lunedì 22 agosto 2011
All'assessore "ombra" delle politiche sociali...
Mazzaferro Ferdinando.
sabato 20 agosto 2011
UNA NOTTE BIANCA... MA ANCHE UN PO' OPACA!
Ma, comunque, del megapalco e dello spettacolo proposto da Telemia faccio davvero tanti complimenti, a vederlo in televisione, da casa, sembrava di assistere al festivalbar, con il megaschermo e gli effetti speciali. Bravi davvero, come del resto gli artisti esibitesi: non credo sia facile far giungere a Roccella alcuni dei migliori gruppi di tarantella del momento, e farli esibire con il meglio del loro repertorio, se proprio non si ha una grossa stima nei confronti di chi organizza.
Se poi vogliamo proprio peccare di pignoleria diciamo che forse non è stato corretto da parte di qualcuno continuare ad annunciare la presenza di Cavallaro e Papandrea (non comunque dai microfoni) solo per mantenere il folto pubblico!
Ma Il vero problema è stato di natura logistica. Quando alle 23 si sono accese le luci del “festivalbar” in via Marina già l’indecenza si era consumata: in via tenente Carella, per lo spettacolo del cabarettista Gianni Cinelli, la pochissima gente l’hanno dovuta tirare con le molle; Francesco Ursino (Francu i Flora), prima annunciato, poi smentito (nei manifesti infatti non è citato), ha suonato in prossimità della piazza, proprio dove erano previste le esibizioni di due gruppi promossi da Radio Roccella. L’incrocio in linea d’aria tra il tributo a De Andrè e le prove per lo spettacolo di Telemia, ha fatto scattare la decisione, legittima e indispensabile, di annullare le esibizioni dei Calacuba in piazza San Vittorio.
Ci si chiede: chi ha messo insieme il programma della serata non ha previsto questi accavallamenti? Perché isolare il cabarettista in via Tenente Carella e, invece, prevedere tre momenti musicali tutt’assieme nel giro di 50 metri quadrati?
Ci fosse stato un direttore artistico della serata con una certa competenza, avrebbe saputo dare una migliore collocazione degli spettacoli, magari con i concerti proposti da Radio Roccella in via Tenente Carella a supporto del cabarettista Cinelli, evitando magre figure delle associazioni e soprattutto plasmando in maniera più opportuna le iniziative musicali.
Un’altra assurdità, riferita “giornalisticamente”, oltre alle presenze gonfiate, riguarda l’esagerazione nel riferire del boom commerciale: “negozi, bar, ristoranti presi completamente d’assalto!!!”
Ma quando mai! Magari! Ma perché attaccarsi a queste menzogne? Perché sovvertire la realtà?
La notizia reboante che per verità di cronaca andrebbe detta, ma che solo io dirò, è di quintali di prodotti cucinati e sprecati perché non consumati, invenduti, e da qui non si sfugge perché fra i tanti prodotti compreso c’è il mio pane!!!
La gente girovagava per il lungomare roccellese come confusa, smarrita, magari in cerca di altri svaghi, intrattenimenti, attrazioni; qualche mostra da vedere , botteghe da visitare, degli artisti di strada situati in altre zone della città, qualche prodotto tipico da assaggiare e comprare, qualche negozio aperto che creasse attenzione sulle proprie novità! Niente di tutto questo!
Intorno al “festivalbar” si è creato il vuoto, per non parlare del jazz al porto, perché li c’erano solo quella cinquantina di passionari.
Per tutto questo, naturalmente, non è da mettere in croce l’assessore al turismo per carità, lui poverino fa quel che può. Il problema è che eventi del genere, soprattutto se si decide di investire cosi tanti soldi (16 mila euro a parte la quota del jazz), vanno programmati in anticipo, con associazioni, commercianti, imprenditori, artigiani, in maniera da cogliere ogni idea, programmarla, valorizzarla il più possibile, per non rischiare di perdere l’opportunità. E si, perché la Notte bianca roccellese è stata, in poche parole, una vera e propria opportunità persa, considerato che s’è investito cosi tanto denaro senza un dovuto ritorno d’immagine ed economico.
Occorrerebbe un gruppo di lavoro di persone che programmassero intorno a questi eventi, magari con l’assessore vigile ed attento! In tutti gli altri paesi questo gruppo si chiama Pro loco; qui a Roccella, misteriosamente, questo ente manca da oltre un decennio, chissà perché e per quale motivo?!? Questo io lo so e sicuramente anche voi!
La foto sbiadita, scattata da un amico, raffigura la piazza San Vittorio nella notte bianca, e da il senso di come la manifestazione si è svolta.
martedì 16 agosto 2011
ORGOGLIO ROCCELLESE
I° PREMIO MIGLIORE COMMEDIA :“A RUGA VECCHIJA ( CIOPA)”presentata dall’Associazione Teatro Roccella Jonica per la regia di Pino Carella con la seguente motivazione:
La Commedia si è distinta per l’ottimo spessore recitativo generale, grazie al quale ha espresso una fitta ed armonica trama dialogica, ben sorretta dagli attori, alcuni dei quali a livello professionale,i quali hanno ottimamente vivacizzato la rimarchevole originalità testuale, in un’atmosfera in cui hanno concorso ad un complessivo lodevole esito la suggestiva ambientazione scenografica, nonché la stimolante attualità tematica , così problematicamente aperta ai risvolti a volte drammatici dell’odierna organizzazione della società, rispetto ad una smarrita civiltà di valori.
Ma non è finita qui. Il successo è stato bissato con il premio al miglior attore / attrice assegnato a Teresa Lombardo con la seguente motivazione:
L’ Attrice , nel personaggio di Rosa, si è particolarmente distinta per la puntuale congruità dei toni dialogici offerti che hanno dato il necessario risalto alla buona qualità recitativa personale posseduta , rivelatasi quale determinante epicentro interpretativo della vicenda rappresentata, nonché cardine che ha reso funzionale e compiuta la complessiva proposta scenica.
E’ una grande soddisfazione per me aver ricevuto questa eccezionale notizia all’indomani dell’assegnazione, direttamente dal regista Pino Carella, e vi garantisco che era davvero emozionato nonostante di premi la Compagnia ne ha ricevuti numerosissimi.
Chiamando la mia amica Teresa Lombardo per complimentarmi l’ho trovata altrettanto emozionata e contenta e si è premurata di ringraziare tutto il pubblico che l’hanno apprezzata insieme a tutta la Compagnia.
martedì 9 agosto 2011
SPRECONI!
A parte l’esosa cifra, il rammarico quest’anno è molto più lieve degli altri anni considerata la situazione, ancor più catastrofica dell’anno scorso, delle presenze turistiche con il nulla di luglio e il tonfo di agosto!!!
Ecco di seguito nel dettaglio, spesa per spesa, tutti gli importi “investiti” per la Notte Bianca 2011:
€ 600,00 Consulta Giovanile per notte bianca
€ 400,00 Francesco Ursino per notte bianca
€ 200,00 Luca Simone per notte bianca
€ 1.700,00 spese varie per acquisto beni e per quant'altro si renderà necessario per
la corretta realizzazione delle manifestazioni in programma
€ 1.000,00 Ass. Radio Roccella per notte bianca
€ 3.000,00 Concerto Blu Eco;
€ 4.200,00 Concerto per notte bianca (Organizzazione Telemia)
€ 1.000,00 Siae per notte bianca
€ 500,00 fornitura straordinaria Energia elettrica per notte bianca
€ 800,00 per fitto palco notte bianca
€ 1.500,00 per service notte bianca
€ 1.000,00 per spese comunicazione notte bianca
A fronte di questi quasi 16 mila euro che sfumeranno nel tempo di uno schiocco di dita è davvero terribile e vergognoso registrare il ridicolo confronto con i mille euro per sei giorni di teatro di alta qualità fatto vedere al teatro al Castello ai primi di agosto e addirittura l’elemosinante cifra di 600 euro per la manifestazione di solidarietà “Insieme si può” che tutta la Calabria ci invidia!
Io non so con quale faccia un sindaco si presenta a telecamere aperte davanti uno spettacolo con i più bravi cabarettisti d’Italia dando la colpa per questa misera cifra al ministro Tremonti!!!
Prepariamoci quindi a godere del 31° Festival Jazz: alla Dogana, al Bosco Catalano, al Porto, nei ristoranti, in campeggio, quest’anno in ogni dove…
domenica 7 agosto 2011
ROCCELLA TEATRO 2011: IL DIRETTORE ARTISTICO PINO CARELLA RINGRAZIA IL PUBBLICO...
venerdì 5 agosto 2011
IMMENSI
Questo blog si pregia di pubblicare questo articolo con la speranza tocchi i sentimenti dei nostri lettori e sensibilizzi chi vorrebbe avvicinarsi al gruppo ed integrarsi in questa generosissima squadra di “angeli”.
Rispetto alle altre sottosezioni calabresi siamo ancora all’inizio, ma non per questo ci siamo sentiti meno pronti ad affrontare questa avventura che ha portato noi tutti a dare quanto di meglio potessimo offrire: l’amore e la volontà di offrirsi completamente all’altro.
Non lo abbiamo fatto per noi stessi. Sono stati il desiderio e la necessità di non privare i nostri amici in difficoltà di alcuni giorni di “vera vacanza” trascorsi in mezzo agli altri e, soprattutto, come gli altri a farci da guida in questi giorni.
Andare a mare la mattina o in pizzeria la sera, stare in piazza e partecipare al karaoke, andare a teatro o fare una gita in barca, fanno dimenticare a ciascuno di loro di essere bloccato su una carrozzina o di non potere vedere, e di sentirsi soprattutto amati e coccolati, regalando inoltre a chi offre il proprio aiuto la soddisfazione e la gioia di sentirsi utile e di apprezzare che anche piccole cose, come tenersi per mano o semplicemente ascoltare, possono riempire il cuore di armonia e serenità.
Ovviamente, l’U.N.I.T.A.L.S.I. di Locri non poteva non tornare a Roccella, dove fin dal primo anno è stata accolta con amore e con totale disponibilità da parte della cittadinanza, che si è sfidata in una vera e propria gara di solidarietà, dimostrando come, anche nel proprio piccolo e con umiltà, sia possibile contribuire alla felicità di chi, solo nel fisico, ha qualcosa in meno di noi.
Rassicurati da tanta sollecitudine e dall’affetto dimostratoci, rinnoviamo l’appuntamento per l’anno prossimo…stessa spiaggia, stesso mare.
martedì 2 agosto 2011
DIFFERENZIATA, COMPLIMENTI A GOGO'
Apprendo da giornali, televisione e sito “istituzionale”, che il progetto “differenziata”, a dieci giorni dal suo avvio, riceve lodi da diverse direzioni. Apprezzamenti rivolti oltre che ai veri protagonisti che sono i cittadini roccellesi con la loro santa pazienza di separare i rifiuti, anche all’Amministrazione Comunale e all’assessore all’ambiente per il loro “sforzo”.
Andiamo subito al dunque…Se dopo CollaboriAmo e DifferenziAmo, l’Amministrazione Comunale ha l’umiltà di rivolgere ai cittadini la parola TolleriAmo, allora mi accodo pure io a questi belli elogi, anche se mi sembrano troppo prematuri considerato che la prova del nove ancora deve arrivare col mese di Agosto e dopo dieci giorni, diciamoci la verità, il servizio è stato espletato a singhiozzo e con parecchie pecche di ogni genere.
Non si discute affatto sull’impegno e il sacrificio che i ragazzi (quasi tutti precari), dirottati dalla pulizia delle strade alla raccolta differenziata, stanno facendo con orari massacranti e lavori avvilenti.
Da parte mia sono loro che preferisco ringraziare ed elogiare. Loro che girano nelle viuzze con le buste dell’umido in mano che solo dalla scena verrebbe il voltastomaco a chiunque, loro invece lo fanno! Loro che senza guanti rovistano fra i cestini di via Roma in cerca di bottiglie di plastica e lattine. Io sono vicino a loro, ragazzi, comandati a bacchetta da personale poco qualificato ma con l’essenza dell’essere razza superiore trasmessa da “qualcuno”, che salgono ai bordi dei container per schiacciare i rifiuti con il rischio di cadere dentro; ragazzi occasionali chiamati a sopportare l’umiliazione di dover ringraziare per la “chiamata” e magari sentirsi in dovere un domani del voto.
Io aspetterei di fare elogi a chi gestisce il progetto perché vorrei vederci chiaro e constatare se le voci che corrono in paese corrispondono a verità, e in questo caso mi sa che siamo nel ridicolo e nell’assurdo: si dice che noi cittadini siamo chiamati a fare “tassativamente” la differenziata ma quando i camion arrivano all’ex mattatoio scaricano tutti nello stesso container!!!
Ci parlano, e si applaudono da soli, di svolta epocale, e lo fanno il 30 luglio, al termine di un mese che ha visto la presenza a Roccella di turisti che si possono contare con le dita di due mani. Chi li guarda ed ha chiuso il libro dei corrispettivi con un importo a due cifre li compatisce e perde ogni speranza.
Coraggio Roccella, non perdiamoci d’animo, affrontiamo questo mese di Agosto con dignità e con grande cuore, ognuno nel ruolo che siamo chiamati a svolgere, continuando a fare la nostra parte in questo progetto ancor in modo migliore ed aiutando coloro che hanno delle difficoltà, con la speranza che, finalmente con i fatti, qualche padre di famiglia possa finalmente beneficiare di un posto di lavoro sicuro e contribuito.
Ah, dimenticavo, ringrazio anch’io e mi complimento con l’assessore Bombardieri per il suo “sforzo”, e complimenti pure per il cognato che per il secondo anno consecutivo ricopre il ruolo di ausiliario delle multe…ops (scusate) del traffico!!!
lunedì 1 agosto 2011
A ROCCELLA L'EX TERRORISTA, EDITORE E SAGGISTA ITALIANO, RENATO CURCIO.
Il saggio mette in luce le discriminazioni che i migranti subiscono nel mondo del lavoro ed i dispositivi del razzismo culturale.
Chi è Renato Curcio
Renato Curcio nasce a Monterotondo (Roma) il 23 settembre 1941. Nasce da una relazione extraconiugale tra la madre Jolanda Curcio, giovane ragazza pugliese emigrata a Roma, e Renato Zampa, fratello del noto regista cinematografico Luigi Zampa.
Vive un'infanzia difficile a causa dei lavori precari della madre. Viene presto segnato dalla morte dello zio Armando, operaio presso la Fiat, ucciso nel 1945 da una rappresaglia dell'RSI (Repubblica Sociale Italiana, nota popolarmente come Repubblica di Salò, denominazione assunta dal governo fascista instaurato nel territorio italiano occupato dai nazisti, e fondata da Mussolini nel 1943).
Renato trascorre la sua adolescenza tra Milano e Alberga, dove frequenta la militanza cattolica. Si diploma all'Istituto Galileo Galilei di Campochiesa, frazione di Albenga.
Nel 1962 si trasferisce a Trento e si iscrive alla Storica facoltà di sociologia, dalla quale qualche anno più tardi (1968) partiranno le note mobilitazioni studentesche. A Trento conosce Margherita "Mara" Cagol, la quale diventerà sua moglie. Nel 1967 fondano il gruppo di studio "Università Negativa": il gruppo svolge un'attività di analisi e formazione teorica attraverso lo studio e la rilettura di testi ignorati dai corsi universitari. Fra gli autori vi sono Che Guevara, Mao Tse-Tung, Herbert Marcuse, Cabral, Panzieri.
In questi anni matura il proprio "credo ideologico" all'interno delle lotte universitarie, aderendo ad alcuni piccoli gruppi di estrema sinistra. Per un certo periodo condivide la propria abitazione con Mauro Rostagno, personaggio di sinistra, colto e carismatico, che verrà anche soprannominato il "Che" di Trento.
Completerà tutti gli esami, poi per scelta politica, deciderà di non laurearsi.
Curcio, entrato a far parte della rivista di ispirazione marxista-leninista "Lavoro Politico", ha modo di esprimere opinioni distanti dalla lotta armata.
Il ripensamento sul tema della violenza arriva dopo (e con tutta probabilità anche causato da) gli scontri di Avola del 2 dicembre 1968: nell'occasione la polizia sparò sui braccianti uccidendone due e continuando a sparare senza sosta per 25 minuti.
All'inizio del mese di novembre del 1969 ci si trova in piena contestazione studentesca: Curcio partecipa all'ormai famoso Convegno di Chiavari presso l'hotel Stella Maris. Qui vengono gettate le basi per l'avvio della lotta armata in Italia, a cui prende parte anche un nucleo di appartenenti al Collettivo politico metropolitano di Milano. L'anno successivo vengono fondate le Brigate Rosse: è il mese di maggio del 1970 quando nel quartiere di Lorenteggio, a Milano, appaiono i primi volantini con la stella a cinque punte.
Curcio è alla guida delle BR insieme alla moglie Mara e ad Alberto Franceschini. La prima azione sovversiva avviene il 17 settembre 1970, quando il gruppo fa saltare in aria il garage di Giuseppe Leoni, dirigente dell'azienda SIT Siemens. SIT Siemens, Pirelli, Alfa Romeo sono le prime industrie dove il partito armato si insedia.
Nel 1974 Curcio viene arrestato. Grazie ad un'azione capeggiata da Mara, Curcio riesce ad evadere nel febbraio del 1975. Nell'estate dello stesso anno la moglie muore durante un conflitto a fuoco con le forze dell'ordine. Renato Curcio viene nuovamente arrestato all'inizio del 1976 (grazie all'infiltrazione all'interno delle BR di Silvano Girotto, passato poi alla storia come "Frate Mitra").
Con la morte di Mara e con la carcerazione dei leader Curcio e Franceschini, la direzione del movimento passò in mano ad esponenti della cosiddetta "ala militarista" capeggiata da Mario Moretti che porterà il gruppo in seno alla triste stagione degli omicidi e dei ferimenti che l'Italia conoscerà dalla seconda metà degli anni '70.
Sebbene Curcio non avesse mai teorizzato la violenza come spargimento di sangue, mai si è pentito delle sue scelte. Rimasto in carcere dal 1976 fino al 7 aprile del 1993, oggi è direttore editoriale nella cooperativa "Sensibili alle foglie", per la quale ha scritto libri sul tema del precariato sociale ("Il dominio flessibile", "Il consumatore lavorato", "L'azienda totale" e “I dannati del lavoro” ).
sabato 30 luglio 2011
I "Tesori nascosti" di... AppassionArte
Accolgo con grande piacere in questo blog un’iniziativa che parte dall’intuito, dalla fantasia e dall’originalità della giovane associazione DeDalo di Roccella Jonica presieduta dall'arch. Cosimo Squillace contornato da diversi professionisti roccellesi.
AppassionArte, una parola composta che identifica in maniera chiara il senso del progetto, nato quasi per gioco, ma che, appena si è sparsa la voce, ha avuto un “boom” di adesioni.
Si tratta, come dicono gli organizzatori, “di dare lustro e visibilità a tutti coloro che per mera passione si impegnano in un’attività artistica che li appaga e li rappresenta”.
In buona sostanza si tratta di “portare fuori dalle mura di casa propria” un hobby che per anni si è coltivato e magari non si ha avuto mai la possibilità di esporlo e metterlo a giudizio di un pubblico.
Ecco quindi data questa possibilità!
Giorno 4 e 5 Agosto, le stanze del Convento dei Minimi accoglieranno i “Tesori nascosti” di moltissime persone, conosciute finora per la propria professione, ma non per la loro vena artistica.
Non stiamo più nella pelle… Aspettiamo il 4 e 5 Agosto con molta curiosità per scoprire l’estro e il talento nascosto di molti nostri concittadini.
Agli organizzatori un grosso in bocca al lupo e vivissimi complimenti.
mercoledì 27 luglio 2011
"BUSTARELLE" PER STRADA
Il problema in questo comune non è "l'isola che non c'è", bensì l'ignoranza, strafottenza, inciviltà, la superbia e l'omertà che colpisce alcuni cittadini di Roccella. Si signori miei, siamo omertosi e vigliacchi, è questa l'unica realtà di Roccella. Vigliaccheria allo stato puro.
Oggi ho assistito ad una scena, che nella sua semplicità e innocuità, nella mia testa ha fatto suonare un campanello d'allarme, ma che dico campanello, sembrava che suonassero le campane del Notre-Dame. Di cosa sto parlando? Delle bustarelle abbandonate, dietro all'auditorium, nel vico accanto l'auditorium, al borgo, sotto il "ponte di Rosetta" e chissà dove ancora andranno a posarsi i miei occhi. Io mi domando: quanti di voi hanno incrociato lo sguardo o la sagoma di queste "indegne" ed emerite teste di c***o mentre gettavano queste buste di immondizia per strade e marciapiedi? Cosa avete provato in quel momento? Paura, pena, tristezza, rabbia? Se la risposta che vi balena in mente è "non me ne fotteva nulla", voi siete più vigliacchi e incivili di quelli che buttano ancora per strada la "monnezza". Perchè è proprio a causa degli omertosi che l'incivile può ancora sopravvivere e fare i suoi porci comodi. Ci vogliamo dare una svegliata o no?
Dobbiamo far prevalere sempre le solite canaglie che nella vita sono soltanto immondizia, la stessa immondizia che ci costringono a vedere per le strade? Porca put… svegliamoci!!!
2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico
JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini
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ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
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DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'
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VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO
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Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.
FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'
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OLTRAGGIO ALLA CITTA'
ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.