Mi scuso con i lettori del giornale poichè, per un mio errore di trasmissione, l'articolo è diverso per una sola frase nel suo finale.
Qui di seguito viene pubblicato in maniera corretta cosi come avrebbe dovuto apparire su 'a Città.
“Ritorniamo a parlare di territorio e dei problemi della gente!”
In campagna elettorale è stata la frase più comune e accattivante usata dai nostri politici, per me -come passionario cronista – è pane di tutti i giorni!
Mi ero promesso che, se fosse stato riconfermato il nostro efficacissimo referente Pino Mazzaferro quale consigliere provinciale, avrei avanzato alla sua attenzione due proposte, (considerato che la nostra amministrazione comunale non è propensa ad ascoltare i suggerimenti dei cittadini, tantomeno i miei…): la prima, la necessità di poter levigare il disastroso ciottolato del centro storico, diventato strada della vergogna per la sua impercorribilità e per il danno che causa alle automobili. Si tratta oggi di una situazione disastrosa, tanto che il valore estetico passa in secondo grado, anzi credo che presto si arriverà ad una raccolta di firme di tutti i residenti, esasperati dal continuo cambio di pneumatici e ammortizzatori. La seconda richiesta sarebbe stata il sostegno per la ristrutturazione delle chiesetta di Sant’Antonio di via Orlando, una delle chiese più antiche di Roccella, a cui gli abitanti del rione sono profondamente affezionati. Il progetto di restauro del tetto, oggi un colabrodo che ad ogni pioggia rischia di danneggiare le teche, le statue e i muri, già stilato, è da un paio d’anni esposto durante la festa del 18 gennaio, in attesa che “qualcuno” si sensibilizzi e lo prenda a cuore per la realizzazione.
In fatto di restauro non sono in miglior condizioni le statue del Cristo Risorto e del San Giovanni Battista che vengono utilizzate nella tradizionale Confrontata di Pasqua: quest’anno, in particolare, è stato davvero triste vedere i piedi delle statue dei Santi attorcigliati col il ferro filato alla loro vara! Ci si rianima un po’ nel sapere che il priore Luigi Cotrona, insieme ai capisaldi dell’Arciconfraternita di San Giuseppe, seguono passo passo le sorti delle statue e, ad oggi, la notizia è che se ne sta interessando l’ing. De Paola delle Belle Arti di Cosenza a bandire una gara appositamente per il completo restauro delle statue. Lo stesso Istituto che sta completando, in maniera eccellente, il ridisegno della nuova Chiesa di San Giuseppe rimasta con il puzzo dell’incendio appiccato da ignoti profanatori del lontano 1994, ma che, finalmente, in autunno rivedremo nel suo rinnovato splendore.
Il titolo di questo pezzo è sintomatico dell’espressione maggiormente usata da alcuni nostri politici nazionali nel periodo fra le il primo scrutinio e il ballottaggio. “Dobbiamo ritornare a dialogare con la gente, parlare di territorio e dei problemi quotidiani”. Questa teoria, abusata dalla destra per accattivarsi i voti a Milano e a Napoli, è stata messa in pratica per cinque anni dall’amministrazione Morabito, ma ciò non è bastato. La rabbia per questa controtendenza elettorale della nostra provincia rispetto al resto d’Italia, è che i giochi e la frammentazione di persone e partiti hanno contato di più rispetto all’efficiente lavoro svolto sul territorio.
Da cittadino, partecipe e attento alla vita del nostro paese, mi sento di dire grazie a Pino Mazzaferro che nei suoi 4 anni di consigliatura non si è risparmiato nel sollecitare e far arrivare a Roccella diverse risorse ( su tutti menzioniamo il rinnovato stadio, il già discusso centro storico, gli imminenti interventi sui torrenti, la messa in sicurezza dell’ISIT Maiorana).
Ma ritorniamo in argomento, torniamo a parlare dei problemi del nostro territorio: pare che stavolta sia quella buona per la partenza della raccolta differenziata porta a porta. Il D-day stavolta è l’11 luglio. Alle incognite, costituite dalla sensibilizzazione dei cittadini ed dall’efficienza del servizio, sollevate qualche numero addietro in questo giornale, si aggiunge il rischio di vedere la via della Libertà (che sarà il centro di smistamento della raccolta dell’umido e dell’indifferenziato) diventare discarica e parcheggio dei mezzi utilizzati per la raccolta.
Sarà necessario un nuovo intervento dei NAS come lo è stato fatto qualche anno fa? Speriamo di no! Auguri!
Non posso chiudere l’articolo senza parlare della nona “bandiera blu” assegnata al nostro paese dalla FEE. Non sarò cosi drastico come nel mio blog (www.roccellasiamonoiblogspot.com ), ma un appello è doveroso lanciarlo anche da queste righe: capisco che la via marina è il biglietto da visita del paese ma le periferie, cari amministratori, non possono essere mica un’immondizzaio! Capisco che nei pacchetti turistici della Jonica Holidays Roccella non è presente neanche per mezza giornata (e meno male che il prof. Mario Diano è socio della società “Porto delle Grazie” e avrebbe dovuto avere un occhio di riguardo per Roccella!) ma la caratteristica stradella che contorna la rupe del castello potrebbe essere pure disboscata almeno una volta all’anno in modo tale che non sia solo dimora di serpi e topi!
E, scusate se mi permetto, l’urgenza delle urgenze, più disattesa delle altre, è, senza dubbio, l’incuria dell’asilo nido e delle scuole materne: gli spazi esterni sono in uno stato di completo abbandono, quando, invece, in questi edifici l’attenzione doveva essere particolare, considerato che a praticarci sono i nostri bambini!
Eppure qui da noi, purtroppo, anche davanti questa colossale superficialità e disattenzione, come per decine di altre, tutto è concesso, e si fa finta di non sentire, non vedere e, ancor più grave, nessuno ne parla!
Davvero geniale chi ha coniato l’ultimo slogan: è proprio vero “A Roccella tutto è possibile!”
Nella foto: lo stato in cui si trova la "passeggiata intorno al castello" inaugurata nel 2005 e considerato "il balcone sulla città"!!!