Dalla pagina facebook di Roccella Futura
INTERVENTO SUL RENDICONTO DI GESTIONE 2019
Consiglio Comunale del 16 Luglio 2020
Il rendiconto di gestione poteva passare dalla commissione e questo non è stato fatto, è stato inviato il 10 luglio all’organo di revisione (abbondantemente dopo la convocazione del consiglio comunale) e non é stato consegnato al gruppo “Roccella Futura”, ma è stata consegnata soltanto la relazione.
Inoltre la relazione dell’organo di revisione ci è stata inviata due giorni prima di questo consiglio comunale (seconda convocazione).
Dal Prospetto dimostrativo del risultato di Amministrazione come da deliberazione della Giunta Comunale del 22 Giugno 2019, si evince che da un fondo di cassa al 1° gennaio 2019 di 1.366.395,22 € si passa ad un fondo di cassa al 31 dicembre 2019 di 420.783,65 €, quindi una differenza in negativo di oltre 900.000 €.
Su questo il Sindaco che è un esperto di bilanci potrebbe addurre diverse motivazioni a giustificazione, ma pur sempre un dato negativo è il netto peggioramento della liquidità dell’ente, in quanto c’è una evidente difficoltà ad esigere la tassazione locale che purtroppo rimane sempre ai massimi livelli.
A questo proposito si rileva dalla relazione dell’organo di revisione che “ l’ente non ha provveduto ad aggiornare la giacenza di cassa vincolata al 31/12/2019, che in ogni caso, anche qualora pari a zero, deve essere opportunamente formalizzata con determinazione dirigenziale”.
Sempre dalla relazione dell’organo di revisione si rileva che i dati del prospetto dimostrativo del risultato di amministrazione sono diversi dai dati del prospetto approvato dalla Giunta Comunale.
Infatti nel documento che ci è stato consegnato il risultato di amministrazione al 31/12/2019 è di 4.450.513,70 €, mentre nel documento consegnato all’organo di revisione è di 3.799.303,91 €.
Questi dati hanno comportato che nella relazione approvata dalla Giunta la parte disponibile è di 307.984,88 €, mentre nel documento consegnato all’organo di revisione la parte disponibile presenta un saldo negativo di 425.668,49 somma che dovrà essere iscritta tra le spese del bilancio di previsione come disavanzo da ripianare a partire dall’anno 2021.
Altro “parametro” che desta sorpresa, nel prospetto dimostrativo del risultato di amministrazione, almeno per chi nella vita ha studiato tutt’altro che bilanci, è il totale dei residui attivi: 21.003.161,75 €.
Ci si chiede se si sia proceduto ad una revisione per verificare il venir meno delle ragioni giuridiche del loro mantenimento.
Infatti da una disamina dei residui attivi alcune voci destano qualche perplessità e mi riferisco per esempio agli accertamenti dei crediti sulla Tari degli anni 2014, 2016, 2017 e 2018 per importi sempre crescenti e che variano da 236.000 € a 445.000 €.
Mi riferisco ai “maggiori accertamenti IMU 2014 e precedenti”, per un importo di 308.590 €, accertamenti effettuati nel 2019; inoltre crediti da “approvazione ruolo contravvenzioni al codice della strada anno 2010” (importo 63.722 €), accertamento effettuato nell’anno 2017.
Chiediamo se sono state previste delle perdite su crediti non incassati, e se sono state previste come mai non è stato utilizzato il fondo crediti di dubbia esigibilità. Questo perché possono essere presenti somme riconducibili a crediti prescritti, crediti da persone indigenti o decedute e quindi inesigibili.
Tra i residui attivi è presente anche un “contributo regione per Festival Jazz” anno 2017 (199.500 €), si sa se verrà finanziato? Diciamo questo perché in precedenza un contributo regionale per il Festival non è stato finanziato nella sua totalità (solo la quarta parte circa).
Esistono crediti attivi che riguardano la mensa scolastica da “persone diverse” (anno 2018 € 32.718 €; anno 2019 € 22.076 €), presumibilmente da persone che non sono in grado di pagare.
Sono presenti crediti dal Comune di Caulonia per quanto riguarda la gestione del depuratore e del Comune di Nardodipace per il PSA (Piano Strutturale Associato). E’ stato fatto o si sta facendo qualcosa per recuperare questi crediti?
Passando poi alla relazione al rendiconto di gestione si rilevano alcune discrepanze di notevole entità tra il previsionale e l’incasso:
Dal Titolo 1- (Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa) Per quanto riguarda l’imposta municipale propria a fronte di una previsione di 1.500.000 € si ha un incasso di circa 1.100.000 €, con una differenza di 400.000 € che non è poco.
Cosa analoga per l’ICI, con una differenza in negativo tra previsione ed incasso di 30.000 €.
Per quanto riguarda l’imposta comunale sulla pubblicità e diritto sulle pubbliche affissioni su una previsione di 40.000 € si incassano 1527,40 €. Qui le cose sono due: o sono esagerate le previsioni, o non funziona il servizio di controllo e riscossione.
E veniamo al tributo comunale sui rifiuti e la tassa sui servizi comunali, a fronte di una previsione rispettivamente di 1.150.000 € e di 210.000 € si incassa più o meno la metà.
Questo può avere un solo significato e cioè che i cittadini non riescono a pagare. La tassazione è da sempre ai massimi livelli…vogliamo inventarci qualcosa per ridurla?
Titolo 3 – Entrate extra tributarie
Per quanto riguarda la vendita di beni, servizi e proventi derivanti dalla gestione dei beni:
Per una previsione complessiva di 448.009,19 €, si ha un incasso di 138.528,87 una notevole incongruenza.
Proventi da attività di controllo e repressione irregolarità e illeciti previsione 110.000 €, incassati 7.376,82 € (non pagano? È esagerata la previsione? ) Interessi attivi:
Previsione 16.743,80 €, incassati 2.343,98 €, il che indica una carenza cronica di liquidità.
Titolo 4 – Entrate in conto capitale
Alienazione di beni materiali – previsione 1.390.000 €, incassati 700 €. Permessi di costruire – previsione 70.000 €, incassati 28.904,13 € è evidente che non si costruisce, l’edilizia è ferma…..facciamo qualcosa per sbloccarla.
Titolo 6 – Accensione prestiti
Accensione mutui ed altri finanziamenti a medio lungo termine
Previsione 830.000 €, incassati zero €. Credo questo sia il mutuo richiesto per il progetto ampliamento del cimitero, spero possa andare a buon fine e chiediamo a quando la soluzione di questo progetto?
Titolo 7 – Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere
Richiesti 2.500.000 € come anticipazione di tesoreria, questo è in relazione con quello che si diceva prima: carenza cronica di liquidità. Per liquidità intendiamo la capacità dell’Ente di garantire l’assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili attraverso il regolare pagamento delle spese.
Ricordo che il ricorso all'anticipazione di tesoreria è elemento di criticità degli enti locali e questo non lo dico io, lo dice chi si occupa di bilanci.
Venendo alle Spese.
Titolo 1- Spese Correnti; Spese a Famiglie: previste 115.000 € ; impegnati 60.057,23 €; pagati 498,50 €
Diritti sociali, politiche sociali e famiglia: previsti 660.505 €; impegnati 85.706,74 €; pagati 27.631,17
Con questi dati c’è da pensare ad uno scarso impegno verso le famiglie ed i soggetti in difficoltà.
Residui Passivi
Tra i residui passivi troviamo: rimborso IMU anno 2012, impegno 2017 di € 4.479.00
Non solo c’è scarso sostegno verso famiglie e soggetti in difficoltà, ma non viene restituito il dovuto.
Inoltre sono presenti impegni per incarichi legali esterni per circa 100.000 €, nonostante l’ufficio legale comunale abbia in carico tre legali.
Infine ci si chiede come mai per stabilire un gemellaggio istituzionale tra la città di Liverpool e la città di Roccella Ionica si è dato incarico alla ditta Full Travel per un importo di 5.458 €, nonostante ci sia una convenzione tra il comune di Roccella e l’associazione “Roccella Europa per i gemellaggi”, associazione che mi risulta non sia stata contattata, nonostante la grande attività svolta in questo ambito.
Concludendo altre due domande: 1) esistono crediti e debiti con la Jonica Multiservizi perché non si procede a compensazione?
2) Per quale motivo l’Ente non ha effettuato nel termine del 31 dicembre 2019, la consueta ricognizione sulle partecipazioni in essere, a norma dell’articolo 20 del d.lgs 19 agosto 2016, n. 175, “Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica” (TUSP), come da relazione dell’organo di revisione?