Tutto ciò è stato oggetto di due interrogazioni parlamentari, una al Senato della Repubblica presentate da dieci senatori di Sinistra Ecologia e Libertà e una alla Camera dei Deputati con l'on. Demetrio Battaglia del partito democratico.
Tutte le istanze dubbie e tutt'altro che trasparenti saranno denunciate domani sera dal gruppo "Roccella bene Comune" che ha indetto una Conferenza Stampa aperta anche a tutti i cittadini presso il Dopolavoro ferroviario alle ore 19,00.
E' finito il momento del silenzio, ora la verità deve venire a galla, non si può più sopportare l'altissimo livello di abuso di potere con lo scopo di arricchimento di pochi e a discapito della collettività.
Questo blog, nonostante conosce dettagliatamente la situazione, nel pieno rispetto degli organi di stampa, tratterà l'argomento nei minimi dettagli contemporaneamente alla diffusione degli altri media.
Per ora, e solo per ora, ci limitiamo ad invitarvi per stasera (Domenica ore 19,00) al Dopolavoro dove verrà snocciolata tutta la problematica in atto e tutto ciò che è stato tramato alle spalle per il raggiungimento del "loro" perverso fine.
Di seguito pubblico, tanto per iniziare a farvi un'idea, uno stralcio dell'interrogazione parlamentare al Senato presentata dall'on. Massimo Cervellini e firmata da tutto il gruppo SEL (già pubblicata sul Garantista della Calabria del 17 luglio).
Porto delle Grazie - Interrogazione al Senato per scongiurare infiltrazioni mafiose: venga assicurata la trasparenza nelle procedure di gara!
In Commissione Lavori pubblici ho presentato un'interrogazione ai Ministeri dei Trasporti, dell'Economia e dell'Interno per chiedere verifiche sul Bando di gara pubblicato dall'Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. (INVITALIA), di proprietà del Ministero dell'Economia, per la cessione della partecipazione societaria di alcuni porti, tra i quali Porto delle Grazie.
A preoccupare in particolare sono alcune procedure opache in merito al frazionamento dei lotti e ai limiti di accesso alla gara; oltre alle modifiche effettuate da INVITALIA ad alcune fondamentali condizioni del bando, dopo aver avuto conoscenza dei soggetti realmente interessati all'acquisto.
In particolare, la riserva della quota del 31% in favore degli enti pubblici - che avrebbero potuto avere interesse alla partecipazione per l'acquisto di Porto delle Grazie - è stata resa nota solo dopo la scadenza dei termini per poter accedere al “data room”.
Stessa limitazione ha riguardato altri soggetti privati che avrebbero potuto usufruire della diminuzione del valore contabile della quota acquistabile.
Oltre all'adozione di provvedimenti urgenti di sospensione dell'avviata procedura, in attesa che si faccia chiarezza, chiediamo ai ministri competenti di adottare tutte le misure necessarie a garantire la piena trasparenza nella procedura in corso di cessione delle quote, nel loro acquisto e nella successiva gestione dell'infrastruttura turistica, tenendola al riparo dal rischio di infiltrazione mafiosa, tenuto conto della presenza pervasiva della criminalità organizzata e dei tentativi di permeare istituzioni ed economia legale nel territorio in cui ha sede il porto.