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lunedì 1 agosto 2011

A ROCCELLA L'EX TERRORISTA, EDITORE E SAGGISTA ITALIANO, RENATO CURCIO.




Il gruppo “I ragazzi della Dogana” organizzano l’incontro con Renato Curcio Sabato 6 agosto 2011 alle ore 18,00, presso la Piazza Dogana.




Verrà presentato il suo ultimo libro-ricerca “I dannati del lavoro”, vita e lavoro dei migranti tra sospensione del diritto e razzismo culturale (edizioni “Sensibili alle foglie”).




Questo libro nasce da una ricerca svolta con persone immigrate in Italia e presenta alcune storie di lavoratrici e lavoratori migranti. Persone che incontriamo ogni giorno, che ci interrogano sul nostro modo di accogliere o rifiutare.
Il saggio mette in luce le discriminazioni che i migranti subiscono nel mondo del lavoro ed i dispositivi del razzismo culturale.




Chi è Renato Curcio



Renato Curcio nasce a Monterotondo (Roma) il 23 settembre 1941. Nasce da una relazione extraconiugale tra la madre Jolanda Curcio, giovane ragazza pugliese emigrata a Roma, e Renato Zampa, fratello del noto regista cinematografico Luigi Zampa.

Vive un'infanzia difficile a causa dei lavori precari della madre. Viene presto segnato dalla morte dello zio Armando, operaio presso la Fiat, ucciso nel 1945 da una rappresaglia dell'RSI (Repubblica Sociale Italiana, nota popolarmente come Repubblica di Salò, denominazione assunta dal governo fascista instaurato nel territorio italiano occupato dai nazisti, e fondata da Mussolini nel 1943).

Renato trascorre la sua adolescenza tra Milano e Alberga, dove frequenta la militanza cattolica. Si diploma all'Istituto Galileo Galilei di Campochiesa, frazione di Albenga.

Nel 1962 si trasferisce a Trento e si iscrive alla Storica facoltà di sociologia, dalla quale qualche anno più tardi (1968) partiranno le note mobilitazioni studentesche. A Trento conosce Margherita "Mara" Cagol, la quale diventerà sua moglie. Nel 1967 fondano il gruppo di studio "Università Negativa": il gruppo svolge un'attività di analisi e formazione teorica attraverso lo studio e la rilettura di testi ignorati dai corsi universitari. Fra gli autori vi sono Che Guevara, Mao Tse-Tung, Herbert Marcuse, Cabral, Panzieri.

In questi anni matura il proprio "credo ideologico" all'interno delle lotte universitarie, aderendo ad alcuni piccoli gruppi di estrema sinistra. Per un certo periodo condivide la propria abitazione con Mauro Rostagno, personaggio di sinistra, colto e carismatico, che verrà anche soprannominato il "Che" di Trento.

Completerà tutti gli esami, poi per scelta politica, deciderà di non laurearsi.

Curcio, entrato a far parte della rivista di ispirazione marxista-leninista "Lavoro Politico", ha modo di esprimere opinioni distanti dalla lotta armata.
Il ripensamento sul tema della violenza arriva dopo (e con tutta probabilità anche causato da) gli scontri di Avola del 2 dicembre 1968: nell'occasione la polizia sparò sui braccianti uccidendone due e continuando a sparare senza sosta per 25 minuti.

All'inizio del mese di novembre del 1969 ci si trova in piena contestazione studentesca: Curcio partecipa all'ormai famoso Convegno di Chiavari presso l'hotel Stella Maris. Qui vengono gettate le basi per l'avvio della lotta armata in Italia, a cui prende parte anche un nucleo di appartenenti al Collettivo politico metropolitano di Milano. L'anno successivo vengono fondate le Brigate Rosse: è il mese di maggio del 1970 quando nel quartiere di Lorenteggio, a Milano, appaiono i primi volantini con la stella a cinque punte.



Curcio è alla guida delle BR insieme alla moglie Mara e ad Alberto Franceschini. La prima azione sovversiva avviene il 17 settembre 1970, quando il gruppo fa saltare in aria il garage di Giuseppe Leoni, dirigente dell'azienda SIT Siemens. SIT Siemens, Pirelli, Alfa Romeo sono le prime industrie dove il partito armato si insedia.

Nel 1974 Curcio viene arrestato. Grazie ad un'azione capeggiata da Mara, Curcio riesce ad evadere nel febbraio del 1975. Nell'estate dello stesso anno la moglie muore
durante un conflitto a fuoco con le forze dell'ordine. Renato Curcio viene nuovamente arrestato all'inizio del 1976 (grazie all'infiltrazione all'interno delle BR di Silvano Girotto, passato poi alla storia come "Frate Mitra").

Con la morte di Mara e con la carcerazione dei leader Curcio e Franceschini, la direzione del movimento passò in mano ad esponenti della cosiddetta "ala militarista" capeggiata da Mario Moretti che porterà il gruppo in seno alla triste stagione degli omicidi e dei ferimenti che l'Italia conoscerà dalla seconda metà degli anni '70.


Sebbene Curcio non avesse mai teorizzato la violenza come spargimento di sangue, mai si è pentito delle sue scelte. Rimasto in carcere dal 1976 fino al 7 aprile del 1993, oggi è direttore editoriale nella cooperativa "Sensibili alle foglie", per la quale ha scritto libri sul tema del precariato sociale ("Il dominio flessibile", "Il consumatore lavorato", "L'azienda totale" e “I dannati del lavoro” ).

1 commento:

  1. Meglio un giorno da leone che cento da pecora. Il coraggio di sostenere le proprie idee senza curarsi dei commenti ipocriti di chi invece si dimostra servile per non inimicarsi chi ha il potere economico, politico e religioso "NON E' DA TUTTI"
    A. Roberto

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2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico

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2 Agosto 2020 - 2 Agosto 2021: un anno senza Ludovico. Il ricordo di Ludovico Lombardo ad un anno dalla sua tragica scomparsa. Sempre nel cuore dei tuoi amici e sempre nel cuore dei roccellesi.

JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini

La vera storia dei nostri emigranti che, per motivi di lavoro, sono stati "costretti" a lasciare la Terra in cerca di lavoro ma col cuore rivolto SEMPRE nell'estremo lembo della "nostra" Penisola: la CALABRIA!

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
Foto di Angelo Lagana'

DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'

Un Lungomare così, a Reggio, non si vedeva da tanti tanti anni. Le Frecce Tricolori hanno richiamato in città decine di migliaia di persone da tutte le province calabresi e da gran parte della Sicilia. La via Marina, completamente chiusa al traffico in occasione della seconda “domenica sostenibile”, s’è gremita di circa 100.000 persone che nel pomeriggio hanno assistito incantate allo spettacolo dell’Air Show “Scilla & Cariddi” con l’esibizione delle celebri Frecce Tricolore.

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VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO

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Oggi 20 marzo, nonostante le nuvole, abbiamo potuto assistere, dalle nove e mezza fino alle undici, all'eclissi di sole. Qui da noi il sole, "coperto" dall'ombra della luna, si è oscurato soltanto per il 41%. La prossima eclissi parziale avverrà nel 2026 mentre per avere un'altra eclissi solare totale dovremmo "attendere" fino al 2081.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.

FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'

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Il regalo di Natale del M°. Angelo Laganà

OLTRAGGIO ALLA CITTA'

OLTRAGGIO ALLA CITTA'
OLTRAGGIO ALLA CITTA'. Foto di Angelo Laganà


ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI

ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
Quale sindaco mai oltre a lui stesso o a chi per lui avrebbe consentito una liquidazione cosi rapida a suo favore? Un ulteriore una tantum prelevato da un fondo "segreto e nascosto". Cari elettori meditate...Dedicato a tutte quelle associazioni che partecipano alle riunioni con l'amministrazione la quale puntualmente ricorda pressappoco cosi: "Non chiedete soldi perchè non ce ne sono!"

I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE

Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.

1° classificato Roccella on youtube "A SCIRUBETTA" di Francesco Cappelleri.

2° classificato Roccella on youtube "U TARANTOZZU" di Alessandro Neumann

3° classificato "FRA I RICORDI DI UN PASSATO" di Antonio Dimasi e felice Guarneri