Finalmente anche con le manifestazioni religiose si può tornare alla normalità, seppur sempre con prudenza, considerato che il virus continua a circolare, seppur in maniera meno aggressiva rispetto ai giorni critici dell'anno scorso.
Al termine dello stato di emergenza del 31 marzo, i vescovi calabresi hanno emanato un documento con le indicazioni della CEI, dando sostanzialmente la notizia di poter riprendere, gradualmente, la normalità, con la possibilità di poter effettuare le processioni, i riti pasquali e le "Confrontate" ('Ncrinate).
La notizia è stata accolta con grande gioia da tutti i fedeli che vedono la ripresa delle tradizioni pasquali come un grande segnale di ottimismo e fiducia, la conclusione di due anni bui di chiusure e restrizioni e di un domani tutto da vivere, cosi com'era prima del Covid.
Anche i nostri sacerdoti, padre Francesco e padre Giovanni, hanno annunciato questa bella notizia all'indomani della lettera inviata a tutti i parroci dal nostro vescovo Mons. Francesco Oliva.
Lo hanno annunciato e, insieme alle associazioni cattoliche, ai Comitati Festa e all'Arciconfraternita di San Giuseppe, si stanno adoperando per formalizzare le diverse iniziative e i riti pasquali della settimana di Pasqua.
Avremo modo di approfondire tutte le iniziative di Pasqua nei prossimi giorni. Oggi qui, in questa ultima domenica di Quaresima, mi soffermo sui tre riti che da due anni non si sono potuti realizzare e che, finalmente, quest'anno riprenderanno: la sacra rappresentazione dell'Ultima Cena da parte del gruppo "Passio Christi" diretto da Enzo Scali, la processione al Calvario del Cristo Morto e della Madonna Addolorata a cura del Comitato di Maria SS. Addolorata e dell'Arciconfraternita di San Giuseppe, e il tradizionale rito della 'Ncrinata al Rione Croce (Largo San Giuseppe), realizzata dall'Arciconfraternita di San Giuseppe.
Quest'ultimo rito lo scorso anno era stato svolto in Chiesa Matrice, ricordo in un clima di grande timore e preoccupazione, ma è stato un momento importantissimo per tutti i fedeli. Il video di quella Confrontata ha fatto il giro del mondo con milioni di visualizzazioni ed ha portato, nelle case di tutti, grande emozione e commozione.
E quel giorno a vigilare per la sicurezza di tutti noi c'era, oltre a padre Francesco, anche l'indimenticabile Alfredo Fragomeli, non in divisa ma vestito in maniera elegante e bello come il sole.