Fonte: http://www.telemia.it/
Francesco Chiefari, ex poliziotto rinchiuso nel carcere di Siracusa, è stato decisivo nella fase di rianimazione
Un detenuto del carcere di Siracusa tenta il suicidio impiccandosi all’interno della propria cella ma un altro prigioniero interviene e gli salva la vita. Protagonista del salvataggio è Francesco Chiefari, ex poliziotto di Roccella Jonica condannato a tredici anni e otto mesi di reclusione per aver fatto esplodere nel 2006 una bomba nell’ex ospedale di Siderno e per averne piazzata un’altra da un chilo e 200 grammi di tritolo in un bagno del nosocomio di Locri che non esplose.Alcuni giorni fa, grazie ai buoni rapporti instaurati con la polizia penitenziaria, Chiefari è stato chiamato per dare aiuto poco dopo la scoperta del tragico gesto compiuto da un altro carcerato. Nell’occasione l’ex agente si è dimostrato abile nel riattivare il battito cardiaco tramite il massaggio e pronto nelle altre pratiche d’emergenza sanitaria, compresa la somministrazione di ossigeno. La vittima, dopo aver sfiorato la morte, è entrata in stato di coma.
L’intervento di Chiefari è stato seguito dai poliziotti della Penitenziaria e dagli ispettori accorsi sul posto, fino all’arrivo della guardia medica che ha preso in mano la situazione. L’apporto decisivo dell’ex rappresentante delle forze dell’ordine è stato apprezzato anche dal personale sanitario. Il detenuto che ha tentato di togliersi la vita, dopo una settimana di coma farmacologico ha ripreso conoscenza, anche se sembra permangano danni cerebrali. Per quanto riguarda Chiefari, pare che quello descritto non sia stato l’unico intervento.
Nel 2012 si era adoperato in occasione di un altro tentativo di suicidio, salvando la vita a un compagno di prigionia che si era dato fuoco. In quell’occasione Chiefari si procurò numerose scottature