Questa iniziativa è promossa dal CIUFER (Comitato Italiano Utenti delle Ferrovie Regionali), un’associazione spontanea (di cui fanno parte decine di Comitati di Pendolari del treno e molti cittadini che hanno a cuore le sorti del trasporto ferroviario regionale).
Il sistema ferroviario nazionale sta subendo una trasformazione che si traduce in un generale squilibrio nel diritto alla mobilità dei cittadini; si è scelto di privilegiare l’Alta Velocità concentrando ingentissime risorse su nuove linee (il cui c...osto unitario è risultato straordinariamente più elevato rispetto a quello di linee analoghe in altre nazioni europee) e su servizi destinati ad una componente di utenza limitata. In effetti nell’ultimo decennio gli investimenti per servizi ordinari e regionali sono stati minimi, di contro ingentissimi quelli per l’alta velocità (rapporto 4:100), mentre il rapporto fra utenza (pendolari) sulla breve percorrenza e utenti del TAV risulta del tutto inverso (2,9 milioni spostamenti locali giornalieri contro 300 mila spostamenti sulla lunga distanza). Uno squilibrio fra domanda e offerta incredibile; peraltro lo squilibrio è multiplo e pesante sotto diversi punti di vista: il TAV favorisce le relazioni fra le metropoli d’Italia, spesso marginalizzando il resto del territorio; il TAV è fruibile solo dalle popolazioni del Nord Italia (si ferma infatti in Campania, con soluzione di continuità a Sud); il TAV presenta tariffe costose (accessibili solo a ceti a reddito medio-alto) e quindi è discriminante; il TAV non si integra con le reti regionali; il TAV non raggiunge le aree periferiche, collinari e montane.
La consapevole e scientifica destinazione di risorse sul TAV ha fatto il paio con una politica tesa all’abbandono delle reti esistenti e dei servizi ordinari a lunga percorrenza, regionali e delle ferrovie minori. Si è andato depauperando e degradando un patrimonio di infrastrutture, strutture e stazioni che era stato edificato in oltre un secolo e che aveva contribuito ad unire l’Italia, a favorire gli scambi di persone, culture, merci, a sviluppare intere aree del paese. Dimentichi dell’energia, delle risorse umane e finanziarie, dei saperi e delle tecniche costruttive storiche espresse dall’ingegneria italiana, si è sacrificato tutto sull’altare del mercato e dei profitti, nella logica thatcheriana scellerata e perdente del privatizzare a tutti i costi.
Chi volesse inviarmi notizie, messaggi, comunicazioni di manifestazioni ed eventi da pubblicare sul blog può farlo attraverso la mail niko.25@hotmail.it
giovedì 17 gennaio 2013
martedì 15 gennaio 2013
CHE TEMPISMO!
Sono stato indeciso per diversi giorni se scrivere ancora in merito alla voragine dei Petrusi che avevo trattato il 30 Novembre scorso; vi confesso che, pensando a ciò che andrò a scrivere, mi è venuta in mente la parabola della pagliuzza e della trave, dove io sarei colui che si deve purificare della trave dentro il mio occhio per poter vedere la pagliuzza in quella degli altri...
La motivazione, che mi ha spinto ad andare contro questa parabola, è che di fatto il blog si vuole interessare in primis dei problemi del nostro paese (e non del fatto che Rosy Bindi si è candidata a Reggio Calabria), e una pericolosa voragine lasciata per due mesi senza alcuna segnaletica di pericolo, sicuramente è una pagliuzza per i nostri politicanti ma non lo è per chi ancora crede che la politica si dovrebbe occupare del bene comune e della sicurezza dei cittadini.
E non vuole essere strumentalizzazione il fatto che proprio in questi giorni si è tornato a parlare del "processo Giacco", del nostro caro Vincenzo morto a soli 23 anni per avere sbandato con la macchina in una voragine piena d'acqua nel lungomare di Roccella in quel maledetto 29 dicembre 2005.
Dicevo, era il 30 Novembre scorso quando denunciai "l'enorme buca causata dal transito di un pesante automezzo (ruspa e camion) sopra il ponticello. Siamo nella strada che porta al Bosco Catalano e precisamente il località denominata Petrusi a un chilometro da largo San Giuseppe. Questa enorme voragine che interessa l'intera corsia si è formata a causa del peso dell'automezzo, probabilmente lo stesso che ha ripulito in questi giorni il bordo della strada dopo le pesanti pioggie del 30 ottobre scorso. Sono passate dieci giorni e nessuno ha posto rimedio alla pericolosissima e profonda buca formatosi, né togliendo il terriccio che si è raccolto tutt'intorno né facendo dei buchi per svuotare la voragine dall'acqua; ma ancora più incredibile è che nessuno si è preoccupato di segnalare la pericolosità e il dislivello con un cartello stradale. Chi conosce della presenza del grave disagio stradale, rallenta e, facendo molta attenzione, riesce in qualche modo ad evitare la buca; ma se qualcuno malaguratamente (soprattutto se trattasi di ciclomotore), non lo sa o se ne dimentica, rischia davvero un incidente gravissimo".
Bene, a distanza di un mese e mezzo "qualcuno" si è deciso di circoscrivere la buca con 4 paletti di fil di ferro e il filo di plastica fosforescente, 2 segnaletiche, ma soprattutto hanno raschiato i pericolosissimi dossi di terra causati dalla stradina sterrata adiacente e hanno fatto dei buchi per consentire lo scolo dell'acqua dalla buca.
Ma sorpresa delle sorprese, proprio laddove hanno fatto il foro di fuoriuscita dell'acqua, il muretto di bordo strada è stato rotto! Non dico fesserie, chi si trova a passare da li lo invito veramente a fare attenzione e notare "l'opera d'arte" combinata da chi ha "messo mani" in quel posto!!!
Il dubbio sorge spontaneo: sbaglio umano oppure combinato artatamente affinchè si possano grattare maggiori finanziamenti per il progetto e la ricostruzione della strada?
In questo caso non si tratta più di pagliuzza ma siamo proprio arrivati al grano!!!
Mi permetto in questa occasione di chiudere il cerchio anche in merito ai lavori di deflusso dell'acqua piovana nei torrenti Zirgone ed Arena, considerato che avevo accennato di questo progetto nel medesimo post titolato la "Voragine dei Petrusi".
All'indomani delle mie affermazioni di quell'articolo ho avuto il piacere di ricevere l'ing. Alvaro, che ha seguito i lavori effettuati alla foce dei torrenti in maniera minuziosa, che mi ha voluto precisare che i lavori appena conclusi non sono stati fatti con l'intento di raccogliere le acque piovane ma soltanto per consentire lo scolo di quel filo di acqua che scende in primavera onde evitare il ristagno al suolo con tutta l'influorescenza che portava zanzare e scarafaggi.
Oggi, rileggendo le mie affermazioni in quell'articolo, non credo, comunque, di essere incappato in errore nel riferire che, a causa di nessuna informazione in merito a quei lavori, solo con le forti piogge del 30 ottobre scorso ci "siamo resi conto che i lavori che si stanno ultimando nei Torrenti Zirgone e Arena non servono affatto a contenere il deflusso dell'acqua piovana visto che i cunettoni che si sono creati in tutta la lunghezza degli sbocchi dei torrenti, per la loro limitata ampiezza, non riescono a contenere neanche un'acquazzone".
In ogni modo ho ringraziato vivamente l'ing. Alvaro, cosi gentile e tempestivo ad informarmi dell'utilità e della funzionalità dei lavori effettuati dalla provincia di Reggio Calabria, confidandogli comunque che, nonostante a livello d'immagine estetica non ci sono paragoni rispetto a prima, ho dei dubbi in merito alla funzionalità del progetto che, in caso di intasamento del cunettone, in considerazione della sporcizia e delle pietre che l'acqua piovana trascinerà a foce, specie nel torrente Zirgone, non basterà la sola grattatina del cemento, bensì ci vorrà l'utilizzo di gru e bobcat e il tempo e il denaro che si spenderà sarà sicuramente più alto.
Ma quanti problemi mi faccio!...
Ora vado, la mia trave mi aspetta!!!
La delimitazione "artigianale" della voragine |
La motivazione, che mi ha spinto ad andare contro questa parabola, è che di fatto il blog si vuole interessare in primis dei problemi del nostro paese (e non del fatto che Rosy Bindi si è candidata a Reggio Calabria), e una pericolosa voragine lasciata per due mesi senza alcuna segnaletica di pericolo, sicuramente è una pagliuzza per i nostri politicanti ma non lo è per chi ancora crede che la politica si dovrebbe occupare del bene comune e della sicurezza dei cittadini.
E non vuole essere strumentalizzazione il fatto che proprio in questi giorni si è tornato a parlare del "processo Giacco", del nostro caro Vincenzo morto a soli 23 anni per avere sbandato con la macchina in una voragine piena d'acqua nel lungomare di Roccella in quel maledetto 29 dicembre 2005.
Dicevo, era il 30 Novembre scorso quando denunciai "l'enorme buca causata dal transito di un pesante automezzo (ruspa e camion) sopra il ponticello. Siamo nella strada che porta al Bosco Catalano e precisamente il località denominata Petrusi a un chilometro da largo San Giuseppe. Questa enorme voragine che interessa l'intera corsia si è formata a causa del peso dell'automezzo, probabilmente lo stesso che ha ripulito in questi giorni il bordo della strada dopo le pesanti pioggie del 30 ottobre scorso. Sono passate dieci giorni e nessuno ha posto rimedio alla pericolosissima e profonda buca formatosi, né togliendo il terriccio che si è raccolto tutt'intorno né facendo dei buchi per svuotare la voragine dall'acqua; ma ancora più incredibile è che nessuno si è preoccupato di segnalare la pericolosità e il dislivello con un cartello stradale. Chi conosce della presenza del grave disagio stradale, rallenta e, facendo molta attenzione, riesce in qualche modo ad evitare la buca; ma se qualcuno malaguratamente (soprattutto se trattasi di ciclomotore), non lo sa o se ne dimentica, rischia davvero un incidente gravissimo".
Ecco dove per far scorrere l'acqua della buca, si è rotto il muro. |
Bene, a distanza di un mese e mezzo "qualcuno" si è deciso di circoscrivere la buca con 4 paletti di fil di ferro e il filo di plastica fosforescente, 2 segnaletiche, ma soprattutto hanno raschiato i pericolosissimi dossi di terra causati dalla stradina sterrata adiacente e hanno fatto dei buchi per consentire lo scolo dell'acqua dalla buca.
Ma sorpresa delle sorprese, proprio laddove hanno fatto il foro di fuoriuscita dell'acqua, il muretto di bordo strada è stato rotto! Non dico fesserie, chi si trova a passare da li lo invito veramente a fare attenzione e notare "l'opera d'arte" combinata da chi ha "messo mani" in quel posto!!!
Il dubbio sorge spontaneo: sbaglio umano oppure combinato artatamente affinchè si possano grattare maggiori finanziamenti per il progetto e la ricostruzione della strada?
In questo caso non si tratta più di pagliuzza ma siamo proprio arrivati al grano!!!
Mi permetto in questa occasione di chiudere il cerchio anche in merito ai lavori di deflusso dell'acqua piovana nei torrenti Zirgone ed Arena, considerato che avevo accennato di questo progetto nel medesimo post titolato la "Voragine dei Petrusi".
All'indomani delle mie affermazioni di quell'articolo ho avuto il piacere di ricevere l'ing. Alvaro, che ha seguito i lavori effettuati alla foce dei torrenti in maniera minuziosa, che mi ha voluto precisare che i lavori appena conclusi non sono stati fatti con l'intento di raccogliere le acque piovane ma soltanto per consentire lo scolo di quel filo di acqua che scende in primavera onde evitare il ristagno al suolo con tutta l'influorescenza che portava zanzare e scarafaggi.
Oggi, rileggendo le mie affermazioni in quell'articolo, non credo, comunque, di essere incappato in errore nel riferire che, a causa di nessuna informazione in merito a quei lavori, solo con le forti piogge del 30 ottobre scorso ci "siamo resi conto che i lavori che si stanno ultimando nei Torrenti Zirgone e Arena non servono affatto a contenere il deflusso dell'acqua piovana visto che i cunettoni che si sono creati in tutta la lunghezza degli sbocchi dei torrenti, per la loro limitata ampiezza, non riescono a contenere neanche un'acquazzone".
In ogni modo ho ringraziato vivamente l'ing. Alvaro, cosi gentile e tempestivo ad informarmi dell'utilità e della funzionalità dei lavori effettuati dalla provincia di Reggio Calabria, confidandogli comunque che, nonostante a livello d'immagine estetica non ci sono paragoni rispetto a prima, ho dei dubbi in merito alla funzionalità del progetto che, in caso di intasamento del cunettone, in considerazione della sporcizia e delle pietre che l'acqua piovana trascinerà a foce, specie nel torrente Zirgone, non basterà la sola grattatina del cemento, bensì ci vorrà l'utilizzo di gru e bobcat e il tempo e il denaro che si spenderà sarà sicuramente più alto.
Ma quanti problemi mi faccio!...
Ora vado, la mia trave mi aspetta!!!
domenica 13 gennaio 2013
GIORNALISMO DISUMANO
Il ponte tra Marina di Gioiosa e Siderno dove si è verificato il tragico suicidio. |
Ricevo le notizie riguardanti la nostra zona grazie a Gogle Alert e mi ha impressionato molto ricevere questa notizia dall'AGI che invece di porsi il problema di chi fosse la vittima e sulle motivazioni che hanno spinto quest'uomo al suicidio, si è preocuppata delle "conseguenze pesanti" causate dalla tragedia sul servizio ferroviario.
Ecco di seguito come è stata riferita la notizia dall'AGI e complimenti vivissimi per "l'umanità" del giornalista!
(AGI) - Reggio Calabria, 11 gen. - E' ripresa alle 9.40 la circolazione dei treni fra le stazioni di Gioiosa Jonica e Siderno, sulla linea Catanzaro - Reggio Calabria, sospesa alle 6.05 per consentire all'Autorita' Giudiziaria di effettuare i rilievi di rito in seguito a un investimento mortale. Il Regionale 12709 Roccella Jonica - Villa San Giovanni, poco dopo la partenza dalla stazione di Gioiosa Jonica - si legge in una nota delle Fs italiane - ha investito un uomo che si e' lanciato tra i binari al passaggio del treno. Le conseguenze piu' pesanti sul servizio ferroviario si sono registrate per tre Regionali che hanno accumulato ritardi da 25 minuti fino a quasi 3 ore. Per garantire i collegamenti, tra Roccella Jonica e Siderno e' stato attivato un servizio navetta con autobus sostitutivi. (AGI) Adv
LE PERFORMANCE DI BERLUSCONI E DI SANTORO VISTE DALL'AMERICA
di Oscar Bartoli dal blog Letter from Washington
Sono uno degli otto milioni e seicentomia spettatori che si sono collegati con 'Servizio Pubblico' per la puntata caratterizzata dalla partecipazione del sig. Berlusconi. Ho seguito lo spettacolo in streaming sul Corriere della Sera.
Credo sarebbe utile chiedere ad un sostanzioso campione del pubblico quali fossero le motivazioni che hanno spinto un numero cosi' grande di persone a dedicare due ore della loro serata a questo show.
Le risposte piotrebbero essere:
1) Dovendo votare il 24 febbraio, volevo consolidare la mia opinione sul Cavaliere. (Anche se questo proposito e' molto lodevole, quello che e' venuto fuori dalla performance di Berlusconi e' stata una infinita serie di reiterate bugie che costituiscono il copione standard del diluvio di apparizioni televisive sul quale l'ex primo ministro sta tentando un recupero di voti tra i simpatizzanti di destra. Berlusconi e' stato il vero mattatore della serata e la discesa nella fossa dei serpenti di Santoro si e' rivelata una passeggiata nella quale l'inquilino di Arcore ha fatto sfoggio del suo naturale talento di entertainer e venditore di tappeti usati.)
sabato 12 gennaio 2013
OGGI INAUGURAZIONE A CORSICO (MI) DELLA MOSTRA FOTOGRAFICA DI DOMENICO SCALI
DIRETTA STREAMING DALLE ORE 17:30 DEL 12 GENNAIO - GIORNATA DELLA MEMORIA 2013 AUSCHWITZ... SOLO ANDATA... VIAGGIO FOTOGRAFICO ALL’INFERNO dal 12 al 27 gennaio 2013 – Corsico (MI) http://www.giovannicertoma.it/dett_ruota.asp?id_a=6718
venerdì 11 gennaio 2013
SOLIDARIETA' A GIOVANNI MAIOLO
Ho appena appreso dal sito di Mario Congiusta che il 23 Dicembre scorso nell'abitazione della madre del giornalista Giovanni Maiolo di Caulonia è stata recapitata, nella buca delle lettere, una busta anonima contenente una croce, dei peli, della cenere e una lettera di maledizione. Questo è un chiaro gesto intimidatorio nei confronti del giornalista cauloniese da anni impegnato in maniera molto attiva sia in politica che nel sociale.
In quest'ultimo periodo Giovanni Maiolo sta conducendo un programma su Telemia dal titolo "Kaos Kalabro" e, proprio nel corso di una delle puntate di questa trasmissione del martedi sera, il giornalista aveva espresso la sua opinione critica nei confronti del vescovo Morosini il quale ultimamente in varie omelie aveva ripetuto che anche per gli uomini della 'Ndrangheta il Signore pone il perdono.
Indipendentemente dalle opinioni della chiesa o del mondo civile, qui siamo di fronte a un gravissimo gesto che degli uomini d'onore mafiosi, sentendosi offesi per lo spazio televisivo occupato a ribadire che non è poi cosi giusto che per i criminali e gli assassini la Chiesa abbia queste generose aperture, hanno voluto compiere per intimorire Giovanni Maiolo.
Non è la prima volta che Giovanni Maiolo riceve minacce; gia nel 2005 e nel 2007 aveva ricevuto lettere di morte e un volantinaggio anonimo diffamatorio contro di lui nel suo paese di Caulonia, in virtù della sua attività politica a favore delle categorie più deboli e degli immigrati e le sue battaglie a favore dell'onestà e della trasparenza politica.
Non conosco personalmente il dr. Maiolo, ma condivido le sue battaglie e il suo pensiero e quindi offro la mia incondizionata solidarietà e condanna al vile gesto intimidatorio compiuto alla sua persona.
mercoledì 9 gennaio 2013
LE LUMINARIE DEL BOSCO CATALANO
Ciao Nicola, seguo il tuo sito e ho pensato che è l'unico mezzo a cui riferire un po' di rabbia che ho dentro. Mi pare di avere letto in qualche tuo articolo che le casse comunali siano in debito. Non penso che sia cosi, oppure se è come tu dici evidentemente conoscono qualche escamotage per non pagare la corrente elettrica. Non so quale sia la spesa per la corrente elettrica per le luminarie che abbiamo lungo la via principale, capisco il periodo natalizio che occorre creare l'aria di festa, ma oggi siamo al 9 di gennaio e ancora quelle luminarie risplendono per tutta la via Roma.
Ma la mia rabbia più forte è rappresentata, invece, dalle luminarie che hanno messo al Bosco Catalano. Io ho anche la casa al Bosco Catalano e credo anche di essere uno dei più assidui frequentatori, ma non capisco perchè sprecare tutta quella corrente elettrica da oltre un mese in una zona completamente disabitata. Se durante il giorno in qualche modo il Bosco è frequentato, vi posso garantire che la sera e la notte non c'è un'anima viva. Per quale motivo mettere e mantenere quelle luminarie a festa per cosi tanto tempo in quella zona non frequentata di notte da nessuno?
Tanto per quest'anno abbiamo gia pagato l'IMU con le massime aliquote, forse era necessario sperperare questo denaro per le luminarie visto che chi ha la casa al Bosco Catalano, figurando come seconda casa, ha sborsato un capitale vista l'aliquota al 10,61%! Davanti a questi sprechi voglio vedere con quale faccia tosta si presentera il nostro Comune fra qualche mese a richiederci la TIA, la nuova tariffa che dovrebbe servire per pagare l'illuminazione e la manutenzione delle strade.
Mi scuso per il mio sfogo e auguro a tutti un buon anno
Lettera firmata di un abitante del Bosco Catalano.
martedì 8 gennaio 2013
CONTINUA IL CALVARIO PER LA FAMIGLIA GIACCO
Si apprende dalla prima delibera di Giunta Comunale del 2013 che il Comune di Roccella Jonica ha deciso di presentare ricorso in appello alla sentenza del luglio scorso (Tribunale di Locri - sez. staccata di Siderno n. 305/2012) "nel procedimento che vedeva imputati due dipendenti comunali per la morte in seguito ad incidente stradale sul lungomare di Roccella Jonica del sig. Giacco Vincenzo, procedimento che si è concluso con la condanna in solido del Comune di Roccella Jonica ritenuto responsabile civile e condannato in solido insieme al dipendente comunale al risarcimento dei danni in favore dei congiunti della vittima".
Viene cosi nominato alla difesa in appello nuovamente l'avvocato che ha presenziato nelle precedenti cause, ossia Sgambellone Giuseppe di Siderno, accordandosi con il Comune per una parcella di seimila euro.
Ricordiamo che il giovane Giacco Vincenzo di soli 23 anni perse la vita per un incidente stradale nel lungomare di Roccella Jonica il 29 dicembre 2005 a causa di una grossa buca sulla strada ricolma di acqua per le piogge che si erano verificate nei giorni e nelle ore precedenti il tragico fatto.
Dopo una moltitudine di udienze ed una lunga serie di rinvii si è arrivati alla sentenza del 2 luglio scorso firmata dal giudice Maria Grazia Gerace che ha condannato il Comune di Roccella insieme ai due professionisti a pagare la cifra di 213 mila euro a titolo di risarcimento danni ed il rimborso delle spese legali dei familiari dei giovane roccellese scomparso. I due professionisti del Comune, inoltre, sono stati condannati ad un totale di dieci mesi di reclusione.
Il ricorso presentato dal Comune riapre la ferita per la famiglia Giacco, che mai riavranno indietro il loro caro Vincenzo, e che oggi si ritrovano a patire un nuovo processo che ruota intorno ad un'unica certezza: se non ci fosse stata quella voragine piena d'acqua che ha causato l'incidente, la giovane vita di un nostro ragazzo non si sarebbe persa!
domenica 6 gennaio 2013
TRIONFO DEL ROCCELLA IN COPPA ITALIA DILETTANTI
ROCCELLA - RENDE 1 - 0
Decisivi Saffioti e Occhiuzzi per i reggini, il primo realizza il gol vittoria, il secondo sventa un rigore di Caridi.
Saffioti ha deciso il match con il suo gol nel secondo tempo. |
Al rientro della squadra da Vibo festa in piazza San Vittorio con la squadra e tutti i tifosi!!!
Stasera la partita verrà trasmessa da Telemia a partire dalle ore 20,30.
LA BEFANA IN VOLO PER LA GIOIA DI GRANDI E PICCINI
Tutto è quadrato alla perfezione, anche il tempo che sembrava minaccioso è stato clemente ed ha consentito il regolare e perfetto "volo della befana", preparato ed eseguito in maniera impeccabile dalla "corposa" squadra dei Vigili del Fuoco di Siderno che, coaudivati dal Corpo Cinofili di Reggio Calabria e dalla Protezione Civile "A. Ursino" di Roccella Jonica, hanno reso scenografico e magico questo appuntamento.
Ed è stato uno spettacolo impareggiabile assistere, in virtù di una perfetta organizzazione, la felicità dei nostri amici diversamente abili in perfetta simbiosi con quella di tutti i bambini, stretti insieme come una grande famiglia.
Merito dell'affiatato gruppo dell'UNITALSI che, per il secondo anno consecutivo, hanno pensato a questa originale "festa della condivisione" come un grande momento di partecipazione e complicità, facendo stringere tutta la Comunità attorno a un simbolo di Roccella, ossia la Chiesa Matrice, e facendogli vivere momenti di gioia e sorrisi.
In attesa dei minuziosi preparativi al "volo della Befana" dal campanile della Chiesa Madre, ci ha pensato "il padrone di casa" padre Francesco Carlino ad accogliere in chiesa la grande famiglia UNITALSI insieme alle famiglie roccellesi, coinvolgendo tutti con dei canti natalizi e dei messaggi di solidarietà che sanno riempire le coscienze e l'animo delle persone sensibili e generose, lui che ben conosce le sofferenze degli altri, delle persone che non per colpa loro, vivono nelle carestie e nelle guerre.
E' davvero un grande privilegio per i bambini roccellesi e non, poter vivere una doppia festività dell'Epifania, questa del 5 Gennaio con l'ascesa della vecchia nonnina dal campanile della Chiesa Matrice a lanciare caramelle e regalare le sue dolci calzette, e quella solenne del 6 Gennaio con le antiche tradizioni in famiglia per rendere felici figli e nipotini, e le varie funzioni religiose che celebrano con L'Epifania la prima manifestazione della divinità di Gesù all'intera umanità, con la visita solenne, l'offerta di doni altamente significativi, e l'adorazione dei Re Magi.
Molto bello e interessante l'articolo pubblicato nel sito dei Vigili del Fuoco della Calabria in merito a questa manifestazione. Per leggerlo ecco il link
http://www.vigilfuococalabria.com/territorio/reggio-calabria/86-roccella-jonica-befana-2013.html
http://www.vigilfuococalabria.com/territorio/reggio-calabria/86-roccella-jonica-befana-2013.html
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2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico
JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini
La vera storia dei nostri emigranti che, per motivi di lavoro, sono stati "costretti" a lasciare la Terra in cerca di lavoro ma col cuore rivolto SEMPRE nell'estremo lembo della "nostra" Penisola: la CALABRIA!
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ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
Pagine
DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'
Un Lungomare così, a Reggio, non si vedeva da tanti tanti anni. Le Frecce Tricolori hanno richiamato in città decine di migliaia di persone da tutte le province calabresi e da gran parte della Sicilia. La via Marina, completamente chiusa al traffico in occasione della seconda “domenica sostenibile”, s’è gremita di circa 100.000 persone che nel pomeriggio hanno assistito incantate allo spettacolo dell’Air Show “Scilla & Cariddi” con l’esibizione delle celebri Frecce Tricolore.
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VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO
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Oggi 20 marzo, nonostante le nuvole, abbiamo potuto assistere, dalle nove e mezza fino alle undici, all'eclissi di sole. Qui da noi il sole, "coperto" dall'ombra della luna, si è oscurato soltanto per il 41%. La prossima eclissi parziale avverrà nel 2026 mentre per avere un'altra eclissi solare totale dovremmo "attendere" fino al 2081.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.
FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'
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OLTRAGGIO ALLA CITTA'
ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE
Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.