Apro l'articolo riproducendo il video del programma di Telemia "60 News" del 7 febbraio scorso con l'intervento in studio dell'avv. Domenico Circosta, coordinatore di "Roccella Bene Comune". All'interno del suo intervento l'avv. Circosta ha espresso le sue considerazioni in merito alla consigliera Vanessa Riitano dicendo che "ha fatto sapere che noi eravamo persone vecchie e che lei preferiva stare con persone diverse, non avendo il coraggio di venire nelle riunioni a dire quali fossero le ragioni per le quali faceva scelte diverse..."(23° minuto del video).
A seguire la risposta di Vanessa Riitano non prima di dire la mia opinione ossia che tutto ciò si sarebbe assolutamente evitato se l'avv, Circosta, insieme ai pochi rimasti nel gruppo "Roccella Bene Comune", avrebbe conosciuto e messo in pratica la parola COERENZA che, purtroppo, nella vecchia politica (dove l'avvocato si annovera orgogliosamente) non è affatto conosciuta.
Cinque anni fa la lista "Roccella prima di tutto" ha vinto le elezioni grazie a due consiglieri che nella precedente legislatura erano all'opposizione, situazione che l'avvocato ha rimarcato in negativo in questi anni, fino a che, oggi, paradossalmente, ecco che è lui a fare la stessa cosa ossia il salto della barricata. Mi auguro solo che nella nuova politica che i cittadini dovranno eleggere, la COERENZA diventi un valore imprescindibile.
Ma quando l’avvocato Mimmo Circosta viene nella vostra trasmissione a far finta di parlare della situazione politica di Roccella per poi sistematicamente chiamarmi in causa, manifestando un malcelato timore verso il piccolo consenso che mi sono costruita in questi anni ed elargendo dichiarazioni strumentali e tendenziose, mi chiedo quale credibilità abbia proprio lui che, all’indomani del risultato elettorale del 25 maggio 2014 ha vantaggiosamente preferito la propria brillante carriera di giudice onorario al più “misero” mandato di consigliere comunale di minoranza. Compito complesso e talvolta spinoso, che invece la sottoscritta da quasi 5 anni svolge con continuità, assiduità e soprattutto coerenza.
Eh già, perché all’epoca – e non tutti forse lo ricordano - l’avvocato evitò la situazione scomoda della dichiarazione pubblica di dimissioni da consigliere dandomi in mano una letterina “di scuse” nei 10 minuti che hanno preceduto la prima seduta di consiglio comunale, affinché “in contumacia” si giustificasse, per il mio tramite, della propria rinuncia.
Il tutto senza doverci mettere la faccia come invece dovetti fare io, neofita della politica, difronte al neo eletto consiglio comunale e a un pubblico fatto quasi esclusivamente da fan della maggioranza.
Tuttavia la propria faccia l’Avvocato, continua a (ri)proporla nella vostra trasmissione -per la serie “lui se la canta e lui se la suona”- alternando a frasi come “bene comune” schizofreniche arringhe contro una pluralità di suoi avversari che nel tempo si sono avvicendati.
Dovremmo ricordare infatti che in questo quinquennio Mimmo Circosta, subito dopo la “grande rinuncia”, si è fatto eleggere coordinatore di Roccella Bene Comune, una monumentale organizzazione politica con tanto di gruppi di lavoro mai resi operativi, dimostrando in ogni occasione di essere l’acerrimo nemico della dinastia Zito (tutti ricorderanno le sue filippiche dal palco del comizio elettorale e le sue incursioni televisive senza contraddittorio); quindi è seguita una lunga eclissi dalla scena politica roccellese lasciando me, Chiara Melcore e Nicola Iervasi a svolgere il non facile compito di “opposizione”, limitandosi a qualche sporadica incursione in quei pochi convegni pubblici proposti; poi magicamente è riapparso, dopo la dipartita del senatore Sisinio Zito annunciando che sulla “scena politica locale si erano aperti spazi nuovi”, e, notando che ognuno di noi stava proseguendo sul proprio cammino e It maturando scelte sempre più autonome e consapevoli, ha cominciato a guardarsi un po’ attorno per capire dove fosse più conveniente inserirsi.
Ed ecco che ha cominciato a prepararsi il terreno per il grande salto, parlando di aperture alle coalizioni che avrebbero condiviso con lui l’interesse primario per Roccella Ionica (criticando me o il PD roccellese o entrambi); infine, per chiudere il cerchio della buona vecchia politica stantia che accorda le idee agli interessi, ha recentemente dichiarato di poter addirittura convergere sul nome di Vittorio Zito candidato sindaco di una futura coalizione comune, di cui improvvisamente si è ritrovato a condividere principi, valori e programmi.
Vittorio Zito!!! Quello che lui definiva nell’ordine:
“il delfino”, l’emblema di una politica feudale, l’erede della dittatura imposta dal compianto Senatore Zito (che non riusciva nemmeno a nominare in un famoso manifesto); e ancora: “il male assoluto”, “il belzebu’ della politica roccellese”!!!
Ebbene sì, Mimmo Circosta, con un trasformismo da far invidia al grande Arturo Brachetti, è riuscito a cambiare casacca così tante volte, così velocemente e così “televisivamente” da non rendersi conto di una cosa: la bella retorica sciorinata con abilità di fronte alle vostre telecamere poco ha a che vedere con i veri bisogni dei roccellesi.
Dove era lui quando si è trattato di sedersi in consiglio comunale per difendere i cittadini roccellesi da azioni amministrative dissennate di questa maggioranza governativa? Dove era lui nelle commissioni consiliari? Dove era lui quando si sono organizzate a Roccella iniziative concrete rivolte all’ambiente, al sociale, alla cultura, ai cittadini?
Probabilmente era immerso nel suo lavoro, tra le sue carte, a preparare l’ennesimo soliloquio televisivo in cui sferrare attacchi all’avversario di turno, studiando probabilmente qualche intraprendente strategia di personale scalata sociale.
Già, è facile fare politica con i soli annunci e le comparse televisive, con l’ambizione di voler dimostrare, a parole, le proprie “abilità” di conoscitore del panorama politico locale, regionale… mondiale.
Ebbene avvocato Circosta, la sottoscritta non ha mai detto che tu, o quel che resta del movimento che rappresenti, siete vecchi o che non avete speranze di vincere, io ho detto a te telefonicamente (lo ricordo bene) che non mi piacciono i tuoi modi di fare politica, che non mi rappresentano per nulla poiché secondo me per nulla democratici.
Ho anche detto a chi all’epoca era nel gruppo, ma che ora si è allontanato per onorare la sua coerenza di pensiero e di comportamento, che tu per me non sarai mai un leader credibile per via del fatto che non sei sceso con noi in campo in consiglio comunale a lottare per quello che tu ami definire “il bene comune” ma ti sei limitato a fare il deus ex machina di un movimento che si è palesato da subito difettoso, che ha perso un pezzo dopo l’altro, dimostrando con i tuoi modi assolutistici e incoerenti, di voler semplicemente trovare il tuo “posto al sole”.
Ho detto e penso che rappresenti la vecchia politica furbacchiona, quella che dice tutto e il contrario di tutto pur di rimanere sempre “sul mercato”.
Io invece sono solo una ragazza che sicuramente non ha imparato tutto della politica, o forse non ha imparato nulla, ma una cosa l’ho fatta: sono stata il megafono dei miei concittadini ed ho cercato di rappresentarli in quelli che sono i loro reali bisogni.
E questo nè tu nè nessun altro potrete negarlo.
Già, i nostri concittadini roccellesi... lasciamo che siano loro, fra qualche mese, a giudicare.