Durante il lockdown i Comuni hanno ricevuto dal Governo centrale delle somme di denaro, a seconda del numero di abitanti, da distribuire tramite buoni spesa per l'acquisto di generi alimentari e alimenti di prima necessità alle persone in difficoltà.
Il Comune di Roccella ha usufruito della cifra di 50 mila euro. Ha effettuato il bando sia per l'adesione delle attività commerciali che per le famiglie in difficoltà.
Con i soldi giunti dal Governo si sono riempiti la bocca di essere stati i primi a fare i bandi, quando non era assolutamente vero visto che molti Comuni, in Calabria quello di Varapodio, ha fatto i buoni spesa qualche settimana prima con i soldi del bilancio comunale.
Diverse sono stati i beneficiari che in quel particolare momento hanno trovato un lieve sostegno per la propria famiglia.
I buoni sono stati distribuiti e spesi dai beneficiari (che avevano tempo 15 giorni per poterli spendere) nel mese di Aprile nei negozi convenzionati.
Al termine utile per poter essere spesi, i negozi hanno resocontato, con tutti i buoni ricevuti, al Comune, chiedendo il rimborso.
Sappiamo che tutti i Comuni del nostro Circondario hanno, già da tempo, provveduto a rimborsare ai commercianti la somma dei buoni spesa. Tutti meno il Comune di Roccella Jonica!!!
Già da mesi i commercianti roccellesi hanno protocollato al Comune la loro richiesta di rimborso, le delibere dirigenziali sono state emesse, ma ancora non si sono visti liquidare il loro dovuto.
Perchè? Dove sono andati a finire quei soldi che dovevano essere spesi solo ed esclusivamente per i prodotti di prima necessità per le famiglie in difficoltà?
E' facile riempirsi la bocca quando si stampa cartastraccia (i buoni spesa virtuali consegnati in pompa magna da assessori e consiglieri come se si stesse facendo un favore personale!!!), è molto meno facile quando occorre liquidare con soldi veri.
Sono passati cinque mesi da quando il Comune ha ricevuto i 50 mila euro dal Governo Centrale e altrettanti mesi da quando i commercianti hanno anticipato e pagato loro la merce per poter sostenere le famiglie bisognose beneficiarie dei buoni spesa.
Ci vuole solo incoscienza se quella liquidità è stata utilizzata per altro e non per pagare i commercianti. Spero che quanto sopra serva a pagare al più presto le somme spettanti ai commercianti roccellesi o che la Guardia di finanza intervenga a verificare il perchè non viene fatto.
Intanto creano l'ennesimo specchietto per le allodole denominato PULIAMO IL MONDO. Evento senza senso perché fine a se stesso. Il paese e le periferie in particolare sono sporche. Anziché farsi "book fotografici" nell'area fitness pulissero seriamente il paese e non mi riferisco ai bravi e volenterosi bimbi ma ai grandi e grossi amministratori. E per essere precisi ed onesti, il mare questa estate si è presentato diverse volte sporco, dato che cozza in pieno con la famosa bandiera blu, concessa forse più sulla oramai fiducia ventennale che sui reali meriti.
RispondiEliminaUn saluto