Potere al Popolo Roccella Jonica condanna con massima fermezza l’atto intimidatorio verificatosi nella notte di ieri a Roccella, presso l’isola ecologica, con cui è stato incendiato un mezzo utilizzato per la raccolta differenziata, danneggiandone un altro che si trovava nelle vicinanze, ed esprime piena solidarietà ai funzionari e agli operai comunali impiegati nel servizio.
Un gesto vile, su cui pretendiamo massima chiarezza, dal momento che colpisce un servizio fondamentale come quello di raccolta differenziata e, di conseguenza, attacca l'intera comunità che ne usufruisce.
Per questo la risposta dev'essere unanime e collettiva: come roccellesi, rispediamo al mittente le minacce e non ci lasceremo intimidire!
La sola solidarietà, però, non basta a cambiare le cose. La gestione del ciclo dei rifiuti, infatti, fa gola da sempre al malaffare e alla 'ndrangheta: sebbene infatti Roccella Jonica si sia sempre distinta, negli anni, per una cultura dell’onestà e della non violenza che non ha mai lasciato spazio alla sopraffazione mafiosa, negli ultimi tempi si sono verificati spesso atti violenti contro membri ed istituzioni della nostra comunità.
La raccolta differenziata è essenziale e centrale nella salvaguardia dell'ambiente, per la tutela dei nostri territori ed un mondo più pulito. La tutela dell'ambiente, però, non è solo una spilletta da appuntarsi al petto, comporta scelte politiche radicali e coraggiose: la nazionalizzazione, la gestione interamente pubblica dei principali servizi come acqua, trasporti, rifiuti, energia, è il primo passo, anche nel nostro territorio, per riappropriarsi di beni comuni, razionalizzare le risorse economiche e svincolare veri e propri diritti dalle logiche del mercato, tutelando altresì i lavoratori. Attraverso la gestione interamente pubblica, la popolazione - organizzandosi - può inoltre attuare un vero e proprio controllo popolare e togliere occasioni di malaffare agli speculatori e alle organizzazioni mafiose che, com'è chiaro, non hanno assolutamente a cuore il benessere della collettività ma esclusivamente i loro profitti.
Dunque, secondo noi, condanna delle intimidazioni, partecipazione popolare, gestione pubblica e tutela dell'ambiente sono tutte legate tra loro a doppio filo e costituiscono la base di una vera antimafia sociale e di un ribaltamento delle logiche della nostra economia.
Non c'è infatti ecologia senza un cambiamento radicale nel sistema: è inaccettabile, ad esepio, che, ancora oggi, la maggior parte dei rifiuti prodotti derivi da inutili imballaggi in plastica o da prodotti monouso non riciclabili e non biodegradabili; è inaccettabile che chi per anni ha inquinato le nostre terre non abbia mai pagato, gravando la collettività sia dei danni ambientali sia di quelli economici per provare a ripristinare gli ecosistemi.
Ancora, è inaccettabile che si pensi di concepire la gestione dei rifiuti a colpi di commissariamenti, senza dare attuazione ad un serio Piano a Rifiuti Zero, mentre le cosche coinvolte negli appalti corrotti seppelliscono nel nostro splendito territorio tonnellate di rifiuti anche pericolosi.
Chiediamo quindi che l'amministrazione di Roccella porti avanti tre proposte concrete:
1) Rendere il sistema di raccolta differenziata interamente a gestione pubblica, superando il sistema cosiddetto “in-house”;
2) Fare pressioni affinché la Regione attui in concreto il Piano Rifiuti Zero;
3) Unirsi agli oltre 20 comuni che, in tutta Italia, hanno adottato la delibera contro l'utilizzo dei prodotti usa e getta in plastica, in favore di quelli biodegradabili, rendendo Roccella Jonica comune "Plastic Free" e facendo da avanguardia nella nostra regione.
Il 23 marzo anche noi, da Roccella, saremo alla Marcia per il Clima a Roma: una grande manifestazione per pretendere un'inversione di rotta, per ribadire il nostro no alle grandi opere inutili e i tantissimi sì ad uno sviluppo sostenibile dei nostri territori e libero da speculatori e mafiosi.
Potere al Popolo!