Italo Ranieri con Pietro Commisso e la rappresentante del Governo Scozzese, durante un loro recente in viaggio in Scozia per conto dell'Associazione "Roccella J./Europa per i gemellaggi" |
Ciao Italo, amico mio.
Era il 1973, ero un ragazzino di 13 anni e tu eri un uomo.
Ti ho conosciuto così, io lavoravo al bancone di un bar e tu facevi servizio alla cassa.
Ci siamo riuniti 26 anni dopo, al Centro sociale anziani.
Io ero consigliere comunale e poi assessore.
La nostra amicizia ci portò a vedere una diversa gestione del Centro Anziani in cui tu, per me, potevi rappresentarne la svolta.
Siamo stati insieme in lunghe battaglie, in dibattiti, in discussioni e i progetti in cui io ero per te il tuo riferimento nell'amministrazione comunale.
Eri orgoglioso di questo e non lo nascondevi a nessuno.
Hai portato il Centro Anziani a raggiungere traguardi inimmaginabili.
Sei stato al mio fianco nella costruzione del percorso di "gemellaggio" a Roccella.
Dal 2002, eri con me.
Nel 2005 ad Arco.
Nel 2007 ad Arco.
Nel 2008 in Scozia.
E poi via così, fino al 2018, sei venuto con me a Bogen in Germania.
Insieme abbiamo organizzato il primo "Tour" del 2009 a Roccella, con un centinaio di ospiti stranieri e un successo che ha sorpreso chi non conosceva le tue capacità e la mia caparbietà.
Abbiamo preso questo impegno in Scozia nel 2008, quando ancora l'associazione doveva nascere.
C'eravamo tu ed io.
Ed io mi sentivo sicuro, forte, con te al fianco.
Non voglio aggiungere altro,
La tua grandezza, e semplicità allo stesso tempo, era apprezzata da tutti.
Lasci in me un vuoto profondo, così come credo di poter affermare, lo lasci nel cuore di tutte quelle persone che hanno avuto il piacere di conoscerti.
Un abbraccio ed un saluto ti accompagnino nel tuo lungo viaggio.
Pietro Commisso, presidente dell'Associazione "Roccella Jonica/Europa per i gemellaggi"
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