La disciplina degli appalti pubblici è spesso al centro di discussioni e polemiche.
Tutte le volte in cui emergono episodi di malcostume e corruzione si riaccende il dibattito sull’adeguatezza delle norme che regolano l’affidamento e l’esecuzione delle opere pubbliche. Oggi il tema è reso ancora più attuale dal prossimo recepimento, nel nostro ordinamento, delle nuove direttive comunitarie.
L’occasione è stata interpretata dal Governo, dal Parlamento e dai principali attori economici e sociali, come una favorevole opportunità di cambiamento e di soluzione dei nodi critici del sistema degli appalti e delle concessioni in Italia.
Offerte anormalmente basse, varianti in corso d’opera con conseguente lievitazione del costo finale dell’opera, scarsa attenzione al valore del progetto e nell’esecuzione dei lavori, hanno alimentato opacità e sprechi. Si tratta di difficoltà e limiti derivanti anche dal confronto quotidiano di professionisti e pubbliche amministrazioni con disposizioni complesse e procedure elaborate in continua evoluzione.
Chi volesse inviarmi notizie, messaggi, comunicazioni di manifestazioni ed eventi da pubblicare sul blog può farlo attraverso la mail niko.25@hotmail.it
sabato 22 agosto 2015
venerdì 21 agosto 2015
CON IL JAZZ STANNO DISSANGUANDO LE CASSE COMUNALE
Ecco la foto-tarocco, risalente ad una serata del festival jazz di oltre dieci anni fa e accostata alla "cronaca" della prima serata al Teatro al Castello del Jazz di quest'anno. |
Ma non si può assolutamente tacere sulla foto tarocco che è stata pubblicata ieri, sempre dallo stesso sito internet, nel quale, nel descrivere le "magnificenze" della prima serata del festival jazz, è stata pubblicata una foto che raffigurava il Teatro al Castello gremito di gente che risale a oltre dieci anni fa.
Eppure, considerato il pochissimo pubblico della prima serata al teatro al castello (neanche gli ingressi omaggio fanno più gola!), potevano evitare di fare questa figuraccia della foto tarocco, magari accompagnando l'esito dei concerti con delle foto dell'esibizione degli artisti (non ho mai mosso una critica nei confronti degli artisti che rispetto tutti, anzi ho solidarizzato sempre nei confronti dei tanti che, nelle passate edizioni del festival jazz, non si sono visti pagati il loro chache - compreso l'ex direttore artistico Paolo Damiani). Ed invece no, per forza hanno dovuto inserire una foto vecchissima con il Teatro al Castello pieno, per dimostrare che cosa? E a chi?
Non si può affatto rimanere in silenzio perché quel che sta succedendo quest'anno con il Festival Jazz sa davvero di incredibile e di inaudito. Negli ultimi due anni si sono inventati cose assurde, ma quest'anno hanno superato ogni limite di spudoratezza.
Avevo scritto già un articolo il 10 agosto scorso (http://roccellasiamonoi.blogspot.it/2015/08/ancora-intrallazzi-per-il-festival-jazz.html) quando ho visto le prime delibere di giunta e delibere dirigenziali che liquidavano 105 mila euro dal bilancio comunale all'associazione culturale jonica per la direzione artistica, e il residuo di 4.400 euro dei 10.000 totali ( gli €. 5.600 erano già stati dati in anticipo mese per mese) del contributo annuale, sempre dalle casse comunali.
Ma dal 10 Agosto ad oggi non si sono fermati!!! Un susseguirsi di ordinanze di impegni di spesa, uno dietro l'altro, da mettersi le mani nei capelli, con una successione di pagamenti di tutto e di più, un calderone per complessive €. 155mila e 200 (ma crediamo ci sia sfuggito qualcosa...) sbandierando un probabile contributo regionale di cui non si conosce né l'entità né i tempi di liquidazione.
E, quindi, l'unica certezza è che, oggi, tutti questi soldi vengono prelevati dai capitoli del Comune di Roccella Jonica, domani non si sa... Considerato che ancora si stanno aspettando i 40 mila euro promessi dalla Provincia di RC per il Jazz dell'anno scorso, soldi sempre anticipati dal Comune, e nulla si sa per il loro rientro nelle casse dei roccellesi.
Non vi dico altro, vi faccio il resoconto di tutti gli impegni di spesa che dal 10 al 20 agosto hanno interessato il Festival Jazz in uscita dalle casse comunali, e sicuramente non finisce qui.
A voi l'ardua sentenza....
Contributo annuale €. 10.000, Service, Audio €. 16.000, La fenice Multiservizi €. 5,000, nolo gruppo elettrogeno Papandrea €. 2.200; liquidazione per concerti €. 105.000: supporto ufficio stampa €.750; direttore di palco Fagnani €. 4.000; coordinatore amministrativo Cananzi €.6.000; direttore artistico Paola Pinchera €. 5.000; accoglienza biglietteria Renato Riccio €.1.250.
Utilizzando i soldi del bilancio del Comune di Roccella Jonica, l'Associazione Culturale Jonica evita di avere il contatto diretto con la Regione perché sa di non poter essere adempiente nella presentazione del cartaceo consuntivo, e se ne avvantaggia due volte: la prima, come dicevamo, raggirando il bando di gara della Regione Calabria (art.12) che richiede la regolarità contributiva da parte dell'associazione che ne fa domanda, la seconda è quella di avere la liquidità immediata di denaro visto che i contributi regionali arriveranno "chissà quando...".
In merito all'entità del contributo regionale, questa sconosciuta, beh se sarà inferiore a quanto speso i roccellesi (come sempre) ci rimetteranno, nel caso sia superiore saprà il nostro sindaco (che si è presa la responsabilità di tutta quest'operazione, insieme al "supplente" dr. Luca Marrapodi) come liquidare all'ACJ il resto della somma anche senza la presentazione della regolarità finanziaria e contributiva.
Bisogna essere davvero delle persone ciniche e senza un briciolo di scrupolo a mettere ogni anno in gioco il sudore dei roccellesi per una manifestazione ormai fallita, morta e sepolta, che non ha nessuna influenza e ricaduta positiva su Roccella e il nostro territorio.
Dover ricorrere alle foto taroccate per dimostrare un successo che non c'è è davvero una sensazione umiliante, la consapevolezza di essere caduti troppo in basso e di voler continuare a dimostrare quello che ormai, purtroppo, non c'è più da diversi anni!!!
Ultime notizie: La seconda serata al Teatro al Castello, a livello di presenze, è stata peggiore della prima! Dopo questo dissanguamento di soldi nostri, speriamo riescano a distribuire biglietti omaggio quanto più possibile in maniera tale da far suonare gli artisti nelle ultime due serate davanti almeno a un pubblico dignitoso!!!
IL BANDO DI INVITALIA SUL PORTO DI ROCCELLA DIVENTA UN CASO NAZIONALE.
Sul Corriere della sera di ieri (20/08) e sulle più importanti testate online nazionali, nonché sui telegiornali nazionali Mediaset e Rai, si è parlato delle dismissioni di INVITALIA in tutti i porti italiani in cui detiene quote, ed in particolare i vari servizi giornalistici e televisivi si sono soffermati sul problema delle dismissioni delle quote nel "Porto delle Grazie" di Roccella Jonica, sottolineando quella ch'è l' "anomalia" del cambiamento in corso d'opera del bando relativamente alla regola che prima fissava la vendita dell'intera quota del 51%, e poi, non appena chiuse le manifestazioni di interesse, con il cambiamento di un 31% per gli enti pubblici e il restante 20% ai privati.
E il Corriere della Sera sottolinea pure l'esistenza delle norme che regolano il bando di Invitalia, tra cui quella legge per la quale i Comuni non possono acquistare queste quote.
Tutto ciò è quanto denunciato in questi mesi pubblicamente da "Roccella bene Comune" attraverso gli organi di stampa locali e con un convegno pubblico, tutto ciò è quanto è stato portato all'attenzione con le interrogazioni parlamentari al Senato e alla Camera da Sel e dal Pd, tuttò ciò è quanto contenuto in un Esposto alla Procura della Repubblica e in un ricorso al TAR del Lazio da parte dei soggetti danneggiati da questo gravissimo "colpo di penna" da parte di INVITALIA nell'avvantaggiare il Comune di Roccella Jonica che di fatto non può acquistare!!!
E mentre i nostri amministratori si sono chiusi nel silenzio dopo aver raccontato un mare di bugie nel corso di un loro incontro pubblico, ecco che finalmente i nodi vengono al pettine.
Sono convinto che l'autunno che ci prepariamo a vivere proporrà molte sorprese, a partire dal prossimo Consiglio Comunale.
Propongo qui di seguito stralcio dell'articolo pubblicato dal corrispondente Andrea Ducci sul CorSera.
Come la Grecia, anche l'Italia mette all'asta alcuni dei suoi porti più prestigiosi lungo litorali da sogno.
Tramite una società controllata dal Tesoro, Invitalia, il governo sta per vendere cinque marine turistiche per un patrimonio complessivo stimato in 50 milioni di euro.
All’asta sono finiti i moli di Capri, la marina di Portisco in Costa Smeralda (Sardegna), la marina d’Arechi nel golfo di Salerno (un progetto nella regione Campania da mille posti barca dell’archistar Santiago Calatrava), il porto delle Grazie a Roccella Jonica, in Calabria, e l’area di Porto Lido a Trieste (Friuli Venezia Giulia).
In tutto si parla di 25 mila posti per le imbarcazioni, in zone che quando ha avviato il progetto dieci anni fa, la società controllata dal Tesoro intendeva valorizzare per attirare investimenti e promuovere lo sviluppo turistico e commerciale dei suoi porti.
Poi una serie di problemi giudiziari - sono indagati per frode e abuso dufficio l'AD di Invitalia Domenico Arcuri e il capo della gestione rifiuti Manlio Cerroni - ritardi nella pubblicazione del bando e le richieste politiche di sospensione da parte di due parlamentri del PD.
Con un'interrogazione parlamentare da loro firmata, Vincenza Bruno e Nicola Stumpo, hanno protestato contro le modifiche in corsa apportate al bando da Invitalia e nel dettaglio "contro la riserva di una quota del 31% a favore di enti e/o imprese pubbliche fissata per il Porto di Roccella Jonica", racconta Andrea Ducci sul Corriere della Sera.
Una modifica, si legge nel documento, che ha "introdotto una limitazione di acquisto ai privati, che in sostanza si concretizza in una palese agevolazione dell’unico ente pubblico - il Comune di Roccella Jonica - interessato all’acquisto".
Il Corriere lo definisce un "corto circuito", in particolare se si tiene conto che "Invitalia vende i porti motivando la scelta con l’obbligo di rispettare la norma che impone la dismissione delle partecipazioni societarie da parte degli enti pubblici".
E il Corriere della Sera sottolinea pure l'esistenza delle norme che regolano il bando di Invitalia, tra cui quella legge per la quale i Comuni non possono acquistare queste quote.
Tutto ciò è quanto denunciato in questi mesi pubblicamente da "Roccella bene Comune" attraverso gli organi di stampa locali e con un convegno pubblico, tutto ciò è quanto è stato portato all'attenzione con le interrogazioni parlamentari al Senato e alla Camera da Sel e dal Pd, tuttò ciò è quanto contenuto in un Esposto alla Procura della Repubblica e in un ricorso al TAR del Lazio da parte dei soggetti danneggiati da questo gravissimo "colpo di penna" da parte di INVITALIA nell'avvantaggiare il Comune di Roccella Jonica che di fatto non può acquistare!!!
E mentre i nostri amministratori si sono chiusi nel silenzio dopo aver raccontato un mare di bugie nel corso di un loro incontro pubblico, ecco che finalmente i nodi vengono al pettine.
Sono convinto che l'autunno che ci prepariamo a vivere proporrà molte sorprese, a partire dal prossimo Consiglio Comunale.
Propongo qui di seguito stralcio dell'articolo pubblicato dal corrispondente Andrea Ducci sul CorSera.
Come la Grecia, anche l'Italia mette all'asta alcuni dei suoi porti più prestigiosi lungo litorali da sogno.
Tramite una società controllata dal Tesoro, Invitalia, il governo sta per vendere cinque marine turistiche per un patrimonio complessivo stimato in 50 milioni di euro.
All’asta sono finiti i moli di Capri, la marina di Portisco in Costa Smeralda (Sardegna), la marina d’Arechi nel golfo di Salerno (un progetto nella regione Campania da mille posti barca dell’archistar Santiago Calatrava), il porto delle Grazie a Roccella Jonica, in Calabria, e l’area di Porto Lido a Trieste (Friuli Venezia Giulia).
In tutto si parla di 25 mila posti per le imbarcazioni, in zone che quando ha avviato il progetto dieci anni fa, la società controllata dal Tesoro intendeva valorizzare per attirare investimenti e promuovere lo sviluppo turistico e commerciale dei suoi porti.
Poi una serie di problemi giudiziari - sono indagati per frode e abuso dufficio l'AD di Invitalia Domenico Arcuri e il capo della gestione rifiuti Manlio Cerroni - ritardi nella pubblicazione del bando e le richieste politiche di sospensione da parte di due parlamentri del PD.
Con un'interrogazione parlamentare da loro firmata, Vincenza Bruno e Nicola Stumpo, hanno protestato contro le modifiche in corsa apportate al bando da Invitalia e nel dettaglio "contro la riserva di una quota del 31% a favore di enti e/o imprese pubbliche fissata per il Porto di Roccella Jonica", racconta Andrea Ducci sul Corriere della Sera.
Una modifica, si legge nel documento, che ha "introdotto una limitazione di acquisto ai privati, che in sostanza si concretizza in una palese agevolazione dell’unico ente pubblico - il Comune di Roccella Jonica - interessato all’acquisto".
Il Corriere lo definisce un "corto circuito", in particolare se si tiene conto che "Invitalia vende i porti motivando la scelta con l’obbligo di rispettare la norma che impone la dismissione delle partecipazioni societarie da parte degli enti pubblici".
giovedì 20 agosto 2015
LA PICCOLA FEDERICA, UN ANGELO CHE TORNA IN CIELO
Federica insieme al fratello Matteo. |
Federica, la bella bimba di casa, ora è in Cielo, felice, e da lassù continua a rimanere accanto alla sua mamma, al suo papà e al suo "fratellino" Matteo con cui per ogni respiro c'è stato sempre uno scambio d'amore andato oltre ogni confine e aldilà dell'immaginazione.
Con i suoi gesti e quegli occhietti vispi ha fatto innamorare di lei tutte le persone che l'hanno conosciuta, in quelle tante belle passeggiate nel lungomare o durante ogni festività.
Onore davvero alla sua famiglia che, sempre con il sorriso sulle labbra, hanno fatto crescere la loro stella come una principessa, dandogli tutte le cure e l'assistenza possibile, ed anche di più.
E Federica ha sempre risposto con la forza dei sentimenti più profondi che non hanno bisogno di parole ma che vengono direttamente dal più profondo dell'anima.
Un famoso filosofo disse che "è nella separazione che si sente e si capisce la forza con cui si ama". Federica con la sua presenza ha lasciato un brivido indelebile, un raggio di sole dentro il cuore di ogni persona che l'ha conosciuta e che continuerà a pensarla e volergli bene. Caro nostro Angelo, tu, da lassù, vicina a nostro Signore, se puoi, prega per la tua famiglia e per tutti noi.
mercoledì 19 agosto 2015
ANCHE IL VESCOVO PUO' SBAGLIARE...
Innanzitutto complimenti all'autore dell'articolo "Il vescovo blocca la processione di San Rocco" ( http://www.telemia.it/news.php?news=11434) pubblicato sul sito di Telemia (che non si è firmato ma conosciamo la mano di chi è) che fotografa in maniera perfetta (molto più del mio articolo scritto su questo blog) ciò che è accaduto domenica scorsa con l'annullamento improvviso (dalla mattina per la sera) della processione di San Rocco.
Nessuno mette in discussione la bontà, l'affabilità e la preparazione di Mons. Francesco Oliva, nella convinzione di essere un ottimo pastore per la nostra diocesi, ma, tra il suo comportamento e tra la risposta data sempre alla testata di Telemia in merito a questa brutta parentesi creatasi a Roccella, mi sento di dire che Domenica il vescovo ha potuto sbagliare!!!
Quando è accaduto il suo diniego alla festa, il giorno della fiaccolata dell'Unitalsi (era il 24 luglio), erano presenti tutte due i parroci di Roccella. E' mai possibile che, se fosse perdurato quel diniego, Don Giuseppe e a Padre Francesco (che tra l'altro ha messo in esposizione una reliquia di San Rocco durante tutta la Novena) avrebbero consentito al Comitato di organizzare la Festa e soprattutto far partire la Novena cosi tanto partecipata da tantissimi fedeli???
Ed infatti, cosi non è stato! All'indomani di quella "risposta assolutamente negativa" ( come il vescovo dice nell'articolo), che invece il Comitato e convinto di aver sentito "poi ne riparliamo...", ci sono stati altri contatti tra il Vescovo e il Comitato, tant'è che dopo qualche giorno il vescovo ha mandato un messaggio di approvazione alla festa, assenso confermato con il pagamento della tassa dovuta alla curia vescovile proprio in virtù della Processione da parte della nostra Parrocchia.
Sempre nell'articolo di risposta del Vescovo, a parte che non è vero che il Comitato era formato da "ragazzini minorenni", perché di minorenne ce n'era uno solo, e dietro questi giovani c'erano le loro famiglie e la collaborazione degli altri Comitati festa del paese e l'adesione pure della Confraternita di San Giuseppe, non è vero che la festa non era condivisa dalla Comunità perché moltissimi cittadini hanno manifestato sostegno, partecipazione ed entusiasmo alla riproposizione della festa dopo 60 anni, non è vero che non c'è stata l'iniziativa della parrocchia s'è vero (come tutti abbiamo visto) che la statua è stata esposta in chiesa con un suo bel baldacchino, insieme alla reliquia, e i parroci hanno svolto per intero tutte le funzioni religiose e approvato, insieme al Comitato, il resto del programma (considerato che sono stati stampati manifesti pubblici con l'intestazione della parrocchia e dei parroci), è stata - secondo me - un'affermazione poco felice e ingrata chiamare, chi ha compiuto tutti gli sforzi per organizzare la festa, "sedicente comitato". Sedicente significa abusivo, falso, finto, millantatore.
Mi auguro solo che il vescovo si sia sbagliato ad usare questo termine perché lo sappiamo tutti che gli organizzatori, persone molto vicino alla Parrocchia, e le loro famiglie, nelle quali ci sono insegnanti di catechismo per i ragazzi della comunione e cresima, nonché tutti gli altri Comitati partecipanti, non credo meritano assolutamente questo termine.
Infine, sempre nella risposta del vescovo, ecco venire fuori "la spiegazione" che ha causato la sua decisione di bloccare la processione: "la risposta, secondo il Mons. Oliva, non sarebbe potuta diventare positiva, anche per un discorso di equo rispetto delle regole, infatti nella stessa comunità, appartenenti all'altra parrocchia avevano chiesto di istituire la festa di S. Antonio ed anche li, per motivazioni similari, non c'era stato il nulla osta del Vescovo".
In sostanza - dice il vescovo - la processione doveva essere bloccata perché qualche tempo prima aveva detto no ad un altro comitato roccellese che aveva intenzioni di organizzare la festa di Sant'Antonio.
E allora, dando per certo che il messaggio del vescovo di assenso ci sia stato dopo quella serata dell'Unitalsi, perché altrimenti né il Comitato e né la Parrocchia avrebbe portato avanti la festa e pagato le dovute tasse alla Curia per la Processione, evidentemente il vescovo aveva dimenticato il diniego di qualche tempo prima per la festa di Sant'Antonio e quella domenica mattina del 16 Agosto, giorno della festa e processione di San Rocco, "qualcuno" avrà pensato di ricordarglielo.
Ma quella festa di Sant'Antonio non è mai partita, questa di San Rocco stava volgendo al termine serenamente. Era proprio il caso di uscirsene con questa "infelice decisione" solo per una questione di "equità" con questo Comitato di Sant'Antonio con cui avrebbe potuto presto chiarire nei prossimi giorni invece di umiliare tutta una comunità bloccando una processione solo qualche ora prima del suo svolgimento?
Don Bosco diceva: "Lasciate che i giovani vengano a me, li voglio tutti amici, per loro ho tante cose"...
Povero Don Bosco!!!
Nel rispetto dell'opinione di tutti, questo è il mio pensiero e questi dovrebbero essere i fatti.
Nessuno mette in discussione la bontà, l'affabilità e la preparazione di Mons. Francesco Oliva, nella convinzione di essere un ottimo pastore per la nostra diocesi, ma, tra il suo comportamento e tra la risposta data sempre alla testata di Telemia in merito a questa brutta parentesi creatasi a Roccella, mi sento di dire che Domenica il vescovo ha potuto sbagliare!!!
Quando è accaduto il suo diniego alla festa, il giorno della fiaccolata dell'Unitalsi (era il 24 luglio), erano presenti tutte due i parroci di Roccella. E' mai possibile che, se fosse perdurato quel diniego, Don Giuseppe e a Padre Francesco (che tra l'altro ha messo in esposizione una reliquia di San Rocco durante tutta la Novena) avrebbero consentito al Comitato di organizzare la Festa e soprattutto far partire la Novena cosi tanto partecipata da tantissimi fedeli???
Ed infatti, cosi non è stato! All'indomani di quella "risposta assolutamente negativa" ( come il vescovo dice nell'articolo), che invece il Comitato e convinto di aver sentito "poi ne riparliamo...", ci sono stati altri contatti tra il Vescovo e il Comitato, tant'è che dopo qualche giorno il vescovo ha mandato un messaggio di approvazione alla festa, assenso confermato con il pagamento della tassa dovuta alla curia vescovile proprio in virtù della Processione da parte della nostra Parrocchia.
Sempre nell'articolo di risposta del Vescovo, a parte che non è vero che il Comitato era formato da "ragazzini minorenni", perché di minorenne ce n'era uno solo, e dietro questi giovani c'erano le loro famiglie e la collaborazione degli altri Comitati festa del paese e l'adesione pure della Confraternita di San Giuseppe, non è vero che la festa non era condivisa dalla Comunità perché moltissimi cittadini hanno manifestato sostegno, partecipazione ed entusiasmo alla riproposizione della festa dopo 60 anni, non è vero che non c'è stata l'iniziativa della parrocchia s'è vero (come tutti abbiamo visto) che la statua è stata esposta in chiesa con un suo bel baldacchino, insieme alla reliquia, e i parroci hanno svolto per intero tutte le funzioni religiose e approvato, insieme al Comitato, il resto del programma (considerato che sono stati stampati manifesti pubblici con l'intestazione della parrocchia e dei parroci), è stata - secondo me - un'affermazione poco felice e ingrata chiamare, chi ha compiuto tutti gli sforzi per organizzare la festa, "sedicente comitato". Sedicente significa abusivo, falso, finto, millantatore.
Mi auguro solo che il vescovo si sia sbagliato ad usare questo termine perché lo sappiamo tutti che gli organizzatori, persone molto vicino alla Parrocchia, e le loro famiglie, nelle quali ci sono insegnanti di catechismo per i ragazzi della comunione e cresima, nonché tutti gli altri Comitati partecipanti, non credo meritano assolutamente questo termine.
Infine, sempre nella risposta del vescovo, ecco venire fuori "la spiegazione" che ha causato la sua decisione di bloccare la processione: "la risposta, secondo il Mons. Oliva, non sarebbe potuta diventare positiva, anche per un discorso di equo rispetto delle regole, infatti nella stessa comunità, appartenenti all'altra parrocchia avevano chiesto di istituire la festa di S. Antonio ed anche li, per motivazioni similari, non c'era stato il nulla osta del Vescovo".
In sostanza - dice il vescovo - la processione doveva essere bloccata perché qualche tempo prima aveva detto no ad un altro comitato roccellese che aveva intenzioni di organizzare la festa di Sant'Antonio.
E allora, dando per certo che il messaggio del vescovo di assenso ci sia stato dopo quella serata dell'Unitalsi, perché altrimenti né il Comitato e né la Parrocchia avrebbe portato avanti la festa e pagato le dovute tasse alla Curia per la Processione, evidentemente il vescovo aveva dimenticato il diniego di qualche tempo prima per la festa di Sant'Antonio e quella domenica mattina del 16 Agosto, giorno della festa e processione di San Rocco, "qualcuno" avrà pensato di ricordarglielo.
Ma quella festa di Sant'Antonio non è mai partita, questa di San Rocco stava volgendo al termine serenamente. Era proprio il caso di uscirsene con questa "infelice decisione" solo per una questione di "equità" con questo Comitato di Sant'Antonio con cui avrebbe potuto presto chiarire nei prossimi giorni invece di umiliare tutta una comunità bloccando una processione solo qualche ora prima del suo svolgimento?
Don Bosco diceva: "Lasciate che i giovani vengano a me, li voglio tutti amici, per loro ho tante cose"...
Povero Don Bosco!!!
Nel rispetto dell'opinione di tutti, questo è il mio pensiero e questi dovrebbero essere i fatti.
lunedì 17 agosto 2015
C'E' SOLO UNA PAROLA: VIGLIACCHI!!!
Ho da poco appreso del vile atto subito ieri sera a chiusura giornata dalla famiglia D'Anna, titolari dalla tabaccheria di via Umberto I.
Non è assolutamente possibile concepire che il frutto del sudore, del sacrificio, tutti gli sforzi e le responsabilità che un piccolo commerciante ogni giorno è chiamato ad affrontare per poter stare in piedi in questa incredibile giostra di tasse e burocrazia, vengano mandati in fumo e messi in ginocchio da due balordi, sfaticati, che sono la feccia e il male della nostra società.
Mi sento cosi vicino e toccato da questa gravissima aggressione e se penso allo spavento che ha potuto subire il nonno ultranovantenne del titolare che ogni giorno fa compagnia ai tantissimi clienti della tabaccheria, minacciato in prima persona con la pistola, sento una grande rabbia e trovo assurdo se, probabilmente, presi questi vigliacchi, saranno solo schedati e messi di nuovo in libertà, con il rischio di ritornare a mettere a repentaglio nuovamente la vita della gente che lavora.
Spero, comunque, che le telecamere di videosorveglianza, installate all'incrocio di via Umberto con via Armando Diaz, abbiano registrato tutta la sequenza di quanto accaduto e le Forze dell'Ordine possano riconoscere questi balordi al più presto, e soprattutto mi auguro che colui il quale è diventato "il nonnino" dei clienti della tabaccheria, non abbia subìto shock psicologici.
Tutta la mia solidarietà alla famiglia D'Anna, esempio a Roccella di serietà, professionalità, gentilezza e ottima gestione di una piccola attività commerciale efficiente e ben voluta da tutti.
domenica 16 agosto 2015
ANNULLATA INSPIEGABILMENTE LA PROCESSIONE DI SAN ROCCO
A poche ore dall'inizio della funzione, è stata annullata dal vescovo di Locri - Gerace la processione di San Rocco Pellegrino, prevista per questa sera alle 19,30 dopo la Santa Messa.
La decisione presa dal Vescovo Mons. Francesco Oliva è stata riferita con grande dispiacere dal parroco don Giuseppe Raco durante la messa di stamattina, dopo la comunicazione data da Don Cornelio Femia, vicario della nostra diocesi.
Ma la beffa è che non è stata data una motivazione nè una spiegazione su una decisione cosi repentina presa a poche ore dall'inizio della funzione.
Che il Vescovo fosse contrario alla celebrazione della festa di San Rocco a Roccella Jonica lo aveva dimostrato il 24 luglio scorso quando, partecipando alla fiaccolata dell'UNITALSI al Santuario della Madonna delle Grazie, aveva manifestato le sue perplessità alla festa nei confronti dei promotori Matteo Pio Gagliano e Matteo Ienco, dicendo, in generale, che fosse contrario all'istituzione di nuove processioni, anzi che avesse intenzioni, qui nella sua diocesi, di diminuirle gradualmente.
Ma poi, all'indomani di quella serata, il Vescovo si era convinto che ad organizzare questa festa fossero un gruppo di giovani molto devoti e carichi di fede, e che sarebbe stato davvero un peccato "tarpare le ali" al grande entusiasmo e alla fede di questi ragazzi, e quindi aveva dato il suo benestare.
Nel corso di questi quindici giorni i promotori del Comitato Festa per San Rocco, insieme al Comitato Festa di Maria SS. Addolorata, anch'esso composto da tanti giovanissimi, avevano previsto tutto nei minimi dettagli facendo un ottimo programma religioso e un sobrio ma ben articolato programma civile.
Tornando a stasera, in assenza della processione la banda di Roccella Jonica, in una delle sue primissime uscite, si esibirà sul Sagrato della Chiesa Marina al termine della Santa Messa, e, in serata, prima dei fuochi pirotecnici, si esibiranno, sempre in Chiesa, gli alunni della scuola media coordinati dalla prof. Marina Mazzaferro nel suo progetto "Musikanto".
A mente fredda sicuramente il vescovo ci darà le sue motivazioni, per il momento il Comitato Festa di San Rocco porterà avanti con grande decisione e fede i festeggiamenti che gli saranno consentiti fare...
La decisione presa dal Vescovo Mons. Francesco Oliva è stata riferita con grande dispiacere dal parroco don Giuseppe Raco durante la messa di stamattina, dopo la comunicazione data da Don Cornelio Femia, vicario della nostra diocesi.
Ma la beffa è che non è stata data una motivazione nè una spiegazione su una decisione cosi repentina presa a poche ore dall'inizio della funzione.
Che il Vescovo fosse contrario alla celebrazione della festa di San Rocco a Roccella Jonica lo aveva dimostrato il 24 luglio scorso quando, partecipando alla fiaccolata dell'UNITALSI al Santuario della Madonna delle Grazie, aveva manifestato le sue perplessità alla festa nei confronti dei promotori Matteo Pio Gagliano e Matteo Ienco, dicendo, in generale, che fosse contrario all'istituzione di nuove processioni, anzi che avesse intenzioni, qui nella sua diocesi, di diminuirle gradualmente.
Matteo Pio Gagliano, promotore della festa di San Rocco a Roccella Jonica |
Nel corso di questi quindici giorni i promotori del Comitato Festa per San Rocco, insieme al Comitato Festa di Maria SS. Addolorata, anch'esso composto da tanti giovanissimi, avevano previsto tutto nei minimi dettagli facendo un ottimo programma religioso e un sobrio ma ben articolato programma civile.
Tornando a stasera, in assenza della processione la banda di Roccella Jonica, in una delle sue primissime uscite, si esibirà sul Sagrato della Chiesa Marina al termine della Santa Messa, e, in serata, prima dei fuochi pirotecnici, si esibiranno, sempre in Chiesa, gli alunni della scuola media coordinati dalla prof. Marina Mazzaferro nel suo progetto "Musikanto".
A mente fredda sicuramente il vescovo ci darà le sue motivazioni, per il momento il Comitato Festa di San Rocco porterà avanti con grande decisione e fede i festeggiamenti che gli saranno consentiti fare...
IL MIRACOLO DI MIMMO LUCANO
Oggi sul settimanale "la Riviera" a firma del prof.Ilario Ammendolia è stato pubblicato un bel articolo su Domenico Lucano, sindaco di Riace, conosciuto da tutti come "Mimmo il curdo" e famoso in tutto il mondo per aver rivoluzionato il suo piccolo paese, non con finanziamenti pubblici, ma con il grande cuore e dei progetti unici a favore dell'accoglienza e dell'integrazione. Mimmo Lucano, forse non tutti lo sanno, nel 2010, è stato eletto il terzo miglior sindaco del mondo, premiato al Word mayor Prize dopo Marcelo Ebrad di Città del Messico e Mick Cornett di Oklahoma City. La motivazione: per l'approccio nell'aiuto ai rifugiati a stabilizzarsi nella piccola comunità.
Un articolo e un messaggio semplice e toccante quello pubblicato oggi sulla Riviera a firma del prof. Ammendolia, che è una bandiera, un'enciclica, assolutamente da diffondere e promuovere.
Il sindaco di Riace è la “Sinistra” vissuta e non declamata. È il messaggio di Papa Francesco che si fa carne. È la migliore cultura calabrese che rifiorisce bella e vigorosa in un paese della Calabria.
Io vorrei che tutti andassero a vedere ciò che è stato capace di realizzare il sindaco di Riace Mimmo Lucano nel suo Paese. La spiaggia è una opera d’arte. Non è solo una spiaggia pulita e ben conservata. È un libro di filosofia non scritto. È un'opera politica concepita con coerenza e con passione. È una porta di ingresso a un mondo più umano e più giusto.
C’è all’ingresso della spiaggia un cartello che avverte: “spiaggia libera per chi entra e per chi arriva”. Su quella spiaggia diciotto anni fa è arrivato il primo battello di curdi.
Mimmo Lucano era lì ad aspettarli e, dopo diciotto anni, è ancora lì ad accogliere.
Mimmo è la “Sinistra” vissuta e non declamata. È il messaggio di Papa Francesco che si fa carne.
È la migliore cultura calabrese che rifiorisce bella e vigorosa in un paese della Calabria.
In un momento in cui la politica è muta - a volte squallida - quasi sempre schiacciata sul potere, Mimmo Lucano ha eretto un monumento di dignità e di buongoverno.
Non basta tenere un paese pulito, anche se ciò non è poco!
C’è all’ingresso della spiaggia un cartello che avverte: “spiaggia libera per chi entra e per chi arriva”. Su quella spiaggia diciotto anni fa è arrivato il primo battello di curdi.
Mimmo Lucano era lì ad aspettarli e, dopo diciotto anni, è ancora lì ad accogliere.
Mimmo è la “Sinistra” vissuta e non declamata. È il messaggio di Papa Francesco che si fa carne.
È la migliore cultura calabrese che rifiorisce bella e vigorosa in un paese della Calabria.
In un momento in cui la politica è muta - a volte squallida - quasi sempre schiacciata sul potere, Mimmo Lucano ha eretto un monumento di dignità e di buongoverno.
Non basta tenere un paese pulito, anche se ciò non è poco!
GLI SCOUT DI ROCCELLA FESTEGGIANO IL 50° ANNIVERSARIO DALLA LORO FONDAZIONE
Quest'anno l'Agesci di Roccella Jonica festeggia i cinquant'anni dalla fondazione del gruppo e, nella giornata di oggi e domani (16 e 17 Agosto), l'associazione Guide Scout cattolici italiani Gruppo Roccella Jonica 1, ha organizzato una due giorni di "campo estivo" presso il piazzale del Santuario di Maria SS delle Grazie, dove chiunque vuole potrebbe partecipare, anche a non essere iscritti.
Un breve cenno al cammino dell'Agesci di Roccella in questi 50 anni:
l’idea dello scoutismo a Roccella nasce nel 1954, quando un gruppo di ragazzi guidati dal Prof. Francesco Franco iniziano ad innamorarsi dell’avventura dello scoutismo. La prima uscita in uniforme scout risale alla prima domenica di ottobre 1965 con 10 esploratori, tesserati con l’ASCI (Associazione Scoutistica Cattolica Italiana). L’idea fu un successo.
Da quel momento in poi lo scoutismo a Roccella crebbe sempre più, abbracciando un numero sempre crescente di bambini e adolescenti contenti di vivere l’esperienza dell’essere scout. Nel 1967 agli esploratori si unirono le guide, tesserate con l’AGI (Associazione Guide Italiane. In quel tempo il primo assistente e profondo sostenitore del gruppo fu il compianto sacerdote Don Simone Molinero, il quale amò i suoi scout fino all’ultimo momento della sua dipartita, avvenuta nel 1979. Nel 1974 a seguito della decisione nazionale di unire le due associazioni scout, nacque l’AGESCI.
L’Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani ha lo scopo di educare le giovani generazioni con i valori dello scoutismo e della fede cattolica. Si rivolge ai ragazzi dai 7 ai 21 anni suddividendosi in tre branche secondo la fascia di età:
• Branca Lupetti/Coccinelle: dai 7 agli 11 anni, vivono l’avventura del gioco nel branco/cerchio
• Branca Esploratori/Guide: dagli 11 ai 16 anni, vivono l’esperienza dello scouting nel Reparto
• Branca Rover/Scolte: dai 16 ai 21 anni, vivono l’esperienza della strada nel Clan/Fuoco
I Capi scout nell’AGESCI sono chiamati ad essere educatori e lo diventano dopo aver seguito un iter formativo specifico proposto dall’Associazione. I Capi sono riuniti nella “Co.Ca” ovvero in Comunità Capi.
Oltre alla due giorni di attività al santuario della madonna delle Grazie, l'associazione allestirà in questi giorni, presso l'Oratorio interparrocchiale, una mostra fotografica e documentale che ripercorre i cinquanta annidi vita del gruppo
Un breve cenno al cammino dell'Agesci di Roccella in questi 50 anni:
l’idea dello scoutismo a Roccella nasce nel 1954, quando un gruppo di ragazzi guidati dal Prof. Francesco Franco iniziano ad innamorarsi dell’avventura dello scoutismo. La prima uscita in uniforme scout risale alla prima domenica di ottobre 1965 con 10 esploratori, tesserati con l’ASCI (Associazione Scoutistica Cattolica Italiana). L’idea fu un successo.
Da quel momento in poi lo scoutismo a Roccella crebbe sempre più, abbracciando un numero sempre crescente di bambini e adolescenti contenti di vivere l’esperienza dell’essere scout. Nel 1967 agli esploratori si unirono le guide, tesserate con l’AGI (Associazione Guide Italiane. In quel tempo il primo assistente e profondo sostenitore del gruppo fu il compianto sacerdote Don Simone Molinero, il quale amò i suoi scout fino all’ultimo momento della sua dipartita, avvenuta nel 1979. Nel 1974 a seguito della decisione nazionale di unire le due associazioni scout, nacque l’AGESCI.
L’Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani ha lo scopo di educare le giovani generazioni con i valori dello scoutismo e della fede cattolica. Si rivolge ai ragazzi dai 7 ai 21 anni suddividendosi in tre branche secondo la fascia di età:
• Branca Lupetti/Coccinelle: dai 7 agli 11 anni, vivono l’avventura del gioco nel branco/cerchio
• Branca Esploratori/Guide: dagli 11 ai 16 anni, vivono l’esperienza dello scouting nel Reparto
• Branca Rover/Scolte: dai 16 ai 21 anni, vivono l’esperienza della strada nel Clan/Fuoco
I Capi scout nell’AGESCI sono chiamati ad essere educatori e lo diventano dopo aver seguito un iter formativo specifico proposto dall’Associazione. I Capi sono riuniti nella “Co.Ca” ovvero in Comunità Capi.
Oltre alla due giorni di attività al santuario della madonna delle Grazie, l'associazione allestirà in questi giorni, presso l'Oratorio interparrocchiale, una mostra fotografica e documentale che ripercorre i cinquanta annidi vita del gruppo
sabato 15 agosto 2015
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2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico
JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini
La vera storia dei nostri emigranti che, per motivi di lavoro, sono stati "costretti" a lasciare la Terra in cerca di lavoro ma col cuore rivolto SEMPRE nell'estremo lembo della "nostra" Penisola: la CALABRIA!
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ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
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DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'
Un Lungomare così, a Reggio, non si vedeva da tanti tanti anni. Le Frecce Tricolori hanno richiamato in città decine di migliaia di persone da tutte le province calabresi e da gran parte della Sicilia. La via Marina, completamente chiusa al traffico in occasione della seconda “domenica sostenibile”, s’è gremita di circa 100.000 persone che nel pomeriggio hanno assistito incantate allo spettacolo dell’Air Show “Scilla & Cariddi” con l’esibizione delle celebri Frecce Tricolore.
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VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO
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Oggi 20 marzo, nonostante le nuvole, abbiamo potuto assistere, dalle nove e mezza fino alle undici, all'eclissi di sole. Qui da noi il sole, "coperto" dall'ombra della luna, si è oscurato soltanto per il 41%. La prossima eclissi parziale avverrà nel 2026 mentre per avere un'altra eclissi solare totale dovremmo "attendere" fino al 2081.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.
FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'
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OLTRAGGIO ALLA CITTA'
ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE
Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.