Rispondo tranquillamente dicendo che questo blog è da cinque anni ch'è in campagna elettorale contro una gestione amministrativa padronale e che cura gli interessi personali di un singolo prima di quelli della collettività.
Già il nome di questo blog sta a significare che oltre questa persona che sta facendo da 15 anni il bello e il cattivo tempo del nostro paese, c'è un'altra Roccella che guarda a orizzonti di democrazia, partecipazione politica e trasparenza; principi calpestati e violati da un sacco di tempo. Quindi caro "roccellese ormai lontano" la ringrazio degli apprezzamenti e la informo ulteriormente che già dal primo articolo di "Roccella siamo (anche) noi" (nato alla vigilia della campagna elettorale 2009) sottolineava questo principio di base, ossia la necessità di liberarsi per il bene di Roccella e dei roccellesi di questo giogo che sta soffocando l'economia del paese dietro soltanto fumo e giri di intrallazzi che mirano esclusivamente a un arricchimento di singoli che gli stanno a corte.
Ecco il link del primo articolo di questo blog datato 7 maggio 2009 http://roccellasiamonoi.blogspot.it/2009/05/ragazzi-proviamoci-mi-e-rimasta.html .
Mi permetta di pubblicare in questa occasione l'articolo apparso domenica scorsa sul settimanale "La Riviera" relativamente al libro dei sogni presentato 5 anni fa dalla lista "Roccella prima di tutto" completamente disatteso su ogni ordine e grado.
L’Amministrazione Comunale di Roccella Jonica si regge su un
metodo padronale di fare politica dove neanche il sindaco ha la funzione di
leader ne quella (praticamente) decisionale. Ed inoltre vive su un clamoroso
conflitto di interessi in funzione del quale si sviluppano le decisioni per il
paese. L’ex sindaco (1999/2009) e attuale vicesindaco, sen. Sisinio Zito, è
anche presidente dell’Associazione Culturale Jonica che organizza il festival
Jazz. Tutte le maggiori risorse comunali sono rivolte a beneficio dell’ACJ
(addirittura quest’estate le casse comunali hanno effettuato una cessione di
credito da 138 mila euro ai limiti della legalità e con un’operazione mai fatta
prima d’ora in nessun paese calabrese) con tutte le strutture utilizzate in
forma gratuita. Ma, a bissare questo conflitto di interessi è il fatto che due
aziende che sponsorizzano il festival jazz sono fra i soci privati della
Società Porto delle Grazie. Questa grave sudditanza nei confronti di una
persona e delle sue idee nel suo esclusivo interesse personale ha portato, fra
l’altro, a orientare i fondi PISL alla ristrutturazione delle strutture
utilizzare per il Jazz quando sarebbero potute servire per creare nuove
prospettive e infrastrutture per la valorizzazione e lo sviluppo sul turismo.
E’ diffuso ormai fra i cittadini l’idea che siamo di fronte
ad un’amministrazione delle tasse di fronte a un dato di fatto imprescindibile:
il sistema dei tributi del Comune di Roccella è fra i più alti d’Italia
nonostante siamo annoverati fra i paesi più poveri d’Italia. Le sproporzionale,
ingiustificate e vessatorie sono una vera e propria mannaia nei confronti dei
cittadini.
Tutte le voci sono aumentate a dismisura: Oneri costruttivi
per rilascio concessione edilizia; diritti di segreteria; l’occupazione di
suolo pubblico da parte di pubblici esercizi; le tariffe dell’acqua e della
depurazione; Irpef comunale; ICI e IMU; i loculi cimiteriali; i passi
carrabili; la tassa di soggiorno; Le tariffe della TARSU E TARES; i posti
barca.
Altra pecca di questa amministrazione è vivere
esclusivamente di assistenzialismo nella realizzazione di opere che poi non
vengono abbandonate o non adeguatamente valorizzate e investite per lo sviluppo
del paese. Vedi strutture comunali, Convento dei Minimi, Auditorium e Teatro al
castello, assolutamente sottoutilizzati e senza un’adeguata pianificazione
degli eventi. Le iniziative che vengono svolte lo sono senza una adeguata
programmazione ma in maniera improvvisata.
Il disastro più devastante è stato prodotto nel parco collina
del castello che, dopo aver speso oltre due milioni di euro per la messa in
sicurezza post alluvione, è stato lasciato in completo abbandono per 12 anni fino a che l’anno
scorso un incendio ha distrutto completamente quello che era definito “il
balcone sulla città”, ossia quel potenziale percorso panoramico turistico
intorno al castello che poteva essere uno splendido itinerario per i
visitatori.
Come si è interessata anche la Riviera , il Castello
nonostante vengono annunciati sempre ulteriori lotti di finanziamento nel corso
di questi ultimi cinque anni non è stato messo neanche un mattone. A causa di
un procedimento giudiziario a carico della ditta appaltatrice i lavori sono
fermi da oltre 6 anni e non vedono nessuno sbocco. E il simbolo di Roccella
ormai non è più il Castello ma la sua gru azzurra impiantata e non utilizzata
da ben cinque anni.
Stessa sorte per il Porto Turistico costato circa 40
miliardi delle vecchie lire. I lavori sono stati ultimati nel 1994 e da quella
data ad oggi sono passati 20 anni senza che si sia provveduto ad una compiuta
utilizzazione, sia a causa di indecisioni sulle scelte e sia per un lungo contenzioso giudiziario.
Da otto anni Roccella aspetta l’adozione del Piano
Strutturale associato, una lunghissima attesa che ha aggravato la gia forte
crisi nel settore edilizio.
Gli LPU e LSU che da 17 anni vivono in uno stato di
precarietà lavorativa continuano a non avere speranze di stabilizzazione. Tra
il 2007 e il 2011 Roccella cosi come altri comuni ha avuto la possibilità di
stabilizzare almeno la metà dei lavoratori (in tutto ne erano 50) ma, purtroppo
ha stabilizzato soltanto 5.
Questa amministrazione non ha preso mai in considerazione il
commercio e le attività produttive del paese se non per vessarli di tasse. Non sono
mai stati svolti incontri per provare a pensare a un piano commerciale e ad
eventuali strategie comuni di intervento per l’economia locale.
A livello ambientale Roccella è stata interessata dal
gravissimo problema dell’acqua contaminata all’arsenico, problema non del tutto
risolto (200 abitazioni della zona alta e della frazione Bosco Catalano
continuano ad avere dai loro rubinetti acqua con altissimo tasso di arsenico
proveniente dalla sorgente Finocchio. Ed inoltre oltre la metà delle condotte
idriche risalgono a prima del 1970 e sono in cemento amianto; da 30 anni, data
d’inizio della bretella alla 106
a monte di Roccella, con la promessa di completamento da
parte di questa amministrazione ad ogni campagna elettorale, solo ora speriamo
e pare si stiano realizzando i lavori. Ma nel frattempo Roccella ha respirato
lo scarico di macchine e autocarri e autobus come in una grande città a causa
dell’imbuto che si forma spesso e ripetutamente, soprattutto in estate, nel
centro cittadino. Il servizio della raccolta differenziata a causato
l’abbandono totale della pulizia delle strade che si trovano sempre sporche e
stracolme di erbacce per tutto l’anno.
Progetti del loro programma assolutamente disattese:
-
Sportello sociale per informazione e relazioni con i cittadini
promesso e non mantenuto
-
Esenzione bollette dell’acqua e dei rifiuti alle
famiglie bisognose promesso e non mantenuto;
-
Centro di vita per soggetti diversamente abili –
struttura promessa e andata nel dimenticatoio;
-
Corso sperimentale de liceo musicale promesso e non
mantenuto;
-
Intervento di riqualificazione del Piccolo teatro
umano, promesso e non mantenuto;
-
Piano energetico ambientale comunale con
l’utilizzazione di utilizzo di fonti rinnovabili, promesso e non mantenuto;
-
Acquisto dell’Hotel Ariston per uffici comunali ,
biblioteca, mediateca e spazi associativi, promessa e non mantenuta;
-
Pubblicazione di un giornale dove comunicare le
iniziative istituzionali, promesso e non mantenuto;
Caro "roccellese ormai lontano" spero di essere stato esauriente, la prego di firmarsi la prossima volta e comunque non si innervosisca se non riesco a pubblicare i suoi messaggi nell'immediatezza. Un abbraccio affettuoso in qualsiasi posto si trovi.
poca stima x la gente che non si firma anke se condivido al 100x100 quello ke ha scritto, ma facendo così , sono come quelli ke fanno : armiamoci e partite
RispondiEliminaGentile "Roccellese ormai lontano", le ripeto che si deve firmare. E' necessario conoscere le persone con cui ci si relaziona. Bisogna metterci la faccia insieme ai contenuti. Relativamente alla concretezza delle mie "urla democratiche" mi mandi una sua mail che le trasmetto le linee programmatiche in cui c'è anche il mio contributo in merito alla prospettiva di gestione amministrativa che l'alternativa si auspica per il nostro paese. Le linee programmatiche del Partito Democratico di Roccella, considerato che l'intera Comunità che lo voglia è chiamata alla condivisione e partecipazione, non sono state ancora pubblicate sul blog perché al momento vengono inviate a tutti coloro che ne fanno richiesta con l'intento di integrare idee e progettualità che si ritengano valide e attuabili per la nostra cittadina.
RispondiEliminaGentile Signor Iervasi vorrei ringraziarla per aver pubblicato il mio intervento nonostante
RispondiEliminal'anonimato è contrario al codice etico di questo blog.
Ma seppur ritengo opportuno per ragioni strettamente legate a un principio di riservatezza non rivelare la mia identità, le chiedo comunque di pubblicare i miei interventi per cercare di costruire un dialogo che sfortunatamente fin ad ora è risultato cosa estranea a questo blog.
Nel leggere le caldeggianti parole dei suoi interventi ho comunque notato che seppur la maggior parte delle cose hanno un minimo di veridicità, si tende comunque a portare Alla luce e fortificare un male che questa amministrazione per sue parole ha portato, estremizzando il concetto fin l'inverosimile non considerando gli effetti positivi che comunque si sono verificati in questi ultimi anni. Per non parlare delle testimonianze di giornalisti o cittadini di dubbia neutralità politica.
Nel gioco politico caro Nicola deve sapere che la raccolta di informazioni screditanti nei confronti del "grande potere" detiene una forza di attrattiva che si esaurisce nel momento in cui l'accusato risponde con motivazioni altrettanto accreditanti confondendo l 'elettore nella scelta delle opzioni a lui disponibile nella selezione del candidato.
Per una giustizia d'informazione, sempre se è ancora interessato ad averla, bisogna subito stabilire quale è il fine ultimo del messaggio; mi capisca, io non posso iniziare a leggere qualcosa che è per la maggior parte incentrato sul susseguirsi della vita cittadina per poi ritrovarmi rabbia nei confronti di chi per 15 anni l'ha caratterizzata fortemente.
Per una questione di eticità esprima quali sono le sue posizioni, le confronti con la situazione attuale e tragga riflessioni.
Mi spiego meglio il suo comportamento riproduce fedelmente l'ultima tendenza che i si sta manifestando nei paesi europei, ovvero la democrazia via web.
Così come il partito pirata in Germania e il movimento 5 stelle nel nostro Paese la tendenza a far sentire la propria voce dietro la fredda tastiera appare come un disperato modo di chi ha sempre voluto dire qualcosa ma ha sempre dubitato di scendere in arena a difenderla a spada tratta.
Questo fenomeno genera anarchia e rabbia che spesso si trasforma in un puro monologo dove l'autore appare come eroe di un malcontento quasi scontato se non monotono, ma non genera risposte n'è tanto meno cambiamenti.
Allora, caro blogger mi risponda oltre al bene e al senso di appartenenza della civitatis queste sue urla democratiche in un contesto di amministrazione pubblica come si potranno concretizzare ?
Sempre nel rispetto del suo lavoro e della grande capacità comunicativa aspetto una sua risposta augurandomi che il senso democratico la pervada nell'accettare una contestazione.
Ps.
Per una buona informazione è opportuno che se l'autore commenta con un articolo una risposta data, la stessa risposta deve avere lo stesso rilievo nella posizione e/o grandezza.
Quindi se per lei non crea disturbo mediatico gradire avere questo commento in un formato uguale alla sua risposta. In fondo lei va verso le elezioni se pur io non voti più in quel seggio avrò diritto a fare qualche domanda!
Un Roccellese ormai lontano.
Carlo V.