Questo paese, grazie al prof. Giuseppe Alvaro, puo' dire di avere oggi in Consiglio comunale una persona degna, preparata e coraggiosa capace di snocciolare tutta una serie di verità che questa maggioranza tenta di occultare agli occhi dei cittadini. Verità costituite da uno sperpero di denaro pubblico per cose futili e investimenti zero per quei servizi economici (commercio, artigianato, attività produttive) che potrebbero fare da volano per lo sviluppo e l'occupazione; verità su un programma elettorale, quello di "roccella prima di tutto", interamente disatteso su quelle che erano le voci più significative a favore del sociale e su infrastrutture di grosso spessore su cui hanno costruito la loro campagna. Il tutto ruota attorno alla mannaia dell' aumento di tasse, tributi e multe in modo irrefrenabile ed ingiustificato.
Una fiamma di verità del prof. Pino Alvaro che speriamo inneschi nei rappresentanti futuri della gestione amministrativa e nei cittadini quel senso alto di responsabilità che vada nella direzione degli interessi comuni e non di quelli di parte.
Relazione del prof. Giuseppe Alvaro nel Consiglio Comunale di Roccella Jonica del 3 dicembre 2013.
Oggi (intendesi 3 dicembre),
con la discussione sul Bilancio di Previsione 2013, l'ultimo di questa consiliatura, sento il
dovere di affermare con decisione il fallimento
politico di questa Amministrazione.
Il fallimento non è sancito da me, ma dagli stessi protagonisti se è vero, come è vero, che dalla Relazione Previsionale e Programmatica si legge come: ” La relazione (stessa) … deve unire la capacità politica di prefigurare obiettivi di ampio respiro … “ ed ancora come : “ La relazione costituisce un importante documento di programmazione con la quale si afferma la capacità politica dell’Amministrazione di agire …”.
Oggi è il 3 dicembre. Qualche giorno ancora e l’anno si chiuderà. A fine anno, dunque, veniamo chiamati a discutere non un Bilancio di Previsione ma un Consuntivo, in considerazione del fatto che, alla data odierna, quasi tutte le risorse sono state spese senza un programmazione vera e plausibile, ma solo con interventi che avrebbero dovuto rispettare la logica dell’Esercizio Provvisorio, ovvero della spesa divisa in dodicesimi rispetto al bilancio consolidato del 2012.
Di quale programmazione di ampio respiro parliamo? A quale “capacità politica di agire” facciamo riferimento?
Certo Voi vi consolate facendo riferimento al fatto che tutti i Comuni si trovano nelle stesse condizioni e che, quindi, … “mal comune mezzo gaudio”.
Non eravate voi che negli anni passati, proclamando in maniera tronfia la capacità di agire, annunciavate la certezza di predisporre e approvare il Bilancio di previsione all’inizio dell’anno?
Non siete ancora voi che, in maniera altezzosa, proclamando una capacità politica unica nella Locride, se non addirittura nella Calabria, se non addirittura nel mondo, vi considerate diversi e migliori di quei Comuni ai quali oggi vi accomunate?
A quella che andate predicando in ogni dove quando parlate della Raccolta Differenziata, di cui tra poco dirò, o quella che vi assimila a coloro i quali non sanno avviare un percorso virtuoso fatto di programmazione, intuizione dei processi di cambiamento e valorizzazione delle risorse?
Oggi, Voi qui, proclamate la vostra inefficienza gestire il futuro della città.
Mentre la città muore sotto i colpi implacabili della crisi economica, sociale ed occupazionale, voi infarcite il Bilancio di Previsione di tasse, tributi e balzelli che non servono a dare slancio all’economia del paese, ma a sottometterla con la spregiudicatezza di far passare le scelte come “necessarie” ed “improcrastinabili”.
In
tutto questo, e in altro ancora, sta il fallimento di una classe politica che
ha fatto della “continuità” con le
precedenti esperienze il proprio credo. In tutto questo sta l’inganno fatto
agli elettori quando, nel Programma Elettorale, dichiaravamo: “Dopo
10 anni di buona amministrazione Roccella è pronta a dare un futuro alle nuove
generazioni…”. In tutto questo
sta il mio allontanamento da un gruppo che credevo proteso verso grandi
obiettivi ma che in realtà si è dimostrato piccolo e senza idee.
Come ho già detto, questo è l’ultimo bilancio di previsione del quinquennio amministrativo. Questo è l’ultimo bilancio che avrebbe potuto e dovuto dare seguito alle promesse elettorali.
Dove sono le cose che abbiamo promesso?
Che fine ha fatto il “Centro di Vita per i soggetti diversamente abili” che doveva sorgere nell’ex Mercato del Pesce?
Nella quarta di copertina del Programma Elettorale, tra gli slogan dichiaravamo: “ Se pensate che chi ha fatto farà e chi ha promesso prometterà, votate per noi. Se no, votate per gli altri”. Ai Roccellesi dico che questo slogan lo dovranno tenere come promemoria nel momento in cui andranno a votare.
Considerando che, oltre alle parole, contano i fatti, ritenuto che comunque dobbiamo discutere dei numeri e delle proposte inserite nel Bilancio di Previsione, mi voglio soffermare su due o tre questioni che sanciscono in maniera completa la vostra inefficienza nel gestire la cosa pubblica.
Dai primi tre Titoli delle entrate, Entrate Tributarie, Entrate derivanti da trasferimenti e Entrate extra tributarie, il bilancio ci dice che siamo passati da circa 6.100.000 € del
Di questi 700.000 € di maggiore entrate, la parte del leone la fanno tre voci:
1)
la tassa per lo smaltimento dei rifiuti
passati da 785.000 € nel 2012
a 1.100.000 nel 2013 (+315.000 €) , dovuto all’introduzione sproporzionata della TARES. E meno male che con la Raccolta Differenziata
ci avevano promesso, anzi si sarebbe dovuto applicare, una diminuzione del
tributo.
2)
L’IMU che passerà dagli attuali 1.100.000
€ a 1.200.000 € nel 2013 (+100.000
€). Senza contare che, nel 2012, eravamo passati dai 580.000 per l’ICI a 1.100.000 € (+ 520.000 €)
per l’IMU. Il tutto per aver aumentato sia l’aliquota sulla prima casa (siamo
tra i 2500 comuni d’Italia che lo hanno fatto) che quella sulle seconde
abitazioni, dove è stata applicata l’aliquota massima pari al 10,60 per mille;
3)
Ed
altri introiti previsti al titolo terzo delle entrate extra tributarie che sono
state maggiorate per circa 385.000
€.
Insomma tasse, tasse e ancora tasse. Ormai divenute una costante in questi ultimi quindici anni. Come se la capacità del contribuente fosse illimitata e non vivessimo in questa realtà.
La parte più scandalosa la fanno i capitoli di spesa. Qualcuno potrebbe pensare che, a fronte di un così corposo inasprimento della pressione fiscale, faccia riferimento un’oculata e propositiva spesa.
Bastava analizzare, per esempio, i proventi degli oneri di urbanizzazione, che segnano il funzionamento di uno dei settori strategici per la nostra economia: l’Edilizia. Ebbene, sono passati dai 120.000 € del 2012 ai 60.000 € del 2013. Una crisi che non avevamo mai visto.
Nulla è stato fatto per alleviare un settore come questo. Paralisi degli strumenti urbanistici, non ultimo il Piano Strutturale che ci vede associati nientemeno che con Nardodipace; azzeramento quasi totale degli interventi consentiti con il Piano Casa ed altri incomprensibili ritardi. Purtroppo la disillusione è grande. Il solito tran, tran.
Spesa Corrente: nel 2010 era pari a quasi 5.000.000 di €, nel 2012 è arrivata a 5.600.000 €; oggi siamo a quasi 7.000.000 di €. Un aumento pari a circa 1.400.000 € in più. Un incremento, rispetto al 2012, pari al 25%. In queste spese esagerate emergono alcuni funzioni che la dicono lunga sul modo in cui si spendono i sacrifici dei roccellesi:
1)
Servizio
per Attività Culturali, passate da
circa 53.000 € nel 2012
a circa 187.000 € nel 2013 ( + 134.000 €);
2)
Servizi
destinati al Verde Pubblico, ENEL,
ecc. , da 572.000 € a circa 684.000 € (+112.000
€);
3)
Servizio
smaltimento dei rifiuti passati da
circa 800.000 € a quasi 1.100.000 € (+350.000
€). In questa voce appare spropositato il costo del personale pari a circa
360.000 €. E’ quanto volevo dire sulla raccolta differenziata che è affidata
completamente agli LSU e LUP. Personale che non è mai stato stabilizzato,
sottoponendo il servizio ad un continuo e pericoloso precariato, come è stato
detto in occasione dell’ultimo sciopero. A questi lavoratori ne sono stati
aggiunti altri ancora più precari, adoperati in alcuni periodo all’anno. Un
servizio, quindi, al di la delle fastose dichiarazioni, che naviga in mari
tempestosi, dove non è ancora passato il fortunale del “precariato” e dov’è
lontanissima la terraferma di un servizio strutturale, economico ed efficiente.
In tutta questa enorme spesa abbiamo sperato nell’intervento connesso ai servizi economici quelli, tanto per intenderci, che possono portare occupazione, sviluppo sociale ed economico di un territorio. Invece, ecco alcune voci di bilancio:
1) Spese per lo sviluppo economico riferito all’Artigianato : 0 € come nel 2012, 2011 e 2010;
2) Spese per lo sviluppo economico riferito all’ Industria : 0 € come nel 2012, 2011 e 2010;
3) Spese per lo sviluppo economico riferito al Commercio : 0 € come nel 2012, 2011 e 2010;
4) Spese per lo sviluppo economico riferito all’Agricoltura : 0 € come nel 2012, 2011 e 2010;
5) Spese per lo sviluppo economico riferito ad altre Attività Produttive : 0 € come nel 2012, 2011 e 2010.
Nel Bilancio di previsione che ci state proponendo non ho visto poi alcun riferimento agli articoli di legge che prevedono, sia per “Porto delle Grazie srl” che per la “Jonica Multiservizi spa”, l’obbligo da parte dei comuni di cedere le quote entro il 31.12.2013.
Mi dispiace, ma io non ci sto a vedere impunemente un'ulteriore decadenza economica e sociale di questo bellissimo paese i cui amministratori hanno a cuore il propagandare solo ed esclusivamente l'immagine, senza che si abbia alcun beneficio, e a discapito delle tasche dei cittadini