di Vito Pirruccio
Eravamo tutti in attesa di queste 100 candeline e il vegliardo compagno di tante battaglie politiche e di tanta passione ideale le ha spente oggi davanti alla torta ben guarnita che la bravissima figlia, da un po’ di anni rientrata a Roccella Jonica per assistere amorevolmente il suo papà, ha scelto per festeggiare questo straordinario traguardo della vita.
Quanto avrei voluto abbracciarlo da vicino! Lo faccio ugualmente e attraverso questo scritto, grazie a Nicola Iervasi che mi offre l’occasione. Ma il desiderio di abbracciarlo è di tanti compagni e compagne che vediamo in don Sasà Romeo una figura adamantina di militante politico comunista che non ci ha mai fatto mancare la sua spinta ideale, il suo caparbio attaccamento a quei valori abbracciati da giovane e dei quali non si è mai staccato.
Ognuno di noi lo avverte come esempio e quanti lo abbiamo frequentato in sezione, nelle campagne elettorali, nelle Feste de “L’Unità”, lo sentiamo vicino ogni qual volta si apre il libro nobile della militanza politica.
Sono certo che in questo momento tanti compagni che ci hanno lasciato (Il direttore Bruzzese, il prof. Giuseppe Falcone, l’on. Mimmo Bova, il prof. Toto Simone, Pino Crea, Carmelo e Fabio Daunisi … la lista sarebbe lunga e i puntini mi aiutano a racchiudere tutti e a non dimenticare nessuno), se l’aldilà non è una pagina chiusa per sempre, come spero da credente, sono certo, dicevo, che si saranno già uniti a tanti di noi in questo abbraccio affettuoso di auguri e di riconoscenza per il lungo tratto di crescita civile e politica percorso insieme all’ “uomo della passione ideale”.
Don Sasà è quel compagno che la Città di Roccella Jonica ha avuto, nella primissima esperienza di governo social-comunista, amministratore e che viene ricordato dai più anziani come l’assessore che ha introdotto nella nostra città la raccolta organica e giornaliera della nettezza urbana. Lui si inorgogliva, quando nei momenti di confronto in sezione, i compagni anziani ricordavano il loro “assessore alla spazzatura” o il compagno che si offriva per primo con la sua macchina a correre in aiuto dei bisognosi.
Ma lui, che non mancava mai alle riunioni di sezione o nella militanza spicciola, era rispettato in egual misura da quei compagni autorevoli come Giuseppe Falcone, Peppino Bruzzese, Mimmo Bova, Toto Simone, Peppe Certomà e tanti altri; lui sapeva ricambiarli di attenzione con familiarità e umiltà indescrivibili.
Con il prof. Falcone si rapportava come un padre e veniva ricambiato da sentimenti filiali (Il prof. Falcone ci ripeteva spesso il sostegno e l’attenzione ricevuti da Sasà, come lui lo chiamava, in una fase difficile della sua vita e, spesso, raccontava episodi con una punta di lacrima).
Per non parlare dell’elezione a deputato, per tre volte consecutive, dell’On. Mimmo Bova che don Sasà Romeo l’ha vissuta come pochi: lo vedo, in questo momento, nella prima elezione dell’on. Bova a Deputato al Parlamento della Repubblica, abbracciato al collo di Mimmo in una stretta al limite del soffocamento e raccomandargli di stare vicino al popolo e di servirlo. Sì, proprio questa espressione: “Servi il popolo che ti ha voluto suo rappresentante!” Non un’espressione di circostanza, ma di sicura passione, perché la politica, per don Sasà Romeo, significa solo servizio.
Che compagno straordinario! Don Sasà, godetevi con vostra figlia e i vostri parenti questo traguardo della vita che con voi è stata a tratti molto dura!
Godetevi questo numero tondo e mettetevelo alle spalle quanto Dio, ancora, vorrà!
Noi vostri compagni di affetto e di ideali gioiamo, anche, nel mandarvi semplicemente un saluto con vostra figlia nell’incontro mattutino dal giornalaio.
Perché non dimentichiamo mai che il comunista Sasà Romeo ha dato e ci continua a dare lezione di vita politica e ideale.
Auguri compagno Sasà Romeo!
Auguriiiiii per il raggiunto traguardo dei cento...
RispondiEliminaAugurini...
RispondiEliminaTantissimi auguri 🎉🎊🎉🎊🎂🥂🍾💪👍👏👏
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