Gentile Editore del Blog "Roccella siamo anche noi"
Risposta di Iervasi Nicola:
Gent.mo Presidente Logozzo,
La ringrazio per la sua lettera e dispiace anche a me che lei si sia soffermato su tutto meno che sulla mia premessa nel giudicare Radio Roccella come di una emittente "di una professionalità disarmante", e questo lo penso veramente sia per i mezzi tecnici che mettete a disposizione e sia per l'alta preparazione degli speaker radiofonici.
Tutto vi fa onore, soprattutto il fatto che quello che fate lo svolgete in maniera gratuita, nonostante penso che non sia giusto, perchè la professionalità, l'impegno e la serietà deve essere in qualche modo ripagata.
Ritengo che sarebbe stato meglio pagare 25 mila euro il service audio luci e dare a voi 9 mila euro che ve li meritate tutti.
A mio parere la vostra preparazione musicale è superiore a quella dei dj di Radio Montecarlo, la radio ufficiale di Umbria Jazz!
Ma veniamo alle "inquadrature". Voi siete liberi di inquadrare cosa volete nel corso del concerto, ma ritengo che l'applauso faccia parte del coronamento dell'esibizione degli artisti, quindi parte integrante dell'esibizione.
Probabilmente, come dice lei, non avete nè cameramen e nè registi, ma la invito a rivedersi la commedia "U femminismu" ripresa dalla vostra emittente lo scorso 11 Agosto e rivedere quante volte avete inquadrato il pubblico, numerosissimo ed entusiasta, e quante volte invece lo avete fatto per i concerti del jazz con anche la sola platea semi deserta
Qualche tempo fa riferì il particolare "delle inquadrature" anche all'emittente televisiva e questa, con onestà intellettuale, mi rispose che se avessero inquadrato il pubblico gli avrebbero fatto fare magra figura all'organizzazione del festival.
Voi non volete ammettere che sia per la stessa ragione, siete liberi di non ammetterlo per carità; il problema è e resta comunque il fatto che questo festival, che può essere di alto livello artistico e di qualità quanto si vuole, ma nessuno può negare che non se lo fila più nessuno, da anni ormai!
Concludo con la diretta dei concerti che voi diffondete attraverso il vostro gruppo facebook e che purtroppo ha pochissime visualizzazioni. Non era affatto una critica rivolta alla vostra emittente per il servizio che fate, tant'è che le inquadrature sul palco e la musica che arriva agli utenti sono impeccabili.
Il mio dispiacere - perchè di questo si tratta visto che non sono affatto contento che si sperperano migliaia e migliaia di euro senza nessun ritorno culturale ed economico - è il nocciolo di tutto il mio articolo, e cioè che, nonostante quest'anno ci siano stati i tempi per poter fare una dovuta ed opportuna promozione di questo festival per fare in modo che arrivassero appassionati del genere jazz da tutta Italia, questo non è avvenuto e i musicisti, poverini, che si nutrono più degli applausi del pubblico che del cachet, si sono espressi nel quasi deserto di platea e gradinata.
La ringrazio ancora per il suo intervento e sono sempre aperto ad ogni considerazione. Vi abbraccio e, con stima, vi auguro una buona continuazione del vostro appassionato e meritevole lavoro col festival jazz, nella speranza possa essere premiato anche economicamente.