Venerdì 25 Giugno si è tenuto il Consiglio Comunale con la discussione sul documento unico di programmazione 2016 e sul bilancio di previsione finanziario 2016-2018; il primo rappresenta lo strumento politico con cui l'amministrazione programma la propria azione di governo sul paese, il secondo autorizza i singoli assessorati a sostenere le spese relative a tutte le iniziative che si sceglie di intraprendere dopo aver garantito le dovute coperture finanziarie con la programmazione delle entrate.
Detto questo, per non fare un discorso infinito, sorvoliamo sul tipico stile di alcuni personaggi della maggioranza di esprimersi con la solita arroganza e spirito di onnipotenza che ormai è ben noto ed ha stancato tutti; ma seppur noi ci siamo fatti il callo, ed ormai questo atteggiamento non ci intimorisce più, sappiamo però che rappresenta uno sfregio e una mancanza di rispetto verso i cittadini, visto che questa prepotenza e altezzosità viene manifestata nella casa dei roccellesi nel momento in cui vengono sviscerati i problemi più lampanti e scoperti che interessano i cittadini, da loro completamente ignorati.
Do spazio, invece, all'intervento, chiaro, fermo, diretto delle nostre consigliere Vanessa Riitano e Chiara Melcore che, finalmente, archiviano il politichese che non da più risultati, ed affrontano a viso aperto la realtà scottante che si vive a Roccella Jonica, mettendo con le spalle al muro, davanti alle loro responsabilità, uno per uno, sindaco, assessori e consiglieri di maggioranza, che si stanno dimostrando, oggi più che mai, lontanissimi dai problemi dei roccellesi e inesistenti dal proporre qualsivoglia opportunità di sviluppo per il paese.
Nonostante l'intervento sia lungo, è assolutamente scorrevole, e vi invito accoratamente di leggerlo per poi, con il nostro massimo rispetto, farvi la vostra idea.
Aldilà dei numeri redatti in maniera egregia ed abile dall’ufficio di ragioneria sarebbe necessario che noi e i cittadini sapessimo quali sono le azioni e le manovre di intervento con cui ogni assessorato si approccia ad iniziare l’anno finanziario e quali sono le iniziative che ogni singolo assessorato intende promuovere e mettere in atto per dare nuove opportunità e occasioni di sviluppo per il nostro paese.
Di occasioni concrete di sviluppo purtroppo in questi anni ne abbiamo viste poche o niente…
Dando atto a quello che è l’encomiabile lavoro delle associazioni roccellesi e dell’iniziativa privata sempre foriera di valide proposte, per il resto non abbiamo mai intravisto seri e validi programmi di investimento e di pianificazione di iniziative indirizzate allo sviluppo di Roccella, oltre che quelli nella direzione della propaganda, delle apparenze e della gestione della normale amministrazione.
Ogni settore della vita del nostro paese è carente e privo di un’adeguata programmazione che implichi una visione lungimirante per Roccella, economicamente parlando in termini pratici di sviluppo.
A cominciare dall’edilizia completamente ferma, non da un anno o due, ma da oltre un decennio, dove si continuano a pagare fior di decine di migliaia di euro a favore di studi per un piano strutturale, che però non riesce mai a vedere la luce.
Anche l’iniziativa del Corteo storico, di cui il Comune si è preso la paternità, seppur nata dall’idea del preside Vito Pirruccio e finanziata originariamente dai fondi Pon della scuola, andrebbe rivista e ampliata poiché non si può limitare alle due ore all’anno di sfilata, seppur nella sua maestosità, ma dovrebbe essere motivo e occasione per creare indotto attraverso la promozione di pacchetti turistici fuori stagione.
Relativamente al settore scuola, a parte che rimaniamo ancora in attesa di risposta scritta alla nostra interrogazione relativamente agli assistenti educativi per diversamente abili, e nella fattispecie dove vi chiediamo se avete intenzione di iscrivere un apposito capitolo di bilancio interamente dedicato all’assistenza scolastica ai soggetti portatori di disabilità, ci sembra davvero riduttivo che tutto lo sforzo dell’amministrazione si concretizzi in un comunicato stampa per manifestare appunti contro il mancato accorpamento tra liceo scientifico P. Mazzone e ISIT Zanotti Bianco con accuse di conflitto di interessi nei confronti delle istituzioni scolastiche.
Che proprio voi parliate di conflitto di interessi è quantomeno bizzarro, ma a parte questo crediamo che per poter vincere le cause, oltre che avere le ragioni, occorre anche presentarsi davanti al giudice; dire le proprie ragioni alla stampa e non presentarsi in giudizio davanti al TAR (Comune, Provincia o Regione che sia) ci sembra assurdo e dovrebbe come minimo rappresentare motivo per rimanere in silenzio.
Se tocchiamo il tasto dell’ambiente poi qui stiamo davvero precipitando verso il basso; se da una parte accogliamo felicemente il buon funzionamento del depuratore ed una apprezzabile pulizia del centro del paese, dall’altro dobbiamo solo annotare un degrado e un abbandono totale di tutte le strade e delle periferie del paese.
E dispiace davvero che voi non abbiate l’intuito e la sensibilità di accogliere il malessere, le segnalazioni e le accese critiche che si stanno riversando a pioggia da parte dei cittadini in merito alla sporcizia diffusa del paese alla quale si aggiunge una inefficace disinfestazione che sembra che invece di annientare insetti e ratti li alimenti.
Non ci spieghiamo come ancora riusciate a rimanere inermi, dopo decine di segnalazioni accorate da parte di un gran numero di cittadini, di fronte a quella che è la foresta tropicale del parco collina interessato peraltro dai percorsi del fitwalking, che rappresenta una vera e propria bomba ad orologeria visto che siamo a grosso rischio incendio, cosa dimostrata oltre che da eventi verificatisi negli anni precedenti, anche da un principio di incendio accaduto qualche settimana fa e prontamente estinto dalla protezione civile.
Come si può non dare risposte alla mancanza della fognatura nella zona della Calcinara, o porre rimedio alla discarica a cielo aperto in contrada Bosco Catalano e in contrada Maria o ancora non prendere in seria considerazione la proposta del perseguimento dell’autonomia idrica.
In questa direzione ci piacerebbe sapere qual è la vostra programmazione per il futuro…
Cosi come ci piacerebbe conoscere finalmente un piano di programmazione finanziaria per il Porto delle Grazie visto che per il 71% è a carico dei cittadini di Roccella, per non parlare del bilancio consuntivo sempre della "Porto delle Grazie srl" che da più anni vi richiede anche il revisore dei conti, insieme a quelle delle altre partecipate... Ma voi su questo fate orecchie da mercante.
E’ inutile parlare poi di programmazione in merito al commercio, all’artigianato, alla pesca, alle attività produttive; purtroppo questi sono termini che non esistono nel vocabolario della vostra azione amministrativa.
Relativamente al miglioramento del servizio della raccolta differenziata vi invitiamo a considerare questa nostra proposta, che prende spunto dall’esempio virtuoso di una realtà vicina a noi, cioè quella di Ciminà, in cui il rifiuto organico unitamente ai fanghi prodotti dal ciclo di depurazione delle acque, potrebbero dar luogo al bio-metano, con cui alimentare mezzi e impianti, abbattendo dunque i costi della bolletta della TARES o alternativamente reinvestendoli a favore dei cittadini.
Siamo ogni anno qui ad ascoltare di un bilancio sano e virtuoso che sappiamo quanto sia opera dell’oculatezza di qualche buon santo in ragioneria che riesce ogni volta a fare i salti mortali per far quadrare il cerchio dei vostri sperperi e sprechi (vedi parcelle astronomiche per legali o contributi sproporzionati ad associazioni rappresentate da gente a voi quanto mai vicina).
Non abbiamo mai visto né conosciuto da parte vostra una saggia programmazione di iniziative che vada nell’esclusivo indirizzo della nostra cittadina affinché trovi occasioni di respiro e sviluppo; promesse sul porto, promesse sul castello, promesse sulla differenziata, promesse sulle strutture della cultura, promesse, apparenze, ma fatti zero.
Che dire della totale assenza nella vostra programmazione di una voce dedicata alle fasce più deboli, da tutelare a 360 gradi, tramite l’istituzione di un benedetto FONDO DI SOLIDARIETA’, che dia sollievo e dignità alla vita di chi sta passando un momento difficile e non riesce ad essere puntuale nei pagamenti dei tributi…
Dobbiamo pensare che siete completamente scollati dalla realtà, disconnessi da una cittadinanza che chiede alfa e si vede propinare omega. Consapevoli e convinti che chi può DEVE pagare, vi supplichiamo di capire che chi non può DEVE ESSERE MESSO NELLA CONDIZIONE di pagare.
Eppure i segnali sono chiari e lampanti: i giovani vanno via e le serrande chiudono, e Roccella diventa sempre più paese di pensionati e statali che, sappiamo, con il nostro massimo rispetto per loro, non essere le categorie che generano sviluppo ed economia in un paese; e questa sofferenza diventa tangibile quando si vedono persone fare a gara a chi arriva prima dietro le porte del protocollo per avere dieci giorni di lavoro occasionale.
Di questo bilancio ci è chiara la chiusura in pareggio, grazie a Dio, ma non ci è chiaro quanto solida nel tempo sarà questa situazione, che ora vive di rendita grazie alle scelte politiche e sociali azzeccate delle consigliature precedenti, ma che con fondato timore possano rapidamente evolversi in maniera negativa, viste le VOSTRE ATTUALI scelte politiche che perpetrate e che non vanno mai a vantaggio di tutta la comunità nella sua interezza.
Abbiamo validi motivi per ritenere che vi sia una difficoltà palese ed un pericolo latente di default, visti anche i trend e le previsioni di aumento del fondo crediti di dubbia esigibilità e visto il bilancio deficitario della Jonica Multiservizi SRL, che purtroppo registra un debito nei confronti del comune di circa 1.300.000 euro (dati reperiti direttamente in ufficio ragioneria).
Considerato che i veri pilastri della stabilità economica del paese, così come del buon funzionamento dei servizi, sono attualmente solo e soltanto i cittadini che con diligenza e senso di responsabilità ottemperano al patto tra amministrato e amministratori, ci chiediamo:
-cosa sta facendo l’amministrazione per rendere sicuro anche nel futuro l’equilibrio del bilancio, se attualmente si gestisce, e nemmeno in maniera esemplare, solo l’ordinaria amministrazione?
-Cosa si sta facendo per migliorare i servizi, oltre che imporre agli esercizi commerciali e agli stabilimenti balneari una serie di adempimenti inderogabili tra cui esporre i propri rifiuti alle 10 di sera, cioè nel pieno del servizio di ristorazione, pena il mancato ritiro del rifiuto?
-cosa sta facendo l’amministrazione per porre le basi del rilancio dello sviluppo di questa cittadina dal momento che ad oggi l’unica cosa che è evidente è l’elargizione di consistenti contributi economici a settori che non operano per garantire il benessere generale, ma solo ed esclusivamente di una ristretta cerchia di addetti ai lavori?
-cosa si sta facendo per le famiglie meno abbienti e le fasce più deboli, per i giovani e per chi vuole continuare a vivere dignitosamente nel proprio paese?
Fortemente convinti dell’impellente necessità di un’inversione di marcia della vostra azione amministrativa cha deve andare dalla continua e ormai stucchevole propaganda alla sostanza dell’esigenza di un non più procrastinabile piano effettivo e fattivo di sviluppo (la migliore pubblicità al nostro paese viene fatta prima di tutto dal benessere dei cittadini che vi abitano) vi invitiamo a riflettere e a rimodulare la vostra scala delle priorità nel verso del bene comune.