Non mi perderò in ciance...
Abbiamo apprezzato tutti il 27 maggio scorso il successo della rappresentazione del Corteo Storico della "Chinea" del tempo del principe Carlo Maria Carafà e il costruttivo gemellaggio tra scuole e istituzioni di Roccella e Mazzarino.
Eccellenti costumi, ottima preparazione scenica, grande coinvolgimento della società civile roccellese sia come figuranti che come pubblico. Questo blog l'ha definito l'evento roccellese dell'anno e a suo tempo ha riferito che "organizzata dall'ISIT "E. Maiorana" e dal Liceo Scientifico "P.Mazzone" di Roccella Jonica diretti dal prof. Vito Pirruccio, grazie ai finanziamenti del POR 2006/2013, ci si appresta ad assistere ad un grande evento rappresentativo di grosso spessore storico-culturale, occasione per cui giungeranno a Roccella oltre ad una folta rappresentativa di studenti, autorità e cittadini del Comune di Mazzarino (CL), anche tante presenze delle città, italiane ed europee, gemellate con Roccella".
Al termine della manifestazione abbiamo fatto un plauso al preside Pirruccio, al corpo docenti che si sono dedicati con passione e meticolosità alla preparazione dell'evento, alle istituzioni che sono state presenti, alle diverse associazioni tra cui "Roccella com'era" e "Roccella in movimento" che si sono gettati a capofitto con tutte le loro idee e risorse per la piena riuscita, ma abbiamo anche riferito della grossa pecca di avere isolato la zona del Borgo nelle due serate di esposizione dei lavori di artigianato e dei prodotti tipici, indirizzando invece i visitatori per una "grande abbuffata" nella Villa Giannitti!
Ma comunque tutti siamo stati daccordo nel dire che si è trattato di un importante momento culturale da intensificare e renderlo appetibile turisticamente, consolidando l'affiatato rapporto che si è creato con Mazzarino, la città siciliana dimora del principe Carlo Maria Carafa, che a distanza di una settimana da quel 27 maggio 2012 ha accolto i nostri studenti dei licei con il preside e diversi docenti e le istituzioni per una nuova rappresentazione lungo le vie della loro città.
Ciò purtroppo non sarà più possibile. L'accorpamento delle diverse scuole della nostra zona ha causato un vero e proprio terremoto: Il preside Vito Pirruccio, dopo soli due anni di dirigenza nei plessi dell'ISIT e dello Scientifico, viene trasferito a Siderno, e a dirigere e reggere dalla scuola materna fino ai licei del nostro paese dovrà farcela "da sola" la preside del "Comprensivo" prof. Maria Giuliana Fiaschè, e naturalmente vista la grossa mole di lavoro, a tutto potrà pensare meno che al Corteo Storico.
Ma un barlume di speranza viene fuori: ricordate qualche mese dopo il Corteo Storico, nel corso di un convegno pubblico al Convento dei Minimi (lo abbiamo anche riferito in questo blog), il sindaco, incanzato da un cittadino roccellese, ha decisamente affermato che... "Il Corteo Storico è un evento dell'Amministrazione Comunale prima ancora che della scuola..."
In quella circostanza questo blog ha duramente criticato quella affermazione poichè il ruolo evidente delle istituzioni nel Corteo Storico non è stato altro che di partecipazione, considerato che il progetto è stato completamente finanziato con i fondi PON e MIUR.
Ecco caro signor sindaco... Ci dimostri adesso quanto noi ci sbagliavamo. Ci dimostri adesso che il Corteo Storico è una brillante iniziativa dell'Amministrazione e che l'Amministrazione è capace di ripeterlo e consolidarlo.
Caro signor sindaco è il momento di dimostrarci che quando lei afferma un concetto ha la piena capacità di metterlo in atto e non farfuglia solo con lo scopo di appropriarsi delle iniziative di altri per difendere il nulla che esiste nei vostri programmi... Festival Jazz a parte!!!
Chi volesse inviarmi notizie, messaggi, comunicazioni di manifestazioni ed eventi da pubblicare sul blog può farlo attraverso la mail niko.25@hotmail.it
martedì 18 settembre 2012
domenica 16 settembre 2012
GLI INTERROGATIVI SENZA RISPOSTA SULLA DIFFERENZIATA
RACCOLTA DIFFERENZIATA
E’ passato esattamente un anno ed un mese da quando l’Amministrazione Comunale di Roccella Jonica ha attuato il metodo di raccolta differenziata dei rifiuti e puntualmente è ricomparso il manifesto con cui l’Amministrazione comunica alla cittadinanza i vari quantitativi di materiale differenziato raccolto nell’anno.
Umido : 41,49% - Multimateriale 10,98 % - Carta e Cartone 9,94 % - Vetro 7,06 %- Rifiuti ingombranti 4,03 % - Indifferenziata 24,79 % - Indumenti usati 0,77 % pari al 75,20 % circa, escludendo l’indifferenziato.
I cittadini apprezzano la solerzia con la quale gli sono stati comunicati i dati tecnici riferiti alla raccolta differenziata, ma sicuramente avrebbero apprezzato ancor di più se a fianco delle quantità percentuali di tutto il materiale raccolto e differenziato, fosse anche stata precisata la cifra in euro di quanto il Comune ha incassato con la vendita di detto materiale e di quanto ha risparmiato con il solo 25% circa di materiale indifferenziato conferito alla discarica consortile.
Nel mese di Dicembre dello scorso anno, con un manifesto pubblico, avevamo chiesto all’Amministrazione Comunale di far conoscere ai cittadini:
1. a chi è stato venduto il materiale differenziato;
2. quanto si è incassato dalla vendita;
3. quanto si è risparmiato dal minor conferimento di materiale indifferenziato alla discarica consortile;
4. se il bilancio della raccolta differenziata è in positivo e cosa s’intende fare con quei fondi.
Dopo nove mesi senza aver ottenuto alcuna risposta, riproponiamo all’Amministrazione le stesse domande con l’auspicio che questa volta dia delle risposte concrete alla cittadinanza che spera per il futuro di vedersi diminuire il canone TARSU, cosa che fino ad oggi non è accaduta nonostante i loro sacrifici.
Settembre 2012
MS- Fiamma Tricolore
Sezione di Roccella Jonica
50 anni di lavori sulla Salerno-Reggio Calabria: corteo di protesta per i ritardi
Fonte: http://www.ilmessaggero.it
Una manifestazione di protesta contro i ritardi per il completamento della autostrada A3 Salerno–Reggio Calabria si è tenuta ieri 15 settembre al casellodi San Giorgio a Cremano. Da qui è partito un corteo con torta e candeline per 'festeggiare' i lavori avviati 50 anni fa e mai portati a termine.
L'iniziativa è stata messa a punto il mese scorso in occasione della kermesse organizzata in Calabria dall'associazione Assud.
«Si sono spesi meno soldi per andare sulla luna - dicono in una nota il commissario regionale campano dei Verdi Ecologisti, Francesco Emilio Borrelli assieme allo speaker radiofonico Gianni Simioli presenti all'iniziativa - che per realizzare la Salerno - Reggio Calabria che dopo 50 anni di lavori non è ancora terminata.
Per realizzare le piramidi in Egitto ci vollero mediamente 20 anni, la muraglia cinese fu completata in 10 anni.
Entrambe le opere furono realizzate millenni fa con meno mezzi e tecnologie primitive rispetto ad oggi». Al corteo ha preso parte l'europarlamentare del PD, Andrea Cozzolino e l'imprenditore campano Gianni Lettieri.
L'iniziativa in contemporanea si è svolta anche al casello di Reggio Calabria con il presidente di Assud Andrea Guccione e Fiorella Zabatta cofondatrice dell'associazione.
Una manifestazione di protesta contro i ritardi per il completamento della autostrada A3 Salerno–Reggio Calabria si è tenuta ieri 15 settembre al casellodi San Giorgio a Cremano. Da qui è partito un corteo con torta e candeline per 'festeggiare' i lavori avviati 50 anni fa e mai portati a termine.
L'iniziativa è stata messa a punto il mese scorso in occasione della kermesse organizzata in Calabria dall'associazione Assud.
«Si sono spesi meno soldi per andare sulla luna - dicono in una nota il commissario regionale campano dei Verdi Ecologisti, Francesco Emilio Borrelli assieme allo speaker radiofonico Gianni Simioli presenti all'iniziativa - che per realizzare la Salerno - Reggio Calabria che dopo 50 anni di lavori non è ancora terminata.
Per realizzare le piramidi in Egitto ci vollero mediamente 20 anni, la muraglia cinese fu completata in 10 anni.
Entrambe le opere furono realizzate millenni fa con meno mezzi e tecnologie primitive rispetto ad oggi». Al corteo ha preso parte l'europarlamentare del PD, Andrea Cozzolino e l'imprenditore campano Gianni Lettieri.
L'iniziativa in contemporanea si è svolta anche al casello di Reggio Calabria con il presidente di Assud Andrea Guccione e Fiorella Zabatta cofondatrice dell'associazione.
sabato 15 settembre 2012
VENDITTI NON VERRA' IN CALABRIA. VEDIAMO IL PERCHE'...
Fonte: http://www.amolamusica.it/
Questo concerto “non sa da fa”… con una immagine manzoniana potremmo associare i Bravi al popolo calabrese, ma dietro ai Bravi stavolta c’è… “don Venditti“!
L’organizzazione del concerto ha comunicato l’annullamento definitivo della data di Vibo Valentia dell’Unica Tour dell’artista romano.
Un comunicato scarno, in cui si annuncia:
“Alla luce dei recenti fatti e del clima che si è creato, con proteste e minacce personali all’artista, l’organizzazione del concerto ed il promoter locale hanno deciso di sospendere il concerto di Antonello Venditti, previsto per il 28 Settembre a Vibo Valentia.”
Il popolo calabrese festeggia la vittoria, le ”proteste” di cui parla il promoter ci sono state, ma questa terra, purtroppo anche terra di ‘ndrangheta, non è soltanto una terra minacciosa…
A provocare i calabresi era stato lo stesso Antonello Venditti durante un concerto, a Marsala, quando il cantante fu immortalato in un filmato (finito su YouTube) a parlare male della Calabria. Il popolo calabrese, indignato, rispose mostrando le bellezze di questa terra, che non sono solo le bellezze che la natura offre, ma è una terra di sapori, di profumi, di volti e mani rigate dal lavoro della terra e bruciate dal sole; una terra di tradizioni e anche di musica: Rino Gaetano; Mino Reitano; Mia Martini e Loredana Bertè; Sergio Cammariere; Lisa. …E’ la terra di Rino Gattuso, di Raoul Bova, di Gianni Versace (sono calabrese, e si intuisce!)… ci sono i “bravi”, ma c’è anche la brava gente.
Questo concerto “non sa da fa”… con una immagine manzoniana potremmo associare i Bravi al popolo calabrese, ma dietro ai Bravi stavolta c’è… “don Venditti“!
L’organizzazione del concerto ha comunicato l’annullamento definitivo della data di Vibo Valentia dell’Unica Tour dell’artista romano.
Un comunicato scarno, in cui si annuncia:
“Alla luce dei recenti fatti e del clima che si è creato, con proteste e minacce personali all’artista, l’organizzazione del concerto ed il promoter locale hanno deciso di sospendere il concerto di Antonello Venditti, previsto per il 28 Settembre a Vibo Valentia.”
Il popolo calabrese festeggia la vittoria, le ”proteste” di cui parla il promoter ci sono state, ma questa terra, purtroppo anche terra di ‘ndrangheta, non è soltanto una terra minacciosa…
A provocare i calabresi era stato lo stesso Antonello Venditti durante un concerto, a Marsala, quando il cantante fu immortalato in un filmato (finito su YouTube) a parlare male della Calabria. Il popolo calabrese, indignato, rispose mostrando le bellezze di questa terra, che non sono solo le bellezze che la natura offre, ma è una terra di sapori, di profumi, di volti e mani rigate dal lavoro della terra e bruciate dal sole; una terra di tradizioni e anche di musica: Rino Gaetano; Mino Reitano; Mia Martini e Loredana Bertè; Sergio Cammariere; Lisa. …E’ la terra di Rino Gattuso, di Raoul Bova, di Gianni Versace (sono calabrese, e si intuisce!)… ci sono i “bravi”, ma c’è anche la brava gente.
LA GRANDE FAMIGLIA DI GIUSEPPE
di Pino Curtale
Ieri sera è stata una bella serata,un pó fresca a dire il vero, ma ci riscaldava una grande emozione: il ricordare ancora una volta Giuseppe Russo e la sua attività.
E lui era lì, presente, in ognuno di noi; era lì sullo sfondo del palco, il suo volto, disegnato a matita in mezzo alle luci colorate, a guardare noi tutti, i suoi amici e i suoi affetti più cari, che da quando se n'è andato non se ne fanno una ragione.
Spero tanto che questo serva a spronarci per continuare, quando possibile, a realizzare tante di quelle cose che Giuseppe avrebbe voluto fare, magari piccole ma fatte con un cuore grande come il suo... Ed io saró sempre presente e pronto a dare il mio contributo.
Ciao Giú!
Il ritratto a matita di Giuseppe Russo sullo sfondo del palco . |
E lui era lì, presente, in ognuno di noi; era lì sullo sfondo del palco, il suo volto, disegnato a matita in mezzo alle luci colorate, a guardare noi tutti, i suoi amici e i suoi affetti più cari, che da quando se n'è andato non se ne fanno una ragione.
I cantanti che si sono esibiti ieri sera: Angela Maria Calcopietro, Giuseppe Salsetta, Erika Custoza e Francesca Badolato. |
E vi erano proprio tutti, timidi nell' avvicinarsi al palco, ma euforici e calorosi quando risuonava il suo nome nelle casse del service. Sembrava veramente una di quelle feste di casa, la sua famiglia, sorridente e forte come sempre, che ha voluto ci fossero anche le sue scoperte da "talent scout" quale lui era, e che grazie anche a lui ora godono di una piccola notorietá.
Giuseppe da lassú invece sapendo, e vedendo tutto, ha fatto in modo e sicuramente ha messo qualche buona parola col suo "diretto Superiore" , che tutti i nuvoloni brutti, neri e minacciosi, girassero al largo, e che brillassero le stelle... Ma, come ha riferito il bravo presentatore, una Stella brillava piú di tutte: LA SUA MAMMA.
Spero tanto che questo serva a spronarci per continuare, quando possibile, a realizzare tante di quelle cose che Giuseppe avrebbe voluto fare, magari piccole ma fatte con un cuore grande come il suo... Ed io saró sempre presente e pronto a dare il mio contributo.
Ciao Giú!
La bellissima foto con i familiari di Giuseppe e gli artisti della serata. |
Chiara, i veri disabili siamo noi: ciechi, sordi e muti.
di Paola Bottero da http://www.scirocconews.it/
Vuole andare avanti, vuole la laurea magistrale. È l’autunno 2011. Chi ha detto che volere è potere? Cogli rassegnazione, tra le righe del suo calvario per sostenere il primo esame del corso di laurea in “Scienze cognitive e processi decisionali”, Università statale di Milano, “Psicologia cognitiva”. Rassegnazione che passa in giudicato con la scelta di abbandonare l’università dopo il tentativo di sostenere il secondo esame, “Psicologia Sociale”. E dire che da docenti di psicologia ci si aspetterebbe qualcosa in più della forma e del rispetto delle regole.
La battaglia di una ragazza ipovedente e con difficoltà motorie per accedere alla specializzazione universitaria dopo aver conseguito la laurea triennale. Da Milano a Catanzaro, i muri che la burocrazia universitaria ha alzato per impedirle di esercitare un suo diritto
Ha gli occhi puliti e mobili, Chiara Ursino. Non possono sfuggirti anche se gli occhiali spessi, che cercano di rendere meno terribile la sua condizione di ipovedente, li coprono con inclemenza. È lucida, Chiara, mentre denuncia alle telecamere del TgR Calabria quello che ha già scritto sul blog di Giuseppe Certomà. Così lucida, così cosciente di ciò che dovrebbe essere un suo diritto, il diritto all’istruzione che le viene costantemente negato, da far sparire ogni dettaglio sulle sue disabilità. Ipovedente, con disabilità motorie, Chiara è «un essere umano, a cui è stata donata la vita, come tanti altri», così scrive di sé. E questo vedi attraverso lo schermo televisivo. Questo ti restituiscono le sue parole mentre rilascia la propria intervista a Pietro Melia. Umanità. Umanità profonda, assoluta.
Vai a cercare la sua denuncia. Chiara vive a Roccella Jonica (Rc) ed ha conseguito una laurea triennale in Educatore Professionale, Facoltà di Medicina dell’Università di Catanzaro. Una laurea triennale, non le basta.
Vuole andare avanti, vuole la laurea magistrale. È l’autunno 2011. Chi ha detto che volere è potere? Cogli rassegnazione, tra le righe del suo calvario per sostenere il primo esame del corso di laurea in “Scienze cognitive e processi decisionali”, Università statale di Milano, “Psicologia cognitiva”. Rassegnazione che passa in giudicato con la scelta di abbandonare l’università dopo il tentativo di sostenere il secondo esame, “Psicologia Sociale”. E dire che da docenti di psicologia ci si aspetterebbe qualcosa in più della forma e del rispetto delle regole.
giovedì 13 settembre 2012
I TALENTI DI "IO CANTO IN TOUR" RICORDANO IL LORO "PROMOTER" GIUSEPPE RUSSO
Presentata da Pino Gagliano che con Giuseppe ha condiviso tantissime esperienze radiofoniche, la serata vedrà come protagonisti Giuseppe Salsetta, cantante scoperto attraverso il talent scout di Amici e poi entrato a far parte dell'agenzia di spettacoli Remix, la bravissima cantante "nostrana" Francesca Badolato e la giovane stella nascente del panorama musicale italiano Angelamaria Calcopietro, entrambi partecipanti al Concorso di "Io canto in tour", Angelamaria ne è stata pure la vincitrice nella seconda edizione tenutasi nell'estate del 2009 davanti ad un presidente di giuria d'eccezione, ossia il cantante e attore teatrale Giò di Tonno.
E Giò di Tonno, nonostante sia impegnato in una tournèe all'estero, non farà mancare il suo grande affetto nei confronti di Giuseppe Russo, ed in qualche modo sarà presente anche lui sul palco domani sera per continuare cosi a far rimanere acceso il ricordo di una grande persona che manca in maniera incolmabile a tutta la nostra Comunità, e la sua assenza è, ancora oggi, a distanza di tre mesi, impossibile da immaginare e credere.
Questo grande bisogno che la nostra cittadina ha di ricordare il giovane Giuseppe Russo è sintomo che si vuole tenere d'esempio la sua laboriosità e le sue immense qualità umane e imprenditoriali per dimostrare che con la competenza, lo spirito di sacrificio e la lungimiranza, doti naturali di Giuseppe, si possono raggiungere anche i sogni più impossibili. E allora uno, dieci, cento volte Giuseppe Russo!
Giuseppe Russo insieme ad AngelaMaria Calcopietro nel corso di uno spettacolo della cantante nel suo paese. |
Dopo la riuscitissima serata dedicata all'amico Giuseppe Russo nel corso della "Notte Bianca" in cui tutti gli amici di Radio Roccella lo hanno ricordato con quell'acceso e luminoso sorriso che trasmette ottimismo e incoraggiamento, domani saranno i giovani talenti che hanno partecipato al Concorso "Io canto", da Giuseppe Russo creato e portato al successo per tre edizioni, a rendergli omaggio sul palco per una serata di musica e spettacolo voluta fortemente dal Comitato Festa Maria SS Addolorata.
Giuseppe Salsetta nella sua partecipazione ad Amici |
Questo grande bisogno che la nostra cittadina ha di ricordare il giovane Giuseppe Russo è sintomo che si vuole tenere d'esempio la sua laboriosità e le sue immense qualità umane e imprenditoriali per dimostrare che con la competenza, lo spirito di sacrificio e la lungimiranza, doti naturali di Giuseppe, si possono raggiungere anche i sogni più impossibili. E allora uno, dieci, cento volte Giuseppe Russo!
mercoledì 12 settembre 2012
ROCCELLA SOTTO SHOCK PER QUEST'OMICIDIO COSI EFFERATO E MISTERIOSO
Chi mai se lo sarebbe aspettato che dopo averne parlato neanche un mese fa in merito a quel fatto del pagamento abusivo dei tavoli della pineta al porto, oggi saremmo stati qui a scrivere dell'uccisione del 64enne Antonio Gagliano commesso in maniera cosi terribile nella sua casa in perfetto stile mafioso.
Un omicidio terribile ed efferato che sconvolge la nostra cittadina non abituata a questi fatti cosi clamorosi che sentiamo succedere in altri paesi calabresi leggendoli sui giornali.
Un fatto gravissimo come dicevo prima per i modi con cui è stato commesso e perchè intorno al delitto sorgono molti dubbi e misteri sui quali gli investigatori cercano di venirne a capo.
E' strano il fatto che la badante che si trovava in casa non abbia sentito nulla, eppure sono stati esplosi ben otto colpi di pistola; che la porta d'ingresso non ha segni di scasso; il fatto di essere stato ucciso in bagno e che la donna se ne sia accorta solo la mattina al suo risveglio.
E naturalmente sappiamo che Gagliano non era uno stinco di santo ma comunque mai nessuno si sarebbe atteso che la sorte gli avrebbe riservato un epilogo cosi crudele.
Cosa dire? Ormai ch'è successo c'è solo una cosa da augurarsi: che gli autori e i mandanti vengano garantiti alla giustizia e si faccia piena chiarezza su tutti quelli che sono i punti oscuri, perchè fatti del genere non abbiano più a venire a Roccella come in nessun altro paese in cui la delinguenza costituisce la vita sommersa per tante comunità, e finchè non riusciremo a sconfiggerla ogni sforzo per risollevare le sorti di questa nostra terra saranno vane.
Un omicidio terribile ed efferato che sconvolge la nostra cittadina non abituata a questi fatti cosi clamorosi che sentiamo succedere in altri paesi calabresi leggendoli sui giornali.
Un fatto gravissimo come dicevo prima per i modi con cui è stato commesso e perchè intorno al delitto sorgono molti dubbi e misteri sui quali gli investigatori cercano di venirne a capo.
E' strano il fatto che la badante che si trovava in casa non abbia sentito nulla, eppure sono stati esplosi ben otto colpi di pistola; che la porta d'ingresso non ha segni di scasso; il fatto di essere stato ucciso in bagno e che la donna se ne sia accorta solo la mattina al suo risveglio.
E naturalmente sappiamo che Gagliano non era uno stinco di santo ma comunque mai nessuno si sarebbe atteso che la sorte gli avrebbe riservato un epilogo cosi crudele.
Cosa dire? Ormai ch'è successo c'è solo una cosa da augurarsi: che gli autori e i mandanti vengano garantiti alla giustizia e si faccia piena chiarezza su tutti quelli che sono i punti oscuri, perchè fatti del genere non abbiano più a venire a Roccella come in nessun altro paese in cui la delinguenza costituisce la vita sommersa per tante comunità, e finchè non riusciremo a sconfiggerla ogni sforzo per risollevare le sorti di questa nostra terra saranno vane.
lunedì 10 settembre 2012
IL BILANCIO DELL'ESTATE 2012... SECONDO ME!
Occorre chiudere il cerchio con l’estate 2012 e mi sembra doveroso scrivere un epilogo in maniera da poterla archiviare. Naturalmente ognuno l’ha vissuta in maniera diversa, per questo motivo quello che andrò ad esprimere si tratterà di esperienze e opinioni personali che il sottoscritto ha fatto in considerazione di ciò che ho vissuto e osservato, e di ciò che le persone a me vicine mi hanno riferito.
E’ ovvio che ci sono stati fatti positivi e altri un po’ meno. Dimentichiamoci assolutamente le stagioni degli anni '80/'90 dove in Agosto non si trovava una stanza di albergo libera ne una casa in affitto. La calca ormai ce la siamo dimenticati da diversi anni. Anche a Ferragosto c’è piena disponibilità di camere in hotel o spazi in campeggio come di ombrelloni negli stabilimenti balneari. Quel che regna sovrano, e si ripete ogni anno, è il traffico cittadino e gli ingorghi causati sempre dallo stesso problema: la strada ad imbuto che non consente la fluida percorrenza quando si incrociano due mezzi pesanti.
La stranezza dell’estate 2012 è stata senza dubbio il fatto, nei fine settimana di agosto, di non riuscire a trovare un parcheggio libero in tutto il lungomare. Sicuramente un aumento dei bagnanti “della Piana” che insieme all’ombrellone si portavano da casa anche il panino, la brioscina e la bottiglia d’acqua. Nei bar pochissime granite e gelati e molti bicchieri d’acqua e una lattina di coca cola con tre bicchieri!!!
Nonostante di manifestazioni e iniziative se ne siano organizzate di tutti i generi e per tutti gli interessi, seppur con poca coordinazione (la mancanza della proloco a Roccella non la pensa proprio nessuno!) e soprattutto con pochissima informazione (quest’anno non sono stati stampati ne manifesti ne brochure con il programma dell’estate roccellese) devo riferire che il lungomare di sera, se non fosse stato per l’animazione con la musica e gli autoscontri della Ditta Patruno, sarebbe stato un mortorio!
Si è proprio sentita la mancanza della Rassegna teatrale in vernacolo che i primi di agosto era il fiore all’occhiello delle manifestazioni roccellesi, che riempiva poltroncine e spalti del teatro al castello, come la manifestazione “Insieme si può”, che averla fatta a Siderno rappresenta una gravissima sconfitta per il nostro paese.
Per quanto riguarda le positività migliori dobbiamo dire bravi alla gestione della differenziata, nonostante qualche buco giustificabile (può succede che qualche operatore non si riesce a svegliare alle 4 di mattina e il servizio salta….). Bene anche il fatto che diversi giovani hanno trovato una boccata d’ossigeno con i dieci giorni stagionali di lavoro a rotazione, compresi gli operatori della nuova cooperativa “L’Ancora”. Ma ci sono stati episodi piccoli e grandi che hanno macchiato queste lodevoli impegni. Gli episodi piccoli sono stati, ad esempio, la passerella pubblica dei disabili e persone anziane sempre immersa nella sabbia e mai pulita da poter essere fruibile (che si monta a fare se poi non la si rende utilizzabile?), il parco giochi dei bambini (sempre le stesse distrazioni sic!) con il gravissimo pericolo del ponte senza il fermo corsa con il rischio per i bambini di fare un salto nel vuoto (problema ancora esistente!), e poi la spiaggia con i ferri per l’edilizia che emergono da blocchi di cemento rimasti li dopo le mareggiate invernali (subito dopo il lido Aloha verso il porto); episodi un po’ più gravi sono stati la sporcizia delle strade sia principali che quelle secondarie; non si è stati capaci a gestire bene la forza lavoro ne l’autospazzatrice sempre per quel maledetto pallino che l’indispensabile è pulire la piazza, il resto non conta!
Fino all’episodio più grave dell’estate costituito dall’incendio sul castello causato in primo luogo dal completo abbandono dei terreni demaniali del Comune che ha causato la distruzione del percorso panoramico intorno alla collina del castello.
Ultima considerazione va al Festival Jazz, la vera delusione dell’estate roccellese: non certo a livello artistico per carità, nessuno vuole mettere in discussione la qualità dei “suonatori”, ma è stato un vero e proprio deserto di pubblico. Si dice che sono stati dati più biglietti in omaggio che persone presenti al teatro al castello. E questo è una grandissima delusione se si pensa che l’associazione culturale jonica intascherà oltre mezzo milione di euro di soldi pubblici e di sponsor.
Non bestemmiate più vi prego nel dire che il Roccella jazz è il secondo festival dopo Umbria Jazz!!! Il fatto di aver vinto il bando per un milione di euro per tre anni non è da colpevolizzare il jazz roccellese, anzi…(se non l’avesse vinto l’ACJ se ne sarebbe appropriato qualcun altro…), ma qui siamo di fronte a un gravissimo danno, un vero e proprio sberleffo nei confronti dell’emergenza sociale che si sta vivendo: la Regione Calabria elargisce in maniera cosi semplice milioni di euro a pioggia per cosa? (il jazz a Roccella – artisti sempre a parte - è sempre stato un business per chi lo promuove e mai per Roccella e i roccellesi!) quando la povertà e la disoccupazione giovanile aumenta in maniera impressionante, la disperazione delle famiglie, delle persone ammalate è completamente ignorata da Comuni e Istituzioni, le piccole imprese soffrono per i gravissimi furti che si ritrovano nei conti correnti fatti dello Stato. Questo è e continua ad essere il sistema: si ruba a chi produce, con tasse e benzina alle stelle, e si elargisce a chi sta seduto nelle poltrone a produrre il niente!!! Guai a chi mi taccia di qualunquismo in questo merito, questa è la realtà di chi guarda il mondo con spirito di solidarietà ed uguaglianza, di chi è convinto che bisogna guardare il mondo con gli occhi dei più deboli se davvero vogliamo un mondo migliore per tutti!
Archiviamo quest’estate dalla bottiglietta d’acqua con tre cannucce e immergiamoci nell’oblìo di una nuova stagione di …”pane e lotte sociali”!
Il ponte nel parco giochi dei bambini senza il fine corsa prima dello scivolo. |
La stranezza dell’estate 2012 è stata senza dubbio il fatto, nei fine settimana di agosto, di non riuscire a trovare un parcheggio libero in tutto il lungomare. Sicuramente un aumento dei bagnanti “della Piana” che insieme all’ombrellone si portavano da casa anche il panino, la brioscina e la bottiglia d’acqua. Nei bar pochissime granite e gelati e molti bicchieri d’acqua e una lattina di coca cola con tre bicchieri!!!
La spiaggia con i blocchi di cemento da cui si ergono i puntoni di ferro per edilizia. |
Si è proprio sentita la mancanza della Rassegna teatrale in vernacolo che i primi di agosto era il fiore all’occhiello delle manifestazioni roccellesi, che riempiva poltroncine e spalti del teatro al castello, come la manifestazione “Insieme si può”, che averla fatta a Siderno rappresenta una gravissima sconfitta per il nostro paese.
Per quanto riguarda le positività migliori dobbiamo dire bravi alla gestione della differenziata, nonostante qualche buco giustificabile (può succede che qualche operatore non si riesce a svegliare alle 4 di mattina e il servizio salta….). Bene anche il fatto che diversi giovani hanno trovato una boccata d’ossigeno con i dieci giorni stagionali di lavoro a rotazione, compresi gli operatori della nuova cooperativa “L’Ancora”. Ma ci sono stati episodi piccoli e grandi che hanno macchiato queste lodevoli impegni. Gli episodi piccoli sono stati, ad esempio, la passerella pubblica dei disabili e persone anziane sempre immersa nella sabbia e mai pulita da poter essere fruibile (che si monta a fare se poi non la si rende utilizzabile?), il parco giochi dei bambini (sempre le stesse distrazioni sic!) con il gravissimo pericolo del ponte senza il fermo corsa con il rischio per i bambini di fare un salto nel vuoto (problema ancora esistente!), e poi la spiaggia con i ferri per l’edilizia che emergono da blocchi di cemento rimasti li dopo le mareggiate invernali (subito dopo il lido Aloha verso il porto); episodi un po’ più gravi sono stati la sporcizia delle strade sia principali che quelle secondarie; non si è stati capaci a gestire bene la forza lavoro ne l’autospazzatrice sempre per quel maledetto pallino che l’indispensabile è pulire la piazza, il resto non conta!
La passerella per disabili, in linea col passaggio a livello, piena di sabbia. |
Ultima considerazione va al Festival Jazz, la vera delusione dell’estate roccellese: non certo a livello artistico per carità, nessuno vuole mettere in discussione la qualità dei “suonatori”, ma è stato un vero e proprio deserto di pubblico. Si dice che sono stati dati più biglietti in omaggio che persone presenti al teatro al castello. E questo è una grandissima delusione se si pensa che l’associazione culturale jonica intascherà oltre mezzo milione di euro di soldi pubblici e di sponsor.
Non bestemmiate più vi prego nel dire che il Roccella jazz è il secondo festival dopo Umbria Jazz!!! Il fatto di aver vinto il bando per un milione di euro per tre anni non è da colpevolizzare il jazz roccellese, anzi…(se non l’avesse vinto l’ACJ se ne sarebbe appropriato qualcun altro…), ma qui siamo di fronte a un gravissimo danno, un vero e proprio sberleffo nei confronti dell’emergenza sociale che si sta vivendo: la Regione Calabria elargisce in maniera cosi semplice milioni di euro a pioggia per cosa? (il jazz a Roccella – artisti sempre a parte - è sempre stato un business per chi lo promuove e mai per Roccella e i roccellesi!) quando la povertà e la disoccupazione giovanile aumenta in maniera impressionante, la disperazione delle famiglie, delle persone ammalate è completamente ignorata da Comuni e Istituzioni, le piccole imprese soffrono per i gravissimi furti che si ritrovano nei conti correnti fatti dello Stato. Questo è e continua ad essere il sistema: si ruba a chi produce, con tasse e benzina alle stelle, e si elargisce a chi sta seduto nelle poltrone a produrre il niente!!! Guai a chi mi taccia di qualunquismo in questo merito, questa è la realtà di chi guarda il mondo con spirito di solidarietà ed uguaglianza, di chi è convinto che bisogna guardare il mondo con gli occhi dei più deboli se davvero vogliamo un mondo migliore per tutti!
Archiviamo quest’estate dalla bottiglietta d’acqua con tre cannucce e immergiamoci nell’oblìo di una nuova stagione di …”pane e lotte sociali”!
domenica 9 settembre 2012
MONS MOROSINI NELLA SUA OMELIA NELLA CHIESA DI PORTOSALVO: " LA LOCRIDE STA PERDENDO OGNI SPERANZA. CI TOLGONO ANCHE IL POCO CHE ABBIAMO!"
di Aristide Bava. Pubblicato nella sua pagina facebook il 9.9.2012
“ Se si vuole veramente ragionare di legalità, nella Locride , lo si deve fare partendo certamente dal basso ma anche per avere precisi riscontri in alto. Non si puo solo pretendere di risolvere la situazione con la repressione, ma bisogna mettere questo territorio nelle condizioni di vivere”.
E’ uno dei passi piu’ significativi che il Vescovo, Mons.Giuseppe Fiorini Morosini ha enunciato nel corso della sua omelia, tenuta presso la Chiesa di Maria SS. di Portosalvo, a Siderno, nella giornata conclusiva dei festeggiamenti in onore della Patrona della città. Una omelia, particolarmente apprezzata e salutata da un grande applauso finale e, in alcuni tratti, molto “forte” e densa di considerazioni sociali, oltre che impregnata di temi di grande attualità, religiosa e non.
Lo stesso Vescovo è stato cosciente di “fare delle affermazioni dure ma veritiere” e nell’affermare che, purtroppo, la Locride è guardata principalmente come un territorio che si identifca nell’ illegalità, pur affermando che “certamente il male va combattuto” ha aggiunto che il rigore e la forza non bastano, ma ci devono essere le capacità di dare precise risposte che bandiscano l’abbandono, l’inefficenza, i mancati impegni ,la mancanza di comunizazione e che si pongano in maniera positiva sul territorio.
“ Se si vuole veramente ragionare di legalità, nella Locride , lo si deve fare partendo certamente dal basso ma anche per avere precisi riscontri in alto. Non si puo solo pretendere di risolvere la situazione con la repressione, ma bisogna mettere questo territorio nelle condizioni di vivere”.
E’ uno dei passi piu’ significativi che il Vescovo, Mons.Giuseppe Fiorini Morosini ha enunciato nel corso della sua omelia, tenuta presso la Chiesa di Maria SS. di Portosalvo, a Siderno, nella giornata conclusiva dei festeggiamenti in onore della Patrona della città. Una omelia, particolarmente apprezzata e salutata da un grande applauso finale e, in alcuni tratti, molto “forte” e densa di considerazioni sociali, oltre che impregnata di temi di grande attualità, religiosa e non.
Lo stesso Vescovo è stato cosciente di “fare delle affermazioni dure ma veritiere” e nell’affermare che, purtroppo, la Locride è guardata principalmente come un territorio che si identifca nell’ illegalità, pur affermando che “certamente il male va combattuto” ha aggiunto che il rigore e la forza non bastano, ma ci devono essere le capacità di dare precise risposte che bandiscano l’abbandono, l’inefficenza, i mancati impegni ,la mancanza di comunizazione e che si pongano in maniera positiva sul territorio.
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2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico
JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini
La vera storia dei nostri emigranti che, per motivi di lavoro, sono stati "costretti" a lasciare la Terra in cerca di lavoro ma col cuore rivolto SEMPRE nell'estremo lembo della "nostra" Penisola: la CALABRIA!
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- LE CREAZIONI ARTISTICHE DI MIMMO BAVA
- LE MIE PRIME NOTIZIE DEL 2020
ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
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DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'
Un Lungomare così, a Reggio, non si vedeva da tanti tanti anni. Le Frecce Tricolori hanno richiamato in città decine di migliaia di persone da tutte le province calabresi e da gran parte della Sicilia. La via Marina, completamente chiusa al traffico in occasione della seconda “domenica sostenibile”, s’è gremita di circa 100.000 persone che nel pomeriggio hanno assistito incantate allo spettacolo dell’Air Show “Scilla & Cariddi” con l’esibizione delle celebri Frecce Tricolore.
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VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO
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Oggi 20 marzo, nonostante le nuvole, abbiamo potuto assistere, dalle nove e mezza fino alle undici, all'eclissi di sole. Qui da noi il sole, "coperto" dall'ombra della luna, si è oscurato soltanto per il 41%. La prossima eclissi parziale avverrà nel 2026 mentre per avere un'altra eclissi solare totale dovremmo "attendere" fino al 2081.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.
FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'
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OLTRAGGIO ALLA CITTA'
ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE
Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.