La morte del sig. Karim, avvenuta nella notte tra il 31 Marzo e il 1° Aprile presso il dopolavoro ferroviario, oltre a crearci tristezza dovrebbe farci riflettere.
Essere morto in solitudine, senza un tetto, probabilmente colto da un malore improvviso e senza la possibilità di chiedere aiuto a qualcuno, deve rappresentare un rammarico; per me lo è, e, penso, dovrebbe esserlo per tutti i rappresentanti delle istituzioni visto che le condizioni in cui è deceduto non sono degne di una società civile.
Tre anni fa, un altro migrante, persona quieta che si faceva volere bene da tutti, è morto in seguito ad incendio divampato in un sgabuzzino presso la stazione ferroviaria di Roccella dove dimorava; o, anche,il giovane Marco, prima di trasferirsi a Milano, ha vissuto per circa un anno in una grotta in prossimità del Santuario della Madonna delle Grazie.
Non siamo a Milano o nelle grandi città dove queste persone in difficoltà risultano invisibili. Siamo in un paesino dove le cose si conoscono e dove, volendo, nei casi problematici, ci si può interessare per sanarle.
Io più di tutti, oggi più di ieri che ricopro un ruolo istituzionale, mi rendo conto di non aver fatto abbastanza per evitare questa nuova tragedia, perché mi sto interessando delle più disparate situazioni, buche nelle strade, riscaldamenti nelle scuole non funzionanti, mancanza dell'acqua, processionaria nei pini, ecc, ma poi sfuggono queste persone laboriose, buone, ma che vivono nella solitudine, non si curano, non sono iscritti alla Caritas, non chiedono aiuto, ma hanno bisogno di tutto, ma soprattutto di una parola buona, di qualcuno che gli dica: "Se hai bisogno di me, chiamami in qualunque momento", hanno bisogno di un sistema di accoglienza che preveda e supporti queste situazioni di disagio!
Queste sono i casi che dovrebbero unire in politica maggioranza e opposizione affinché si prendano in esame e si risolvano, una per una.
Con il nodo in gola mi sento di promettere un maggiore interessamento, sia personale che di proposte, e per questo chiedo a tutti di segnalarmi situazioni che arrecano disagi e problemi,
Nel ringraziare tutti i roccellesi che conoscevano Karim e lo hanno aiutato e trattato da amico, rivolgiamo una nostra preghiera alla sua anima benedetta.
Hai ragione Nicola, e la cosa più triste che nessuno abbia detto ne scritto una parola...ne comune ne televisione locale,che si vergognano tutti.
RispondiEliminafalso la TV locale lo ha fatto
RispondiEliminaQuesta ulteriore sconfitta nei confronti della vita, dovrebbe far riflettere, e tanto, tutti i roccellesi, in particolare coloro i quali "amministrano" la cittadina e nella loro mente disegnano gli scenari futuri del paese. A che servono i concerti e l'autoreferenzialità "siamo un paese turistico", " i grandi spettacoli passano tutti da Roccella", etc. Oggi tutta la comunità ne esce sconfitta. È stato smarrito anche quel briciolo di umanità che dovrebbe caratterizzare il vivere civile di ogni contrada. E non mi si venga a dire che di questa situazione non si era a conoscenza. Nel passato avevo segnalato a un funzionario la situazione di quel povero signore che poi è stato divorato dalle fiamme nello sgabuzzino delle ferrovie. Questi mi ha guardato, si è stretto nelle spalle con sguardo impotente facendomi capire che probabilmente rappresentare tale situazione a chi di dovere sarebbe stato un buco nell'acqua. E che egli avrebbe potuto far davvero poco per non turbare la serenità di chi poteva prendere le opportune iniziative. I lavori per la realizzazione dei marciapiedi del lungomare, necessari solo per spendere i fondi del PNRR, e gettare un pò di fumo negli occhi dei compaesani, erano e sono a non più di 10 metri da dove dormiva e si è spento quest'uomo che oramai faceva suo malgrado parte della comunità roccellese. Ma non importava nulla a nessuno della sua condizione d'indigenza. Oramai per le vie di Roccella non si vede più nessuno a girare e raccogliere la problematiche del paese e dei suoi cittadini d'origine e non. Le elezioni comunali sono oramai un lontano ricordo. Tra cinque anni vedremo sicuramente un brulicare di persone in periodo di elezioni. Ma a quanti episodi simili dovremo ancora assistere? A lor signori importa qualcosa? È meglio nascondere la polvere sotto il tappeto? Continueranno a far finta di nulla come se nulla fosse accaduto? Spero che un moto d'orgoglio pervada Roccella e i roccellesi ma soprattutto che un pò di umanità possa far sì che non accadano mai più queste cose. In te caro Nicola confido e ripongo le mie speranze affinché tu possa essere portavoce e testimone di quell'umanità che hai sempre dimostrato e continui a dimostrare nel tuo vivere quotidiano. Con stima dall' Illuminato.
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