Io sono uno di quei tifosi che, nonostante non ha mai smesso di tifare per i colori amaranto, si era allontanato dal campo nel disastroso periodo in cui il Roccella ha fatto da materassino nei campionati di serie D e in Eccellenza, gestita da membri vicino all'amministrazione comunale, arrivando ultima e con una pessima immagine perchè la società non ha pagato giocatori, allenatori e maestranze (tutti ricordano gli scandalosi casi di mister Tarozzi e mister Giampa', come la fuga in blocco di dieci calciatori contemporaneamente per non essere stati retribuiti così come la cuoca e altri collaboratori...)Sono tornato al campo dopo che persone della nuova società mi hanno garantito che quelle mele marce che hanno logorato la società del dopo Giannitti, non ci fossero più. Quelle persone che mettevano in bocca ai vari presidenti prestanome (che si sono succeduti in quattro anni) comunicati stampa fasulli, che ingannavano la realtà (cosi come lo fanno in politica) facendo credere che, nonostante i risultati negativi, tutto andava bene, ma in realtà i giocatori e la gente che lavorava per la società aspettava i compensi promessi e che, purtroppo, non sono mai arrivati.
Le stesse persone che si sono fatti fuori anche l'unico imprenditore che ci credeva e voleva investire sui giovani e sulla crescita del calcio nel territorio, parlando addirittura di serie C, ossia il presidente Giuseppe Franco.
Alla fine del campionato scorso questa gente ha raschiato il fondo, lasciando terra bruciata, il vuoto, il nulla, hanno fatto scappare tutti, compresi i tifosi sugli spalti che negli ultimi tempi si contavano sulle dita delle mani!!! Finalmente hanno capito che il marcio erano loro, tanto da farsi da parte!!!Il presidente Rocco Femia, che vive il pallone con grande passione, non ha gettato la spugna ed ha avuto la capacità di contornarsi di persone valide, capaci e motivate, che hanno fatto bene a gridare ai 4 venti di essere una società nuova che ha tagliato con il passato.
Sulla cenere lasciata dalle sanguisughe, l'ancora di salvezza si è chiamata "scuola calcio S M", una società seria e competente che da qualche anno lavora nel nostro paese con i bambini e i giovani, dai primi calci fino agli allievi, con una grande funzione sportiva ed educativa. La nuova società da' "carta bianca" alla SM, ci scommette sopra e vince la scommessa!!!
Ad Agosto si parte da zero con un giovane allenatore, Gianpaolo Squillace, che inizia gli allenamenti con pochissimi giocatori, si iniziano a tesserare calciatori non vincolati con altre squadre, molti dei quali non conoscono neanche la nostra lingua.
Con pazienza si riesce a comporre una rosa con tutti elementi nuovi. La Coppa Italia va male ma serve come lubrificante per riuscire a comporre un'amalgama di squadra.
L'11 Settembre la squadra è ai nastri di partenza per il campionato di promozione girone B con l'obiettivo di mantenere la categoria, raggiungere la salvezza il prima possibile.
La prima partita è casalinga, contro la Deliese, non c'è tanta gente sugli spalti, ma la partita è scoppiettante nel gioco e nel risultato. Finisce 4 a 3 per gli ospiti e, nonostante la sconfitta, la nostra squadra risponde, reagisce, è viva!Nelle giornate successive si ha la sfortuna di giocare in trasferta e perdere con le squadre più attrezzate del campionato, Palmese, Vigor Lamezia e San Giorgio, mentre i primi punti arrivano al "Ninetto Muscolo" con i pareggi contro l'Archi, il Melicucco e il Bivongi-Pazzano.
All'ottava giornata arriva il primo punto in trasferta, contro l'Ardore. Il rinato Marco Sorgiovanni (che ha giocato in categorie superiori e solo degli sfortunati infortuni non gli hanno consentito la carriera da professionista) è il capitano ma anche il trascinatore della squadra, capace di realizzare gol d'autore (alla fine il suo carniere sarà a doppia cifra: 10 reti).
Intanto inizia anche il campionato Juniores (under 19) con un ottimo allenatore, Francesco Romeo, e un gruppo di giovani provenienti dalla scuola calcio e innesti dalla prima squadra. Il campionato va molto bene, i ragazzi si divertono e navigano sempre al secondo posto in classifica dietro il Gioiosa (che oggi è in finale Regionale!!!).
Dopo il pareggio ad Ardore arriva la prima vittoria, in trasferta contro il Melito con un gol di Isaia. Il lavoro di mister Squillace, insieme ai suoi due straordinari collaboratori Mister Bavaro e Trionfo Carnà, adesso si vede eccome e subito dopo la vittoria di Melito arriva la vittoria casalinga contro il Maida con un risultato tondo: 4 a 1!
All'11° giornata arriva il fattaccio: il grave infortunio di Marco Sorgiovanni colpito alle spalle violentemente da un giocatore dell'Africo a gioco fermo. Un gesto becero ed antisportivo condannato da tutti, tant'è che a scusarsi è anche il sindaco di Africo. Per il capitano spostamento di due vertebre e un lungo periodo di riposo e fisioterapia. Ma, grazie a Dio, si riprenderà!I giocatori da ora in poi giocheranno per la squadra ma anche per il loro capitano e lo fanno alla grande, pareggiando contro il Capo Vaticano e vincendo contro lo Sporting Catanzaro e la Ravagnese.
Nonostante il girone di andata si conclude con la sconfitta di Cinquefrondi, la classifica parla positivo, si nuota in tranquillità diversi punti sopra la quota play out.
Nel giro di boa le cose precipitano, si torna a giocare con le prime della classe, si gioca meglio in trasferta che in casa. Si tocca il fondo alla 24° giornata con la sconfitta contro il Melito (diretta avversaria per la lotta salvezza), è la quinta consecutiva in gare casalinghe. Si entra nella zona play out.Nel frattempo è tornato in campo il capitano Sorgiovanni, c'è un giovanissimo Kessy Camarà che corre come un forsennato e macina partite su partite giocando sia nella Juniores, che vince i play off del girone arrivando alle finali regionali contro lo Sporting Catanzaro, e sia nella prima squadra.
Ci vuole adesso un cambio di rotta, visto che il Ninetto Muscolo sembra "maledetto"!
Bisogna uscire dalle sabbie mobili e andare assolutamente a vincere in trasferta. E' vero che siamo la squadra più giovane del campionato ma non meritiamo affatto di soffrire e rischiare i play out
A Pianopoli si gioca Atletico Maida - Roccella, una vera e propria partita all'ultima spiaggia per entrambe le squadre divise da un solo punto.
La partita è maschia, si gioca a viso aperto, il livello tecnico non è altissimo ma quello agonistico si. La partita è in equilibrio per tutto il primo tempo e fino al 23° del secondo, fino a quando Sorgiovanni s'inventa una delle sue cavalcate dalla parte sinistra del campo, fino ad arrivare a tu per tu col portiere e insaccare con un potente diagonale. La partita cambia anche in virtù dell'espulsione di un giocatore del Maida per proteste. Dopo dieci minuti il nostro raddoppio arriva ad opera di Reinoso con un altro calibrato tiro in area di rigore. Loro accorciano al novantesimo ma la vittoria è nostra!!!
Superata la soglia dei play out ritorna la fiducia in casa amaranto ed arriva il magico filotto: dopo Maida arrivano ancora tre vittorie: Africo, Capo Vaticano e Sporting Catanzaro. Manca solo la matematica per la salvezza diretta. Ed arriva domenica, con gli spalti pieni di persone soddisfatte e con il punto guadagnato contro il Cinquefrondi.
L'obiettivo di inizio campionato è raggiunto!
Negli spogliatoi si festeggia, c'è tutta la società che esulta insieme ai giocatori e ai mister.
La lezione, che con l'umiltà, il lavoro e col crederci sempre si vince, è stata data.
Grazie a tutti: Rocco Femia (presidente), Enzo Costa (vice presidente), Maurizio Misiti, Vittorio Placanica, i dottori Mimmo Clemente e Franco Macrì, Enzo Fragomeni, Matteo Angiò (bravissimo, tra l'altro, a curare la pagina facebook dell'asd Roccella), Alfredo e Mimmo Russo, Sandro Sorgiovanni, Giampiero Squillace, Francesco Romeo, Giuseppe Bavaro, Trionfo Carnà, Francesco Grollino. Tutti gli sponsor che hanno dato un notevole supporto e, naturalmente, tutti, ma tutti i giocatori che hanno lottato e sudato per la maglia amaranto!!!
E che questa festa, questo entusiasmo e questa voglia di fare, siano le basi per costruire la prossima squadra che possa continuare a dare soddisfazioni agli sportivi roccellesi che, se motivati, ritorneranno a gremire gli spalti.