscitavano il loro “interesse politico”?)