In 6 anni di vita di questo blog, poche volte sono stato
attaccato, forse perché l’obiettivo precipuo di questo sito è quello di
raccontare la realtà del nostro paese, spesso senza dare opinioni, solo
riportando i fatti. L’occhio di chi gestisce questo blog ha soltanto una
caratteristica, ossia quella di ripudiare che il potere della politica, seppur
di un piccolo paese, venga detenuto nelle mani di una sola famiglia che si adopera
in scelte che vanno prima nella direzione dell’interesse personale e poi per quello
collettivo.
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L'incendio al Castello, era il 24 Agosto 2012. L'incendio divampò a causa
dell'abbandono di tutto il parco collina, e alla "forestazione" del percorso
intorno al Castello per la mancata manutenzione. L'incendio si ripetè il
13 luglio dell'anno seguente dalla parte di Zirgone, distruggendo
completamente la restante parte della staccionata venuta a costare
800 mila euro.
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Un attacco forte l’ho avuto il 23 agosto del 2013 con la
minaccia telefonica anonima “Fatti i fatti tuoi o sono guai…”, all’indomani
della mia critica verso una disastrosa edizione del festival jazz, che aveva
preso in prestito dal Comune la bellezza di 138 mila euro oltre i 10 mila euro
di contributo “a fondo perduto”, ed aveva fatto contare un pubblico inferiore a
quello di una recita scolastica.
Un altro becero attacco mi è giunto qualche giorno fa, questa
volta scritto e firmato, da parte del Sig. Vittorio Zito, assessore da 16 anni
del Comune di Roccella Jonica. Ed è arrivato puntuale, proprio all’indomani
della batosta elettorale subita dall’entourage Zito con la candidatura di
Bombardieri, e le dimissioni del Dr. Alvaro dalla maggioranza amministrativa, proprio
a testimoniare che si sentono venire meno la terra sotto i piedi e se prima mi
consideravano un “pazzo che gridava nel deserto”, adesso temono che questo
deserto si inizi a popolare, ed allora è necessario azionare la macchina del
fango.
Questo signore non osa chiamarmi per nome, evidentemente
pensa di avere il sangue blu e non si ribassa a nominare le persone dal sangue
rosso… ed in un certo senso ha ragione visto la completa differenza di crescita
fra chi combatte per guadagnarsi la pagnotta, e chi, invece… Questo signore mi chiama per sette volte con la parola AVVELENATORE.
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Il gigantesco pino sradicatosi all'interno del cortile della
scuola materna di via Giardini dove giocano solitamente
i bambini. Era il 18 dicembre 2012. Nei giorni seguenti si
ripeterono altri sradicamenti causando danni materiali
alle strutture. I pini sono stati messi in sicurezza dopo la
denuncia ai carabinieri e l'intervento degli stessi al Comune a
sollecitare lo sfoltimento. |
Ma vi rendete conto cari cittadini con chi abbiamo a che
fare? Una persona, che qualcuno chiama pure dottore, che ripete contro di me in
venti righe di “scritto” sette volte la parola avvelenatore. Ma che significa? Mi
viene in mente quando da bambini ci
inventavamo gli appellativi fra compagni di scuola. Si era alle elementari,
forse alle medie!!!
Ha la fantasia di inventarsi questo aggettivo a me riferito,
ma non è capace di trattare nessun
argomento, caratteristica sostanziale di questo blog che parla solo di
argomenti reali : si sofferma su un errore di una data (come se cambiasse
qualcosa se a Roma ci sono stati il 3 Novembre o il 31 ottobre) e non risponde
affatto sul contenuto del colloquio avuto con l’amministratore di Invitalia,
che è quello che conta veramente per il nostro paese e i cittadini;
e poi fa la lista delle grandi cose che ha fatto per
Roccella, e sarebbero… alzarsi la mattina dopo l’alluvione del 2000 e andare al
Comune, e accorrere a spegnere il fuoco
nell’incendio al Castello nel 1012;
e poi mi accusa che io non denuncio… E’ vero! E’ il mio
rammarico più grande, non essere andato
dai Carabinieri quella notte del 24 Agosto del 2012, quando loro festeggiavano la Notte verde, e al Castello
avvenne l’inferno, con quel terribile incendio che mise a repentaglio la vita
di persone e distrusse quel pezzo di Roccella più suggestivo dove si erano
spesi qualche anno addietro migliaia e migliaia di soldi pubblici. Sindaco e
tutta l’Amministrazione, in quella circostanza, sarebbero dovuti finire sotto
inchiesta per procurato disastro, considerato che, per 8 anni, hanno lasciato
il parco collina nell’incuria più totale!!!
Loro procurano i disastri – come l’altro dei pini sradicati
nella scuola materna che solo per un caso fortuito non sono caduti addosso a
due intere scolaresche – ed io, che ho denunciato e fatto in modo che la scuola
venisse messa in sicurezza, sarei l’avvelenatore. Solo la forza dell’odio fa in
modo che certa gente, gettando fango sugli altri, non si senta patetica e
ridicola!!!
Tutti i paesi che adottano la differenziata hanno abbassato
i canoni della spazzatura, loro ce l’hanno quadruplicata; abbiamo la
differenziata, ma abbiamo le strade più sporche di tutta la Locride, ed insieme a
tutte le zozzerie ora sono strapiene pure delle cartelle elettorali di
Bombardieri buttate a vanvera e a mo’ di coriandoli già da due settimane lungo
tutte le vie roccellesi. Non hanno una idea, che sia una, di sviluppo e
valorizzazione della nostra terra e buttano la bellezza di 2 milioni e mezzo di
euro di fondi PISL senza aprire nessuna nuova opportunità, fabbricandoli, per
l’ennesima volta, su Auditorium, Convento dei Minimi e Teatro al Castello…
Probabilmente faranno le maniglie d’oro, ma sono sicuro che si dimenticheranno,
ancora una volta, di aggiustare gli ascensori – in disuso da sempre – cosi da
poter chiedere ancora nuovi finanziamenti!!!
E già sig. Vittorio Zito, non basta più prendere parte ai
consigli comunali, dovrebbe finalmente iniziare ad uscire di casa e ascoltare
maggiormente l’umore della gente che stenta a vivere, e che voi state
continuando a strozzare con cartelle pazze ogni settimana; dovrebbe iniziare a
prendere coscienza di cosa significa vivere da semplici cittadini, alzarsi a
lavorare tutte le mattine, arrivare sfiniti alla sera e ciò nonostante avere le
spese superiori ai guadagni! Chi le scrive, attraverso il suo blog, valorizza
il paese più di quanto lei immagina, raccontando la verità e la quotidianità
della gente, delle associazioni, delle società sportive della nostra comunità
che lavorano e si sacrificano per
portare alta la propria dignità e solo per spirito di volontariato e amore per
il nostro paese.
Perché l’attaccamento sincero verso il mio paese io non ho
bisogno di sventolarlo nei miei scritti, lo conoscono bene le associazioni e i
comitati festa con cui partecipo sempre in prima persona e con energie
finanziarie anche più del consentito, lo conosce bene la famiglia
dell’ultracentenario, che voi avete fatto scappare dal Municipio quando vi ha
chiesto che stava per compiere 100 anni, e che solo attraverso la festa
organizzata da me e dai miei colleghi commercianti, è diventato il simbolo di
laboriosità e voglia di vita per tutti i giovani del paese; lo conosce bene il
sindaco Certomà a cui io con l’associazione Giovaninsieme per anni e anni l’abbiamo tolto dall’imbarazzo
pulendo piazze, scuole, aiuole del lungomare, spiaggia libera, e tutto
gratuitamente, quando ancora non c’erano gli LPU né quelle cooperative
clientelari a cui oggi voi liquidate somme vicino ai 20 mila euro per qualche
ora di lavoro, e per soli una ventina di giorni!!!
L’obiettivo principale della famiglia Zito è, invece,
esclusivamente continuare ad arricchirsi con i soldi pubblici che gli vengono
elargiti per il festival jazz e quant’altro, e che loro dissanguano non si sa
come, senza pagare collaboratori, artisti, alberghi e strutture.
Sono rammaricato ma orgoglioso che il mio blog sia lo scudo
di tantissima gente da voi inascoltata, che trovano ogni giorno in me conforto
e comprensione, compresi gli LSU e LPU di cui lei, Vittorio Zito, si riempie la
bocca da 15 anni e non ha mai mosso un dito per la loro causa, lavoratori che
sono venuti in toto a ringraziarmi lo scorso Agosto quando, solo dopo il mio
articolo di denuncia contro l’anticipazione di cassa di 60 mila euro a favore
del Festival Jazz mentre per loro zero, vi siete degnati di sbloccare e
pagargli due mensilità!!!
E sono orgoglioso di essere un “avvelenatore” nei confronti
di quella gente sanguisuga che spreme i lavoratori e la gente onesta che lei,
Vittorio Zito, non potrà mai capire perché fa parte di quel mondo che vive
sulla pelle e ai danni di questi lavoratori.
Ma queste persone ora, dopo anni di infatuazione, devono venire
fuori, reagire e tirare fuori l’orgoglio (e le palle, come l’ho fatto io per
sei anni, tanto da pensare di avere l’albero natalizio più addobbato del
mondo…) e riappropriarci insieme del vivere in democrazia.
L’inizio di un nuovo corso che sia più a favore dei
cittadini e meno per le apparenze è già iniziato e il successo del dr. Alvaro e
le sue dimissioni dalla maggioranza sono l’emblema di questo riscatto di una
società che ha capito che questa gente è alla frutta e che prima se ne vanno e
prima si ricomincerà a respirare aria pulita.