Il mosaico di Nik Spatari rimosso e mai più ricollocato: il silenzio e il menefreghismo dell’Amministrazione.
Il gruppo consiliare “Roccella in Comune – Prima le Persone” l'anno scorso ha presentato un’interrogazione (la seconda dopo l'insediamento... la prima è stata sull' inagibilità dell'auditorium, ormai spudoratamente chiuso da quasi due anni!) per fare chiarezza sulla sorte del mosaico dell’artista Nick Spatari, che per anni ha abbellito l'anfiteatro di Largo Colonne.
L’opera, realizzata da uno dei più importanti artisti calabresi del Novecento, è stata rimossa da tempo e non più ricollocata, lasciando un vuoto nell’identità culturale del nostro paese.
La risposta all'interrogazione è stata molto sommaria ("abbiamo affidato il compito di restaurare l'opera prima ad una ditta della toscana e poi ad un architetto locale...") ma, ad oggi, nessuna spiegazione ufficiale è stata fornita su dove sono i tasselli del mosaico mancanti e se esista un progetto per la sua reinstallazione nello spazio previsto al tempo della rimozione ossia in largo Colonne.
Un silenzio inaccettabile da parte dell’Amministrazione comunale, che sembra non riconoscere il valore simbolico e artistico di un’opera legata profondamente alla storia di Roccella e al nome di Nick Spatari, artista di fama internazionale e orgoglio della Calabria.
In questi giorni ci siamo accorti che una parte del compensato che ricopre lo spazio dove era previsto il ricollocamento del mosaico si è frantumato, facendo riaffiorare un frammento del mosaico, fortemente ridimensionato e compromesso.
A distanza di un anno rilanciamo la nostra interrogazione chiedendo:
quando e se l’Amministrazione intenda restituire l’opera al suo spazio naturale, in Largo Colonne, nel rispetto del patrimonio culturale e della memoria artistica locale.
Riteniamo che Roccella debba tutelare e valorizzare la propria identità culturale, non disperderla nel silenzio e nell’indifferenza.
Si stanno buttando al vento fin troppe risorse pubbliche in opere superflue e talvolta dannose, addirittura peggiorando le infrastrutture esistenti, ed invece non si prevedono investimenti per valorizzare il vero patrimonio culturale del paese.
Il mosaico di Nick Spatari non può restare dimenticato: appartiene a tutta la comunità roccellese.


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