Questa volta l'abuso e il sopruso riguarda la scelta "arrogante e pretenziosa" di intitolare il lungomare di Roccella Jonica a Sisinio Zito, nove anni prima di quando la legge demanda la possibilità.
La maggioranza amministrativa se n'è uscita con questa "trovata" convocando un consiglio comunale aperto e convocando i consiglieri solo 24 ore prima del consiglio stesso, senza mai aver interpellato prima né i consiglieri di minoranza né tantomeno la cittadinanza.
Risultato: al Castello per questo "evento" non c'erano neanche una trentina di persone né tantomeno i consiglieri di "Roccella Bene Comune" più rappresentativi, visto ch'è assolutamente inaccettabile andare a partecipare a un'ennesima passerella su una proposta già decisa dalla base, senza nessun coinvolgimento dei cittadini e dei consiglieri di opposizione.
S'è veramente si voleva fare una proposta seria e partecipativa, i cittadini dovevano essere coinvolti attraverso una specie di referendum (come d'altronde qualcuno ha rilanciato anche nel corso del consiglio comunale aperto...) dicendo loro... Si vorrebbe intitolare una infrastruttura a Sisinio Zito... Cosa ne dite? Quale struttura vorreste che gli venisse intitolata?
Ed invece no!!! Con la solita presunzione, arroganza e stile fascista, hanno tentato di far passare alla cittadinanza la decisione presa da un paio di persone nella stanza di casa loro, sicuramente con uno scopo ben preciso che non è certo quello di rendere omaggio a un ex sindaco di Roccella Jonica.
Ma se veramente avessero a cuore la memoria di Sisinio Zito, come mai nessuno di questa gente si prende carico di fare le veci di presidente dell'associazione culturale jonica? Sarebbe stato un bel riconoscimento verso Sisinio Zito continuare l' opera a lui cosi cara, cosicché da evitare che il fallimentare festival jazz venga sostenuto sulle spalle e sul sudore dei cittadini di Roccella Jonica con centinaia di migliaia di euro di contributi ed anticipazioni di cassa, anno dopo anno!!!
Ma questa gente se ne vede bene di farsi carico delle cartelle esattoriali e da migliaia di debiti in cui versa l'associazione culturale jonica, tant'è che anche la Regione Calabria e gli altri Enti sostenitori hanno capito che la manifestazione è ormai arrivata al capolinea con un disinteresse di pubblico spaventoso e umiliante per i poveri artisti che vengono a calcare il palco di Roccella.
Ma se la Regione non contribuisce più, il problema però resta grande quanto una casa visto che la palla di questo enorme fallimento è al piede del Comune di Roccella Jonica e quindi in carico dei roccellesi. Non hanno nessuna pietà!!!
Per questo, hanno da qualche giorno deliberato la rateizzazione del pagamento dei tributi ai cittadini.
Gli amministratori del Comune di Roccella Jonica, da una parte con la fortissima tassazione che hanno causato, e dall'altra con i continui sperperi di denaro pubblico per cose incredibilmente fallimentari (feste, cerimonie, festival jazz, calcio, ecc. ecc.), hanno causato all'interno del bilancio dell'Ente un enorme buco (residui attivi), ed ora hanno la necessità di incassare visto che si trovano al margine del baratro del dissesto e del default.
Ma loro, imperterriti, di tutto ciò fanno finta di nulla, fanno finta di ignorare le gravissime mancanze finanziarie dell'Ente e soprattutto se ne fregano della sofferenza delle famiglie e delle attività commerciali roccellesi impossibilitati a pagare tributi cosi fuori controllo.
A me viene da piangere ad assistere negozi che aprono e chiudono nel giro di due mesi (questo si che è un record della vergogna di Roccella Jonica!!!), io mi sento una grossa responsabilità che ancora siamo al 20 luglio e a Roccella non c'è un'anima viva di turista nel lungomare e sotto gli ombrelloni. Loro se ne fregano altamente, senza scrupoli dispongono soldi pubblici verso le loro più strette clientele.
E' questa la più grave irresponsabilità, colpa ed inconsapevolezza di questa gente, politicanti dell'apparenza e del niente, che non hanno contezza di cosa fare per una reale e concreta crescita. Il paese sta morendo e morirà se non si corre ai ripari, intervenendo mettendo al centro il cittadino roccellese e delle politiche serie verso un concreto sviluppo, e non la bramosia di potere che cammina di pari passo con l'assoluta incompetenza nel gestire il patrimonio pubblico.
La situazione, cari miei amici, è davvero disastrosa!!!
Potrei continuare a scrivere per ore ma vi lascio invece al manifesto/comunicato del Coordinamento di "Roccella bene Comune" che in questi giorni abbiamo letto un po' tutti, dicendovi che sono a completa disposizione dei miei concittadini per spiegare loro la reale situazione dei fatti che accadono in questo martoriato paese che, continuando di quest'andazzo, rimarrà soltanto con i suoi saggi anziani, qualche impiegato e tanti altri innocui targhe e trofei dell'ipocrisia.
LUNGOMARE: SCELTA ARROGANTE E PRETENZIOSA
La legge 23 giugno 1927, n. 1188, all’art. 2 prevede che : “nessuna strada o piazza pubblica può essere denominata a persone che non siano decedute da almeno dieci anni”.
Con proverbiale solerzia, tuttavia, bruciando la tempistica ordinaria, l’amministrazione comunale di Roccella Ionica, con la solita assoluta autoreferenzialità e senza alcun coinvolgimento delle altre forze presenti in consiglio comunale, ha inteso utilizzare la procedura derogatoria prevista dall’art. 6 della predetta legge al fine di avviare immediatamente il procedimento per l’intitolazione della via marina all’ex sindaco Sisinio Zito.
Non possiamo non rilevare che sarebbe stato necessario che la stessa solerzia fosse stata utilizzata dall’amministrazione in carica per affrontare le gravi problematiche che affliggono la comunità.
I cittadini hanno bisogno di risposte alle problematiche della loro vita quotidiana, di amministratori che adottino gli strumenti urbanistici che consentono una utilizzazione del territorio che faccia ripartire l’edilizia e per questa via l’economia cittadina, di una pubblica amministrazione che seleziona i destinatari delle poche occasioni di lavoro esistenti con meccanismi oggettivi e non con le vecchie logiche familistiche e clientelari; che elimini gli intollerabili sprechi di denaro pubblico e che destini le scarse risorse finanziarie disponibili a processi di sviluppo e percorsi di aiuto a chi vive condizioni di disagio e marginalità economica e sociale, non di amministratori che suppliscono all’incapacità di affrontare il presente e di programmare il futuro tentando di far sopravvivere il passato.
Non diciamo questo per sottrarci al tema della discussione, ma sul punto specifico non possiamo non rilevare che la proposta manca di una qualsiasi motivazione fondante in quanto alcun ruolo ha avuto il “nostro” nella progettazione e nella realizzazione della via marina di Roccella Ionica.
Occorreva, forse, con più oculatezza pensare alla eventuale intitolazione al “nostro” di opere nelle quali ha avuto un ruolo, quantomeno in fase di ideazione, quali ad esempio il teatro al castello.
Ora è il momento di pensare in modo concreto alla soluzione dei problemi urgenti della comunità.
Coordinamento “ROCCELLA BENE COMUNE”
il nome è l'ultimo dei problemi, tasnt decidono loro lo stesso. quello che riescono a camuffare e a girare e rigirare facendolo passare per legale lecito ecc fa paura. agevolare sempre i soliti amici e compagnia bella . un abbarccio a te caro nicola Pina
RispondiEliminaSono pienamente d'accordo con te e volendo come si fa ad essere in disaccordo se si è onesti nel proprio cuore? Hai ragione, e pure da vendere. Spero vivamente che questi signori prendano un calcione elettorale nel fondoschiena. Un referendum in tal senso sarebbe stata la scelta più democratica ma loro ben sappiamo che della democrazia se ne infischiano a suon di inciuci e favori. Con un territorio vasto hanno creato l'isola ecologica in mezzo al centro abitato; le vie del paese specie quelle periferiche sono sporche perché non si puliscono più da decine, ripeto, decine d'anni; tra inciuci vari si sono sobarcati per il 70% le spese del porto su cui intendiamoci e cerchiamo di essere schietti, non esiste una minima possibilità di sviluppo. Hanno per così dire, dettato le linee guida per il restauro del castello che adesso appare più come un condominio di periferia che un bene storico. Tra tributi, squadra di calcio, festival jazz ed acquisto di bandiere blu potrei continuare perchè la lista è lunga. Io spero solo che vadano a casa ed al più presto.
RispondiEliminafatevi una passeggiata anche zona borgo per vedere la sporcizia fin dove arriva, per non parlare di blatte e topi che sono a centinaia anche in piazza t.
RispondiEliminaPOSATE I PIEDI PER TERRA, GLI ABITANTI DEL PIANETA TERRA VI HANNO SCOPERTO ROCCELLESI FATE I BRAVI PER QUELLO CHE SIETE LA CULTURA NON E' IL VOSTRO FORTE.
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