di Angelo Laganà
Il 9 gennaio scorso è stata la ricorrenza della scomparsa di uno dei nostri migliori cantautori che ha lasciato il segno tangibile nei cinque continenti per tutte le sue meravigliose composizioni: Domenico Modugno.
Morto a Lampedusa il 6 agosto 1994 per un infarto, quando aveva 66 anni, era nato a Polignano a Mare il 9 gennaio 1928 per cui, il prossimo 9 gennaio 2022, avrebbe compiuto 94 anni.
Nel 1958 Modugno partecipava al Festival della Canzone italiana di Sanremo con: “Nel blu dipinto di blu”, una sua composizione con testo scritto da Franco Migliacci e, con quella melodia, non solo vinceva il primo premio ma quella canzone è riuscita a rivoluzionare tutta la musica italiana con un nuovo titolo: “Volare”.
Ha ripetuto il successo vincendo il secondo Festival, a distanza di undici anni (1959) con: “Piove (ciao, ciao bambina)” mentre nel 1960 è arrivato secondo con la canzone: “Libero”.
Nel 1964 arrivava primo al Festival di Napoli con: “Tu sì ‘na cosa grande” e nel 1966 era ancora primo al Festival di Sanremo con: “Dio come ti amo”.
Avendo conosciuto Domenico Modugno,“detto Mimmo” e incontrato in diverse occasioni (negli studi della RAI sia in Via Teulada, 66 che in Viale Mazzini,14) per averlo intervistato e pubblicato le sue dichiarazioni su: “ROMA MIA” (il primo “programme” sportivo a colori stampato su carta patinata lucida da me diretto e fatto distribuire gratuitamente allo Stadio Olimpico in tutte le gare casalinghe disputate dell’A.S.Roma dal 1981 al 1997) tra noi due si era instaurato un rapporto di benevola simpatia.
Ricordo che sono stato anche due volte a casa sua nella villa che si trova sull’Appia Antica e posso raccontare un aneddoto che ricordo con molta nostalgia.
Tutti sanno che Domenico Modugno ha trascorso gli ultimi anni della sua esistenza su una sedia a rotelle a causa di una grave malattia (ictus) che l’aveva colpito a marzo del 1984 durante le prove della trasmissione: “La Luna nel pozzo”, trasmessa da Canale 5.
Il suo ultimo concerto l’aveva tenuto alle Terme di Caracalla, il più grandioso esempio di terme imperiali che si trova a Roma a pochi centinaia di meri dalla sontuosa Villa della buonanima di Alberto Sordi.
Ricordo come fosse ora, Domenico Modugno si stava accingendo a fare le prove con la sua orchestra e, essendo a pochi metri di distanza, mi aveva chiamato dicendo: “Angelo, per favore, procurami una caramella a menta perché, avendo la gola asciutta, ho difficoltà a cantare”.
Era domenica e ho girato diversi bar fino a quando ho trovato un pacchetto e glielo portato.
Quando l’ha visto, gli brillavano gli occhi per la felicità.
Ritengo che il mio sia un atto di riconoscenza nei confronti del “Mimmo Nazionale” che, fin da bambino aveva imparato a suonare la chitarra e la fisarmonica, per cui, domenica 7 novembre 2021, sono andato in Puglia e ho visitato Polignano a Mare, famosa cittadina che conta 17.477 abitanti, che vive di turismo e ha regalato i natali a Domenico Modugno.
Turisti che arrivano da tutte le parti del mondo (si parla di oltre 60.000) proprio per ammirare la sua statua, regalo del Comune di Polignano a Mare, monumento che campeggia al centro della città.
Mi sono fermato due giorni e ho scattato foto e fatto riprese che ho inserito in un filmato che ho intitolato: “POLIGNANO A MARE, Omaggio a DOMENICO MODUGNO”, video che si trova già su youtube ma che è mia precisa volontà rendere pubblico proprio in occasione di questa speciale ricorrenza, infatti potete visionarlo cliccando su questo link: https://youtu.be/iFouQyzQFqA
Filmato che è mio desiderio rendere omaggio, in primis alla famiglia del cantante pugliese, dalla moglie Franca Gandolfi ai figli: Fabio Camilli, Massimo, Marcello e Marco Modugno e alla
moltitudine di ammiratori dei quali Domenico Modugno è riuscito ad accattivarsi la simpatia regalando, con le sue melodie immortali, piacevoli sensazioni e facendo innamorare moltissime coppie, riuscendo a procurare emozioni uniche che hanno lasciato il segno indelebile nel cuore dei suoi numerosissimi fan.
Domenico Modugno, considerato uno dei Padri della Musica leggera del nostro Paese, è stato: Cantautore, Chitarrista, Attore, Regista e Politico italiano.
Personalmente devo dire che quando ho eseguito: “Volare”,in giro per il mondo con la fisarmonica, tutte le persone che mi ascoltavano, la cantavano piacevolmente manifestando momenti di grande commozione nel ricordare l’autore della musica, quasi a volergli dire grazie per quella sua indimenticabile composizione che ha lasciato piacevoli sensazioni ricche di sana allegria come la straordinaria e immaginaria sensazione di elevarsi in volo.
Ciao Mimmo, grazie di tutto!
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