ROCCELLA SIAMO (ANCHE) NOI Opinioni ed emozioni di Nicola Iervasi, e di tutti gli amici che si vorranno aggiungere, che sognano il futuro del proprio paese più democratico, prospero e maggiormente valorizzato.
Ripubblichiamo il manifesto delle funzioni religiose per le festività natalizie, con la modifica dell'orario della Santa Messa della Natività della sera del 24 Dicembre, anticipata alle ore 19,30, cosi come richiesto dal vescovo mons. Francesco Oliva.
Il resto del programma rimane immutato come nel manifesto precedente.
Padre Francesco augura a tutti i fedeli una buona e santa Novena di Natale.
Ma, su tutto questo, i genitori oggi sono sul piede di guerra, a causa del mancato funzionamento dei caloriferi.
Lo avevo scritto nei primi giorni di freddo pungente che le aule erano ghiacciate e gli studenti in classe, tra le finestre aperte per il cambio d'aria e l'assenza dei riscaldamenti, erano costretti per sei ore ad un freddo insopportabile.
Ma, a distanza di oltre una settimana, la situazione non è cambiata, gli studenti, imbottiti di vestiti e giubbotti, continuano a soffrire il freddo, capita pure che alcuni di loro non ce la fanno a resistere e la scuola chiama i genitori per andare a prenderli e portarli a casa.
"Qualcuno" dal Comune pare abbia detto che debbano sostituire la caldaia! Ma come?!? Aspettano nel cuore di Dicembre a cambiare il bruciatore?
Per molti genitori la pazienza sta per finire, si sono detti pronti a esporre formale denuncia ai Carabinieri contro il Comune per questa situazione davvero inverosimile.
Una bellissima realtà associativa è nata quest'estate e, con grande affiatamento, pian piano sta crescendo grazie al coinvolgimento di più persone.
Si tratta di un'associazione diversa da tante altre, da quelle che propongono, organizzano, promuovono varie attività; Si chiama PoliArt e mette insieme tutte quelle persone che hanno una sensibilità artistica e la vogliono esprimere.
E con l'umiltà che contraddistingue i veri artisti, l'associazione non ha voluto fare presentazioni in pompa magna, ma si è manifestata in pubblico con grande semplicità, proponendosi durante l'estate, ogni sera, davanti alla "bottega d'arte" del pittore e ritrattista Mimmo Marrapodi, in arte Pollier, e accattivando la curiosità, l'attenzione e gli applausi delle persone di passaggio che, con il passaparola, ogni sera sono cresciuti di numero, fino a che, la strada davanti a Pollier, da persone di passaggio, è diventata meta di un vero e proprio pubblico.
L'associazione PoliArt - riferisce il presidente Mimmo Marrapodi (Pollier) - intende far collaborare artisti operativi e amatori delle belle arti. Vuole essere una fonte e una possibilità di arricchimento comune fra tutti coloro che hanno doti artistiche quali la pittura, la scultura, il canto, la recitazione, la poesia, la danza, la fotografia, ecc."
L'idea della creazione di un'associazione - continua a rivelarci Anna Franco, una delle altre socie fondatrici - è da diverso tempo che ci ruotava in testa, poichè abbiamo constatato che eravamo diverse le persone nel nostro paese con la voglia di esprimerci liberamente davanti a un pubblico. Mettendoci insieme, abbiamo pensato di esprimere ognuno il nostro essere ed insieme ritagliarci uno spazio per dimostrare agli altri le nostre arti e farli divertire ed emozionare".
E dopo aver ben impressionato turisti e cittadini quest'estate, Lunedì 27 Dicembre segnerà l'esordio dell'associazione in un vero e proprio spettacolo che si terrà in tutto il rione Sant'Antonio, con direttore artistico il ben conosciuto regista di teatro e conduttore e ideatore del programma "Radici" di Telemia, Pino Carella.
"Il nostro spettacolo - ci anticipa sempre Anna Franco - sarà un palco all'aperto che unirà tutte le nostre arti: musica, danza, teatro, pittura, poesia, fotografia... tutto in un solo grande spettacolo, con la convinzione di riuscire a trasmettere, con umiltà, la nostra passione per l'arte che rappresentiamo, visto che non tutti possono fare della propria passione anche un lavoro".
Sarà davvero una grande sorpresa per il nostro paese, la curiosità è davvero alta, quindi non mancheremo, la sera successiva a Santo Stefano, di andare a scoprire e ad applaudire chi ci offrirà l'essenza del loro cuore per regalarci una emozione.
Interessante e partecipata iniziativa del Rotary Club di Locri che ha organizzato un incontro su un tema di assoluta attualità e rilevanza per il nostro Paese, ovvero il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con relatore il socio Paolo Commisso.
L’incontro ha registrato la presenza e gli interventi, oltre a quelli del pubblico presente, dei sindaci di Locri e Siderno, Giovanni Calabrese e Maria Teresa Fragomeni.
Col suo intervento il relatore ha fornito ai presenti una cornice chiara del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza a cui l’Italia è giunta, dopo il sopraggiungere del periodo pandemico, già fragile sotto il profilo economico, sociale ed ambientale con un Pil nazionale cresciuto nell’ultimo decennio 1999 2019 del 7,9%, contro il 30,9% della Germania ed il 32,4% della Francia, una soglia di povertà raddoppiata nell’ultimo quinquennio, il maggior tasso in Europa di ragazzi da 15 a 19 anni non impegnati nello studio, nel lavoro o nella formazione, la partecipazione femminile al lavoro delle donne pari al 53,8% molto al di sotto della media europea del 63,3%, l’emissione pro capite di gas clima espressa in equivalente CO2 rimasta sostanzialmente invariata nell’ultimo decennio, la produttività del lavoro in Italia molto più lenta del resto d’Europa, una modesta digitalizzazione del sistema produttivo pubblico e privato, investimenti pubblici decrementati nell’ultimo decennio ed investimenti totali in Italia cresciuti nel medesimo periodo solo del 66% contro una media europea del 118%!
Con l’avvento del Covid, nel corso del 2020, tutti i Paesi dell’Unione Europea entrano in profonda recessione, aumenta la disoccupazione (-7,8% nell’Unione Europea 27 - 8,7% nell’Eurozona a 19) così come la spesa pubblica, assistiamo al crollo del sistema manifatturiero e dei servizi (soprattutto nel turismo e nella ristorazione) a scapito di altri settori emergenziali quali chimica, farmaceutica, agroalimentare e logistica che nel medesimo periodo hanno visto incrementare considerevolmente i loro volumi d’affari.
L’Europa si è trovata nella necessità di sospendere il Patto di Stabilità e Crescita almeno fino al 2022 ed i relativi vincoli.
Si è così assistito ad un incremento dell’indebitamento di ciascun paese (Italia e Spagna incrementano il debito pubblico del +25%) e, soprattutto, con il crollo del Pil di ciascun paese, il rapporto tra i due cresce sensibilmente.
L’Italia proietta quindi il rapporto debito/Pil nella stima al 2022 al 156,6% contro il 116,9% della Spagna e del 55% medio dei paesi cosiddetti “frugali“ quali Olanda, Finlandia, Svezia.
Nel primo semestre del 2020 l’Europa interviene con fondi immediati quali il Sure (100mld€), il Fondo di garanzia bancaria (25) ed il Pandemic Crisis Support (240) ma l’evento più importante, storicamente rilevante, è l’approvazione da parte la commissione europea del “New Generation EU” che mette a disposizione dei Paesi Membri 750 miliardi di euro.
Per la prima volta l’Europa decide di accedere al mercato dei capitali offrendo garanzie “congiunte” per finanziare la spese.
Sul totale di queste risorse 390 miliardi sono rappresentati da sovvenzioni ovvero contributi a fondo perduto mentre i restanti 360 miliardi sottoforma di “loans” ovvero prestiti.
Nell’ambito del New Generation EU il dispositivo con maggiori risorse è il “Ricovery and Reliance Facility” con una provvista di 672,5 miliardi di euro che viene assegnato ai vari paesi dell’Unione Europea per la quota di “sovvenzioni” in ragione della popolazione, del Pil pro capite in relazione inversa, del tasso di disoccupazione e della perdita stimata di Pil nel biennio 2020-2021.
Il dispositivo di ripresa e resilienza europeo assegna all’Italia 191,5 miliardi di euro da impegnarsi in investimenti suddivisi in sei missioni strategiche di cui le più rilevanti la “transizione digitale” e quella “ecologica-ambientale” che assorbono circa la metà delle risorse disponibili.
Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza l’Italia si è impegnata ad attuare 63 riforme e 134 primari investimenti e tutte queste misure sono riportati in ben 527 tra traguardi di natura qualitativa ed obiettivi di natura quantitativa a loro volta suddivisi per annualità e per aree di intervento.
Il 40% di risorse dovrà interessare progetti ed investimenti nel Mezzogiorno di Italia. Altri dovranno mirare a garantire la parità di genere, la partecipazione femminile giovanile al lavoro, la formazione, l’innovazione del sistema produttivo e gli investimenti in due settori chiavi per l’Italia, turismo e cultura.
I fondi verranno erogati a cadenza semestrale solo dopo la verifica del conseguimento degli obiettivi e traguardi intermedi originariamente pianificati, in assenza dei quali l’erogazione verrà sospesa. Tutti gli interventi dovranno essere pianificati, realizzati ed ultimati entro il 2026.
Il cantiere è avviato ma è necessario essere attrezzati per cogliere le reali opportunità. La tempistica necessaria per la programmazione, la spesa e rendicontazione rischia di valorizzare a livello territoriale periferico (regioni e comuni) quelle realtà più virtuose e di penalizzare ulteriormente le realtà del paese meno efficienti con un concreto
rischio di ulteriore divaricazione socio economica del Paese nonostante i lodevoli intenti.
Lo scambio di informazioni e conoscenze, e l’evento del Rotary di Locri ne è stato il concreto esempio, è la condizione necessaria per agganciare il processo in corso, attivare le risorse e capacità dei territori, organizzarne i fattori, per raccoglierne le opportunità straordinarie offerte dal PNRR e, per molto tempo ancora, assolutamente irripetibili.
Siamo appena agli inizi di un processo riformatore unico e molto ampio e diversificato e il futuro delle prossime generazioni dipenderà dalla qualità e tempistica di attuazione del Piano.
L’incontro ha registrato la presenza e gli interventi, oltre a quelli del pubblico presente, dei sindaci di Locri e Siderno, Giovanni Calabrese e Maria Teresa Fragomeni.
L’iniziativa sarà presentata il 16 dicembre alle 18.00 nella sede di via Umberto I a Roccella Jonica nell’ambito di un invito alla lettura dedicato all’Iliade di Omero
Proporre un corso di cultura classica oggi, nel tempo della inutilità delle discipline umanistiche proclamata dall’alto, significa gettare un guanto di sfida per mostrare un uso del greco e del latino che non è riducibile a tornaconto, convenienza, profitto. «Il greco e il latino sono utili per la nostra felicità, perché servono a pensare e a parlare bene» - così il gruppo di Studi Classici dell’Associazione Culturale Scholé di Roccella Jonica.
Il corso sarà presentato il prossimo giovedì 16 dicembre 2021 alle ore 18.00, nella sede sociale di via Umberto I, al numero 106. Per l’occasione, è previsto un invito alla lettura dedicato all’Iliade di Omero: il focus sarà sul ventiduesimo canto, quello dedicato al combattimento eroico tra Ettore e Achille. L’incontro sarà curato dal gruppo di Studi Classici al completo: Gabriella Bruzzese, Martina Bucci, Chiara Ferraro, Maria Alessandra Laterza, Alessandra Scali, Francesco Tripodi, Anna Ursino.
Il corso di cultura classica, basato sulla partecipazione gratuita e concepito come un percorso attraverso gli snodi principali della letteratura antica, inizierà nel mese di gennaio 2022. L’iniziativa risponde all’interesse e alla richiesta di approfondimento registrati da Scholé durante gli incontri pubblici e i seminari nelle scuole, che negli ultimi tre anni sono stati dedicati agli autori, alle opere e ai temi del mondo antico.
Nel frattempo, è in via di definizione la terza edizione della Scuola di Studi Classici per i licei, sulla nozione di Mechanè, che è un modo per indicare la tecnica e la strumentalità tipicamente umane, compresa l’invenzione e la capacità di trovare soluzioni, risolvere problemi ed enigmi.
Per gli ultimi aggiornamenti sugli appuntamenti di Scholé basta seguire le pagine Facebook / Instagram oppure collegarsi al sito web www.filosofiaroccella.it.
Roccella Jonica, 10 dicembre 2021
Associazione Culturale Scholé – Centro Studi Filosofici
di Roccella Jonica
Il M° Angelo Laganà ci invia gentilmente il manifesto di presentazione del 13° Memorial di Mino Reitano, organizzato dal fratello Gegè, che si terrà il 27 Gennaio 2022 al Teatro "F.Cilea" di Reggio Calabria.
La data del memorial non è affatto casuale, proprio il 27 gennaio del 2009, dopo un lunga malattia, ci lasciava il grande Mino, nato a Fiumara di Calabria, artista che ha portato sempre la Calabria nel cuore e l'ha sempre celebrata e decantata in ogni parte d'Italia e del mondo dove ha tenuto concerti.
Mino Reitano è considerato ancor oggi un'icona della musica nazional popolare italiana. Con il suo talento, ma anche con la sua estrema semplicità e umiltà, è stato un esempio da seguire per tanti ragazzi della sua generazione.
Ed è davvero molto bello che Gegè Reitano ogni anno ricorda l'illustre fratello con un meraviglioso spettacolo di musica dove vi partecipano molti amici di Mino ma anche molti giovani talenti della musica italiana.
Per tutti i fedeli ecco tutte le solenni funzioni religiose che si celebreranno in tutto il periodo natalizio nella Chiesa di San Nicola di Bari ma anche nella Chiesa di Sant'Anastasia (Borgo) e in quella di San Giuseppe (Largo San Giuseppe - Croce).
Insieme a tutte le celebrazioni eucaristiche, Padre Francesco Carlino, insieme ai suoi collaboratori e alle associazioni interparrocchiali, creeranno - nella Chiesa Matrice - un clima di grande suggestione, con la Madonna delle Grazie posta al fianco dell'Altare, la Mostra dei Presepi, un Concerto Natalizio ad opera dell'Associazione musicale Euterpe di Siderno, l'accoglienza della Luce di Betlemme, la Santa Messe per i ragazzi e quella per i fidanzati.
La nostra Terra ha bisogno del suo grande talento, del suo sapere nel campo del giornalismo, della conduzione e della recitazione.
Ci è mancato per un po', le sue profonde conoscenze, miste ad una grande umiltà di carattere, lo porta ad essere conosciuto e stimato dalle più importanti personalità, ma anche voluto bene da tutti i suoi più semplici cittadini.
Ma sono sicuro tornerà presto più forte di prima, perchè è un grande combattente, ha una famiglia meravigliosa e tantissimi amici che le vogliono un mondo di bene.
Buon compleanno Pino. L'arbitro ha fischiato, il secondo tempo della vita è iniziato, è tutto da costruire. Ti aspettiamo.
Nella "Giornata dell'Adesione" Unitalsi, dove tutti gli associati rinnovano il loro spirito di lavoro e impegno, quell'ECCOMI che sigilla le intenzioni di ogni socio al servizio degli altri, la Sottosezione di Locri ha fatto coincidere con il giorno del rinnovo delle cariche elettive.
Nella sede di Locri, oggi 11 Dicembre si sono svolte le elezioni per il nuovo direttivo.
Dopo 11 anni di straordinario e meritorio lavoro, Maurizio Villari (eletto per la prima volta presidente il 28 Novembre 2010 è stato riconfermato il 22 Novembre 2015), passa il testimone di presidente a Pino Curtale.
Insieme al nuovo presidente sono stati eletti consiglieri Giuseppe Cartolano, Tito Albanese e Giuseppe Condò.
Rivolgiamo al nuovo presidente Curtale e a tutto il direttivo, buon lavoro.
