Da cittadino che segue da diversi anni le vicende politiche di questo paese, davanti agli atti venuti alla luce in questi ultimi mesi, mi sento seriamente preoccupato della situazione che si prospetta sul futuro del nostro paese.
Ho sempre pensato e sostenuto che Roccella vivesse sul filo del rasoio a livello di quadratura del bilancio allorquando con le tariffe IMU e TASI sono state adottate le aliquote più alte, e tutti gli altri tributi e balzelli sono stati innalzati al massimo, siamo stati i primi ad adottare la tassa di soggiorno e siamo stati i primi ad accanirci contro gli automobilisti con migliaia di multe, e siamo stati gli unici e soli che in un paese di 6000 abitanti per fare la differenziata spendiamo un milione e 100 mila euro con un personale in larga parte pagato dallo Stato. Cifra di un piano finanziario TARI che in otto anni non si è riusciti mai ad abbassare, segno di un non proprio esemplare stoccaggio, smaltimento e riciclo (dove per riciclo intendiamo anche la lavorazione dell'organico attraverso compostaggio domestico o comunale) dei rifiuti.
Ed era evidente che fosse una bugia grande quanto una casa la tesi avallata dall'amministrazione che le tasse erano al massimo per poter garantire dei buoni servizi!!!
Oggi quelli che erano miei presentimenti, purtroppo, diventano amara realtà.
Nonostante i forti sacrifici dei cittadini (molti dei quali non ce la fanno a pagare a causa di questo aumento spropositato), veniamo a "scoprire" che il Comune non ha un euro di liquidità e non paga dei fornitori dal 2016 (ha pagato però decine e decine di migliaia di euro di tutti i festival jazz di questi ultimi anni anticipando un eventuale contributo della Regione che chissà se rimpinguerà le casse comunali a resoconto effettuato...); ha un forte indebitamento nei confronti della Regione Calabria per la somministrazione dell'acqua potabile delle annualità niente popo di meno che dal 1981 al 2004; non ha pagato - sempre alla Regione Calabria - la tariffa di conferimento dei rifiuti del 2016 per la cifra di 208 mila euro.
Come ho sempre più volte riferito, sono convinto che i roccellesi sono dei cittadini preparati e davanti alle mie parole e alle chiacchiere e gli slogan degli amministratori, vogliono conoscere le carte, che non possono essere smentite, e sapranno discernere e valutare dove sta la verità.
Ripeto: io mi limito a resocontare i fatti, ma dato che la scelleratezza di chi ci amministra, pur di giustificarsi, è capace di arrampicarsi sugli specchi e inventarsi qualsiasi frottola gettando fango su chi osa contraddirli, io vi riporto direttamente le carte che "cantano" e non dicono altro che:
1) per pagare debiti accumulati dal 2016 al 2018 (bollette elettriche, telefoniche, riscaldamento, fatturazioni della Jonica multiservizi e tanti altri fornitori privati - su cui c'è da fare molta ma molta chiarezza...) per un totale di 433 mila euro è stato chiesto un prestito alla cassa depositi e prestiti da restituire entro il 19 dicembre 2019 (su questa operazione sono sicuro torneremo molto a parlare!!!);
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2) Alla Regione Calabria non sono state pagate delle forniture di acqua dal 1984 al 2004 per un totale di 3 milioni di euro che il Comune deve pagare con rate di 142 mila euro ogni 6 mesi fino al 2027; per un ulteriore milione di euro c'è un'istruttoria in corso.
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3) Il Comune non ha versato la somma di 208 mila euro per il conferimento dei rifiuti dell'annualità 2016 e li dovrà pagare a rate mensili di 8 mila euro fino al marzo 2021. Non c'è traccia in questi atti di uno sbaglio di calcolo (come afferma l'amministrazione)
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Prestiti e rateizzazioni si possono pur fare, cari amici che mi leggete, ma da che mondo e mondo, queste operazioni finanziarie hanno valore quando si effettuano per fare degli investimenti per creare opportunità e sviluppo; quando si attivano per pagare debiti pregressi siamo di fronte al fallimento.
Un ultimo dato allarmante voglio riferire ed è quello dei crediti che il Comune non riesce a riscuotere (residui attivi). Sono tutte quelle somme che dal 2011 ad oggi sono aumentate in maniera esponenziale delle tasse che i cittadini non pagano, o perchè non ce la fanno a pagare o perchè fanno i furbetti. Percentuale passata dal 2011 che era sotto del 20% ad oggi che sfiora il 50%. (anno 2014 €.5 milioni e 800 mila; anno 2015 €. 3 milioni e 800 mila; anno 2016 €. 5 milioni e 900 mila; anno 2017 €.7 milioni 360 mila euro). Possiamo dire che la vessazione delle tasse sui cittadini è davvero terribile: se prima sul 20% la metà non ce la faceva a pagare e gli altri erano i furbetti, ora sul 50% il 10% sempre è il furbetto e ben il 40% non c'è la fa a pagare, altro che alto reddito pro-capite delle famiglie roccellesi come, svergognatamente, va a riferire ai microfoni il sindaco pensionando.
Davanti a questa amara realtà, ossia crediti di difficile esigibilità da parte del Comune e milioni di euro di debiti da pagare prima ancora che l'esercizio finanziario cominci, se non si ferma questa forte emorragia e gestione dissennata si va, purtroppo, verso un'unica direzione che chi è nella stanza dei bottoni sa bene anche se ora non lo ammette perchè ha tutto l'interesse a "coprire" la cattiva gestione che ci porterà, purtroppo, dritta verso il dissesto.