L'intervento dell'ing. Riitano, con diversi passaggi sulla raccolta differenziata, è stato fatto nel Consiglio Comunale il venerdi sera ( 20 novembre) e pubblicato da questo blog il sabato (21 novembre), con riferimenti, suggerimenti e consigli offerti dalla consigliere in base ai dati di Legambiente diffusi ai primi di Novembre.
I dati Arpacal 2014 sono stai pubblicati sulla stampa lunedi 23 Novembre. Con ciò non voglio affatto legittimare il comunicato stampa e le informazioni riferite ieri dall'assessore Vittorio Zito che hanno contestato i dati Arpacal, ma voglio solo riferire che io e i miei "colleghi", all'indomani dei dati di Legambiente (sui Comuni "Ricicloni" dell'11 Novembre scorso all'indomani della manifestazione di Cosenza), riferiti sempre alla raccolta del 2014, abbiamo trovato subito strano e anomalo il dato Arpacal, cosi tanto differente rispetto al dato di Legambiente, e quindi siamo andati con i piedi di piombo ed abbiamo atteso che arrivassero chiarimenti, anzi ci auguriamo che le informazioni riferite dall'assessore Zito siano confermate dall'Arpacal dopo i dovuti chiarimenti con l'impianto di smaltimento di Siderno.
Sono assolutamente solidale nei confronti del Dr.Gianluca Albanese, direttore della testata giornalistica "Lente Locale" che, entrando sul sito dell'Arpacal, non ha fatto altro che fare il suo lavoro, ossia riferire (e commentare) i dati ufficiali riferiti dall' Ente regionale che elenca tutti i Comuni della Calabria in tema di raccolta differenziata con i dati che vengono riferiti dalle ditte di smaltimento, quindi dati specifici e non di parte come potrebbero essere quelli rilasciati dagli uffici comunali.
Il mio augurio è che questo definito un "pasticciaccio", venga chiarito dall'Arpacal che speriamo possa ammettere il suo errore.
Quello che l'ing. Riitano ci ha tenuto a sottolineare nel corso del suo intervento in Consiglio Comunale, e che non ha trovato nessuna risposta da parte dell'amministrazione, è un indice a cui ci tiene molto Legambiente e che risulta molto più importante rispetto al quantitativo di raccolta differenziata prodotta.
Si tratta dell' INDICE DI BUONA GESTIONE dei rifiuti introdotto da Legambiente a partire dall'edizione dei Comuni ricicloni 2004 che rappresenta un "voto" alla gestione dei rifiuti nei suoi molteplici aspetti: recupero di materia, riduzione di quantitativo di rifiuti prodotti, sicurezza dello smaltimento ed efficacia del servizio.
In sostanza l'indice di buona gestione, compresa tra 0 e 100, viene calcolata in virtù di alcuni parametri scelti per la valutazione della gestione rifiuti (23 parametri per la precisione) (vedi http://www.ricicloni.it/indice-buona-gestione ).
In definitiva l'indice di buona gestione mira a premiare non chi fa più raccolta differenziata ma i Comuni che mirano a fare meno rifiuti pro-capite. E tra i parametri c'è anche l'attivazione del compostaggio domestico che il nostro Comune si è puntato - dopo aver speso ben 800 mila euro di soldi pubblici per la differenziata a Roccella - a non voler fare mai col pretesto (da aprile di quest'anno) di produrre il compost che ha un costo e che influisce sulla tariffa e, quindi, sulla bollettazione dei cittadini.
Non lo dico io ma lo dicono le note stampe di Legambiente dell'11 Novembre scorso che riferiscono, prima della percentuale di raccolta differenziata, l'indice di buona gestione: "In base a tali criteri, dei 10 comuni calabresi, 9 sono della provincia di Cosenza: Casole Bruzio con punteggio raggiunto per l’indice di buona gestione pari a 72,7 e 89,9% di RD; Pietrafitta con indice 68,1 e 81,2% di RD; Trenta con 67,5 di indice e 83,8% di RD; San Vincenzo La Costa con 66,7 di indice e 77,6% di RD; San Fili con indice 61,1 e 73,4 di RD; Pedace con 61,1 di indice e 72,5% di RD; Saracena con indice 56,1 e 65,5% di RD; Serra Pedace con 53,4 di indice e 68,9% di RD; Zumpano con indice 46,48 e 69% di RD. Al decimo posto, il comune di Roccella Jonica (RC), con indice di 43 e 67,9 % di RD" (fonte: CN24 http://www.cn24tv.it/news/123115/comuni-ricicloni-legambiente-in-testa-la-provincia-di-cosenza.html ).
Quindi, Roccella Jonica, a fronte di una raccolta differenziata diciamo più o meno come gli altri anni (67,9%), abbiamo un indice di buona gestione - che tanto buona non è - pari a 43, ossia il peggiore indice di tutti i paesi che adottano la differenziata. Nel 2013 questo indice addirittura era ancora più basso (a fronte del 68,7 di differenziata l'indice è stato di 36.95 (Fonte: Il quotidiano http://www.ilquotidianoweb.it/news/727493/In_Calabria_pochi_comuni_brillano_in_differenziata__Solo___centri_guadagnano_una_buona_gestione_dei_rifiuti.html).
Qui non si tratta di pochi punti di differenza, qui si tratta di essere gli ultimi con un indice quasi dimezzato rispetto agli altri paesi cosiddetti virtuosi.
E questi pessimi e gravissimi dati, passati nel silenzio e senza essere contestati, non sono un "pasticciaccio", ma sono stati confermati sia nel Luglio 2014 nella manifestazione dei "Comuni Ricicloni 2013" a Roma e sia pochi giorni fa nella manifestazione di Cosenza sui Comuni ricicloni 2014.
Noi lo abbiamo sempre detto che c'è qualcosa che non va in questa stra-maladetta bolletta stratosferica che sta mettendo in gravissima difficoltà i cittadini roccellesi e le attività commerciali con cifre di migliaia e migliaia di euro, e sta mettendo a serio rischio default le casse comunali visto che la morosità sulla TARI (2015 e 2014) e TARES (2013) è altissima (altro che 20%!!!) a causa di piani finanziari sulla raccolta e smaltimento rifiuti (vera causa delle tariffe soffocanti ai cittadini e ai commercianti ) fuori controllo, proprio causato da una cattivissima gestione dei rifiuti, cosi come attesta e si riscontra dai dati di Legambiente.
Certo fa più effetto per i giornali lo sbalzo di percentuale di differenziata; ma vi garantisco che a produrre gravissimi danni per i roccellesi e per il Comune è soprattutto questa assoluta incapacità di gestione e smaltimento dei rifiuti di cui, da due anni, gli amministratori non forniscono alcuna giustificazione.