Inizia male il cammino del nuovo piano strutturale comunale associato (Roccella Jonica - Nardodipace).
Pochi i cittadini ma diversi i professionisti presenti nel primo dei due incontri pubblici organizzati dal Comune per spiegare ai cittadini le caratteristiche del piano.
Ricordiamo che, in Consiglio comunale, l'adozione del Piano strutturale è passata solo con 7 voti favorevoli su 13 consiglieri. Due gli assenti per quanto riguarda la maggioranza, mentre noi della minoranza abbiamo votato compatti per il no, motivando ragionevolmente la nostra scelta.
Qui di seguito il mio intervento https://roccellasiamonoi.blogspot.com/2024/09/roccella-in-comune-non-vota-il-piano.html e quello del consigliere Claudio Belcastro https://roccellaincomune.blogspot.com/2024/09/lintervento-del-capogruppo-claudio.html , oltre naturalmente la presa di posizione di tutto il gruppo politico "Roccella in comune - prima le persone" attraverso un manifesto pubblico https://roccellasiamonoi.blogspot.com/2024/10/sul-piano-strutturale-comunale-il.html , che hanno motivato la nostra opposizione al piano.
E molte delle nostre perplessità sul piano, ieri sono state confermate dai professionisti di settore che erano chiamati a formulare delle osservazioni e che invece si sono rivelate delle vere e proprie critiche.
In difficoltà a rispondere in diverse circostante, soprattutto in merito ai lotti minimi di intervento, l'ing. Ferdinando Errigo, il progettista, supportato quindi dall'ing. Lorenzo Surace.
Le numerose critiche sono state tacciate con motivazioni di sufficienza e in qualche circostanza anche di arroganza.
Il piano non sarà mai approvato dal sottoscritto perchè le regole possono essere rigide o flessibili a seconda delle decisioni politiche prese di volta in volta. Esattamente come è successo finora!!! E quando a decidere è la politica che ci ritroviamo nel nostro paese, altro non potranno essere che scelte clientelari.
Molto ci si è soffermati sulla valorizzazione del centro storico, sulla necessità di conservazione dei beni al gusto dell'antico. Ma come ci si fa a fidarsi di chi ha sfregiato il centro storico con il ciottolato in pietra scadente, l'intonaco e gli interni inguardabili del Castello, e di chi ha realizzato quella modernissima scalinata a San Giuseppe davanti alla Chiesa del 1600!!!
Ritornerò per assistere al secondo appuntamento previsto per il 4 Novembre prossimo dove verranno trattate le zone potenzialmente di sviluppo economico e turistico.
Il tecnico ha fatto politica invece di spiegare cosa si potrà o non si potrà fare nelle varie aree, ha nominato adorato e ringraziato i suoi dei ma non ha delineato le linee guida degli interventi nelle varie aree , rimanendo sul vago,rileggendo un copione che non sembrava il suo,si capiva solo una cosa che questo piano strutturale è un disegno politico obsoleto basato sul clientelismo a macchie di leopardo,basato sulla non curanza del rischio ambientale ed idrogeologico pensando zone turistiche a ridosso dell area industriale (benvenuti al gran hotel lacchi o al canni motel)),zone edificabili a ridosso di valloni e nel bacino fluviale dell' amusa come la modernissima c/da canne partorita da condoni, abusi e future sanatorie (come il resto delle macchie di leopardo a discapito della cubatura che toccava ad onesti cittadini)il tutto in un contesto di verde pubblico anch'esso sparso un po' qua e un po' la giusto a garantire continue opere di manutenzione,ancora zone edificabili nella Trastevere alta dove prima si raccoglievano erbe e lumache ora nasceranno palazzine popolari anti sismiche con fondazioni affogate nell argilla,che fessi i nostri avi a sprecarla per le bombole ,una zona m1 dove sarà costoso costruire perché a rischio frana sotto il timpone del castello ,che la fate a fare
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