Fonte: http://portale.calabriaora.it/
Rocco Panetta è senza lavoro da quattro anni. Il 12 Novembre si è incatenato davanti a Palazzo Campanella. «Questa è la nuova Auschwitz, lasciare un padre di famiglia in mezzo ad una strada».
Rocco Panetta vive a Marina di Gioiosa e da quattro anni è senza lavoro. Ieri mattina si è fatto prestare cinque euro per comprare un biglietto di sola andata, destinazione Reggio Calabria.
E lì si è incatenato davanti a Palazzo Campanella, dove si stava riunendo il consiglio regionale, per chiedere risposte ai politici, ai pezzi grossi. Loro hanno fatto ingresso a Palazzo con le cravatte firmate, lui con una catena da 7,20 chili al collo. L’ha usata per incatenarsi, in attesa che qualcuno gli desse delle soluzioni e non le solite pacche sulle spalle.
Rocco Panetta, un ex dipendente di una pompa di benzina di Marina di Gioiosa si è incatenato per chiedere un lavoro, una occupazione che gli consenta di mantenere i propri figli. «Sono disoccupato da quattro anni, dopo 22 anni di lavoro. Ho 49 anni e sono troppo vecchio per trovare un nuovo lavoro e troppo giovane per andare in pensione». Disperazione e silenzio delle istituzioni. Panetta è stato ricevuto da una segretaria del governatore. Di concreto, nulla, «solo le solite pacche sulle spalle».
Assicurazioni che non bastano più: «Mi sono fatto prestare cinque euro per un biglietto di sola andata. Stanotte dormirò qui. Sono pronto a buttare i miei documenti, perché se la società non mi vuole io sono pronto ad andarmene. Voglio un lavoro per dare da mangiare ai miei figli»
Palazzo Campanella? Ma se oggi non ci hanno fatto entrare dicendo che si può accedere al palazzo solo in giacca e cravatta. Se stiamo a questi livelli, cosa può interessare a questi pezzi di merda della condizione di un povero disgraziato?
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