Chi volesse inviarmi notizie, messaggi, comunicazioni di manifestazioni ed eventi da pubblicare sul blog può farlo attraverso la mail niko.25@hotmail.it



venerdì 25 febbraio 2022

L'URLO DI PADRE FRANCESCO SULLA 106 INIZIA AD AVERE I SUOI RISULTATI: IL 28 FEBBRAIO SARA' IL PRIMO PUNTO ALL' O.D.G. DEL CONSIGLIO REGIONALE.

La denuncia fatta da padre Francesco Carlino sulla strada della morte all'indomani del tragico incidente di Davide e Gabriele Origlia, continua ad essere al centro dell'attenzione.

Dopo la riunione dell'assemblea dei sindaci per discutere e porre l'accento e trovare potenziali soluzioni, ecco che la questione verrà trattata in Consiglio Regionale.

Ed infatti le “problematiche della strada statale 106 Jonica” saranno il primo punto dell’ordine del giorno della seduta del Consiglio regionale programmata per lunedì 28 febbraio, con inizio alle ore 14.30. 

“Il Consiglio – afferma, in una nota, il presidente Filippo Mancuso – intende affrontare le criticità della 106 con l’intento di individuare il percorso istituzionale e politico più congeniale per esigere dal Governo risposte rapide, stringenti e risolutive volte a modernizzare ed a mettere in sicurezza questa essenziale infrastruttura”.

DISTRIBUTORI PRESI D'ASSALTO ANCHE A ROCCELLA E CARBURANTE FINITO

Disagi stasera alle stazioni di servizio per il rifornimento di carburante. 

La paura di nuovi rincari del petrolio e del gas, legati alla guerra scoppiata in Ucraina, unita alla protesta degli autotrasportatori esplosa in tutto il Sud con il rischio di ulteriori pesanti blocchi sulle strade e il mancato approvvigionamento delle merci, ha portato questa sera tantissime persone a prendere letteralmente d’assalto i distributori di benzina

Alcuni distributori hanno chiuso per aver esaurito i carburanti, mentre in un altro, stasera, si è formata una lunghissima coda di macchine, anche se pare che anche in questa stazione di servizio la benzina verde si sia esaurita e venivano rifornite soltanto le macchine diesel.

 

SOLIDARIETA' ALLA COMUNITA' UCRAINA DI ROCCELLA

Cartellone esposto all'entrata
dell'asilo nido di Roccella Jonica

Voglio manifestare la mia sincera solidarietà alle tante persone, cittadini ucraini, che vivono nel nostro paese e che stanno attraversando giorni di grande apprensione a causa dell'attacco bellico che la Russia ha deciso di scagliare nei confronti appunto dell'Ucraina.

Conosciamo molto bene la piccola e laboriosa comunità Ucraina che vive a Roccella, che quotidianamente lavora assistendo le nostre persone anziane con cura e amore, oppure uomini che lavorano "alla giornata" nelle più svariate attività manuali. 

E conosciamo la loro preoccupazione nel seguire le sorti di questa guerra, considerato che in  Ucraina, oltre che essere la loro terra natale con tutti i ricordi della loro vita, ci sono tutti i loro affetti, familiari che stanno attraversando ore di terrore per via degli attacchi che si stanno susseguendo in ogni parte del territorio, in ogni città.

Complimenti all'asilo nido comunale, alle animatrici e a tutti i bimbi, che hanno disegnato ed esposto davanti al cancello dell'entrata di via Aldo Moro questo significativo cartellone inneggiante la pace, che ci auguriamo torni a regnare al più presto in Ucraina e nel mondo intero.

lunedì 21 febbraio 2022

L'ULTIMO SALUTO A KAMEL DOMANI MATTINA AL PORTO DELLE GRAZIE.

Domani mattina (Martedì 22 Febbraio) la salma di Kamel Kaffaf sarà esposta per l'ultimo saluto degli amici al Porto delle Grazie, prima di prendere il volo per la Tunisia dove si svolgeranno i funerali.



La triste storia del nostro caro Carmelo ieri è stata riportata anche nelle pagine del quotidiano nazionale "La Repubblica" che dedica uno spazio alle morti sul lavoro, nel tentativo di tenere alta l'attenzione verso questo grandissimo problema di vite invisibili e dimenticate, in maniera tale che "morire di lavoro" non si trasformi soltanto in un banale dato statistico.

Ecco come "La Repubblica" ha parlato di Kamel.


Quel rumore, così familiare ormai che non lo si udiva più, un rumoreggiare sordo dietro le case, accompagnato dallo stridio acuto delle pulegge delle barche da pesca. Le acque del porto, gonfiate da una marea equinoziale, raggiungevano il livello delle banchine, così che i battelli parevano sorgere direttamente dal selciato". La maestria senza fronzoli di George Simenon, tratteggia così in uno dei suoi romanzi La Rochelle, Francia meridionale. Rumori e immagini che accomunano tutte le cittadine di mare e di pesca del mondo. Come Roccella Ionica, in Calabria, che piange la perdita di un pescatore morto mentre a largo di Punta Stilo, nella Locride, svolgeva il suo lavoro quotidiano: Kamel Kaffaf, 57 anni, è stato risucchiato dai cavi d'acciaio del verricello che issava le reti del peschereccio 'Iole'. La sua barca. La sua vita. A lanciare l'allarme gli altri due pescatori a bordo. Kamel, che aveva una figlia, viveva a Roccella da vent'anni. Tutti lo conoscevano come 'Carmelo il tunisino'. E tutti gli volevano bene.

CATERINA BELCASTRO RESOCONTA L'ESITO DELL'ASSEMBLEA DEI SINDACI RIUNITASI PER DISCUTERE SULLE CRITICITÀ DELLA S.S.106.

Riportiamo l'esito dell'assemblea dei sindaci tenutasi sabato 19 Febbraio, direttamente dal testo riferito dalla Presidente Caterina Belcastro (sindaco di Caulonia) attraverso il suo canale facebook.



L' Assemblea dei Sindaci della Locride si è riunita ieri sera per discutere delle problematiche inerenti la SS106 tristemente nota come "strada della morte".

La SS106 non è solo una strada. 

È l'unica strada di collegamento strategico per il Sud Italia. 

L'unica strada che accompagna gli studenti a scuola, i genitori al lavoro, i giovani a divertirsi, le persone ad incontrarsi tra loro. 

È la strada che porta le merci, che fa arrivare i soccorsi. 

È l’unica strada che collega questa nostra comunità alle altre comunità. 

E' l'unica strada che può usare chi vuole venire in vacanza nei nostri paesi ed è l’unica strada che ci collega al resto d'Italia e del mondo attraverso i nostri aeroporti. 

Tutto ciò è cosi dal 1928!

Quella strada attraversa le fiumare sui ponti costruiti dal regime fascista. Quando, spesso, uno di quei ponti crolla, il percorso per andare a nord o a sud deve tornare in collina, allungandosi di ore. 

Su questa strada ogni anno perdono la vita decine e decine di persone. 

Non per fato, ma perché quella strada oggi non basta e ciò che dovrebbe essere vita, ciò che dovrebbe aiutare il progresso e lo sviluppo della regione è morte e pericolo. 

Perché una strada che è l’unica arteria fondamentale per la nostra regione non può essere uguale a se stessa da 90 e più anni. 

Per questo diciamo basta. Perché non le rivendicazioni ad una strada migliore, ma il diritto ad una strada che dia e non tolga vita richiama questo basta! 

Chiediamo, quindi, che una volta per tutte si rediga un masterplan che ridisegni definitivamente la SS106 e che si riprenda la costruzione di lotti funzionali che diano alla 106 una alternativa. 

E chiediamo con forza che nel frattempo si attuino tutti gli interventi necessari per mettere in sicurezza l'attuale percorso, redigendo anche qui un programma di interventi sul quale definire i tempi di realizzazione. E sul quale dare ai nostri cittadini, stanchi di essere trattati come italiani di serie b, il diritto a controllarne la realizzazione. 

Questo nostro accorato appello lo rivolgiamo al Governo, in particolare al Ministro delle Infrastrutture e al Ministro per il Sud, chiedendo loro di organizzare un tavolo tecnico con le rappresentanze dei Sindaci della Locride e dell'intera fascia jonica e grecanica, per dare risposte concrete rispetto a quanto chiesto e rivendicato nell'importante Assemblea dei sindaci della Locride di ieri sera.

Ringraziamo l'Onorevole Francesco Cannizzaro  per l'importante contributo offerto nell’Assemblea dei Sindaci al quale abbiamo chiesto di farsi tramite con il Governo, ed in particolare con i due Ministri, affinché accolgano l'appello che l’Assemblea ha unanimemente espresso.

domenica 20 febbraio 2022

L' AVIS DI ROCCELLA CELEBRA LA GRANDE GENEROSITA' DEI SUOI DONATORI

Sabato 19 Febbraio si è tenuta, presso l'Oratorio Parrocchiale, l'Assemblea annuale dell'AVIS Comunale di Roccella Jonica.

Ampia la partecipazione non solo dei soci ma anche di persone che si stanno avvicinando al mondo del volontariato e dell'Associazione in particolare. 


Dopo i saluti del Presidente Maurizio Villari si è entrati nel vivo dell'Assemblea con la lettura dei verbali e delle varie delibere. 


All'assemblea hanno partecipato anche il Presidente  dell'Avis provinciale, dott.ssa Giovanna Micalizzi ed il  dott. Antonino Posterino, vicepresidente dell'AVIS regionale, che hanno manifestato il proprio apprezzamento per l'attività svolta dall'AVIS di Roccella che, anche in un periodo buio segnato dalla pandemia, è riuscita ad incrementare le donazioni. 


Al termine dell'Assemblea c'è stato un interessante convegno sul tema "Roccella, frammenti di Storia e Solidarietà" che ha visto come relatore l'avv. Diego Geria,  responsabile scuola AVIS Provinciale RC che ha raccontato episodi legati alla storia della nostra Terra, fatti che ancora una volta dimostrano la generosità della nostra gente che, pur di aiutare il prossimo, non si ferma davanti a niente.                                            


Un'altra presenza molto gradita è stata quella del Dirigente Scolastico dell'IIS "P. Mazzone" di Roccella Jonica, Dott.ssa Rosita Fiorenza, che non ha mancato di far sentire la vicinanza del proprio Istituto al settore del volontariato e dell'AVIS in modo particolare. Nel suo Istituto ormai da anni si svolgono attività organizzate dall'AVIS e che trovano un'ampia partecipazione tra gli studenti.

Un saluto ai presenti è stato rivolto dal sindaco di Roccella dr. Vittorio Zito e dal Consigliere regionale Felice Lombardo, sempre attento alle esigenze dei donatori e dell'associazione di cui è stato anche Presidente. 

Che dire! Ad maiora semper e... a presto con le varie iniziative dell'AVIS.



LA SALMA DEL CARO CARMELO (KAMEL KAFFAF) AVRA' I FUNERALI IN TUNISIA.


Il corpo dello sfortunato Kamel Kaffaf, da tutti a Roccella conosciuto come Carmelo il tunisino, è ancora presso l'obitorio di Locri; nei prossimi giorni partirà verso il suo paese di provenienza, in Tunisia, dove gli verranno celebrati i funerali secondo il rito musulmano; prima di partire la salma sosterà per qualche ora presso il Porto delle Grazie di Roccella Jonica, dove gli amici potranno dargli l'ultimo saluto. S
e verrò a conoscenza di quando sarà esposta la salma lo riferirò tempestivamente sul blog.

Carmelo era ben voluto da tutti, era davvero una bravissima persona, gran lavoratore, esperto pescatore. Da vent'anni abitava a Roccella dove si era completamente integrato con la nostra Comunità; era riuscito a far diventare la sua passione per la pesca nella sua attività. 

Con il suo peschereccio "Jole" aveva formato il suo gruppo di lavoro;  conosceva fino in fondo il mare, le tecniche di pesca e, allo stesso tempo, con il suo pescato, riforniva i negozi e i ristoranti della zona. Persona seria e corretta, socievole e preparata, al Porto come in paese tutti lo stimavano e gli volevano bene. 


Tantissime volte, prima di partire per le battute di pesca, veniva a prendere i panini appena sfornati al mio forno, alle due/tre di notte; l'ultima volta che l'ho visto è stata durante l'uscita con la Confraternita per la Festa di San Giuseppe dove lui ha corrisposto una lauta offerta.

Tutta la nostra cittadina ancora una volta rimane sconvolta per l'ennesima tragedia che vede andare via una giovane vita, una persona perbene, lasciando nel dolore famiglie e tantissimi amici.

Padre Francesco Carlino ha manifestato, sul suo profilo social, tutto il suo dispiacere per questo nuovo dramma avvenuto nel nostro paese, con queste parole: UNA NUOVA TRAGEDIA TOCCA LA NOSTRA COMUNITA' ROCCELLESE: CARMELO IL TUNISINO, UN ONESTO LAVORATORE E IN UOMO BUONO CHE SI GUADAGNAVA LA VITA CON IL SUO PESCHERECCIO, E' RIMASTO VITTIMA DI UN INCIDENTE AVVENUTO DURANTE LA PESCA. CI STRINGIAMO, COME COMUNITA' CRISTIANA E COME POPOLO ROCCELLESE, CON GRANDE AFFETTO ATTORNO ALLA SUA FAMIGLIA PREGANDO INSIEME A LORO AFFINCHE' DIO ACCOLGA LA SUA ANIMA IN PARADISO E CONSOLI OGNUNO DEI FAMILIARI.

Ci si chiede, perchè tanto dolore? Ma ciò che accade lo è per tragedia o per destino?

La risposta purtroppo non c'è. Nei momenti di grande sconforto in cui occorre affrontare le apparenti tragedie del dolore, della sofferenza e della morte, c'è solo una cosa da fare: porre la nostra fiducia in Dio. E la preghiera più indicata in questi casi la voglio riportare qui di seguito per tutti coloro che non riescono a darsi una spiegazione alle tragedie e cercano conforto nella Fede.

Se mi ami non piangere.

Se tu conoscessi il mistero immenso del cielo dove ora vivo,
se tu potessi vedere e sentire quello che io vedo e sento
in questi orizzonti senza fine,
e in questa luce che tutto investe e penetra,
tu non piangeresti se mi ami.

Qui si è ormai assorbiti dall’incanto di Dio,
dalle sue espressioni di infinità bontà e dai riflessi della sua sconfinata bellezza.

Le cose di un tempo sono così piccole e fuggevoli
al confronto.

Mi è rimasto l’affetto per te:
una tenerezza che non ho mai conosciuto.
Sono felice di averti incontrato nel tempo,
anche se tutto era allora così fugace e limitato.

Ora l’amore che mi stringe profondamente a te,
è gioia pura e senza tramonto.

Mentre io vivo nella serena ed esaltante attesa del tuo arrivo tra noi,
tu pensami così!

Nelle tue battaglie,
nei tuoi momenti di sconforto e di solitudine,
pensa a questa meravigliosa casa,
dove non esiste la morte, dove ci disseteremo insieme,
nel trasporto più intenso alla fonte inesauribile dell’amore e della felicità.

Non piangere più, se veramente mi ami!

venerdì 18 febbraio 2022

TRAGEDIA AL PORTO DELLE GRAZIE. MUORE CARMELO DETTO "IL TUNISINO"

Fonte: il reggino.

Tragedia in mare nella notte a largo di Roccella Jonica. Un pescatore di origini tunisine è morto dopo essere rimasto incastrato nel verricello utilizzato per raccogliere le reti mentre era a bordo di una piccola imbarcazione da pesca.

 Secondo quanto si è appreso a lanciare l’allarme sono stati gli altri due pescatori che erano insieme a lui sulla barca.

Sul posto sono intervenute una motovedetta della Guardia di Finanza e una della Guardia Costiera insieme al personale del 118, ma per il pescatore purtroppo non c’è stato nulla da fare. L’uomo è infatti è deceduto per le gravi ferite riportate.

giovedì 17 febbraio 2022

DALLA PARTE DI PADRE FRANCESCO CARLINO


Ieri padre Francesco Carlino ha risposto alla lettera che alcuni sindacati calabresi le avevano indirizzato per criticargli alcune affermazioni contenute nella denuncia da lui sollevata sulle gravi inefficienze dell'ospedale di Locri, riportata nel suo profilo social e pubblicata e sostenuta anche dal sottoscritto su questo blog.

Alle sigle sindacali non erano andate giù alcune affermazioni di Padre Francesco in cui definiva l'ospedale di Locri un lager dopo aver raccolto (e riferito pubblicamente) una gravissima testimonianza di una signora roccellese che nel reparto di medicina si è vista un proprio familiare abbandonato a se stesso senza fornirgli l'assistenza dovuta, situazione che ha causato la caduta dal letto dell'anziano signore con la conseguente rottura del femore, tant'è che, nel giro di qualche giorno, il nostro caro concittadino è deceduto.

La sensibilità di Padre Francesco, davanti a testimonianze cosi terribili, cosi come davanti alle tragiche morti avvenute in questi ultimi tempi sulla SS106, davanti alla sofferenza di tante famiglie, è fortemente toccata, cosi come lo è per tutti noi, e rimanere in silenzio o limitato nelle omelie delle messe, non se l'è sentita più, ed ha voluto dare voce a chi subisce le gravi conseguenze del disastro della sanità e delle strade.

Ed è davvero scandalosa la reazione dei sindacati: davanti ai dati di fatto evidenziati da padre Francesco, è chiaro, da quello che hanno scritto, la volontà di screditare il nostro don per curare gli interessi di chi paga le tessere alle loro sigle, fregandosene di tutte le terribili testimonianze che si sono susseguite a margine della denuncia di padre Francesco, di chi subisce le gravi disgrazie dovute all'inefficienza dei servizi e delle infrastrutture di questa nostra Regione.

Considerato il silenzio dei sindaci che non riescono a fare squadra e si limitano al loro campanile, dobbiamo noi cittadini stare vicino e supportare con tutte le forze chi tenta di difendere i nostri diritti e il bene comune, chi prova a dare una scossa a questa grande apatia e arretratezza di questa nostra fascia di terra, la più degradata della Calabria già ultima regione d'Italia per vivibilità e sviluppo economico.

Ringraziamo il Cielo di avere un parroco cosi preparato, cosi coraggioso, che non si piega davanti a nessuno, che conosce bene cos'è la sofferenza e la povertà,  che da voce e supporto a chi non ce l'ha. 

Grazie Padre Francesco, preghiamo per lei e le offriamo tutta la nostra solidarietà augurandoci che qualcuno si metta una mano sulla coscienza, apra il suo cuore e intervenga al più presto per risolvere le gravi ineguaglianze che causano degrado, spopolamento e lutti. 



La risposta di Padre Francesco al comunicato stampa dei sindacati.

IN MERITO AL COMUNICATO STAMPA DEL SEGRETARIO GENERALE E DEL SEGRETARIO REGGENTE DELLA CISL CIRCA LA MIA DENUNCIA SULLO STATO DELL' OSPEDALE DI LOCRI RIAFFERMO CON DECISIONE E DETERMINAZIONE QUANTO SEGUE:

1. Ho invitato i familiari che mi hanno riferito la situazione del loro congiunto ricoverato e riconsegnato a loro defunto e con un femore rotto a fare denuncia.

2. La mia esperienza di familiari ricoverati mi ha fatto esperire la "strafottenza e la maleducazione di alcuni medici e paramedici" personalmente, il che non significa che non ci siano a Locri - grazie a Dio - medici educati e infermieri coscienti del loro dovere. infatti ho parlato di "certi medici e di certi infermieri” e non di tutti! E potrei portare tante testimonianze in un senso e un altro. Basta solo leggere i commenti al mio post dove sovrabbondano le testimonianze, le lamentele e le denunce di tanti cittadini che hanno commentato.

3. Mi dispiace, davvero, mi dispiace, che un grido di denuncia a tutela del rispetto della dignità umana, non sia stato *ascoltato* nella sua drammatica realtà, ma recepito come giudizio verso gli "strafottenti, maleducati medici e personale socio sanitario" ... Non vorrei abbia toccato nel segno...cioè smosso verità che ci feriscono, verità profonde, delle quali fatichiamo ad assumerci la responsabilità. Ma, se, questo è servito a metterci in discussione in una dinamica ri-generante, benedico il Signore. Credo che anche il Giudice Ezio Arcadi, da persona sensibilissima e di grande spessore umano, ha più volte denunciato la drammatica situazione dell' OSPEDALE DI LOCRI. Non sono una voce nel deserto che parla.

4. Mi dispiace, si, mi dispiace molto, per quanti si sono sentiti offesi dalla mia denuncia, ponendosi in una posizione di contrapposizione, che ancora una volta, ahimè, serve a confermarmi che il cammino di cambiamento, di con-versione per questa terra, è arduo. Avrei mentito alla mia chiamata sacerdotale se non avessi pubblicamente denunciato, in termini chiari, tutto ciò che mortifica e violenta la bellezza della dignità umana, non solo del malato ma, anche a difesa della dignità di tutti quei medici mortificati nella loro professionalità perché privi di strumentazioni e di presidi sanitari, la dignità di tutti gli operatori sanitari il cui numero esiguo non consente di garantire un servizio di qualità agli ammalati, creando in loro frustrazione e de-motivazione personale, soprattutto in coloro che con molti sacrifici mantengono in vita un ospedale in agonia.

Il denunciare e richiamare tutto il mondo della Sanità al dovere di trattare con dignità gli ammalati, a sollecitare le Istituzioni a dotare di personale, di strumenti idonei ed efficienti i nosocomi locali e regionali, è dovere di ogni cittadino, a maggior ragione di un prete, che ogni giorno ascolta, accoglie le lacrime di tantissime persone che vivono il dramma della sofferenza, nell' abbandono e nella solitudine. Non dimenticate...che già tempo fa, un valente professionista medico-specialista operante eroicamente in medicina, intervistato dal programma televisivo "Le Iene", ha affermato senza peli sulla lingua: ”non ricovererei mai un figlio o un famigliare, in questo ospedale...”! (sic!)


Se una denuncia è travisata in offesa, il problema è di chi si gira dall'altra parte e vuole - colpevolmente - ignorare che a Locri in certi reparti i degenti sono abbandonati a se stessi e se non hanno un familiare che li accudisca - come purtroppo avviene frequentemente non potendo i congiunti dei degenti accedere ai reparti a causa della pandemia - vengono spesso trovati sporchi, assetati, affamati e riferiscono di essere stati sgridati e offesi se chiedono aiuto. Difronte a queste verità testimoniate, il silenzio, dignitoso e orante, sarebbe stato, invece, necessario...

Non lamentiamoci con la malasorte, ma con il nostro sottosviluppo, anzitutto culturale, e cambiamo atteggiamento quando abbiamo davanti una persona sofferente. Diceva Padre Pio che la miglior medicina in un ospedale è anzitutto il sorriso, l’amore e l’amabilità. Ingredienti che rendono un ospedale un luogo di alta umanità e senza i quali si scade nella disumanità.


5. Mi dispiace, ancora e di più, la vostra lettura effettuata ad intermittenza, che non vi ha aiutato ad "ascoltare" la valenza della mia denuncia: essa mirava, tra tutte le verità denunciate, a far prendere coscienza al Presidente della Regione Occhiuto e agli Amministratori della cosa pubblica che non si può lasciare l’Ospedale di Locri in un costante e ormai cronico disservizio per scarsità di personale e per la deprecabile e volontaria determinazione di non assunzione di Medici e personale socio-sanitario.

La locride ha il sacrosanto diritto, garantito dalla Costituzione, ad avere un ospedale funzionante ed efficiente, una sanità a misura del valore della vita umana. Così infatti recita l’articolo 32 della Costituzione: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti….”.

Egregi segretari, grazie per la vostra sensibilità anche se, consentitemi, mal comunicata. Sarebbe stato decisamente fecondo se almeno nella drammaticità della malattia e della morte, difronte alla denuncia semplicemente reale, avessimo avuto il buon senso, il desiderio di coglierla e viverla come una opportunità in più, e fare una Forza- Azione per smuovere quell' ingranaggio patologico e incancrenito che ad ogni livello, paralizza e penalizza tutti, anche quei sanitari e operatori che con mille sacrifici tengono in vita l'ospedale. Non vi sfugga, comunque, che di questa incresciosa, drammatica, degradante situazione in cui versa l’Ospedale di Locri e di cui tutti siamo al corrente, nessuno ma, proprio nessuno, può sentirsi esonerato da responsabilità.

Partendo da questa verità, sono certo, che se l’Ospedale di Locri è ridotto oggi a un "lager" – si lo ribadisco! – è dovuto anche all’operato di coloro che negli ultimi quattro decenni lo hanno trattato come la gallina dalle uova d’oro per i profitti di chi certamente non ha avuto a cuore né l’ospedale né il bene comune, ma ha solo ottemperato ad interessi di parte.

Dispiace che si sia persa l’occasione per un serio esame di coscienza che avrebbe potuto mettere tutti in seria discussione onde assumersi le proprie responsabilità e attivandoci INSIEME a creare strategie per un processo di cambiamento, perché la locride risorga dal suo atavico e cronico fatalismo autodistruttivo.

Non è proprio questo il ruolo dei sindacati, o mi sbaglio ?



2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico

2 agosto 2020  - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico
2 Agosto 2020 - 2 Agosto 2021: un anno senza Ludovico. Il ricordo di Ludovico Lombardo ad un anno dalla sua tragica scomparsa. Sempre nel cuore dei tuoi amici e sempre nel cuore dei roccellesi.

JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini

La vera storia dei nostri emigranti che, per motivi di lavoro, sono stati "costretti" a lasciare la Terra in cerca di lavoro ma col cuore rivolto SEMPRE nell'estremo lembo della "nostra" Penisola: la CALABRIA!

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
Foto di Angelo Lagana'

DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'

Un Lungomare così, a Reggio, non si vedeva da tanti tanti anni. Le Frecce Tricolori hanno richiamato in città decine di migliaia di persone da tutte le province calabresi e da gran parte della Sicilia. La via Marina, completamente chiusa al traffico in occasione della seconda “domenica sostenibile”, s’è gremita di circa 100.000 persone che nel pomeriggio hanno assistito incantate allo spettacolo dell’Air Show “Scilla & Cariddi” con l’esibizione delle celebri Frecce Tricolore.

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VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO

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Oggi 20 marzo, nonostante le nuvole, abbiamo potuto assistere, dalle nove e mezza fino alle undici, all'eclissi di sole. Qui da noi il sole, "coperto" dall'ombra della luna, si è oscurato soltanto per il 41%. La prossima eclissi parziale avverrà nel 2026 mentre per avere un'altra eclissi solare totale dovremmo "attendere" fino al 2081.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.

FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'

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Il regalo di Natale del M°. Angelo Laganà

OLTRAGGIO ALLA CITTA'

OLTRAGGIO ALLA CITTA'
OLTRAGGIO ALLA CITTA'. Foto di Angelo Laganà


ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI

ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
Quale sindaco mai oltre a lui stesso o a chi per lui avrebbe consentito una liquidazione cosi rapida a suo favore? Un ulteriore una tantum prelevato da un fondo "segreto e nascosto". Cari elettori meditate...Dedicato a tutte quelle associazioni che partecipano alle riunioni con l'amministrazione la quale puntualmente ricorda pressappoco cosi: "Non chiedete soldi perchè non ce ne sono!"

I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE

Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.

1° classificato Roccella on youtube "A SCIRUBETTA" di Francesco Cappelleri.

2° classificato Roccella on youtube "U TARANTOZZU" di Alessandro Neumann

3° classificato "FRA I RICORDI DI UN PASSATO" di Antonio Dimasi e felice Guarneri