Amici e concittadini,
In questi anni, dall’opposizione, ho sfruttato tutte le
occasioni possibili per far sentire il mio impegno, chiedere, proporre,
suggerire modifiche alle numerose contraddizioni che notavo, dando voce ai
cittadini che mi avevano dato il mandato di rappresentarli.
Anni di impegno a volte duro e di lotte che a tratti
sembravano proibitive.
Ma ne sono uscita temprata, ancora più determinata a
proseguire sulla strada dell’impegno civile e sempre con un solo, unico
imperativo: il bene della mia città!
I banchi dell’opposizione sono stati un osservatorio
privilegiato da cui ho potuto avere una visione a tutto tondo della concezione
politica che ha sorretto l’operato di questa maggioranza.
Ho constatato che la loro politica è fortemente condizionata
da una visione che tende a considerare il cittadino in una posizione di
sudditanza e passività, a ritenere il governo della città come investitura
divina ed indiscussa, la gestione del Comune come “cosa loro” e i provvedimenti
come blindati, da accettare in modo acritico e passivo.
Da questa visione aberrante della cosa pubblica, ne consegue
una gestione del consenso lontana mille miglia da ciò che per me è
l’auspicabile concezione gramsciana della democrazia.
Si è lentamente, ma inesorabilmente, trasformata la gestione
del consenso in gestione del potere (che è tutt’altra cosa), all’insegna del
disprezzo degli avversari e dell’opposizione e della propaganda usata come
narcosi collettiva.
Ciò che più avvilisce è vedere dipingere gli avversari
politici o chi anche timidamente dissente dalle loro posizioni, come “nemici”
di Roccella.
Una concezione manichea della politica che è la morte del
dialogo fertile, del confronto costruttivo e dell’impegno civile: la morte
stessa della politica.
Solo così si spiegano i loro comportamenti in questi ultimi
anni, il linguaggio usato nei dibattiti e nei confronti pubblici, lo sprezzo
degli avversari, l’arroganza assurta a marchio di fabbrica.
Solo così si spiegano le politiche scollate dalla realtà,
ispirate sempre a privilegiare l’immagine prima ancora dei bisogni concreti
delle persone, le scelte sempre tese a vantaggio dei salotti buoni e dei buoni
amici e mai a favore delle periferie e dei cittadini più disagiati.
Solo così si spiega il carico tributario che ha finito per
schiacciare i più deboli, asfissiare le famiglie, ridurre le attività
commerciali ad uno stato comatoso.
Di tutto questo io mi interrogo, tutto questo vedono e
sentono i cittadini che stanno per diventare maggioranza a Roccella, che con
voce incalzante invocano un cambiamento, confidando nella capacità di chi vi
parla e della lista che rappresento.
Intuiscono cioè che un’era si è conclusa e che da domenica
26 si aprirà un’era nuova, carica di speranze, progetti e sogni.
Tutto questo sentire è stato intercettato dalla lista
Roccella Futura che io mi onoro di rappresentare, ed è stato abilmente capito
dal nostro candidato a sindaco, il dr Alvaro, che ha attirato attorno a sé le
menti più vive e le energie più feconde per costruire non solo un’alternativa
al governo di Roccella...
Perchè qui, ora, si vuole il futuro, oltre
l’alternativa!!!
Qui, da ora, noi ci prendiamo il futuro che ci appartiene,
perché il futuro appartiene sempre a chi sa ascoltare il prossimo, a chi da’
per senso del dovere e non per apparire o per inseguire riconoscenze.
La lista di cui mi onoro di far parte, Roccella Futura,
coniuga perfettamente i miei ideali alla volontà di attuare in maniera
scrupolosa il programma da noi presentato agli elettori.
Il dr Alvaro ha fatto
di Roccella Futura, una vera e propria officina delle idee aperta a tutti,
dalla quale è venuto fuori il programma elettorale che per primi abbiamo
presentato agli elettori di Roccella.
Un programma dove non si fanno vedere i muscoli ma il cuore,
dove non si esibiscono bicipiti ma cervello.
Dove, per la prima volta, vengono sovvertiti alcuni
capisaldi che per vent’anni hanno caratterizzato l’Amministrazione comunale di
Roccella.
Qui è la differenza, questa la rivoluzione!
Un programma nel quale per la prima volta viene data
centralità alle persone, alla solidarietà, alla dignità dei singoli, alle
famiglie, al bene comune inteso come bene collettivo e non a qualcosa di cui
disporre a piacimento.
Un programma nel quale per la prima volta fa capolino il
concetto dirompente di città partecipata.
Un programma che, per
fortuna, non rinuncia a sognare.
Un caro amico, pochi giorni fa, mi ha scritto che “la vita è
sogno, guai se non lo fosse”…
Si perché i sogni rappresentano sempre il substrato sul
quale fiorisce la pianta della speranza. E senza speranza, qualsiasi ipotesi di
futuro è vana.
E chiedetemi se ho sogni...
Ne avevo da bambina: preziosi e ingenui come solo i sogni a
quella età sanno essere.
Ho avuto i miei sogni da adolescente, incoraggiati dalla mia
famiglia e dallo studio indefesso, su cui ho investito gran parte della mia
vita.
E mi cibo di sogni ancora oggi, da adulta, da moglie, da
mamma e da insegnante, educando i miei figli e i miei alunni ad allargare i
confini della loro mente con l’ausilio dei sogni.
A spezzare le catene che li imprigionano, a crederci sempre
ed a lottare per vederli realizzati.
Sogno la nostra Roccella partecipata, umana, solidale, equa
e giusta, senza sprechi e clientele.
Un’Amministrazione attenta, ambiziosa e lungimirante, senza
bugie e sopraffazioni.
Sogno persone libere, idee e talenti che veicolano sviluppo,
lavoro e futuro!
Una Roccella pulita, sostenibile, moderna, inclusiva, che
difenda il diritto allo studio per tutti, promuova tutti gli sport, la salute e
stili di vita sani.
E sogno la nostra Roccella sicura ed attrattiva, vivace e
produttiva, che incontri il mondo e si proponga al mondo in tutte le sue
potenzialità.
Per questi sogni preziosi ho rinunciato ad andare via, pur
avendone l’opportunità: perché non posso accettare che i miei sogni rimangano
chiusi e dimenticati nel cassetto e perché il nostro futuro è qui e ora, e non
aspetterò un secondo di più per far sì che i miei sogni si realizzino!!!
Cari amici e concittadini, è giunto il tempo di scrivere una
pagina nuova a Roccella e per Roccella.
Desideriamo che il nostro paese diventi un modello di
opportunità!
C’è un’altra Roccella che ci aspetta.
C’è un’altra strada da percorrere!
Certo, una strada impegnativa, ma se siamo in tanti, ci
aiuteremo a vicenda e ci faremo forza con il nostro entusiasmo.
Seguiteci! Seguitemi! Il cambiamento lo si fa nella
cabina elettorale!!!
Ditemi che ne è valsa la pena, che questi 5 anni di lotte
non sono stati vani!
Scriviamo insieme il futuro di Roccella: con una mano sul
cuore e con l’altra su Roccella Futura!!!
Vanessa Riitano.