"Roccella siamo (anche) noi" augura a tutti un buon Ferragosto, soprattutto alle persone che hanno contratto il virus e sono in casa in via di guarigione.
Forza, mettiamoci ancora un po' di pazienza, è difficile lo so, ma presto questo periodaccio finirà e sarà soltanto un ricordo. Vi sono vicino col cuore.
E in questa giornata calda di Ferragosto voglio riportare un meritato attestato di riconoscenza che è stato consegnato in questi giorni alla nostra concittadina dott.ssa Patrizia Paganica, una dei tanti "angeli" che ha salvato vite umane dal primo giorno in cui è scoppiato il Coronavirus in Italia e lo sta facendo tutt'ora.
Ha salvato tante vite, ha visto, purtroppo, tante vite andare via, ed ha vissuto sulla propria pelle il grande calvario del virus.
Patrizia Paganica presta il suo onorato servizio come dirigente medico presso l'Azienda Regionale Emergenza Sanitaria 118 (ARES 118), Centrale Operativa di Roma.
Li hanno chiamati "angeli", li hanno chiamati "eroi", sono quelle persone che giorno e notte, senza guardare orario e stanchezza, soccorrono le persone, le prestano le prime cure senza mai fermarsi. Sono i medici, gli infermieri, gli autisti del 118, tutto il personale della centrale operativa, che giornalmente sono per strada, corrono per salvare l'ennesimo paziente Covid in condizioni disperate, si sono ammalati, hanno infettato i loro cari. Ma eroi lo erano prima e lo saranno sempre.
Il 26 Luglio scorso il Presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha consegnato presso la centrale Operativa di Roma, gli attestati regionali di ringraziamento a tutto il personale di ARES 118 impegnato nel contrasto alla pandemia.
Nel rendere il nostro GRAZIE per il coraggioso lavoro che svolge, la nostra cara concittadina, dott.ssa Patrizia Paganica, ci ha confidato con grande commozione di quei momenti davvero difficili di inizio pandemia:
"Sono stata una di quei medici che si sono ammalati all'inizio della pandemia. Era Marzo 2020. E' stata dura in tutti i sensi, ma la cosa che mi ha colpito di più sono stati i numeri, i casi che aumentavano in maniera impressionante e le imponenti risorse messe in campo non bastavano mai. Ogni decesso era come una sconfitta per noi, un grosso colpo al cuore. Qui nel Lazio siamo stati eccezionali, l'intervento rigoroso e rapido delle nostre squadre è riuscito a salvare migliaia di vite umane. Ma vi confesso che il mio pensiero era rivolto sempre alla mia Calabria, dove tali risorse non ci sono ed ero davvero preoccupata per tutti i miei familiari, compaesani ed amici".
Parole toccanti che dimostrano le grandi qualità umane oltre che professionali della dott.ssa Paganica che ci tiene a rivolgere a tutti la sua raccomandazione: "Capisco l'estate e il periodo lungo e difficile di ristrettezze che abbiamo passato ma... Purtroppo ancora non è possibile abbassare la guardia. Stiamo sempre vigili e attenti".
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