IL PORTO CHE NON PORTA
Cosa c’è di peggio di una amministrazione che non lavora?
Una amministrazione che inganna i propri cittadini! Che promette e non mantiene mai!
Per quindici anni i nostri amministratori ci hanno detto che il «PORTO DELLE GRAZIE» sarebbe stato il porto dei Roccellesi. Ci hanno convinto che il Comune doveva restare all’interno della società di gestione perché avrebbe garantito la nostra gente. Che intorno al porto sarebbero fiorite attività edilizie, commerciali e professionali capaci di creare centinaia e centinaia di posti di lavoro.
QUESTE, SONO BUGIE !
Per quindici anni abbiamo atteso invano che le promesse divenissero realtà. Abbiamo sopportato che nella compagine societaria entrassero soci privati senza nessuna logica, che si spendessero centinaia di migliaia di euro senza alcun profitto, che passassero due anni da quando, nel 2012, il porto poteva essere regolarmente gestito.
OGGI GLI INGANNI DIVENTANO TUTTI VISIBILI.
Invece di sostenere e tutelare i propri cittadini, i nostri amministratori, nascondendosi dietro gli interessi societari, stanno distruggendo ogni speranza di riscatto.
Nonostante una petizione popolare con centinaia di firme, malgrado gli inviti cortesi delle associazioni di categoria, della Lega Navale e di singole persone, non hanno resistito alla tentazione di mettere le mani nelle tasche dei cittadini.
Le tariffe dei posti barca sono stati, mediamente, quadruplicati. Si impongono norme contrattuali insopportabili e si richiedono prenotazioni dei posti barca senza essere ancora nella titolarità della gestione. L’aver solo annunciato le nuove tariffe ha determinato la fuga di centinaia di diportisti verso lidi più economici. Altri possessori di barche sono sul punto di lasciare se la società confermerà i prezzi. Uno spopolamento che getterà la struttura portuale in una profonda crisi economica, capace di coinvolgere sia il Comune che i suoi cittadini. Di questo passo il rischio del fallimento della società «Porto delle Grazie srl» potrebbe non essere solo una ipotesi.
In tutto questo marasma, i nostri amministratori, hanno trovato il tempo di assicurarsi la nomina di un loro Presidente che, insieme all’Amministratore Delegato ed al Direttore del Porto, si spartiranno centinaia di migliaia di euro.
Noi non ci stiamo.
Chiediamo con forza l’abbassamento delle tariffe, l’azzeramento di tutte le norme contrattuali capestro, l’apertura di una trattativa serrata con Italia Navigando, l’incontro in un Consiglio Comunale aperto a tutti i cittadini con l’Amministratore Delegato.
Chiediamo che l’assunzione del personale avvenga con criteri di trasparenza e meritocratici. Chiederemo al sig. Prefetto di vigilare su tutto questo.
Non vogliamo che il porto divenga per i nostri pescatori, diportisti ed appassionati del mare un’amara cartolina da spedire con rimpianto.
ROCCELLA 365 Associazione ex Consiglieri Comunali
Roccella Jonica