Costituisce
una festa molto antica, legata al culto delle divinità della fertilità degli
antichi popoli politeisti, che veniva celebrato proprio nel periodo dell'anno in
cui il passaggio della natura dal freddo e statico inverno al pieno dell'estate
dei profumi e dei colori (e della prosperità nelle antiche civiltà contadine)
era più evidente. Con l'andare del tempo questa festività dal tono religioso si
è evoluta in una festa commerciale.
Negli Stati Uniti nel maggio 1870, Julia Ward Howe, attivista pacifista e abolizionista (della schiavitù), propose di fatto l'istituzione del Mother's Day (Giorno della madre), come momento di riflessione contro la guerra. Nello stesso anno negli Stati Uniti fu proposta e accettata da Anna M. Jarvis di creare questa ricorrenza in segno di affetto e riconoscenza nei confronti della mamma mentre è ancora in vita.
In Italia è stata introdotta per la prima volta negli anni cinquanta da Raul Zaccari, senatore e sindaco di Bordighera.
Oggi moltissime piazze d'Italia, compreso in piazza San Vittorio a Roccella Jonica, l'AIRC (Ass. Italiana Ricerca sul Cancro) dietro un contributo di 15 euro interamente devoluto alla ricerca sul cancro donerà le bellissime azalee della ricerca.
Facendo gli auguri a tutte le mamme ho il piacere di pubblicare una meravigliosa poesia della nostra concittadina Gina Vartolo ispirata dal suo cuore per contemplare la sua mamma e tutte le mamme...
LA FESTA DELLA MAMMA
E' la festa della Mamma
il giorno in cui ogni figlio dovrebbe
con gli occhi al cielo,
ringraziare il Signore
per l'Angelo che ci pone accanto
a sostegno delle nostre debolezze terrene.
E' la festa della Mamma,
il giorno in cui a primo mattino,
si è felici di svegliarsi
per correre ad abbracciare e baciare
l'unico essere al mondo che,
quando ti stringe al cuore,
ti fa provare la gioia di vivere.
E' la festa della Mamma
il giorno in cui capisci che la sua presenza
è essenziale alla tua esistenza
perché è Lei che col suo amore,
fa crescere ogni tua cellula e ti apre alla vita.
E' la festa della Mamma quando,
anche da un letto di immobilità,
capisci che lei segue con lo sguardo
ogni tuo passo e cammina con te.
Oggi è la festa della Mamma,
ma tu non ci sei a darmi queste emozioni
e con gli occhi rivolti al cielo
seguo nell'andare di una nuvola il tuo sguardo e dico:
non correre, fermati ad ascoltare.
Io sono qui ad aspettarti.
Trasformati in piaggia finchè,
le tante piccole gocce d'acqua
sfiorando la mia pelle,
ravvivano in me il ricordo di te.
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