Paura e indignazione questa mattina in Via Trastevere Alta, nei pressi della Piazzetta Ciurria, dove uno dei due pini storicamente presenti nell’area – più volte segnalati dai residenti per la loro eccessiva imponenza e la necessità di un urgente sfoltimento – è improvvisamente crollato al suolo, travolgendo una Fiat Panda in transito.
Da anni i cittadini chiedevano interventi di manutenzione, mai eseguiti. E oggi quel mancato controllo si è trasformato in un episodio che avrebbe potuto avere esiti irreparabili.
A bordo dell’auto viaggiava un giovane del posto che, come raccontano i familiari, “ha visto la morte con gli occhi”. L’albero ha colpito in pieno la vettura, devastandola e lasciando intatto l’abitacolo solo per una serie di coincidenze fortunate. Una scena che i presenti definiscono “un miracolo”.
Il ragazzo, sotto choc, è stato trasportato all’ospedale di Locri, dove si trova con un ematoma alla testa e in attesa degli esiti della TAC per valutare un possibile trauma cranico. Le sue condizioni sono costantemente monitorate.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia municipale per mettere in sicurezza l’area e verificare la stabilità del secondo pino ancora presente, anch’esso privo di interventi di manutenzione nel corso degli anni.
La comunità roccellese, scossa dall’accaduto, chiede ora risposte immediate e una verifica complessiva della sicurezza dell’area, affinché episodi così gravi non debbano più ripetersi.
Terremo informati i cittadini sugli aggiornamenti riguardo alle condizioni del giovane rimasto coinvolto in questo drammatico crollo.
A lui va il nostro più sincero augurio di pronta guarigione e di un completo ristabilimento.






Ciao Nicola, non è più tempo di parole vuote. Quello che è accaduto oggi in Via Trastevere Alta non è un incidente: è il frutto di anni di incuria, negligenza e totale disinteresse per la sicurezza dei cittadini. Un giovane ha rischiato la vita – potevamo essere uno di noi o un nostro figlio – e questo non può essere ignorato. Non si tratta di fatalità: qui si tratta di responsabilità manifeste.
RispondiEliminaIl Comune è responsabile ai sensi dell’art. 2051 c.c.: «ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito». Non c’è caso fortuito quando si ignorano segnalazioni dei cittadini, controlli tecnici, relazioni di stabilità e piani di manutenzione. L’art. 1176 c.c. impone diligenza e prudenza: qui non c’è stata alcuna cura.
E non finisce qui. La chiusura del passaggio a livello in ottobre senza alcuna comunicazione ha paralizzato la città. L’isola pedonale imposta senza consultare residenti o commercianti ha creato danni economici enormi e disagi organizzativi. I lavori sul lungomare sono stati eseguiti senza criterio, senza rispetto delle regole d’arte, con lampioni piegati e crollati. Ogni gesto della Giunta urla incuria, improvvisazione, disprezzo per la cosa pubblica.
Sul piano finanziario, il bilancio comunale, già in deficit ereditato, invece di essere risanato cresce in maniera esponenziale. Non è semplice incompetenza: è totale incapacità gestionale, che si somma alle omissioni gravi nella tutela dei cittadini.
Dal punto di vista giuridico, la Giunta e il Comandante della Polizia Locale hanno violato l’art. 2051 c.c., gli artt. 43 e 40 c.p. (concorso di colpa e omissione di atti dovuti) e il dovere generale di protezione dell’incolumità pubblica. La caduta del pino può configurare, in astratto, tentato omicidio colposo (artt. 81 e 584 c.p.), vista la gravità della negligenza e il rischio reale per la vita del giovane. L’omissione di controlli regolari, relazioni di stabilità e piani di manutenzione non è errore: è abbandono totale della città.
L’art. 65 del D.Lgs. 267/2000 prevede che il Sindaco possa decadere per grave incapacità nell’esercizio delle funzioni. Qui, tra omissioni sistematiche, rischi evidenti e totale disprezzo per la sicurezza, le dimissioni immediate non sono solo giustificate: sono un obbligo morale e istituzionale.
Basta scuse. Basta chiacchiere. Servono atti concreti, immediati, trasparenti. Lo dobbiamo al giovane che ha rischiato la vita, poniamoci questo quesito, "SE ERAVAMO NOI O UN NOSTRO FIGLIO AL POSTO DEL GIOVANE". Lo dobbiamo a tutti i cittadini che percorrono le strade della città ogni giorno senza alcuna garanzia di sicurezza. Questa Giunta ha superato ogni limite di incuria, incapacità e disprezzo per la cosa pubblica. Se non ora, quando?
Ci vuole una Commissione d'accesso della Prefettura di Reggio per manifesta incapacità e totale disinteresse. Ma non è che forse sarebbe meglio cambiare Provincia come hanno chiesto Serra S. Bruno ed altri quattro Comuni delle Serre? Forse ci sarebbero interventi seri e non occhi bendati, tranne che per venire a villeggiare e mangiare a sbafo con i loro amichetti.
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