Un tempo fiore all’occhiello della sanità territoriale, l’Ospedaletto di Contrada Cavone era un punto di riferimento per centinaia di cittadini del comprensorio.
Vi si svolgevano attività di consultorio familiare, corsi pre parto, fisioterapia, visite ostetriche e prestazioni specialistiche gratuite. Una struttura efficiente, utile, viva.
Poi, nel 2009, la chiusura “temporanea” con il pretesto di dover effettuare dei lavori di adeguamento.
Ma i lavori non sono mai iniziati.
Il tetto è crollato, l’acqua piovana penetra ovunque, le mura sono distrutte e l’area esterna è diventata un deposito di mastelli per la raccolta differenziata, nuovi e usati.
Così è stata trattata una struttura pubblica che, con un minimo di programmazione, avrebbe potuto continuare a garantire servizi essenziali ai cittadini.
Ma questa è la parabola di Roccella: dove la politica, invece di tutelare i beni comuni, li smantella e li trasforma in mastelli dell' immondizia.
P.s.: Che fine hanno fatto gli 800 mila euro destinati alla ristrutturazione?
Da tempo si attende di conoscere l’esito dei fondi promessi dal prefetto per gli interventi di riqualificazione.
Il gazebo che si vede proprio davanti al cancello è strapieno di stoviglie e materiali, utilizzato come deposito, nonostante lo sfratto del proprietario risalga a due anni fa.





Questo è solo l'inizio di come hanno ridotto Roccella ed è il presagio di come la ridurrano a breve! Poi, anziché mettersi in castigo con la faccia al muro per la vergogna, criticano la sanità regionale adducendo che la causa della malasanità è questa destra. Ma le macerie che sono state documentate da questo post, da chi sono state lasciate? Che facce toste che hanno questi impuniti! Ma quando la smetteranno di sonnecchiare gli organismi istituzionali della giustizia? Oppure siamo noi, cittadini senza colore e senza voce, che non abbiamo più alcuna speranza?
RispondiEliminaAd onor del vero, la sanità è gestita dalla Regione.
EliminaLa Regione dal 1990 ad oggi, è stata gestita, quasi ininterrottamente, dalla destra.
Scopelliti lo ricordiamo tutti: quello della ristrutturazione ospedaliera e sanitaria, causa dissesto finanziario.
Io, che non sono tifoso, considero le Giunte Regionali artefici del disastro derivante dalla malagestione economica e organizzativa della Sanità.
Considero però veri responsabili i Calabresi che non riescono a capire "si u pani nci faci beni". Tutto discende dall'apatia, l'ignoranza della forza della democrazia, che si concretizza nell'associarsi, partecipare e appropriarsi della propria voce, arrivando, ove fosse necessario, alla protesta e alla lotta per cambiare questa valle di lacrime.
Il resto è mugugno semipubblico di chi si dedica all'adulazione, lecchinaggio e galoppinaggio elettorale.
È i giovani, i migliori, se ne vanno...
Mi viene da ridere caro Nicola… Ospedaletto… la tua diagnosi attenta e puntuale chiarisce bene la situazione triste e vergognosa di questa realtà! Sinceramente un “ospedaletto” è questa amministrazione malata e febbricitante. La verità è che ancora si sentono sani e forti ma la codardia non sempre vince. Signori, fate attenzione al popolo che si sta sollevando. Forza concittadini, facciamo capire che non abbiamo bisogno di contentini, fate capire la realtà. Siamo stanchi di essere presi per i fondelli da chi, dietro le false spoglie, cerca di riempire gli occhi con i lavori “all’avanguardia “ che stanno realizzando. Basta! Avete stancato e lo sapete!
RispondiEliminaQuesta è la fotografia veritiera di dove finiscono i diritti e i soldini pubblici dei Roccellesi, NELLA SPAZZATURA. Ma quanta indecenza!
RispondiEliminaProprio vergognoso ma si poteva sistemare è farlo funzionare per bene che si mangiano i soldi è non fanno niente per i cittadini così che vengono quando è ora del voto che tutti diciamo si come fanno loro paghiamo con la stessa moneta
RispondiEliminaSe li sono mangiati
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