Non basta il disastro che il Comune ha combinato con la squadra di calcio da quando è nelle sue mani, soprattutto in quest'ultimo anno di eccellenza dove è successo di tutto e di più e i risultati sotto gli occhi di tutti: cambio di allenatore per due volte, cambio di direttore sportivo, cambio - dopo qualche mese di campionato - di tutta la rosa dei giocatori. Risultato alla 23° giornata: ultimo posto con 6 punti, 7 gol fatti e 48 subiti. Spalti completamente vuoti in ogni partita casalinga. Peggio di cosi...
Alla figuraccia che si sta facendo sui campi di calcio della Calabria (e non per colpa dei ragazzi, per carità, che ad ogni partita si impegnano per quello che possono... ), in questi giorni abbiamo letto un articolo, addirittura sulla Gazzetta dello Sport, che di certo non rende onore alla squadra del Roccella e a tutto il nostro paese!!!
Sulla Gazzetta dello Sport è stato pubblicata un'intervista rilasciata dal tecnico Paolo Tarozzi, allenatore-lampo del Roccella per sole due partite, giunto a Roccella tra Natale e Capodanno per sostituire l'allenatore storico Francesco Galati sollevato dall'incarico il 12 dicembre.
La cosa assurda è che il sig. Paolo Tarozzi è stato chiamato da Milano a venire ad allenare a Roccella sulle macerie di una società e una squadra completamente allo sbando; ha incontrato la squadra i primi di Gennaio e dopo 3 giorni ha già dovuto affrontare la prima partita, Roccella - Scalea 0 a 4. Il 6 Gennaio la Lega ha poi sospeso i campionati che sono ripresi il 23 Gennaio con la sconfitta di misura del Roccella nel derby contro il Gioiosa (1 a 0 su rigore).
Dopo questa seconda partita persa di misura, Tarozzi riprende gli allenamenti per preparare la gara successiva contro il Sersale, ma alla domenica dell'incontro non ci arriverà, perchè Venerdi 28 Gennaio viene esonerato dopo una accesa riunione della società in Municipio con la presenza del sindaco e senza la presenza del presidente (sulla carta) Femia.
Il tecnico Tarozzi - dopo solo due partite disputate - va via; la squadra torna nelle mani di Galati e continua a perdere tutte le successive partite fino ad oggi disputate; di Tarozzi si perdono le tracce fino a giorno 10 marzo, quando, sulla Gazzetta dello Sport, viene pubblicata una sua intervista dove riferisce il "trattamento" che gli è stato riservato a Roccella, un trattamento che rappresenta una vera e propria vergogna per il nostro paese, schiaffato nelle pagine di un giornale nazionale!!!
Prima di lasciarvi all'articolo apparso sulla Gazzetta dello Sport, una ultima mia considerazione: nel pezzo viene fatto il nome di due persone, un certo Leghissa, attuale direttore sportivo che ha sostituito Cecco Curtale, calato giù dal cielo da "chissà chi" per salvare la squadra dal disastro combinato dalla società, e del presidente Rocco Femia che voglio sottolineare è il sesto presidente dell'ASD Roccella in sei anni (dal 2015 ad oggi... Serafino, Muscolo, Misiti, Franco, Bruno, Femia), da quando cioè ha ceduto la mano il notaio Giannitti.
Questo la dice lunga su chi è che muove le fila della società in mano al Comune dopo Giannitti, che ha consegnato la squadra al Sindaco e da questi a persone di sua fiducia e riferimento.
Esonerato da un portiere d’albergo alle 11 di sera il giorno prima della partita con una busta contenente 300 euro e un biglietto aereo per Milano. Sembra una storia inventata, invece è tutto vero. Perché è quello che è successo a Paolo Tarozzi, nei 40 giorni di permanenza a Roccella Ionica, arrivato da Milano per allenare una squadra che prima era in Serie D e poi si è ritrovata in Eccellenza. Paolo Tarozzi, 54 anni, per gli addetti ai lavori non è un nome sconosciuto. Molti lo ricorderanno nel Milan di Berlusconi, ai tempi di Arrigo Sacchi come capufficio stampa dei rossoneri ma col pallino di allenare.
IL SOGNO
"Quello di fare l’allenatore è un desiderio che ho sempre avuto e quando mi è capitata l’occasione di farlo in maniera impegnativa (Tarozzi ha girovagato tra le giovanili di Pavia e Legnano allenando anche in Svezia nelle categorie minori, ndr.) non me la sono fatta scappare". In Calabria lo porta il ds. Massimiliano Leghissa che lo mette in contatto con il presidente del Roccella, Rocco Femia, che ha da poco esonerato l’allenatore Galati. "Dovevo venire a luglio, poi non se ne fece nulla ma a dicembre 2021 sono stato chiamato al posto di Galati e ho accettato subito. Millecinquecento euro al mese più spese ma ero entusiasta e così avevo deciso di tralasciare anche gli affari di famiglia e dell’azienda alimentare dove svolgevo le mie mansioni"
COVID
—In breve tempo, però, Tarozzi ha capito di essere arrivato nel momento sbagliato. La squadra è decimata dal Covid e alla prima partita a Scalea, senza allenamenti, e in 10 contro 11 finisce male: risultato 4-0. Ma Tarozzi è uno che non si ferma alle prime avversità. "Certo che no perché pian piano avevamo recuperato qualche elemento, ai ragazzi piacevano i miei metodi di allenamento, c’era entusiasmo anche se la mia prima in casa la perdemmo 1-0 contro il Gioiosa per un rigore molto dubbio". Con il passare dei giorni ha capito non solo di essere capitato nel momento sbagliato ma anche nel posto sbagliato. "Prima della terza gara contro il Sersale, alle 23 di venerdì il portiere dell’albergo dove soggiornavo mi bussa alla porta e mi consegna una busta con dentro 300 euro e un biglietto aereo Lamezia – Milano per il giorno dopo. Me l’ha portato uno della società- mi dice - ma non so chi sia".
PRESIDENTE
—Tarozzi allora prova mettersi in contatto col presidente Femia ma senza fortuna e nemmeno il direttore sportivo Leghissa si fa rintracciare. "Ci ho provato in tutti i modi ma non sono riuscito a parlare con nessuno. Il giorno dopo alle 9 mi aspettava fuori dall’hotel un autista che mi doveva accompagnare all’aeroporto". Intanto Galati era tornato sulla panchina del Roccella. "Una volta a Milano ho cercato ripetutamente di contattare il presidente e anche Leghissa ma senza fortuna. Ero disposto a tornare e a decurtarmi anche lo stipendio perché volevo finire il mio lavoro, ma purtroppo non è stato possibile". Non che la marcia indietro sia servita a qualcosa: dopo la partenza di Tarozzi il Roccella ha perso altre sette gare di fila, è ultimo in classifica e anche la zona playout appare ormai un miraggio
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