(ANSA) - CATANZARO, 22 NOV -
"Il 2022 segnera' la fine del regime tutelato nei mercati dell'elettricita' e del gas. Il termine di cessazione del regime di 'maggior tutela' per i clienti domestici e per alcune microimprese, rinviato piu' volte, e' stato infatti fissato dall'ultimo decreto Milleproroghe al primo gennaio del 2023.
Dopodiche' ci sara' solamente il mercato libero. Ma, a mio avviso, serve assolutamente un'ulteriore proroga, non essendoci ancora le giuste condizioni per la fine del mercato tutelato: diritto alla piena consapevolezza da parte dei clienti, assenza di pratiche ingannevoli, albo dei venditori, portale che consenta un serio confronto tra l'offerta sottoscritta al momento e quelle piu' convenienti disponibili, garanzia del giusto prezzo".
Lo afferma, in una nota, il senatore Giuseppe Auddino, del Movimento 5 Stelle. "Dal 'monitoraggio dei mercati di vendita al dettaglio dell'energia elettrica e del gas', pubblicato dall' autorita' indipendente di settore, l'Arera - aggiunge Auddino - emerge che il 90,18% di offerte del gas del mercato libero sono piu' care di quelle a maggior tutela, mentre nella luce arrivano persino al 95,28%.
Sul Portale offerte dell'Arera ci sono quasi 5 mila offerte disponibili alla consultazione e alla comparazione della spesa presenti in media piu' care rispetto al prezzo del mercato tutelato e fra i consumatori la confusione nelle informazioni regna sovrana.
Ecco perche' lo scorso aprile ho presentato un'interrogazione al Ministro Giorgetti, ancora in attesa di risposta, chiedendo quali iniziative urgenti intenda intraprendere al fine di scongiurare il caro bollette di energia elettrica e gas per famiglie e imprese determinato dal processo di liberalizzazione del mercato e di valutare l'opportunita' di un nuovo differimento della fine del mercato tutelato".
"E' evidente - sostiene ancora il senatore M5S - che non si puo' fare il mercato libero sulle spalle e le tasche delle famiglie e che occorre non avere fretta.
Il permanere di condizioni di incertezza e di scarsa trasparenza suggerisce un ulteriore rinvio del termine ad un momento piu' propizio, impedendo che piccole imprese e cittadini vedano compromesse le loro tutele.
Presentero' un emendamento che vada in questa direzione nel prossimo Milleproroghe". (ANSA).