Tutti i candidati della lista "Roccella Bene Comune", che alle elezioni amministrative del 25 maggio hanno rappresentato l'alternativa all'attuale gestione amministrativa, ricevendo la fiducia di 1406 elettori roccellesi, si sono riuniti in assemblea per fare il punto dell'esito elettorale e decidere come meglio rappresentare questa importante parte di cittadini roccellesi che ha aperto un grande spazio di democrazia e ha creduto in una "squadra" di persone capaci e competenti, dagli esperti ai più giovani, con in campo dei progetti ambiziosi che veramente corre il rammarico di non poterci lavorare concretamente per la loro realizzazione.

Due le necessità: l'individuazione di una sede, aperta quotidianamente, che faccia da riferimento per tutto il gruppo consigliare e la formazione di una struttura organizzativa con gruppi di lavoro che abbiano come obiettivo la discussione dei problemi del nostro paese anche attraverso l'ampliamento dello schieramento stesso.
Intanto il primo consiglio comunale è stato convocato per il 14 giugno, proprio nel tempo limite di 20 giorni dalle elezioni consentito dalla legge, a dimostrazione di una difficoltà oggettiva creatasi dalle urne nello schieramento di maggioranza con l'apertura di alcune crepe in funzione alla rottura del loro sistema di potere.
Come si sa, infatti, la persona su cui è stata costruita la lista vincente, ossia Vittorio Zito che dalle previsioni dello zio-stratega doveva essere il primo degli eletti tramite il supporto delle preferenze femminili, invece è risultato al sesto posto. E solo l'intuizione, sempre dello zio - stratega, di non dare la seconda candidatura ai repubblicani cosi come la candidatura femminile di Rifondazione Comunista optando per due candidature "deboli" quando la legge ha aumentato i candidati da 10 a 12, ha consentito al nipote candidato vice-sindaco di rimanere a galla nella lista degli otto.
Un' esame di coscienza sarebbe opportuno in considerazione di questa bocciatura dell'assessore al bilancio della passata legislatura capace di tartassare i roccellesi con le tasse comunali più incredibili di tutti i tempi.
Staremo a vedere le sorprese che verranno fuori da qui ad una settimana con la nomina dei 4 assessori (due uomini e due donne) e del presidente del consiglio comunale. Sicuramente, per accontentare qualcuno, saranno costretti a rimangiarsi le parole, quelle che ribadivano che gli assessorati saranno stabiliti in funzione ai consensi elettorali venuti fuori dalle urne.
In bocca al lupo a tutto il Consiglio Comunale e che Dio ce la mandi buona!
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