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martedì 28 settembre 2021

SCOPPIA LA VOGLIA DI FITWALKING ANCHE A ROMA. FAUSTO CERTOMA': "CON IL FITWALKING FOR AIL HO REALIZZATO UN SOGNO"

Una settimana molto intensa quella vissuta dal prof. Fausto Certomà, tra Calabria, Puglia e Lazio, tra attività di fitwalking, convegni e iniziative solidali.

Sabato 18 Settembre, con l'associazione Calabria Fiwalking", ha promosso la prima edizione del "Roccella Fitwalking young" che ha scatenato grandissimo entusiasmo in tantissimi ragazzini che hanno attraversato, camminando e giocando, le viuzze del nostro paese.




Giovedi pomeriggio poi, partenza con destinazione Castellana grotte (Bari), dove il 24 Settembre ha presenziato alla "Notte Europea dei Ricercatori" presso l'Ente ospedaliero "Saverio De Bellis", con una  mirata relazione basata "sull'esecuzione perfetta del gesto del camminare bene".


Da Castellana Grotte a Roma il passo è breve!!! E domenica 26 Settembre, alle otto precise, Fausto insieme a Valeria, Novella e Nunzio sono a Villa Borghese per promuovere e coordinare la manifestazione solidale "Fitwalking for AIL", ossia la camminata a passo fitwalking con lo scopo di raccogliere fondi a favore dell'associazione Italiana contro le Leucemie, giunta quest'anno alla quinta edizione.

A Villa Borghese, davanti a oltre 2000 partecipanti i nostri prof . insegnano come prendersi cura di se stessi e del proprio benessere, divertendosi tutt'insieme e con allegria, prima di percorrere il tracciato disegnato all'interno dell'incantevole polmone verde della Capitale.


"Porterò nel cuore questa grande emozione - scriverà nel suo profilo facebook il prof. Certomà alla fine manifestazione di Roma - anche per la speranza che si accende quando si sostiene la ricerca. La riuscita della manifestazione di Villa Borghese è per me una grande soddisfazione dopo 10 anni di lungo lavoro e tanti sacrifici insieme al miei straordinari amici dello staff di Calabria Fitwalking che mi sono sempre vicini e mi hanno sempre supportato".


E visto che le idee e l'entusiasmo non mancano, siamo convinti... Che non finisce qui!!!


domenica 26 settembre 2021

GIUSEPPE MURIALE, REFERENTE TERRITORIALE PER ROCCELLA DEL MOVIMENTO CINQUE STELLE


Auguro buon lavoro all'amico Giuseppe Muriale, nominato delegato referente territoriale del Movimento 5 stelle per Roccella Jonica. 

Giuseppe, attivista del M5S già da diversi anni, segue con molta attenzione le vicende nazionali e territoriali del Movimento pentastellato, ed ha già in cantiere la composizione di un gruppo di lavoro nel nostro paese per affrontare i problemi e mettere insieme idee, iniziative e progetti per dare slancio all'economia di Roccella Jonica. 

Interpretando il nuovo statuto del Movimento 5 stelle, oggi c'è la possibilità che gli attivisti del Movimento si confrontino e dialoghino con altre liste civiche del paese, ed essere parte di una coalizione.

Alla luce di questo, il gruppo, che si è formato e sta crescendo in questi giorni nella nostra cittadina, si metterà subito al lavoro facendosi conoscere e coinvolgendo la società civile roccellese,  cercando di individuare persone volenterose e capaci di creare una nuova gestione amministrativa di questo paese.

In bocca al lupo .

L'INTERVENTO DELL'ING. VANESSA RIITANO NELL'INCONTRO, AL BORGO, TRA DE MAGISTRIS E I CITTADINI ROCCELLESI.

Di seguito l'intervento dell'ing. Vanessa Riitano, candidata alla carica di consigliere alle prossime elezioni regionali, esposto oggi pomeriggio in un incontro pubblico tenutesi nella piazza Borgo, con la presenza di Luigi De Magistris e del candidato consigliere Lorenzo Fascì.




Benvenuti a questo nostro incontro pubblico.
Io, come molti di voi ben sapranno, sono Vanessa Riitano, roccellese, ingegnere ambientale e docente di scuola superiore, per 6 anni consigliere comunale a Roccella Jonica, e dal 2013 in politica, oggi candidata nella lista Calabria Resistente e Solidale per la coalizione che sostiene Luigi De Magistris Presidente nelle elezioni per il rinnovo del consiglio regionale della Calabria del 3 e 4 ottobre.


Insieme a me oggi ho l'onore di avere il mio amico e compagno Avv. Lorenzo Fasci', stimato professionista di Reggio Calabria e fervente sostenitore, come me, degli ideali di sinistra, quella sinistra buona e giusta con cui io stessa sono cresciuta, che la mia famiglia, senza necessariamente dare etichette, mi ha insegnato.

Come tutti i componenti della nostra lista, anche Lorenzo è un portavoce sincero di un bagaglio culturale pregno di valori quali resistenza, attività sociali e solidali.

E ovviamente sono onorata di far conoscere alla mia Roccella Ionica il nostro candidato presidente, Luigi De Magistris, per me e per noi tutti solo Luigi, un amico ormai, un uomo del Sud, che vive e respira Sud da sempre, ma soprattutto un uomo che ha vissuto e respirato la Calabria vera per un lungo e intenso periodo della sua vita, che ne ha conosciuto la faccia più intima e bella, più vera e complessa, intanto perché sposato con una donna calabrese e poi perché in Calabria, e più precisamente a Catanzaro, è stato dal 1996 al 1998 Sostituto Procuratore e poi dal 2003 al 2008 Pubblico Ministero.


Luigi conosce il Sud perché da 11 anni fa il Sindaco di Napoli, lui campano doc, lotta da sempre per la liberazione di questa terra meravigliosa, il Sud, e lo fa senza nascondersi e mettendoci sempre la faccia. E lo fa con un respiro internazionale perché e stato anche europarlamentare e presidente della commissione bilanci in Europa.

Luigi, quindi, ha conosciuto il microcosmo di un sud che lotta da sempre per i propri diritti negati e per la liberazione dalla zavorra di uno stigma sociale duro a morire, e il macrocosmo di un Italia piena di necessità e bisogni da colmare.
Luigi ama il sud come me, e l'ho capito in una videochiamata prima e in un incontro a Roccella, di persona, poi. In queste occasioni Luigi è stato in grado di toccare le mie corde più intime e passionali di amore verso la mia terra, risvegliando in me la convinzione che scegliere di rimanere qui 18 anni fa, studiare, costruire una famiglia e lavorare, non è stato sbagliato.

Luigi mi ha confermato, come ho sempre creduto, che questa non è solo una terra bella e maledetta, ma è soprattutto una terra meravigliosa e incatenata, e sapete da che cosa? Dall'intreccio criminale di sprechi, ruberie e malversazioni prodotte dalla radicata convivenza tra criminalità organizzata e gestione pubblica.
Se vogliamo liberare la Calabria dobbiamo rompere questo intreccio.
Se vogliamo riscattare la Calabria e vederla camminare al passo del resto dell'Italia, dobbiamo mettere insieme una squadra di assessori, consiglieri, funzionari ma anche e soprattutto commissioni territoriali composte da persone legate alle problematiche sociali e ambientali.
Serve un grande movimento di massa mai effettuato in nessuna regione di Italia, un esperimento orizzontale che potrà dare speranza e fiducia ai giovani.
Serve nuova linfa per cambiare una regione fatta di burocrazie, affaristi, massonerie e gruppi di clientele.


La nostra lista, i nostri simboli, sono il richiamo alla nostra storia, a tutte quelle piccole e grandi lotte che hanno visto migliaia di cittadini scendere in piazza per difendersi dalle discariche inquinanti, dalle navi dei veleni affondati nei nostri mari, dalla devastazione della sanità pubblica e del diritto alla salute per tutti, dai posti di lavoro barattati dai governi, dalla distruzione delle filiere tessili in nome della globalizzazione, da una disoccupazione voluta e mirata per mantenere un popolo sempre sotto ricatto.

La liberazione della Calabria, è inutile girarci intorno, passa dalla lotta alla 'ndrangheta, la quale continua ad alimentarsi della speculazione edilizia selvaggia, della programmazione di emergenza, di un abusivismo incentivato per poi essere sanato.
La lotta alla 'ndrangheta la si deve fare nelle banche, negli investimenti turistici, nelle lavanderie per il danaro sporco.
La cultura della legalità si produce con il rispetto dei diritti umani, con una carcerazione riabilitativa e con politiche di inserimento lavorativo in grado di rappresentare una reale alternativa alle lusinghe dei boss locali, ovvero una complessiva azione di antimafia sociale.

Per tutto questo, proponiamo interventi legislativi su punti cruciali del nostro programma, un programma ricco e attuale, realistico e realizzabile.

A me da donna, mamma, docente e ingegnere ambientale del sud stanno particolarmente a cuore e, se ne avrò la possibilità, lotterò per:
-la sanità, perché non c'è società senza il diritto alla salute.
- le Pari opportunità, perché la legalità può passare solo attraverso l'uguaglianza e l'equità sociale
- la scuola e l'università, perché solo la cultura può formare cittadini consapevoli e onesti
- la tutela del territorio, dei boschi, del mare e dell'acqua, perché il rispetto dell'ambiente è esso stesso rispetto dell'uomo
- le infrastrutture e la mobilità sostenibile, perché non è nemmeno lontanamente pensabile che nel 2021 la Calabria sia spezzata in 2 e che da Lamezia in giù si debba scendere con i cavalli perché non esistono trasporti efficienti ed economicamente sostenibili
- e ovviamente il lavoro , il quale è il più potente strumento attraverso cui ognuno di noi può sentirsi realmente libero, dignitoso, realizzato e soprattutto immune dalla tentazione di dover cedere al compromesso con il malaffare.

Se vogliamo cambiare la Calabria, il 3 e 4 ottobre dobbiamo scegliere le persone giuste, dobbiamo scegliere persone perbene e libere. Luigi, le sue coalizioni e noi di Calabria Resistente e Solidale lo sono.

INDEBITAMENTO, COMMISSARIAMENTO, ASSENZA DI SERVIZI: ANALISI SULLA SANITA' CALABRESE DI CARLO MARIA MUSCOLO

 Negata sanità e Calabria


La sanità calabrese, in quest'ultimo decennio, è divenuta la sintesi drammatica dei mali e dei problemi della Regione, come e, forse, più della 'ndrangheta, a cui si connettono tutte le responsabilità delle classi politiche e dirigenti non solo regionali, ma anche, se non soprattutto, nazionali. Non esiste dubbio che la sanità calabrese, per i robusti ed estesi interessi che vi ruotano attorno, è stata sempre al centro di molteplici e spesso incredibili provvedimenti dei vari governi, di destra e di sinistra, che si sono succeduti in questi anni, ma che non sono mai stati decisivi nel risolvere l'annoso problema della sua inefficienza.


Partiamo dal titolo: negata sanità, perché non si può parlare di mala sanità, che contraddistingue un qualcosa che funziona sia pure male, in una Regione dove il diritto costituzionalmente garantito all’assistenza sanitaria è negato, prima che mal erogato.

Negato, perché ognuno ha il diritto a potersi curare a casa propria e non doversi affidare a viaggi della speranza.

In argomento si è scritto tutto ed il contrario di tutto, ma nulla è stato fatto perché si risolvesse il problema, anzi lo stesso si è progressivamente aggravato con il passare del tempo.

E se si è aggravato, forse, dipende anche dall’atteggiamento di sottomissione e rassegnazione dei cittadini, che non hanno reagito con la stessa forza e determinazione di chi da sempre ha voluto porli in situazione di inferiorità e negata sanità.

La crisi del sistema sanitario calabrese ha molti risvolti e molteplici cause.

E tutti inquietanti, la sanità, in quest’ultimo decennio, è divenuta la sintesi drammatica dei mali e dei problemi della regione, come e, forse, più della ‘ndrangheta, a cui si connettono tutte le responsabilità delle classi politiche e dirigenti non solo regionali, ma anche, se non soprattutto, nazionali.

Non esiste dubbio che la sanità calabrese, per i robusti ed estesi interessi che vi ruotano attorno, è stata sempre al centro di molteplici e spesso incredibili provvedimenti dei vari governi, di destra e di sinistra, che si sono succeduti in questi anni.

Nell’ultimo periodo, la sanità calabrese è stata attenzionata, in modo quasi morboso, anche dai media nazionali, che ne hanno tratto spunti per servizi giornalistici a contenuto sensazionale e scandalistico, a volte macchiettistico e spesso ai confini della realtà. Il che ha creato solo confusione e ulteriore discredito su una regione, che si allontana sempre di più dagli standard di civiltà e di benessere della società italiana ed europea.

Ed ha allontanato ancora di più la ricerca della verità, delle cause e dei possibili rimedi per una situazione che appare ormai quasi senza via d’uscita.

La sanità calabrese è stata ed è commissariata, da oltre un decennio e a tutti i livelli gestionali, da parte dei governi nazionali, che hanno spedito qui una collezione di personaggi, quasi sempre con le stellette, giusto per rafforzare la lettura che da 160 anni viene fatta da Roma delle vicende di questo territorio, e sul volto che assumono le istituzioni statali da queste parti, prefetti, generali, magistrati e gabellieri... Lasciando che la politica si ritagli uno spazio parassitario all’ombra del potere dell’apparato regionale e degli enti locali e di chi muove le fila del tutto, ed anche poco nascosto, senza timore di essere smascherato.

Ed allora occorre tornare all’anno 2011, appena successivo alla approvazione del DM 26 novembre 2010 e all’approvazione del decreto delegato n. 88/2011, attuativo del federalismo fiscale (legge 42/2009), che prevedeva gli interventi speciali per le aree deboli, quando occorreva intervenire con una perequazione del debito pregresso, che consentisse di resettare ed intervenire per cambiare.

Una sorta di bonifica del deficit patrimoniale allora appena al di sotto dei due miliardi, risolto il quale fare ripartire la Calabria dagli stessi blocchi delle altre regioni.

All’epoca il lavoro di rendicontazione dell’indebitamento della sanità calabrese, consolidato al 31 dicembre 2008, effettuato dall’allora commissario di protezione civile, portò ad un mutuo agevolato trentennale, che sarà a carico della Regione sino al 2040.

Da lì ad oggi, il nulla in tal senso, con un andirivieni di commissari ad acta, cui sono state affidate le sorti della Calabria e dei calabresi, senza però le occorrenti misure accessorie.

Quindi, senza prevedere gli investimenti necessari a fare ciò che occorreva per conseguire il «minimo sindacale», ma soprattutto per compensare il vero punto debole: l’assistenza territoriale.

Quella che nella sua di fatto inesistenza, la mancata sanità, ha fatto esplodere tutti i rischi connessi al coronavirus. Nulla è stato fatto perché la Calabria fa comodo così com’è.

Una Regione ove la ‘ndrangheta vive di appalti e di rapporti contrattuali di somministrazione di prestazioni essenziali, e non importa se grandi inutili forniture di beni e servizi.

Mi viene ad esempio, negli anni passati, l’acquisto di cinque strumenti per mammografia digitale, poi sanzionato pesantemente dalla Corte di Conti.

Sono strumenti di ultima generazione che permettono una estrema e accurata diagnostica delle lesioni mammarie, nelle altre Regioni disponibili uno per ognuna, essendo strumento diagnostico di remota istanza per le patologie mammarie. Di contraltare, si pensò di investire esclusivamente su un rinnovo tecnologico per qualche centinaia di milioni di euro, spesi poi per comprare le solite attrezzature che non sono servite affatto a cambiare la qualità del regime erogativo; quattro nuovi ospedali, rimasti sulla carta da dodici anni, a fronte della chiusura della quasi totalità degli ospedali periferici esistenti senza mettere nulla al loro posto.

Mi viene da pensare, per averla vissuta come esperienza professionale, la fornitura, nei primi anni 1980 di oltre un miliardo di vecchie lire ad una USL calabra di protesi d’anca e ginocchio, quando non c’erano nemmeno le persone sane, non malate, che potessero averne bisogno, in tale quantità.

Oggi dopo tutti questi disastri si puntano i riflettori. Pronti a fotografare il triste esistente senza che alcuno riconduca al disastro, giustamente televisivamente mostrato, le relative responsabilità. Senza approfondire anche se il materiale non mancherebbe. E senza, a qualunque livello, una profonda riflessione sulla necessità di ripristino del diritto fondamentale che la Costituzione consacra nell’articolo 32: la tutela della salute!

Ed anche dall’articolo 38 della Carta: l’assistenza sociale, usata in Calabria per creare consenso, non per togliere dal disagio sociale, e quindi spesso erogata senza reale bisogno. La Calabria commissariata per tredici anni - di cui i primi due di protezione civile a fronte delle morti innocenti che produceva e di un indebitamento che non si conosceva - ha bisogno di altro. Ha bisogno di ciò che occorre a tutte le regioni, ovverosia della ricostruzione dell’assistenza territoriale che non c’è (buone, ad esempio, le case di comunità di avanzata generazione) e delle attenzioni domiciliari necessarie alla cura della persona, che nel post-Covid sarà più che indispensabile, nonché di una riconversione del più generale assetto ospedaliero (buoni, ad esempio, i presidi di prossimità), sì da renderlo pronto ad ogni evenienza.

Ed ha bisogno delle attenzioni che nessuno le ha mai dedicato. Le occorre uno strumento straordinario di revisione, magari compartecipato dalla magistratura contabile, che scopra cosa c’è nei suoi bilanci (e non solo in quelli della sanità!), con una conseguente disponibilità perequativa statale, senza porre il solito carico alla Regione di provvedere al naturale ammortamento. Non ce la farebbe mai! Ha bisogno di una svolta e non c’è più tempo da perdere, ed occorre la reazione di tutti i cittadini, che urlino la loro rabbia, ma la rendano pubblica, la formalizzino nelle sedi, tutte, deputate, senza affidarla al politico desideroso di consenso di turno.

Si richiedano investimenti mirati, quindi individuati a seguito di riforme strutturali, che sono tutt’altra cosa dei Programmi operativi triennali (da rinnovare con dentro il Piano Covid e riapprovare così per il triennio 2021-2023!), cui è da anni sottoposta per ragioni di commissariamento, che le stanno recitando un progressivo de profundis.

Carlo Maria Muscolo.


Articolo pubblicato su "la Riviera" n. 39 del 26 Settembre 2021.

ARRIVA SETTEMBRE E TUTTO SI SMONTA!


Credo che smontare l'accesso in spiaggia ai disabili ai primi di settembre cosi come le docce pubbliche (quantomeno nel tratto di lungomare a nord di Roccella), smontare la bau beach (lato nord) sono segnali di pura inciviltà e trascuratezza da parte dell'amministrazione comunale. 

Prima, a parole, si intende prolungare il più possibile l'estate roccellese, poi con i fatti, scusa se rubo una frase al mitico Edoardo Bennato, - si smonta il palco in fretta perché anche l'ultimo degli addetti ai lavori ha a casa qualcuno che l'aspetta

Ma è mai possibile? Roccella nel cuore del Mediterraneo, che vanta un clima gradevole ed estivo anche in ottobre, ai primi di settembre ammaina la bandiera blu, per modo di dire visto che sventola ancora oggi, e chiude la stagione! 

Oramai si parla solo del concerto di Zucchero Fornaciari e dei 1.000+250 miseri posti per assistere al concerto. Dov'è il turismo? Dove sono i servizi essenziali sulla spiaggia e soprattutto perché un turista settembrino dovrebbe scegliere Roccella? 

Sono riflessioni su cui gli amministratori dovrebbero riflettere anziché farsi la passeggiatina sul lungomare che oggi, rimanendo in tema, appare poco curato e pure desolato. 

Siamo lontani anni luce da Rimini, da Riccione, da Forte dei Marmi, ma così facendo ci allontaniamo ancora di più. Io lo trovo inaccettabile, mi piacerebbe conoscere il pensiero anche della FEE che ogni anno, stranamente, ma molto stranamente, ci assegna la bandiera blu più per "amicizia" che per meriti reali e vorrei inoltre conoscere anche il tuo pensiero sull'argomento, grazie ed un caro saluto. 

RH


Caro RH,

hai detto bene all'inizio....A parole s'intende allungare la stagione, con i fatti, poi, si fa tutt'altro. 

Già con i fatti si constata l'amara verità che affligge tutta la nostra Riviera, ossia che accanto ai grossi problemi dell'ospedale precario, delle strade datate, c'è l'assenza di un turismo serio ed organizzato che va oltre i 20 giorni di Agosto.

Viviamo in una zona dalle grandi potenzialità, che potrebbe essere molto meglio valorizzata, ma, purtroppo, non ci sono le capacità (o le volontà) di creare squadra, e, purtroppo, l'arroganza di alcuni amministratori di sentirsi migliori degli altri, non contribuisce a creare un clima di accordo e condivisione di idee. 

Esiste il Comitato dei sindaci, ma lo hai mai visto discutere di turismo sostenibile o fare un incontro con gli operatori turistici e gli albergatori per tentare di fare un progetto unico per la Riviera dei Gelsomini?  E mai come in questo momento sarebbe utile ed indispensabile avere delle idee per progettare nuove iniziative da inserire nel piano di investimenti del PNRR. 

Lavorare, ad esempio, tutt'insieme, per ottenere le cinque vele di Legambiente che, da qualche anno, non assegna più le vele ai singoli Comuni, ma all'interno Comprensorio turistico, ovvero a un territorio più ampio che coinvolge più amministrazioni comunali. Una scelta dettata dal fatto che, chi va in vacanza, difficilmente si ferma davanti ai confini amministrativi, ma visita spesso un territorio più ampio.

Mettere insieme tutte le grandi risorse architettoniche, naturalistiche, culturali, gastronomiche e servizi come il trekking, la canoa, il fitwalking in un grande pacchetto turistico che prevede l'utilizzo di alberghi, bed & breakfast, case in affitto (lavorare in ogni paese per creare "l'albergo diffuso" che aumenti i posti letto e favorisca il turismo a ogni livello) da promuovere e far conoscere in Germania, Svizzera, Polonia, Inghilterra, con la programmazione di voli a basso costo e collegamenti con gli aeroporti calabresi, potrebbe essere il lancio del turismo di bassa stagione. 

Purtroppo lo abbiamo visto tutti, non servono ne concerti ne manifestazioni delle più disparate a far decollare il turismo; occorrono servizi e promozione.

Avremmo bisogno di una straordinaria passeggiata panoramica intorno al castello (che invece hanno lasciato in abbandono con il conseguente spreco di denaro pubblico dopo la distruzione causata dagli incendi); avremmo bisogno di un Castello ricco di contenuti (e invece siamo qui a d aspettare, invano, un museo multimediale che sicuramente verrà fuori alla vigilia delle prossime elezioni), dove la gente è  invogliata a partire da ogni parte per venirlo a visitare, e non per il panorama esterno; avremmo bisogno di un borgo-museo, ricco di "magazzeni" da visitare con esposti reperti storici e mostre accattivanti. E potrei continuare... 

Purtroppo finchè la politica roccellese spenderà tutte le proprie risorse e concentrazione verso un festival jazz ormai fallito da anni e verso i concerti di quest'anno che desertificano il paese e concentrano le persone solo verso il teatro al Castello, Roccella resterà sempre con i suoi 20 giorni all'anno di turismo di ritorno.

Nicola Iervasi

sabato 25 settembre 2021

IN RISPOSTA ALLE CRITICHE SULLA SERATA DEL JAZZ CHE DOVEVA ESSERE ANNULLATA!!!

Sul profilo Facebook di una persona, facente parte del gruppo Roccella prima di tutto giovani, ieri ho letto un post dal contenuto molto simile all'articolo scritto dal sindaco di Roccella all'indomani dell'ultima serata del festival jazz in cui giustificava il fatto di non aver potuto annullare la serata dei concerti alla luce del tragico incidente che ha causato la morte di Silvestro e Giusi.

Il post di questa persona, in più, ha avuto l'intento di criticare la mia posizione in merito alla vicenda, ossia il sentimento mio e di tantissimi cittadini roccellesi a cui sembrava naturale, ovvia, scontata, la sospensione della musica davanti a una tragedia cosi immane. 

Se alla mancata sospensione poi ci aggiungiamo la motivazione riferita dal sindaco (e ripresa poi ieri da questa persona), che riporto testualmente "per obblighi derivanti dai contributi pubblici", la rabbia e l'amarezza aumenta perchè questa dichiarazione altro non significa che, per non perdere i contributi pubblici, si è dovuto far suonare... di conseguenza si dichiara quanto il dio denaro sia più importante della disgrazia avvenuta. 

Già solo il fatto di aver dovuto giustificare la decisione con un fiume di parole che facessero da scusanti, fa capire che non si è trattato della decisione più spontanea e rispettosa  che doveva essere presa.

Il sottoscritto non ha fomentato nessun risentimento politico, ha solo riportato l'aberrante dichiarazione e decisione fatta dall'amministrazione, ossia che non si è potuto sospendere la serata "per obblighi derivanti dai contributi pubblici ricevuti".

Non ce l'ho affatto con il ragazzo o con le persone che poi hanno commentato ulteriormente, per carità, capisco la loro fede politica, però una cosa gliela voglio dire... abbiate il coraggio di tenere la schiena dritta, abbiate il coraggio di pensare con la vostra testa. Oggi voi avete fatto una gaffe enorme perchè siete quelli che avete giustificato la scelta dell'amministrazione di far suonare i musicisti in un clima di desolazione e tristezza assoluta, ma non è la vostra scelta. Perchè voi sareste stati pronti ad osannare l'amministrazione anche nel caso avesse deciso di sospendere la serata del festival.

E allora mi domando:  è più strumentalizzazione difendere qualsiasi decisione venga  presa dall'amministrazione comunale, oppure avere il coraggio di decidere con la propria testa qual è la cosa giusta o non giusta da fare?

Si è vero, il sottoscritto è fatto completamente di un'altra pasta; il sottoscritto avrebbe sospeso l'ultima serata del festival anche a costo di pagare le penali, perchè quella serata, dove c'erano pochissime persone presenti, in quella situazione surreale, non andava proprio fatta (non siate ipocriti a prendere la scusa di aver dovuto onorare chi ha pagato gli abbonamenti o il biglietto, perchè cosi non fate altro che aggravare il vostro tentativo di giustificarvi); cosi come il sottoscritto avrebbe sospeso, qualche anno fa, un convegno sulla raccolta differenziata organizzata dal Comune, proprio mentre in Chiesa si tenevano i funerali di un dipendente comunale morto prematuramente; cosi come il sottoscritto non avrebbe mai e poi mai tagliato il nastro del lungomare Sisinio Zito a tre giorni dalle elezioni amministrative del 2019, strumentalizzando un defunto per scopi elettorali.

Alla luce di tutto ciò cari ragazzi, prima di mettere le mani sulla tastiera facciamoci tutti un esame di coscienza e usiamo il cervello, sintonizzandolo verso il buon senso e il rispetto prima che per l'astio verso gli altri, ed abbiate il coraggio, davanti agli errori commessi, almeno di stare in silenzio.


venerdì 24 settembre 2021

IL SINDACO DELLA CITTA' METROPOLITANA DI REGGIO LUNEDI' SARA' A ROCCELLA A SOSTEGNO DELLA CANDIDATURA DI MIMMA PACIFICI

Lunedi 27 Settembre in Largo Don Molinero, presso la segreteria politica di Mimma Pacifici, candidata nella lista del Partito Democratico a sostegno di Amalia Bruni presidente della Regione Calabria, sarà presente Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria nonchè della Città Metropolitana di R.C.

Il sindaco Falcomatà insieme a Mimma Pacifici, si confronteranno con i cittadini e affronteranno le diverse problematiche che attanagliano il nostro territorio, lanciando idee e facendo conoscere le prospettive e i progetti in campo per la loro soluzione.







giovedì 23 settembre 2021

IL PROF. FAUSTO CERTOMA' INTERVERRA', OGGI 24 SETTEMBRE, ALLA NOTTE DEI RICERCATORI A CASTELLANA GROTTE (BARI)


La Notte Europea dei Ricercatori (European Researchers’ Night), è uno dei principali eventi internazionali dedicati al dialogo tra ricerca e cittadini promossi nell’ambito delle azioni Marie Skłodowska-Curie del Programma Horizon, e si svolge ogni anno dal 2005 l’ultimo venerdì di settembre  dalle ore15.00 all’una di notte.

L'evento ha coinvolto lo scorso anno oltre 2 milioni di visitatori, 36.000 ricercatori, Enti di ricerca, Università, Associazioni ed altre realtà importanti impegnate nella promozione di attività divulgative, tutte rigorosamente gratuite.

La Notte dei Ricercatori 2021 coinvolge in Italia 6 Progetti per un totale di 79 città, con visitatori provenienti da 29 Paesi europei.

Focus delle iniziative sarà la narrazione del legame esistente tra ricerca e territorio investigando le nuove conoscenze nei settori delle nanotecnologie, biotecnologie, medicina personalizzata, aerospazio, agroalimentare, biodiversità, materiali per la sostenibilità, dieta mediterranea e archeologia.

Fra le 79 città italiane che ospitano "la notte dei ricercatori" c'è Castellana grotte, in provincia di Bari. Qui la manifestazione è promossa dall'IRCCS "Severio De Bellis", ospedale specializzato in gastroenterologia diretto dal prof. Gianluigi Giannelli.

Il tema scelto quest'anno nell'appuntamento di Castellana Grotte è la "Dieta mediterranea, la scoperta scientifica della tradizione", con l'obiettivo di promuovere la Ricerca scientifica nell'ambito della salute attraverso un workshop dove si parla di stile di vita, intolleranze alimentari e nutraceutica, coniugati sia in ambito assistenziale che scientifico.

Fra i relatori è stato invitato ed interverrà il prof. Fausto Certomà, insegnante di Educazione Fisica, componente dell’Organismo Regionale per lo Sport a Scuola dell’Ufficio Scolastico Regionale-MIUR, Formatore Territoriale FitWalking Area Manager e Education team su incarico del FitWalking Italia, Presidente della ASD Calabria FitWalking.

La relazione del prof. Certomà sarà un intervento tecnico sportivo impostato sull'esecuzione perfetta del gesto del camminare bene.


In bocca al lupo al prof. Certomà che, siamo sicuri, contribuirà a far conoscere degli stili di vita salutari, dando come  esempio la lunga e coinvolgente esperienza maturata nel nostro territorio, impreziosendo l'importante manifestazione internazionale de "la notte dei ricercatori" di Castellana Grotte.

LUIGI DE MAGISTRIS A ROCCELLA IL 26 SETTEMBRE.

Domenica 26 Settembre, il candidato alla presidenza della Regione Calabria, Luigi De Magistris, oggi sindaco di Napoli, sarà presente a Roccella Jonica in Piazza Borgo, alle ore 16.30.

Interverranno i candidati a consigliere per la lista Calabria resistente e solidale, la roccellese Ing. Vanessa Riitano e l'avv. Lorenzo Fasci, segretario regionale del PCI.

Concluderà Luigi De Magistris.



mercoledì 22 settembre 2021

QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO. LE MIE CONSIDERAZIONI SU L' ESTATE ROCCELLESE.

Pubblico un estratto dell'articolo inviato qualche giorno fa ai simpatizzanti del blog. 

Dopo un po' di tempo che non lo facevo più, infatti, ho voluto testare quante persone sono interessate a conoscere l'altra verità, quella che spesso si vede o si percepisce, ma che nessuno dice, e sono contento che a richiedermi l'articolo siete stati in tanti. 

Si perchè credo sia arrivato il tempo di constatare a quante persone non piace questo modo "feudale" di gestione amministrativa; è necessario vedere quante intelligenze sono disponibili a lavorare per questo paese per creare più sostanza che apparenza; un gruppo volenteroso, consapevole che con questo andazzo si va dritti verso il dissesto finanziario, non c'è nessuna crescita, nè culturale nè economica, e, se non si cambia con persone capaci di creare iniziative di forte impatto turistico e attrattivo, continueremo a sperare nella "manna dal cielo" e a vivere dei 20 giorni di turisti di ritorno di Agosto.

Ed iniziamo… 

E non posso che iniziare con la tristezza ancora nell’animo, che è difficile che vada via, come del resto in tutta la nostra Comunità, per la gravissima perdita di Silvestro e Giusy, di Patrizia Lombardo e Raffaella Scali. Un mese davvero terribile.

 

Voglio dire due parole per un'altra giovane vita persa il il 2 Agosto 2020: peccato che a distanza di un anno ancora non si sono presi provvedimenti per chiudere in maniera definitiva quel passaggio dei binari molto pericoloso, e peccato che nessuno ha riposto in quel luogo un vaso di fiori in memoria del nostro caro ragazzo.

 

Qualche parole voglio dirla in merito all'avv. Fragomeli (Capo dei vigili) e alla signora Fraula. Seguo con costanza l'evolversi del loro  stato di salute, ma non mi espongo nel riferirlo pubblicamente, perchè siamo di fronte a una situazione molto delicata. Gli auguro, dal profondo del cuore, ogni bene e, sono sicuro, le nostre preghiere contribuiranno alla loro completa guarigione. 

 

Ed ora iniziamo con le vicende cittadine. Gli argomenti sono tanti. Quindi per ogni cosa, cercherò di essere sintetico, dicendo, però, quel che c'è da dire. Chi poi ha bisogno di approfondire su qualche argomento mi trova sempre disponibile.

Si è issata anche quest'anno la bandiera blu, e ne siamo tutti contenti, ma non sempre la pulizia del mare è stata all'altezza; in diverse giornate il mare è risultato sporco con quella tipica schiuma grigia galleggiante. In linea di massima la pulizia del lungomare è stata efficiente, ma di farla anche nei sottopassaggi tra la 106 e il Lungomare se ne sono dimenticati; le periferie del paese sono da sempre lasciate in abbandono con sporcizia e erbacce a non finire; per non parlare delle contrade - c.da Maria soprattutto - con una strada che è davvero molto pericolosa a percorrerla, con buchi, dislivelli e frane che interrompono la carreggiata tant'è che si rischia di cadere sotto una scarpata.

E veniamo alla nota dolente dei parcheggi a pagamento istituiti, da quest'anno, per tutto il Lungomare.

Chi vi scrive non è contro i parcheggi a pagamento cosi come era stato fatto negli anni scorsi; ma non sono d'accordo al pedaggio in una forma cosi aggressiva come quest'anno, anche davanti alle strutture balneari che già pagano di per se le concessioni comunali per il tratto di spiaggia che occupano.

Se è vero che ad Agosto tutte le strutture hanno lavorato, si è persa però l'economia di tutto il mese di Luglio, perchè le famiglie dei paesi interni che, a Luglio, volevano andare a pranzare o prendere un ombrellone al lido, sono stati scoraggiati dal parcheggio a pagamento, non perchè non avevano i soldi, ma perchè lo ritenevano ingiusto come principio. A fine Luglio, infatti, i titolari di diverse strutture balneari, visto il consistente calo di presenze rispetto agli anni precedenti, erano su mille furie e per protesta volevano consegnare i grattini dei parcheggi da vendere per il Comune.

 

Si dice sempre la stessa cosa: "Occorre far pagare i parcheggi perchè "quelli della Piana" vengono a mare, si portano tutto, e non spendono nulla..."

Chi ha preso questa decisione in virtù di questo, non ha fatto i conti con il motto "Fatta la legge, trovato l'inganno". Se il Comune ha pensato di fare il furbo con gli abitanti della Piana, loro sono stati più furbi ancora.... congestionando le vie principali del paese, parcheggiando in via Giardini e via Zirgone e scendendo a mare a piedi. Cosi facendo però si sono penalizzate le attività commerciali del centro del paese, perchè i clienti dei negozi, non trovando parcheggio, si sono spostati “a prendersi il caffè” altrove.

Queste decisioni, in un paese normale, andrebbero discusse con le attività commerciali, le strutture balneari, mentre qui da noi vengono prese in maniera capestro.

 

Capitolo "Roccella summer festival". Nessuno può dire che a Roccella non sono giunti artisti di grande livello; effettivamente sono arrivati i migliori della musica italiana, compreso l'appuntamento  di Zucchero (nonostante sui social l'immagine di Roccella ne è uscita maluccio visto il prezzo molto alto del biglietto, il più alto di tutta la tournèe di Zucchero)

Ma, a parte la gravissima situazione di non aver previsto, per questi concerti, i posti riservati alle persone diversamente abili, c'è qualcosa che bisogna sapere e che nessuno ha detto mai.

Gli artisti giunti a Roccella erano abituati, prima del Covid, agli stadi, a un pubblico di oltre 10 mila persone. Nell'anno della ripartenza, le norme anti-covid adottate in tutta Italia, hanno deciso che, i concerti che si tengono negli spazi aperti, non possono superare le mille persone. Il teatro al Castello di Roccella, quindi, è diventata una grande risorsa, è stato l’ideale per poter organizzare questi concerti, considerato che non c’era bisogno neanche di montare nessun tipo di palco.

Naturalmente essendo la capienza limitata a mille posti per imposizione di legge, il cachet degli artisti, nessuno dei quali aveva grandi attrezzature e tanti musicisti e maestranze a seguito, è stato drasticamente ridotto rispetto ai classici cachet degli stessi artisti prima del Covid.

In sostanza possiamo dire che gli incassi dei biglietti venduti sono stati il doppio rispetto alle spese del concerto. Il manager e organizzatore degli eventi, ossia la EsseEmme Musica, solo con gli incassi del biglietti ha fatto il suo congruo guadagno. Ma ciò non gli è bastato, perchè, prima che iniziasse il Festival, la EsseEmme Musica ha fatto una serie di richieste al Comune di Roccella Jonica, e il Comune di Roccella ha acconsentito a tutto, in gergo “s’abbasciau i carzi!”

E il tutto significa che il Comune di Roccella, a spese sue (anzi di noi cittadini!), ha dovuto provvedere:

al pagamento di tutte le spese per gli artisti e dello staff  al completo (colazione, pranzo, cena e pernottamento), la gratuità del teatro al Castello e di tutte le attrezzature e dei costi dell'energia,  della composizione di una commissione di vigilanza per la normativa Covid, e, udite udite, dare alla EsseEmme Musica un contributo di 30 mila euro!!!


Possiamo ben dire che la EsseEmmeMusica ha si portato grandi nomi della musica leggera ma con il sindaco di Roccella ha trovato l'America; 

Già a Roccella la "furbastra" EsseEmme Musica ha addocchiato la gallinella, se l'è ben studiata e l'ha proprio spolpata fino all'osso. 

Non l'hanno più voluta a Catanzaro, non l'hanno più voluta a Soverato e ce la siamo presi noi, perchè qui da noi ha trovato chi, in un batter d'occhio, gli ha dato tutto quello che voleva.

 

Io credo che sia stato ingiusto donare 30 mila euro ad un privato che già si intasca i lauti soldi degli ingressi, quando già gli è stato dato il teatro al castello gratis (struttura che come dicevamo è diventata importantissima in Calabria in tempo normativa Covid) e vitto e alloggio per tutti gli artisti.

Tu, amministrazione comunale, santo iddio, non trovi i soldi per pagare le bollette del gas per il riscaldamento delle scuole, non paghi la convenzione con il canile, non paghi i contributi assistenziali per gli operai stagionali, e regali 30 mila euro cosi come se nulla fosse???

 

Ma il peggio, cari amici non è questo; il peggio è che se il Comune di Roccella Jonica aveva intenzione di dare 30 mila euro, esisteva nel nostro paese un manager molto serio, che in passato è sempre stato affidabile, ha sempre portato grandi artisti, che sicuramente sarebbe stato all'altezza della situazione.  Avremmo cosi valorizzato persone del nostro paese che, in passato, si sono spese per Roccella anche rimettendoci!!!


Andiamo avanti. Questione Covid. 
Come abbiamo avuto modo di rimarcare il mese scorso, il Comune ha completamente mollato la presa sull'emergenza sanitaria.

Davanti ad oltre 70 casi di Covid a fine Luglio presenti a Roccella, ha continuato, imperterrita, a fare manifestazioni su manifestazioni, con assenza di controlli su distanziamento e mascherina. 

Quest'inverno bandiere, striscioni, appelli, chiusure e restrizioni a più non posso (come era giusto che fosse!!!); quest'estate, invece, liberi tutti!!! La situazione era grave sul nostro territorio con tantissimi casi e loro - se non fosse stato per le insistenze di questo blog - nessun comunicato!!! E, chi vi scrive, solo perchè ha riferito che eravamo di fronte al più alto numero di contagiati mai avuto a Roccella, è stato definito, da questi signori, un complottista!!!

Prima delle mie considerazioni sul festival jazz, qualche parola devo dirla in merito al consiglio comunale di domenica 5 Settembre. 

L’ultimo consiglio Comunale risaliva al 30 Marzo scorso. Per 5 mesi il Consiglio non si è mai riunito. Sono trascorsi addirittura i termini di presentazione in Prefettura del bilancio consuntivo 2020 tant’è che la Prefettura ha inviato una lettera dando l’ultimatum al Consiglio Comunale a riunirsi ed approvare il bilancio consuntivo, pena lo scioglimento del Consiglio stesso.



Il Consiglio Comunale si riunisce, cosi, il 5 Settembre con 10 punti all’ordine del giorno, e, fra questi, tutti gli atti essenziali della gestione amministrativa del Paese, ossia bilancio consuntivo 2020, bilancio preventivo 2021, Documento Unico di Programmazione, aliquote IMU, aliquote IRPEF, Tariffe TARI. La convocazione dei consiglieri viene fatta soltanto 5 giorni prima.

In sostanza tutto ciò che, in ogni parte d’Italia, si discute in tre Consigli Comunali. qui a Roccella si fa in un gran minestrone e si porta in discussione in un solo Consiglio Comunale e, per lo più, senza fornire gli atti amministrativi per la visione ai consiglieri di opposizione, nonostante, comunque, in cinque giorni, non è assolutamente possibile visionare, valutare per relazionare. 

Nessuna commissione consigliare è stata convocata per preparare il Consiglio con gli atti amministrativi più importanti.

Conclusione sostanziale in poche parole: 

A Roccella Jonica le aliquote e le tariffe dei tributi continuano tutti ad essere al massimo; di contro i cittadini non riescono a pagarle e continua ad aumentare, di anno in anno, l’evasione fiscale. I debiti per l’accensione di mutui  e prestiti sono al livello limite. Siamo davvero in una botte… che sta per esplodere!!!

 

Festival Jazz: apprezzabile l'impegno dei giovani che hanno dato l'apporto importante e logistico per la realizzazione del festival, gratuitamente; ma io mi domando e chiedo, ma nessuno si fa un esame di coscienza nel dire: mamma mia che vergogna far suonare gruppi di musicisti con una manciata di spettatori???

Non sono bastati le “suppliche” del sindaco per vendere gli abbonamenti, la gente neanche gratis e presa dai capelli ci è andata. Sono stati capaci a fare flop anche di fronte ad un'artista cosi importante come Noah.

La musica Jazz è di nicchia, musica per intenditori; chi organizza un Festival lo deve rendere talmente appetibile e promuoverlo a livello nazionale in modo da far giungere qui persone appassionate del genere, da tutta Italia, cosi come avveniva negli anni 80 e 90.

Se non ci sarà un cambio di passo nella gestione di questo festival, qui a Roccella non verrà più nessuno per il Jazz; la sua fama è pessima; Roccella ha la nomea di non aver pagato gli artisti, cosa vera fatta negli anni in cui l'Associazione Culturale Jonica era moribonda. Un festival Jazz non si programma una settimana prima della sua realizzazione; questo è solo un accanimento del volerlo fare a tutti i costi, non è un evento che punta a una crescita culturale ed economica del nostro paese e del nostro territorio.

Nessuna immagine per tutto il festival Jazz è stata pubblicata da siti online, giornali o trasmessa dalle televisioni dove fosse inquadrata la platea (semi vuota!). Questo chiamasi complottismo!!!

E dulcis in fundu il grande scempio combinato da un Comune che non ha annullato la serata del jazz davanti alle due tragiche morti di Giusy e Silvestro. Perchè? "Per obblighi derivanti dai contributi pubblici ricevuti". Ammettere cosi clamorosamente che il denaro è più importante della perdita di due vite umane non è proprio una reazione da persone umane. Scusatemi, ma lo dovevo dire.

Grazie ancora dell'attenzione e, se vi va, chiedetemi approfondimenti

Del parere di chi non mi legge con pregiudizio, ma con lo spirito di chi vorrebbe vedere veramente crescere questo nostro paese, ne ho estremo bisogno, ne abbiamo tutti bisogno.


2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico

2 agosto 2020  - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico
2 Agosto 2020 - 2 Agosto 2021: un anno senza Ludovico. Il ricordo di Ludovico Lombardo ad un anno dalla sua tragica scomparsa. Sempre nel cuore dei tuoi amici e sempre nel cuore dei roccellesi.

JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini

La vera storia dei nostri emigranti che, per motivi di lavoro, sono stati "costretti" a lasciare la Terra in cerca di lavoro ma col cuore rivolto SEMPRE nell'estremo lembo della "nostra" Penisola: la CALABRIA!

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
Foto di Angelo Lagana'

DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'

Un Lungomare così, a Reggio, non si vedeva da tanti tanti anni. Le Frecce Tricolori hanno richiamato in città decine di migliaia di persone da tutte le province calabresi e da gran parte della Sicilia. La via Marina, completamente chiusa al traffico in occasione della seconda “domenica sostenibile”, s’è gremita di circa 100.000 persone che nel pomeriggio hanno assistito incantate allo spettacolo dell’Air Show “Scilla & Cariddi” con l’esibizione delle celebri Frecce Tricolore.

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VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO

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Oggi 20 marzo, nonostante le nuvole, abbiamo potuto assistere, dalle nove e mezza fino alle undici, all'eclissi di sole. Qui da noi il sole, "coperto" dall'ombra della luna, si è oscurato soltanto per il 41%. La prossima eclissi parziale avverrà nel 2026 mentre per avere un'altra eclissi solare totale dovremmo "attendere" fino al 2081.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.

FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'

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Il regalo di Natale del M°. Angelo Laganà

OLTRAGGIO ALLA CITTA'

OLTRAGGIO ALLA CITTA'
OLTRAGGIO ALLA CITTA'. Foto di Angelo Laganà


ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI

ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
Quale sindaco mai oltre a lui stesso o a chi per lui avrebbe consentito una liquidazione cosi rapida a suo favore? Un ulteriore una tantum prelevato da un fondo "segreto e nascosto". Cari elettori meditate...Dedicato a tutte quelle associazioni che partecipano alle riunioni con l'amministrazione la quale puntualmente ricorda pressappoco cosi: "Non chiedete soldi perchè non ce ne sono!"

I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE

Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.

1° classificato Roccella on youtube "A SCIRUBETTA" di Francesco Cappelleri.

2° classificato Roccella on youtube "U TARANTOZZU" di Alessandro Neumann

3° classificato "FRA I RICORDI DI UN PASSATO" di Antonio Dimasi e felice Guarneri