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martedì 28 gennaio 2014
ROCCELLA, PAESE CON IL PIU' ALTO TASSO DI TUMORI DELLA LOCRIDE.
Quello che era un mio triste e drammatico sospetto oggi si è dimostrato essere una triste e drammatica realtà.
Da anni denuncio dalle righe di questo blog il preoccupante sospetto che a Roccella piangiamo troppe persone che muoiono prematuramente per cause tumorali; una lunga e impressionante striscia di casi di persone che si ammalano di varie forme di cancro che si susseguono in maniera incredibile e anomala.
La mia perplessità è stata colta il 6 gennaio scorso nell'articolo pubblicato dal quotidiano "L'Ora della Calabria" a firma della dott.ssa Simona Musco, che ha suscitato scalpore e sconcerto perché si metteva in luce il sospetto di una situazione statistica molto strana cioè "una percentuale di mortalità molto alta per leucemia e altre forme tumorali per un paese che conta poco più di 6 mila abitanti" (http://roccellasiamonoi.blogspot.it/2014/01/quel-palazzetto-ci-ha-avvelenato.html).
E' grazie al coraggio, la perspicacia e la professionalità della giornalista Simona Musco, che ha preso particolarmente a cuore la drammatica realtà che sta venendo gradatamente a galla, che dai sospetti si sta passando ai fatti e alle "carte".
Ed è sulla stessa testata del quotidiano di oggi che la dott.ssa Musco pubblica uno studio sulle patologie tumorali della dott.ssa Filomena Zappia, responsabile dell'Osservatorio di epidemiologia dell'Ospedale Civile di Locri, la stessa professionista che si sta occupando, burocrazia permettendo, della realizzazione del registro dei tumori della provincia di Reggio Calabria.
Lo studio della dott.ssa Zappia - riferisce il servizio - si basa su un quadro epidemiologico sulle patologie tumorali della popolazione della Locride tra il 1998 e il 2003: dati venuti fuori da 240.613 schede di dimissioni ospedaliere e che include anche i pazienti che si sono curati fuori. Dati parziali ma che rappresentano comunque degli indicatori di criticità, sulla base dei quali avviare alcune indagini, sanitarie ed ambientali, quelle che oggi mancano, cosi come non ci sono studi né un registro tumori che possa dar conto della situazione attuale.
L'articolo continua: Il dato che emerge dallo studio della Zappia è che ad esser maggiormente colpite dai tumori sono le due estremità del comprensorio. da un lato Monasterace, Caulonia, Roccella e Gioiosa Jonica, dall'altro Brancaleone. IL TASSO COMPLESSIVO PIU' ALTO - si legge nello studio - SI REGISTRA NEL POLO DI ROCCELLA, CON 143,28 CASI OGNI 10 MILA ABITANTI.
Lo studio mette inoltre in evidenza alcune oscillazioni dei valori della patologie a seconda della zona, cosi se a Locri sono più frequenti i carcinomi, ROCCELLA e Gioiosa "vincono" su tutti per i TUMORI ALL'APPARATO RESPIRATORIO E GLI ORGANI INTRATORACICI.
ROCCELLA insieme a Caulonia (ZONE DOVE L'ACQUA E' CONTAMINATA CON L'ARSENICO) PRESENTANO UN ALTISSIMO TASSO DI TUMORI AGLI ORGANI GENITOURINARI, COSI COME QUELLI A OSSA, TESSUTO CONNETTIVO, CUTE E MAMMELLA. I DUE PAESI PRIMEGGIANO ANCHE PER I MALI AL TESSUTO LINFATICO ED EMOPOIETICO, avvicinati, in questo caso, anche da Brancaleone.
Lo studio della dott.ssa Zappia che mette alla luce l'incidenza delle patologie tumorali, paese per paese, in tutta la Locride, insieme al riscontro dell'alto tasso di radioattività sulla galleria della Limina all'indomani della testimonianza di un geometra che ha lavorato alla costruzione della galleria che ha riferito di potenziali fusti di materiali tossici nascosti dietro il cemento nel mentre la galleria stessa veniva costruita, e ancora l'altissima incidenza di mortalità per tumori verificatasi in questi ultimi anni anche ad Africo, Bianco e Bovalino, ha fatto "scattare" dalla sedia il procuratore capo di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Rao, che, in un'intervista su Radio 24, ha espresso il suo pensiero: "Sono convinto ci sia un equivalente della terra dei fuochi campana anche in Calabria. Le mafie si sono arricchite sui rifiuti. Varie sono le notizie di rifiuti sversati intorno al territorio di Reggio Calabria ed un'attività di contrasto su questo ancora non è stata compiuta, è da fare".
Le dichiarazioni del Procuratore capo ha allarmato anche i sindacati che ammettono che "il problema dei rifiuti nella provincia di Reggio Calabria finora è stato colpevolmente sottovalutato e va, invece, affrontato con tempestività e trasparenza". Cosi come si sono messi a disposizione anche i sindaci di Africo, Bovalino e Bianco.
Ed è scandaloso che il paese che dalle statistiche della dott.ssa Zappia è il primo per tasso di incidenza tumorale della Locride, all'indomani del servizio della dott.ssa Musco che si è occupato del caso Roccella, gli amministratori, con a capo il sindaco, abbiano minacciato querele e denunce contro il sottoscritto e la giornalista.
Davanti a questo dramma roccellese e locrideo dove tutti adesso vogliono vederci chiaro, gli unici a voler gettare acqua sul fuoco come se nulla fosse e a minacciare querele è l'Amministrazione roccellese. Sarà mai che ho ragione anche stavolta nell'affermare che c'è qualcuno tra di loro che, sotto sotto, sa qualcosa?!?
IL MONDO SULLE SPALLE
Un particolare immortalato dal M° Angelo Laganà a Sydney.
A quanti di noi è capitato e capiterà di vivere dei momenti con delle importanti decisioni da prendere, dei momenti "gravosi" in cui ci sembra avere tutto "il mondo sulle nostre spalle"?!?
A volte la pesantezza è uno stato della mente, quel senso di oppressione che può prendere certe volte l'animo rendendo la testa apparentemente più pesante del solito.
lunedì 27 gennaio 2014
IL LORO OBBIETTIVO E' RIDURRE I ROCCELLESI SUL LASTRICO!
Mi spiace ribadirlo ma ... io lo vado dicendo da 15 anni! Da quando questi amministratori hanno preso il "Potere" nel 1999, l'obbiettivo più importante (per loro) è mettere le mani nelle tasche dei cittadini roccellesi.
Ogni anno aumentano la qualunque: 1) Gli oneri costruttivi; 2) I diritti di segreteria; 3) L'occupazione dei suoli; 4) La tariffa dell'acqua potabile e della depurazione; 5) L'Irpef comunale (al massimo) ; 6) Prima l'ICI e poi l'IMU ( al massimo) ; 7) I loculi cimiteriali; 8) Le tariffe TARSU prima e TARES oggi (al massimo); 9) I passi carrabili; 10) La tassa di soggiorno; 11) I posti barca.
E potrei continuare ancora per molto altro. Aumenti spropositati e tutti nettamente maggiori non solo del comprensorio ma dell'intera Calabria. Qualcuno potrebbe obiettare che gli aumenti si sono riversati nei servizi. Assolutamente NO! Ciò che è aumentato a dismisura sono gli sprechi ed i privilegi. A cominciare dalle indennità del Sindaco, Vice Sindaco e Assessori. Dai rimborsi per viaggi e pernottamenti. Dalle cene e pranzi nei vari ristoranti (tutti finiti nei debiti fuori bilancio).
E cosa dire dei contenziosi. Centinaia di migliaia di Euro per pagare gli avvocati che hanno difeso (e vinto) i cittadini che sono stati chiamati a pagare le multe (ricordate le 1.900 contravvenzioni del 2009?), l'acqua del 1986, l'ICI di dieci anni fa e così via.
Tutto deve essere messo in campo per tartassare i cittadini, tutto serve a fare cassa che alimenterà poi gli sperperi. Cosa dire dei frizzi, lizzi, lazzi e tromboni che ogni tanto ci propinano in alcuni cafè letterari. Molti sono pagati col bilancio comunale. Ed i privilegi riservati sempre alla solita cooperativa o alla Tivù locale o alla radio. Di investimenti nel campo dell'industria, dell'artigianato, della pesca o agricoltura, insomma di ciò che potrebbe creare lavoro, neanche l'ombra. Chiudono le attività commerciali, le piccole industrie. L'edilizia è allo sbando anche per la mancata approvazione del "Piano Strutturale Associato ( con Nardodipace!!!) che però ci costerà 250.000 € per i progettisti.
Ecco! Questa è la dura e pura verità. Tasse, tasse e solo tasse. L'unico, inevitabile rimedio e non farli amministrare più. Eliminare il male. Se ci mettiamo d'impegno. Se poniamo come obbiettivo il bene del paese. Se non poniamo pregiudiziali sul sindaco o di tipo ideologico, ce la possiamo fare. Loro sono convinti di stravincere. Vedrai che sorpresa !!!
Maurizio Costarella
domenica 26 gennaio 2014
UN PENSIERO PER COCO' DA PAPA FRANCESCO.
All’Angelus il Pontefice ricorda il bambino di tre anni ucciso nel cosentino. “Questo accanimento su un bimbo così piccolo sembra non avere precedenti nella storia della criminalità”
"Accanimento senza precedenti". Il grido di Francesco contro i clan. «Voglio rivolgere un pensiero a Coco' Campolongo, che a tre anni è stato bruciato in macchina a Cassano allo Jonio, questo accanimento su un bambino così piccolo sembra non avere precedenti nella storia della criminalità - ha affermato oggi il Pontefice . Preghiamo con Coco', che di sicuro ora è in cielo con Gesù - ha proseguito il Papa all'Angelus - per le persone che hanno fatto questo reato, perché si pentano e si convertano al Signore».
"RIVOLUZIONE CIVILE" DEI ROCCELLESI CONTRO LA TARES
Dopo la MINIMU (Roccella Jonica è fra i 17 Comuni della provincia di Reggio Calabria su 97 ad avere aumentato l'aliquota dell'IMU sulla prima casa), Roccella è fra i 700 comuni d'Italia su 8500 ad obbligare i turisti a pagare la tassa di soggiorno (per un approfondimento su questo balzello vi rimando ad un prossimo post), e dopo aver triplicato le tasse di noleggio del posto barca al Porto in virtù di una molto dubbio avvio di gestione pubblico/privato del porto, oggi siamo qui a parlare dell'ultimo "cappio al collo" giunto in questi giorni per posta a tutti i cittadini e alle attività roccellesi, la quarta rata e il saldo della TARES (dopo le somme già pagare come TARSU in tre rate del 31 maggio, 31 luglio e 30 settembre) che sono il frutto degli stratosferici aumenti adottati dal Comune di Roccella Jonica con delibera n. 31 del 26 Novembre 2011.
Questo blog lo aveva riferito il 29 novembre 2013, all'indomani del "famoso" Consiglio Comunale, che da li a poco ci avrebbero "salato" (quel famoso consiglio comunale in cui si è parlato per due ore del rientro (?) del vergognoso prestito da 138 mila euro fatto per il festival Jazz e per dieci minuti della TARES che più interessava ai cittadini di Roccella http://roccellasiamonoi.blogspot.it/2013/11/in-attesa-dei-salassi-della-tares-tutti.html) .
Subito dopo ne ha dato conferma il consigliere Alvaro che, senza ancora che fossero stati fatti i calcoli lassù in ragioneria, ci aveva preannunciato che da li a poco avremmo ricevuto delle vere e proprie "mazzate" sia per le utenze domestiche ma soprattutto per le attività commerciali già con un piede nel baratro in virtù della gravissima sofferenza per la crisi dei consumi e il carico fiscale.
Il Consigliere Pino Alvaro con in mano i costi di gestione dei rifiuti e in virtù dell'introduzione sproporzionata della TARES, ci aveva fatto la sua attenta analisi:
la tassa per lo smaltimento dei rifiuti è passata da 785.000 € nel2012 a 1.100.000 nel 2013 (+315.000 €). In questa voce appare spropositato il costo del personale pari a circa 360.000 €. E’ quanto volevo dire sulla raccolta differenziata che è affidata completamente agli LSU e LPU. Personale che non è mai stato stabilizzato, sottoponendo il servizio ad un continuo e pericoloso precariato, come è stato detto in occasione dell’ultimo sciopero. A questi lavoratori ne sono stati aggiunti altri ancora più precari, adoperati in alcuni periodo all’anno. Un servizio, quindi, al di la delle fastose dichiarazioni, che naviga in mari tempestosi, dove non è ancora passato il fortunale del “precariato” e dov’è lontanissima la terraferma di un servizio strutturale, economico ed efficiente.
E meno male che conla Raccolta Differenziata ci avevano promesso, anzi si sarebbe dovuto applicare, una diminuzione del tributo!!!
E già la riduzione è stata fatta ma della ridicola percentuale del 3,20 per cento che sono briciole rispetto "alla castagna" che ci hanno assoggettato (pensate che si era data facoltà di poter fare la riduzione fino al 10%, ed invece il nostro Comune si è fermato al 3,20% dimostrando di non aver alcun rispetto nei confronti dei cittadini che in questi tre anni, con grande coscienza, hanno fatto scrupolosamente la raccolta differenziata, valsa per i riconoscimenti che il Comune si è pregiato nel 2013).
Il nocciolo della questione sta proprio nei costi di gestione del servizio rifiuti: perché la determinazione della TARES 2013 è calcolata in virtù dell'integrale copertura dei costi di investimento e di esercizio relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani (raccolta, trasporto, recupero e smaltimento). Alle utenze domestiche e non domestiche di Roccella Jonica gli è stato ripartito tutto l'incredibile sperpero di un milione e cento mila euro (ripartiti in costi fissi in €. 409,00 e costi variabili in € 601,00), nonché la cattivissima gestione di smaltimento le quali entrate per la vendita dei materiali riciclabili dovrebbe costituire il recupero dei costi.
Ed è proprio qui che bisognerebbe far partire una denuncia agli organi di controllo (Prefettura e Guardia di Finanza) per verificare come e perché si sono sperperati cosi tanti soldi per una raccolta differenziata in cui quasi tutti gli operatori sono pagati dallo Stato (LPU), la parte indifferenziata che si paga a tariffa intera (90€. alla tonnellata) è soltanto il 30%, tutto il resto è a tariffa ridotta (di 2/3 l'umido) e per il resto tutto il materiale riciclabile viene pagato al Comune dagli enti che lo smaltiscono e riciclano.
Ed invece ecco che ci ritroviamo con tutte le utenze domestiche gravate del triplo rispetto alla TARSU dello scorso anno e le attività commerciali con il 400% in più per macellerie e alimentari, il 500% in più per i bar/pasticcerie fino alla batosta finale dei negozi di frutta e verdura , pescherie, fiori e piante e pizzerie con un + 700% rispetto all'anno scorso.
Cifre da capogiro, "botte" da 3 mila e passa euro che stanno scatenando il putiferio fra i commercianti roccellesi, già stremati dai mancati incassi, dalle tasse ed ora spolpati fino all'osso con questa ultima mazzata.
E c'è chi corre al Comune inviperito per manifestare tutta la propria disperazione (una tre giorni davanti all'ufficio tributi e di ragioneria da "guerra civile" con gente esasperata che non è riuscita a trattenersi dal manifestare il proprio disappunto in maniera molto vivace), c'è chi minaccia di non pagare perché non ha assolutamente le risorse per farlo e c'è chi, con grande delusione e sconcerto, si prepara a fare gli adempimenti per la chiusura dell'attività.
In conclusione, in questa marea di beffe per cittadini e commercianti, ne riferiamo due: la prima per chi ha una casetta e viene solo per un mese all'anno dovrà pagare lo stesso gli straumenti per poi venirsi riconosciuta una detrazione del 30 per cento; la seconda beffa è l'arrivo del bollettino da pagare al 23 gennaio con obbligo di pagamento della 4° rata al 31 gennaio, quando per legge è stabilito che i Comuni devono dare comunicazione ai cittadini con almeno un mese di anticipo.
Cittadini cari, qui c'è qualcosa veramente che non va, c'è qualcosa che ci viene nascosto in maniera eclatante, un metodo di falsa e dubbia gestione amministrativa manovrata alle spalle dei cittadini in maniera furba e vergognosa. Qui ha ragione qualcuno che dice che dobbiamo passare subito alla carta bollata. Chè gli organi giudiziari e di controllo per favore intervengano subito perché, a questo punto, non ce la facciamo più!!!
Questo blog lo aveva riferito il 29 novembre 2013, all'indomani del "famoso" Consiglio Comunale, che da li a poco ci avrebbero "salato" (quel famoso consiglio comunale in cui si è parlato per due ore del rientro (?) del vergognoso prestito da 138 mila euro fatto per il festival Jazz e per dieci minuti della TARES che più interessava ai cittadini di Roccella http://roccellasiamonoi.blogspot.it/2013/11/in-attesa-dei-salassi-della-tares-tutti.html) .
Subito dopo ne ha dato conferma il consigliere Alvaro che, senza ancora che fossero stati fatti i calcoli lassù in ragioneria, ci aveva preannunciato che da li a poco avremmo ricevuto delle vere e proprie "mazzate" sia per le utenze domestiche ma soprattutto per le attività commerciali già con un piede nel baratro in virtù della gravissima sofferenza per la crisi dei consumi e il carico fiscale.
Il Consigliere Pino Alvaro con in mano i costi di gestione dei rifiuti e in virtù dell'introduzione sproporzionata della TARES, ci aveva fatto la sua attenta analisi:
la tassa per lo smaltimento dei rifiuti è passata da 785.000 € nel
E meno male che con
E già la riduzione è stata fatta ma della ridicola percentuale del 3,20 per cento che sono briciole rispetto "alla castagna" che ci hanno assoggettato (pensate che si era data facoltà di poter fare la riduzione fino al 10%, ed invece il nostro Comune si è fermato al 3,20% dimostrando di non aver alcun rispetto nei confronti dei cittadini che in questi tre anni, con grande coscienza, hanno fatto scrupolosamente la raccolta differenziata, valsa per i riconoscimenti che il Comune si è pregiato nel 2013).
Il nocciolo della questione sta proprio nei costi di gestione del servizio rifiuti: perché la determinazione della TARES 2013 è calcolata in virtù dell'integrale copertura dei costi di investimento e di esercizio relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani (raccolta, trasporto, recupero e smaltimento). Alle utenze domestiche e non domestiche di Roccella Jonica gli è stato ripartito tutto l'incredibile sperpero di un milione e cento mila euro (ripartiti in costi fissi in €. 409,00 e costi variabili in € 601,00), nonché la cattivissima gestione di smaltimento le quali entrate per la vendita dei materiali riciclabili dovrebbe costituire il recupero dei costi.
Ed è proprio qui che bisognerebbe far partire una denuncia agli organi di controllo (Prefettura e Guardia di Finanza) per verificare come e perché si sono sperperati cosi tanti soldi per una raccolta differenziata in cui quasi tutti gli operatori sono pagati dallo Stato (LPU), la parte indifferenziata che si paga a tariffa intera (90€. alla tonnellata) è soltanto il 30%, tutto il resto è a tariffa ridotta (di 2/3 l'umido) e per il resto tutto il materiale riciclabile viene pagato al Comune dagli enti che lo smaltiscono e riciclano.
Ed invece ecco che ci ritroviamo con tutte le utenze domestiche gravate del triplo rispetto alla TARSU dello scorso anno e le attività commerciali con il 400% in più per macellerie e alimentari, il 500% in più per i bar/pasticcerie fino alla batosta finale dei negozi di frutta e verdura , pescherie, fiori e piante e pizzerie con un + 700% rispetto all'anno scorso.
Cifre da capogiro, "botte" da 3 mila e passa euro che stanno scatenando il putiferio fra i commercianti roccellesi, già stremati dai mancati incassi, dalle tasse ed ora spolpati fino all'osso con questa ultima mazzata.
E c'è chi corre al Comune inviperito per manifestare tutta la propria disperazione (una tre giorni davanti all'ufficio tributi e di ragioneria da "guerra civile" con gente esasperata che non è riuscita a trattenersi dal manifestare il proprio disappunto in maniera molto vivace), c'è chi minaccia di non pagare perché non ha assolutamente le risorse per farlo e c'è chi, con grande delusione e sconcerto, si prepara a fare gli adempimenti per la chiusura dell'attività.
In conclusione, in questa marea di beffe per cittadini e commercianti, ne riferiamo due: la prima per chi ha una casetta e viene solo per un mese all'anno dovrà pagare lo stesso gli straumenti per poi venirsi riconosciuta una detrazione del 30 per cento; la seconda beffa è l'arrivo del bollettino da pagare al 23 gennaio con obbligo di pagamento della 4° rata al 31 gennaio, quando per legge è stabilito che i Comuni devono dare comunicazione ai cittadini con almeno un mese di anticipo.
Cittadini cari, qui c'è qualcosa veramente che non va, c'è qualcosa che ci viene nascosto in maniera eclatante, un metodo di falsa e dubbia gestione amministrativa manovrata alle spalle dei cittadini in maniera furba e vergognosa. Qui ha ragione qualcuno che dice che dobbiamo passare subito alla carta bollata. Chè gli organi giudiziari e di controllo per favore intervengano subito perché, a questo punto, non ce la facciamo più!!!
sabato 25 gennaio 2014
GIORNATA DELLA MEMORIA: LE "INTENSE EMOZIONI" DI PINO CURTALE AD AUSCHWITZ
Fonte: http://www.oltreilcampo.it/
Da quando ho abbracciato il progetto Shoah dell’amico Domenico Scali, ho avuto come obiettivo primario il recarmi personalmente in quei luoghi tanto tristemente rinomati per accrescere la voglia di conoscenza di quanto ho sempre letto nei libri di storia, ma non avrei mai immaginato di provare quelle intense emozioni che Domenico stesso mi aveva preannunciato.
Lui, che è alla seconda esperienza, un giorno mi disse: “Entrare in quei luoghi e guardare con i propri occhi, è una immedesimazione indescrivibile di quello che accadde in quell’orribile periodo ...Mai dimenticherò ”. Diceva bene! Infatti, oltrepassati i tornelli di accesso, subito ti trovi difronte a quel cancello maledetto con quella scritta sovrastante che tradotta recita: “Il lavoro rende liberi”, illusione per chi, arrivato lì, era convinto che sarebbe entrato in un luogo di lavoro ma non avrebbe mai immaginato cosa lo aspettasse realmente.
Ti trovi a percorrere i viali delineati dal filo spinato allora elettrificato da ben 360 volts, a scoraggiare chiunque avesse avuto la banale idea di fuggire verso la libertà, e sei spinto ad entrare in quei “blocchi” numerati che avevano ognuno uno scopo ben preciso, come il blocco numero 11 detto anche blocco della morte. Lì venivano rinchiusi i prigionieri politici, specie polacchi, e condannati dopo processi “proforma” costituiti da solo sentenze e senza difese, a morire o di stenti, di inedia in agonia, o forse i più fortunati all’esecuzione con un solo colpo alla nuca, risparmiandogli così un pò di sofferenza.
Si percorrono corridoi poco illuminati e scale con i gradini consumati solo da un lato, principalmente quello del muro, chissà perchè, e ti trovi di fronte ad un cancelletto, unico passaggio al cortile delle esecuzioni collettive. Il muro della morte è ancora li, intriso di buchi e di pallottole che ti induce a soffermarti a dire una preghiera o a deporre un fiore anche semplice o rovinato, e colto magari in un angolo di qualche viale adiacente, sempre se sei fortunato a trovarlo, in quanto ad Auschwitz, anche l’erba si rifiutava di crescere.
Nei saloni tutti i reperti recuperati, come montagne di capelli di cui per via del tempo non si distingue più il colore originale, scarpe di ogni genere, e valige di cartone con i nomi dei proprietari ben visibili e indelebili. Più ti addentri in quei saloni e più trovi oggetti ben conservati, attorniato da foto dell’epoca scattate dalle stesse SS come a trofeo di quello che loro orgogliosamente stavano facendo (...continua http://www.oltreilcampo.it/index.php/news/47-fotografare-con-gli-occhi-bagnati ).
La mostra di Pino Curtale sarà allestita presso l'ex Convento dei Minimi dal 28 al 30 gennaio 2014, dalle ore ore 9 alle ore 12 e dalle ore 17 alle ore 20.
Al termine della visita della mostra chi vorrà potrà esprimere il proprio parere, o imprimere un solo pensiero o frase o anche una parola sulla Shoah accanto alla propria firma di presenza.
Per tutti gli aggiornamenti della mostra è disponibile il gruppo facebook https://www.facebook.com/events/636440033084641/
Quest'anno dal 28 al 30 gennaio, nei giorni in cui si ricorda in tutta Europa la terrificante strage della Shoah, tocca al fotografo roccellese Pino Curtale raccontare e trasmettere agli studenti e ai roccellesi tutti ciò ch'è stato l'Olocausto, ciò ch'è realmente successo nel terribile campo di concentramento di Auschwitz, quel che resta di quello che è il luogo dove si sono verificati le stragi razziste più vergognose della storia dell'Umanità.
Un'esperienza quella di Pino Curtale molto intensa, vissuta insieme all'amico Domenico Scali meno di un anno fa, carica di forti sensazioni che al rientro ha tentato di raccontare in una relazione a dir poco toccante e dal titolo emblematico: "Fotografare con gli occhi bagnati", di cui ho il piacere di riportare alcuni passaggi.
Da quando ho abbracciato il progetto Shoah dell’amico Domenico Scali, ho avuto come obiettivo primario il recarmi personalmente in quei luoghi tanto tristemente rinomati per accrescere la voglia di conoscenza di quanto ho sempre letto nei libri di storia, ma non avrei mai immaginato di provare quelle intense emozioni che Domenico stesso mi aveva preannunciato.
Lui, che è alla seconda esperienza, un giorno mi disse: “Entrare in quei luoghi e guardare con i propri occhi, è una immedesimazione indescrivibile di quello che accadde in quell’orribile periodo ...Mai dimenticherò ”. Diceva bene! Infatti, oltrepassati i tornelli di accesso, subito ti trovi difronte a quel cancello maledetto con quella scritta sovrastante che tradotta recita: “Il lavoro rende liberi”, illusione per chi, arrivato lì, era convinto che sarebbe entrato in un luogo di lavoro ma non avrebbe mai immaginato cosa lo aspettasse realmente.
Ti trovi a percorrere i viali delineati dal filo spinato allora elettrificato da ben 360 volts, a scoraggiare chiunque avesse avuto la banale idea di fuggire verso la libertà, e sei spinto ad entrare in quei “blocchi” numerati che avevano ognuno uno scopo ben preciso, come il blocco numero 11 detto anche blocco della morte. Lì venivano rinchiusi i prigionieri politici, specie polacchi, e condannati dopo processi “proforma” costituiti da solo sentenze e senza difese, a morire o di stenti, di inedia in agonia, o forse i più fortunati all’esecuzione con un solo colpo alla nuca, risparmiandogli così un pò di sofferenza.
Si percorrono corridoi poco illuminati e scale con i gradini consumati solo da un lato, principalmente quello del muro, chissà perchè, e ti trovi di fronte ad un cancelletto, unico passaggio al cortile delle esecuzioni collettive. Il muro della morte è ancora li, intriso di buchi e di pallottole che ti induce a soffermarti a dire una preghiera o a deporre un fiore anche semplice o rovinato, e colto magari in un angolo di qualche viale adiacente, sempre se sei fortunato a trovarlo, in quanto ad Auschwitz, anche l’erba si rifiutava di crescere.
Nei saloni tutti i reperti recuperati, come montagne di capelli di cui per via del tempo non si distingue più il colore originale, scarpe di ogni genere, e valige di cartone con i nomi dei proprietari ben visibili e indelebili. Più ti addentri in quei saloni e più trovi oggetti ben conservati, attorniato da foto dell’epoca scattate dalle stesse SS come a trofeo di quello che loro orgogliosamente stavano facendo (...continua http://www.oltreilcampo.it/index.php/news/47-fotografare-con-gli-occhi-bagnati ).
La mostra di Pino Curtale sarà allestita presso l'ex Convento dei Minimi dal 28 al 30 gennaio 2014, dalle ore ore 9 alle ore 12 e dalle ore 17 alle ore 20.
Al termine della visita della mostra chi vorrà potrà esprimere il proprio parere, o imprimere un solo pensiero o frase o anche una parola sulla Shoah accanto alla propria firma di presenza.
Per tutti gli aggiornamenti della mostra è disponibile il gruppo facebook https://www.facebook.com/events/636440033084641/
giovedì 23 gennaio 2014
CONOSCERE IL MONDO CON "ALTRI OCCHI": 2° INCONTRO SULLA DISABILITA' VISIVA
Le tecnologie informative possono rivestire un ruolo molto importante per favorire il porcesso di inclusione degli alunni con disabilità. Per promuovere una didattica inclusiva supportata dalla tecnologie informatiche è fondamentale la formazione di tutti i docenti, sia di sostegno che curriculari, dando loro le informazioni relative alle tecnologie e invitandoli a pensare a come utilizzare queste tecnologie nella loro didattica quotidiana. le tecnologie sono strumenti e, in quanto tali, la loro efficacia dipende non solo dalla qualità ma anche, e soprattutto, da come vengono utilizzati.
In questa direzione va il seminario di DISABILITA' VISIVA E DIDATTICA INCLUSIVA dal titolo "UN'ALTRO MODO DI VIVERE IL MONDO" promosso dall' Istituto Comprensivo Statale "P. Coluccio - O. Filocamo" di Roccella Jonica in collaborazione con l'UICI che prevede per il 29 gennaio prossimo al Convento dei Minimi il 2° incontro dopo quello iniziale del 27 novembre scorso in cui sono stati trattati le tecnologie informatiche presenti sul mercato e quali adattamenti si possono fare alla tecnologia "normale" per renderla accessibile ai discenti con disabilità visiva.
L'incontro di mercoledì 29 gennaio guiderà i docenti alla comprensione di un percorso educativo attraverso il materiale triflodidattico che, s'è inserito in un percorso didattico ad hoc, può riguardare non solo l'alunno con disabilità visiva e l'insegnante di sostegno, ma anche tutta la classe.
I relatori del seminario saranno la dott.ssa Lavinia Garufi - Responsabile del Centro di consulenza tiflodidattica per la Calabria, la psicologa dott.ssa Laura Pizzinga e l'ottico- optometrista Gianfranco Muià. Modererà i lavori la dott.ssa Francesca Barranca - psicologa.
IL PROGRAMMA DELLA FESTA DI DON BOSCO
Anche quest'anno l'Oratorio di Roccella, con il suo parroco Don Giuseppe, gli animatori e tutti i ragazzi, hanno messo a punto la grande festa di San Giovanni Bosco nel Triduo in suo onore del 24, 25 e 26 gennaio. Ecco il ricco cartellone con tutti gli appuntamenti religiosi e civili.
IL ROCCELLA VOLA....
La formazione del Roccella scesa in campo ieri contro il Sersale |
Un 2 a 0 con gol del veterano Saffioti al 28° e del giovane Laaribi al 4° della ripresa, in una gara quasi a senso unico con la netta supremazia tecnica della squadra allenata da Mister Galati.
Il Roccella quindi, dopo aver vinto domenica scorsa a Corigliano (1 a 4) vola a +9 dalla seconda in classifica Sambiase e ipoteca quasi sicuramente il primato del Campionato di Eccellenza. Prossima gara domenica ancora in casa contro la Paolana terz'ultima in classifica.
Per la cronaca del match di ieri contro il Sersale vi invio il link sul sito ufficiale dell'AS Roccella.
http://www.asroccella.it/joomla/ultime/roccella-sersale-2-0.html
mercoledì 22 gennaio 2014
LA RECENSIONE DI "A CASA SUTTA ALL'ORTU" DOPO IL SUCCESSO AL TEATRO INCANTO DI CATANZARO
Domenica 19 Gennaio la Compagnia ATRJ di Roccella Jonica si è esibita al Teatro Incanto di Catanzaro con l'ultima commedia "A casa sutta a l'ortu". Ecco di seguito quanto ha scritto il notiziario Catanzaroinforma.it attraverso la corrispondente Carmen Loiacono.
Prossimi appuntamenti dell'ATRJ il 15 febbraio a Locri e il 16 a Rosarno.
Teatro Incanto, Atrj sorprende con 'A casa sutta l'ortu'
Una commedia ispirata ad una storia vera
Una commedia di teatro popolare, sì, ma lontana da quelle consuete. E’ stata una piacevole sorpresa lo spettacolo portato in scena dalla Associazione teatrale di Roccella Jonica – Atrj, appunto -, guidata da Pino Carella, ospite del quarto appuntamento in programma con la rassegna a cura di Teatro Incanto, all’auditorium Casalinuovo.
Protagonista di questo mese, è stata infatti la commedia “A casa sutta l’ortu” scritta da Carella e ispirata a una storia vera. E’ lo stesso attore, autore e regista ad affermarlo, nel corso dello spettacolo, intervenendo a illustrare ciò che in scena non è possibile mostrare.
La storia d’amore – quello vero, che non ha bisogno della passione per essere riconosciuto -, non è il pretesto per l’intero racconto, quanto la conclusione, il punto d’arrivo. Il percorso è fatto di invidie, maldicenze, opportunismo, che minano il sentiero dei buoni sentimenti, sempre pronti a superare questi ostacoli; ma anche di personaggi freschi, in qualche modo fuori dai ruoli caratteristici della commedia.
La bravura di Carella, a prescindere dallo spunto che può avergli fornito l’ispirazione, è stata proprio nel tracciare questi profili dignitosi e, soprattutto, reali. Il pubblico presente all’auditorium - non da tutto esaurito come di consueto, per via del maltempo, ma numeroso -, ha seguito lo spettacolo con la dovuta attenzione, partecipando intensamente alle vicende che si svolgevano sul palcoscenico.
Le pause della comicità sono state amplificate rispetto alle commedie popolari, ma nessuno è parso accorgersene, preso com’era dalle emozioni che si susseguivano. Bravo Carella e tutti i suoi interpreti - Marta Placanica, Nicola Capocasale, Teresa Lombardo, Alexandra Carella, Maria Ammendolia, Enzo Marcellino, Nicolò Ursino – che hanno saputo raccontare la disabilità fisica con estrema delicatezza, in netto contrasto con quella dei sentimenti espressa da alcuni dei personaggi sul palco, porgendola con naturalezza.
Un altro tiro centrato da parte del Teatro Incanto che prosegue nella sua mirabile missione di diffusione del teatro – popolare, ma buono -, e che proseguirà con l’appuntamento di febbraio, domenica 19, con “Tavano Rag. Antonio”, portato in scena dallo stesso Teatro Incanto, scritto e diretto da Francesco Passafaro.
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2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico
JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini
La vera storia dei nostri emigranti che, per motivi di lavoro, sono stati "costretti" a lasciare la Terra in cerca di lavoro ma col cuore rivolto SEMPRE nell'estremo lembo della "nostra" Penisola: la CALABRIA!
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ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
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DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'
Un Lungomare così, a Reggio, non si vedeva da tanti tanti anni. Le Frecce Tricolori hanno richiamato in città decine di migliaia di persone da tutte le province calabresi e da gran parte della Sicilia. La via Marina, completamente chiusa al traffico in occasione della seconda “domenica sostenibile”, s’è gremita di circa 100.000 persone che nel pomeriggio hanno assistito incantate allo spettacolo dell’Air Show “Scilla & Cariddi” con l’esibizione delle celebri Frecce Tricolore.
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VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO
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Oggi 20 marzo, nonostante le nuvole, abbiamo potuto assistere, dalle nove e mezza fino alle undici, all'eclissi di sole. Qui da noi il sole, "coperto" dall'ombra della luna, si è oscurato soltanto per il 41%. La prossima eclissi parziale avverrà nel 2026 mentre per avere un'altra eclissi solare totale dovremmo "attendere" fino al 2081.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.
FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'
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OLTRAGGIO ALLA CITTA'
ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE
Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
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E adesso non ci resta che... ammirarli.