Il dott. Giuseppe Scanni, direttore Generale dell'ANAS per i rapporti istituzionali. |
All'indomani di quell' incontro, dove i soliti sciacalli hanno tentato di prendersi pure dei meriti, avevo riferito che a questo blog non piacciono le celebrazioni, soprattutto di quei politici che s'attaccano a tutto pur di fare passerelle, e che avremmo festeggiato solo il giorno in cui avremmo visto dei mezzi della ditta appaltatrice muoversi all'interno della bretella a monte di Roccella per posizionarsi a lavorare su questa cattedrale nel deserto che giace qui da oltre 30 anni.
Ci hanno detto che a fine febbraio sarebbero iniziati i lavori ma, ancor oggi, 10 marzo, non si muove una foglia. Ma non scrivo questo post per essere pignolo (si è atteso trent'anni... e adesso giorno più, giorno meno...), ma per riferire un siparietto che si è consumato proprio nell'occasione di quell'incontro di metà febbraio tra i vari relatori e la stampa.
Non l'ho riferito prima perchè ero in attesa che si pronunciasse il giornale protagonista dello scambio di battute con il direttore dell'Anas dott. Giuseppe Scanni, autore per altro di tre libri come politologo.
"La Riviera", in quell'incontro, ha tracciato e sottolineato le promesse di riavvio dei lavori che si sono susseguiti negli ultimi 15 anni e che il giornale con puntualità a suo tempo riferiva per poi essere disattese.
Al che, il burbero dott. Scanni (che da una consultazione internet pare che non sia tanto amico dei giornalisti - nel 2009 se la prese addirittura con il settimanale Panorama che gli contestava le numerose buche presenti sulle strade di competenza ANAS) con toni decisamente acuti ha iniziato a farfugliare contro il giornalista, che aveva fatto l'excursus storico della bretella, ammonendolo di essere troppo critico e tirando fuori la giustificazione della piaga della 'ndrangheta che imperversa dappertutto nella nostra zona e in ogni lavoro pubblico.
Faccio davvero i complimenti per la "bella uscita" del pacioccone Scanni che è arrivato quaggiù da noi come un verginello, senza arte nè parte, e, preso alla sprovvista, non sapendo cosa rispondere, si è messo ad offendere a 360 gradi chiamandoci tutti mafiosi.
E complimenti pure a chi lo ha portato qui al Convento dei Minimi per fatti inerenti ad una strada di cui non conosce neanche i fatti che si sono succeduti... Che vada a presentare i suoi libri, che, nonostante siano dei flop, gli fanno fare meno brutta figura!!!
Nel seguente link l'articolo pubblicato oggi sulla Riviera dal titolo: "Statale 106 (Variante Roccella): mancano 540 giorni al miracolo", un articolo finalmente serio e superpartes di Ilaria Ammendolia su questa benedetta incompiuta.
http://www.larivieraonline.com/Notizie.php?ID_News=11632