Michele Galati in un meraviglioso ritratto di Pollier |
Venerdì scorso, dopo una lunga malattia, è venuto a mancare Michele Galati, meglio conosciuto e caro a tutti come "Micheli du latti".
Fino a quando la malattia cardiovascolare non si è manifestata in maniera più grave, costringendo Michele a cure più approfondite e all'impossibilità di poter uscire da casa da solo, è stato sempre una persona particolarmente socievole, allegra, spiritosa, amato non solo nel suo rione di Zirgone, ma da tutti a Roccella, perché Michele il paese lo girava in lungo e in largo sempre con la sua simpatia e il suo sano modo di giocherellare con tutti.
A Roccella tutti lo conoscevano già da quando, insieme al padre (Cicciu du latti), ogni pomeriggio fino a tarda sera, percorrevano tutti i rioni del paese per distribuire e vendere il latte fresco sfuso appena munto dai pascoli locali.
Michele aiutava il papà a riempire, dal silos posto sulla loro motoape di color celeste, le bottiglie o le caraffe delle massaie che si incontravano sul posto di ritrovo per acquistare la quantità giornaliera di latte per la famiglia. Diverse generazioni di roccellesi, fino ai primi anni '80, sono cresciuti con il latte fresco a colazione di Ciccio e Michele.
L'immagine più pittoresca di Michele comunque rimane il suo "commercio" ambulante di frutta e verdura con la sua bicicletta. Nel cestino posteriore della sua "Graziella" collocava la verdura appena raccolta dall'orto e girava per il paese fino a venderla tutta: lattughe, pomodori, broccoli ma soprattutto u "petrusinu" a "centu liri o mazzu"!!!
Non possiamo non ricordare anche quello che fu il suo più "autorevole" compito nell'ambito delle attività religiose del paese: in ogni festa, processione, funerale che sia, Michele era sempre in testa al corteo con il bastone della croce in mano!
Michele era una vera e propria "macchietta", con i suoi gesti, il suo fedele cappello di lana, le sue tipiche smorfie, scatenava la simpatia e faceva divertire grandi e bambini... Tantissima la commozione di tutto il paese nel giorno dei suoi funerali.
Con Michele se ne va un altro pezzo di storia di Roccella, storia di una persona semplice, genuina, che con la sua modestia, spensieratezza e allegria si è fatto amare e rispettare da tutto il paese.