DI ANGELO SANTO LAGANÀ
Il mondo dello spettacolo italiano ed internazionale hanno perso, oggi, la Star dall'incommensurabile valore: Raffaella Carrà.
DI ANGELO SANTO LAGANÀ
Quando le vicende politiche del momento ti portano alla mente due grandi romanzi e la letteratura diventa storia.
Di Carlo Maria Muscolo
Per mesi abbiamo letto di varie ipotesi fantasiosi sulle trame nazionali ed internazionali che avrebbero portato alla caduta del secondo governo Conte.
In questi giorni appaiono, al contrario, ipotesi di lettura molto più semplici e tutte interne allo stesso movimento.
O meglio, al Padre Padrone di quel movimento che, con la platealità che gli è propria, ha affossato e dato dell’incapace a colui al quale ha affidato per ben due volte il governo del Paese.
I padri padroni sono uomini che vivono nella solitudine, nella rabbia e nel nervoso. La loro ignoranza gli fa credere di comportarsi a favore della famiglia, quando in realtà pensano solo a loro stessi. Questo loro comportamento lascia segni indelebili su chi lo subisce.
La basi sentimentali dei padri padroni sono egoismo e solitudine. L’egocentrismo li porta a volere essere al centro dell’attenzione per forza. Il rispetto credono sia qualcosa che gli sia dovuto e non qualcosa che debbano conquistare.
Per i padri padroni il pensiero altrui (probabilmente di altri padri padroni) è fondamentale. Nessuno deve avere la possibilità di dire che nella loro famiglia qualcosa non va come ci si addice che debba andare.
Tutto ciò che è vanto viene ostentato all’inverosimile, tutto ciò che è vergogna nascosto fino all’impossibile. Se i figli sono bravi se ne fanno vanto come fossero bravi loro, ma se i figli commettono degli errori non se li accollano come fossero errori loro, li nascondono agli altri per la vergogna e a casa qualche ceffone fa capire che ciò non deve più avvenire.
La loro reputazione non deve essere messa in discussione da figli che non si comportano a dovere.
Non conoscono i propri figli a tal punto che tutto ciò che viene raccontato loro da altre persone a riguardo diventa verità. Non si prendono la briga di capire se ciò che hanno udito è vero o meno, ciò che importa è che non ci sia mai più l’occasione per altri di parlare male dei propri figli.
Tutto questo non per un interesse verso i propri figli, ma per un interesse verso loro stessi: la loro immagine proiettata ad altre persone non deve essere messa in discussione. Che nessuno possa dire male di loro per via dei propri figli, mai!
I padri padroni vivono fuori dal tempo fino a che il tempo non li butta fuori dal suo corso naturale delle cose. Quando i loro figli saranno divenuti adulti si accorgeranno che essi gli hanno insegnato più cose di quanto loro non abbiano mai fatto di rimando. Capiranno che i loro figli sono divenuti uomini e donne nonostante in casa ci fosse un bambino a tenere le fondamenta della famiglia. Si accorgeranno che tutto è andato bene solamente perché nelle retrovie le loro mogli, oltre essere tali, facevano anche da madre e da padre allo stesso tempo. Capiranno di essere degli uomini soli, perché soli hanno deciso di vivere la loro vita; piena di malcontento nei propri confronti da riversare sugli altri con rabbia e nervoso.
Forse non discerneranno mai la differenza tra il ruolo di capo famiglia e quello di dittatore. Non capiranno mai cosa significhi che un capo deve servire e non farsi servire. Penseranno di essere stati dei buoni uomini, dei buoni padri e dei buoni mariti solo perché hanno pensato agli aspetti economici della famiglia.
Ma questo anche un tutore o una vincita alla lotteria lo può fare, mentre le mancanze sentimentali lasciate in famiglia, quelle nessuno le potrà colmare. Rimarranno segni indelebili sui loro figli e sulle loro mogli.
Ed eccoci al nostro (Vis) Conte dimezzato che aveva deciso di arruolarsi nell’esercito pentastellato/asburgico in una guerra contro i Turchi/resto del mondo.
Durante il viaggio viene a conoscenza di tutte le atrocità della guerra e viene nominato tenente e per ben due volte assiso al ruolo di comandante supremo.
Ma, iniziato il vero combattimento, contro il Padre Padrone, a causa della sua inesperienza viene centrato in pieno da una palla di cannone e diviso simmetricamente in due parti. Viene però ritrovata solamente la parte destra, a cui si riesce a salvare la vita.
Ora vediamo se riuscirà a ricostituire anche la parte sinistra e liberarsi del controllo.
Quindi, non complotti nazionali, internazionali, dei poteri forti visibili e invisibili, dei giornali a servizio dei loro padroni e dei loro indicibili interessi, il vero “Conticidio” lo ha fatto Beppe Grillo.
Plateale, forte e chiaro: il suo blog come luogo del delitto, la postura sprezzante, irriverente, come il titolo “una bozza e via”, le parole come una fucilata, quel “non ha visione politica né capacità manageriale”, che non lascia spazio e interpretazioni e margini di mediazione.
Nelle parole di Grillo, colpisce proprio questo: praticamente spiega che è un incapace colui al quale è stato affidato, anzi, ha affidato il governo del paese per ben due volte. Perché se servono visione politica e capacità manageriale per guidare i Cinque Stelle, con tutto il rispetto a maggior ragione occorrono per guidare l’Italia e se uno non ce l’ha oggi, non ce l’aveva neanche prima.
E allora povera Italia. Se, come diceva il saggio, in ogni critica c’è un’autobiografia, questo licenziamento con o senza giusta causa di Conte, rappresenta la più grande autocritica involontaria degli ultimi tempi.
Ogni storia è storia a sé ma i precedenti ci sono, come è accaduto ad Alfano e Renzi, ma anche a Massimo D’Alema che quella frase l’aveva rivolta a Fabio Mussi quando non aderì al Pd e poi ne ebbe conferma quando cadde anch’egli nella tentazione della scissione. Tutta gente, comunque, abituata a mangiare pane e politica, con capacità reattiva e doti organizzative che l’avvocato del popolo ancora non ha dimostrato di avere, perché se vuoi fondare il nuovo partito, non puoi certo impiegare quattro mesi a fare uno statuto.
Alla nascita del Governo Draghi, ricordate quando Grillo urlava “Conte o morte”?
Grillo sparigliò, nacque il governo e non è morto nessuno.
Adesso la questione si ripropone, non sul governo, ma sul Movimento, di cui Grillo nei momenti cruciali ha sempre dimostrato di essere l’anima profonda.
Adesso è il momento dello choc, da domani partirà un altro film, il chi sta con chi, se Conte lancerà il cuore oltre l’ostacolo, in che tempi, che garanzie può offrire a chi lo segue, e sulla base di quale progetto politico, a partire dalla collocazione sul governo, perché finora si è parlato solo di statuti. E finalmente potrà misurarsi col consenso popolare.
Articolo pubblicato sulla Riviera di Domenica 4 Luglio 2021.
Una scultura commissionata all'artista proprio per questa rassegna musicale e per festeggiare le 45 candeline di Radio Roccella, l'emittente radiofonica che ha segnato, con il suo stile musicale e la sua professionalità, la crescita culturale di diverse generazioni dal 1976 in avanti.
Tornando alla scultura di Mariella Costa, intitolata proprio "Sapori di blues", siamo di fronte a un'opera di marmo di Carrara scolpita a bassorilievo e dipinta, raffigurante un musicista che suona il contrabbasso ed immerso nell'atmosfera di un concerto in notturna sul mare.
La scultura dipinta (alta un metro e sessanta) è un qualcosa che appartiene alla memoria genetica dell'artista essendo figlia della Magna Grecia, ed infatti a guardarla non possono che tornare alla mente le bellissime statue greche interamente dipinte con colori sgargianti.
Riconosciuta e premiata a livello internazionale, le sue opere hanno girato il mondo e fanno parte di collezioni pubbliche e private in Italia e all'estero, tra cui: l'Alexander Museum di Pesaro, la collezione dei Principi di Monaco, Lo Xi'an Youth Art Museum in Cina.
Ha al suo attivo esposizioni a Bruges, Bruxelles, Utrecht, Rotterdam, Londra, Montecarlo, San Diè des Vosges, Barcellona, Cracovia, Turgu jiu, Monaco di Baviera, Mosca, San Pietroburgo, Seoul, Xi’an, New York, Boston, San Diego, Washington, Miami.
Ha realizzato diverse opere pubbliche monumentali e murales in 3D dedicati principalmente ai temi sociali, oltre ad aver realizzato delle installazioni a livello internazionale. Pubblicata e recensita su quotidiani, cataloghi e riviste del settore tra cui il Catalogo Mondadori; le sue opere sono state battute dalla Casa D’Aste Poleschi.
Per Roccella Jonica (paese, ribadiamo, in cui Mariella Costa vive) ha promosso, negli anni scorsi, l'International Calabria Art Festival per celebrare la donna nell'arte, una mostra realizzata nei giorni della Festa della Donna dove il filo conduttore è stata la parità di genere della donna nella sua essenza di madre, figlia, sorella, amica, collega, lavoratrice nei più diversi settori della società moderna.
E poi, indimenticabile è stato il Simposio d'arte "I colori e la natura a Roccella Jonica", realizzato all'Hotel Kennedy nel Settembre del 2015.
Da oggi quindi possiamo ben essere fieri di ammirare, appena giunti sul Lungomare, grazie all'intuito di Radio Roccella, di un pregevole monumento di eccellente fattura che desterà sicuramente ammirazione, curiosità ed emozioni ai roccellesi e ai tanti turisti che arriveranno nel nostro paese.
Grazie Mariella.
Foto di Pino Curtale estratte dal profilo fb di Mariella Costa.
Per il secondo anno i festeggiamenti in onore di Maria SS, delle Grazie stanno avvenendo in maniera limitata, anche nel programma religioso, oltre che nel programma civile completamente annullato.
I solenni festeggiamenti religiosi sono iniziati il 25 Giugno presso il Santuario della Madonna, domenica 27 la Santa Messa delle ore 18,00 è stata celebrata dal Vescovo Mons. Francesco Oliva.
Mercoledi scorso la Statua della Madonna delle Grazie è stata portata dal Santuario alla Chiesa Matrice e qui è proseguito il Novenario.
Oggi (Vigilia della Festa) la Comunità Roccellese ha accolto il cardinale Enrico Feroci (nominato cardinale da Papa Francesco il 25 Agosto del 2020 da parroco del Santuario del Divino Amore di Roma) che ha recitato la Santa Messa e prima tenuto una Conferenza sul tema: La chiesa in uscita secondo l'esortazione Apostolica"Evangelli Gaudium", per poi essere accolto dal Consiglio Comunale.
Veglia Notturna in Chiesa.
Domenica 4 Luglio, giorno della Festa, le Sante Messe si terranno in Chiesa Matrice alle ore 7,30, alle ore 9,00 e alle ore 10,30.
Nel pomeriggio alle ore 18,15 la Statua della Madonna delle Grazie verrà portata in spiaggia e avverrà la benedizione del mare.
A seguire la Madonna verrà portata, privatamente, al Teatro al Castello dove, alle ore 19,00, è prevista la Santa Messa presieduta dal cardinale Enrico Feroci e, in conclusione, la Statua di Maria SS. delle Grazie verrà riportata nel suo Santuario.
Auguro a tutti i Roccellesi (anche quelli sparsi nel mondo) e non solo, una sentita Festa da vivere con amore e devozione, Rivolgo la mia più sentita preghiera a Maria SS. delle Grazie a tutte le persone che sono in Ospedale, affinchè interceda per una pronta guarigione, e per tutte le persone che in quest'ultimo anno hanno perso una persona cara, affinchè possano trovare consolazione.
Fotografie gentilmente concesse da Matteo Ienco.
Non so se si sia trattata di coincidenza, casualità, oppure la segnalazione dell'abbandono di rifiuti in c,da Barruca pubblicata il 29 Giugno su questo blog ha influito qualcosa, fatto sta che ieri il cumulo di sacchi neri, i materassi e i pneumatici riposti nella stradina prima del ponte ferroviario, sono stati dati fuoco.
E' dovere civico di tutti, nel momento in cui si vedono rifiuti abbandonati nelle strade, nei boschi o in qualsiasi luogo, segnalarlo alle autorità competenti al fine di tutelare l'ambiente e la salute di tutti.
La segnalazione va fatta al Comune o alla Polizia Locale. Io l'ho fatta ad entrambe le Autorità poichè conosco fino in fondo con quanta superficialità opera il Comune di Roccella. Facendo la doppia segnalazione pensavo che l'obiettivo della necessità di bonifica fosse più tangibile.
Ho pubblicato la segnalazione sul blog perchè deve essere chiara la mia posizione: condanna assoluta agli incivili che commettano questi reati, ma allo stesso tempo, considerato che crimini del genere si commettono, purtroppo, fin troppo comunemente, ho voluto dare il mio suggerimento (cosa che nella segnalazione non può essere messo), che è quello, oltre che la bonifica del luogo, anche all'installazione di cimici mobili per intercettare chi commette questi reati.
Purtroppo tutto ciò non è servito a nulla perchè l'incivile degli incivili è stato solerte, ieri, a mettere fuoco, forse per cancellare ogni traccia di quella vigliaccata.
Scuola Estiva di Altra Formazione in Filosofia “Remo Bodei” di Roccella Jonica
XII edizione
23-29 luglio 2021
Epistème
22 luglio 2021 Anteprima in onore di Remo Bodei
Remo Bodei e il fuoco della filosofia
CON LA PARTECIPAZIONE DI
Fortunato Maria Cacciatore, Barbara Carnevali, Bruno Centrone, Arianna Fermani,
Alfonso Maurizio Iacono, Federico Laudisa, Mario Lentano, Valentina Prosperi Steven Shore
IN COLLABORAZIONE CON
Comune di Roccella Jonica e Università di Macerata
Il modo migliore per festeggiare i dieci anni di attività dell’Associazione Culturale Scholé (2011-2021) consiste nel riappropriarsi degli spazi fisici e della presenza di soci e amici.
Così, dopo aver organizzato una ventina di dirette streaming su Facebook, pur di non mandare il pensiero in quarantena, la XII edizione della Scuola estiva di altra formazione in filosofia “Remo Bodei” si svolgerà dal vivo a Roccella Jonica dal 23 al 29 luglio 2021.
“Epistème” sarà il tema intorno al quale rifletteranno e discuteranno filosofi, filologi e fisici, contaminando linguaggi e punti di vista con l’obiettivo di misurarsi con alcune questioni fondamentali che riguardano il concetto di “epistème”, la parola che i greci utilizzavano per dire “scienza”.
Che cos’è il sapere scientifico? Si tratta davvero di una conoscenza infallibile e oggettiva? Oppure anche la scienza è un prodotto della storia? E che rapporti ci sono tra scienza e mito, tra scienza e tecnica e tra scienza e politica? Sono domande che hanno accompagnato la storia del pensiero da Omero ad Aristotele, passando per Cartesio e Bacone, fino a Marx e Einstein.
Domande che si confermano pienamente attuali nell’epoca in cui si fa fatica a distinguere il vero dal falso, in cui “vediamo” e “tocchiamo” la scienza nei prodotti dell’industria, in cui sperimentiamo la sostituzione della politica, ma anche della poesia e delle arti, col sapere di tecnici ed esperti.
La Scuola sarà inaugurata dal direttore Bruno Centrone (Università di Pisa) nel pomeriggio del 23 luglio all’ex Convento dei Minimi, seguiranno altri venti appuntamenti – lezioni mattutine, laboratori e inviti alla lettura pomeridiani, incontri pubblici serali – animati da Fortunato Maria Cacciatore (Università della Calabria), Arianna Fermani (Università di Macerata), Alfonso Maurizio Iacono (Università di Pisa), Federico Laudisa (Università di Treno), Mario Lentano (Università di Siena), Valentina Prosperi (Università di Sassari), Steven Shore (Università di Pisa).
Nella serata del 22 luglio, nel Largo Colonne “Rita Levi Montalcini” di Roccella, si svolgerà l’anteprima della Scuola in onore di Remo Bodei nell’ambito di un incontro pubblico intitolato “Remo Bodei e il fuoco della filosofia”, che sarà introdotto dal direttore Centrone e al quale parteciperanno Alfonso Maurizio Iacono (Università di Pisa) e Barbara Carnevali (École des hautes études en sciences sociales - Paris).
Gli interventi saranno preceduti dai saluti di Salvatore Scali (Presidente Associazione Scholé) e di Vittorio Zito (Sindaco di Roccella Jonica); saranno inoltre presenti Gabriella Giglioni Bodei (Università di Pisa) e Chiara Bodei (Università di Pisa).
La Scuola è libera perché si autofinanzia e, infatti, Scholé ha rilanciato la campagna “Think Sharing”, utile a iscriversi e a sostenere l’iniziativa.
Per motivi anti-Covid, vi è un limite di posti disponibili: per tutte le informazioni sulle modalità di partecipazione basta consultare il sito web www.filosofiaroccella.it e le pagine Facebook/Instagram.
Sempre sul sito è già disponibile il programma degli incontri, ai quali sarà possibile partecipare anche in modalità “a distanza” per coloro che ne facciano esplicita richiesta.
La Scuola è organizzata da Scholé in collaborazione con il Comune di Roccella Jonica e l’Università di Macerata.
Associazione Culturale Scholé
Roccella Jonica
“Il tuo sorriso è per noi il regalo più bello, piccola”. E’ questo il messaggio di accompagnamento al video della bimba di Polistena morsa da una vipera e salvata dagli uomini della Polizia stradale che organizzato una staffetta per prendere a Matera il farmaco per bloccare l’effetto del veleno e salvarle la vita. La piccola sta bene e non vede l’ora di lasciare l’ospedale per realizzare un desiderio: “tra poco tornerò a casa e farò una festa coi poliziotti”.
Di seguito il video pubblicato dalla Polizia di Stato.
“ITALIA MIA”,
storia del magazine a colori che ha seguito il cammino della Nazionale italiana di calcio negli anni ’90.
Quando si tratta di iniziative importanti c’è sempre lui! Angelo Laganà, Artista poliedrico a 360°, nativo di Melito di Porto Salvo che ha inventato il magazine a colori in distribuzione, in omaggio, negli stadi di mezzo mondo.
Dopo aver collaborato 3 anni per “Il Calcio Illustrato” e “Alè Catanzaro” , lasciata Biella , città in cui ha lavorato a fianco di Ezio Greggio per 9 anni, è arrivato a Roma dove ha inventato: “ROMA MIA”, magazine che ha seguito il cammino dell’A.S.Roma dal 1981 al 1997, “ITALIA MIA” , che ha seguito il cammino della Nazionale italiana di calcio dal 1990 al 2000 e “RegginAlè”, a seguito della Reggina 1914, dal 1999 al 2013.
Angelo, come è venuta l’idea di creare il match-programme: “ITALIA MIA”?
“ROMA MIA” aveva 10 anni quando ho pensato di realizzare il magazine per la Nazionale italiana ed è nato, a braccetto con il campionato del mondo di “ITALIA 1990” che si è svolto nel nostro Paese.
La Nazionale italiana non aveva un giornale al seguito e mi è venuta l’idea di pubblicare il primo numero.
Da non dimenticare – continua Laganà – che, in quel periodo, mi ero reso protagonista con la pubblicazione di un altro magazine (formato 21 x 28) che avevo chiamato: “ITALIAZZURRA”, rivista a colori che è stata distribuita nelle edicole di tutta Italia, proprio in occasione di “ITALIA 1990”.
L'attaccante Andrea Carnevale con
in mano una copia della rivista
"ITALIAZZURRA" (Campionato
Mondiale Italia '90)
Conoscendo buona parte della tua vita artistica, so che esiste un particolare molto importante che è legato a “ITALIA ‘90” e che ti fa onore, ce ne vuoi parlare?
“Si tratta di un evento la cui notizia ha fatto il giro del mondo, tant’è che se ne sono occupati tutti i più importanti giornali sportivi”. Il presidente di “ITALIA ‘90” era Luca Cordero di Montezemolo, il quale, per creare il logo dei campionati mondiali, si era rivolto al pittore Alberto Burri, nativo di Città di Castello”.
E come sono andate le cose?
“Sono andate male per tutt’e due perché Burri, nel 1990, aveva creato il Colosseo con dentro un campo di calcio, marchio che era il logo del mio magazine: “ROMA MIA” sin dal 1981 e quindi il Colosseo con dentro un campo di calcio metà giallo e metà rosso, che sono i colori della squadra giallorossa. Nel salone che ospitava 350 giornalisti provenienti da tutto il mondo, mi sono alzato dicendo che quel logo non era originale ma copiato dal mio magazine.
In sala un grande silenzio ed il giorno successivo la notizia è apparsa su tutti i quotidiani, sportivi e non. A quel punto, sia Luca Cordero di Montezemolo che Burri hanno dovuto far ritirare tutte le copie dei manifesti distribuite in tutte le edicole d’Italia, formato 70 x 100 e stampate in 5 modelli”.
Una bella soddisfazione per te…
“Sicuramente, pensa che l’importante quotidiano sportivo francese più venduto e diffuso, “L’Equipe”, mi ha dedicato una pagina, tutta improntata sull’argomento del giorno”.
Ritorniamo a “ITALIA MIA”, come nasce l’idea di stampare copie per diffonderle negli U.S.A. in occasione del Campionato del mondo 1994?
“Nasce dal fatto che un importante editore americano di New York, quando ha visto il mio magazine si è talmente affezionato che mi ha chiesto l’autorizzazione di poterlo stampare in America per distribuirlo in tutti gli stadi dove avrebbe giocato la nostra nazionale.
Ho detto subito si!”
Quindi, hai seguito da vicino la pubblicazione che era stata creata per i Mondiali?
“Per mia fortuna, sono andato a New York e sono stato loro ospite per 45 giorni, cioè per tutto il tempo che la Nazionale italiana è stata negli States, cioè dal primo giorno del ritiro fino all’ultima gara”.
Non va dimenticato che, assieme a tua figlia Francesca, avevate scritto anche gli inni del Campionato mondiale di U.S.A. 1994, nove motivi strumentali dedicati alle nove città dove si svolgevano le gare del campionato del mondo.
“Infatti, “NINE SOUNDS NINE TOWNS” è il titolo di quell’LP, della musicassetta e assieme a “ITALIA MIA”, come si può vedere dalle foto, in una busta, l’editore americano aveva inserito un adesivo con il nome del mio magazine e una musicassetta in cui erano registrate le sigle musicali”.
Quella era una Nazionale composta da fior di giocatori…
“A partire dal trainer Arrigo Sacchi, facevano parte: il suo “figlioccio” Carletto Ancelotti che era il secondo e poi tutto lo staff come potete notare dalle pagine pubblicate in questo blog a partire da Gigi Riva, Pietro Carmignani e Francesco Rocca”.
Altra cosa da non trascurare è che in quel numero-speciale, oltre ai servizi ed alle foto, avevo pubblicato anche le firme-autografe del presidente della Federcalcio, Antonio Matarrese, Arrigo Sacchi, tutti i tecnici e i giocatori che facevano parte della Nazionale italiana”.
Una bellissima esperienza anche in virtù dell’Italia giunta fino alla finale?
“Per me, sono stati giorni indimenticabili. Ero diventato un personaggio importante perché, oltre ad essere editore, direttore responsabile e fotografo di “ITALIA MIA”, ero autore, assieme a mia figlia Francesca, delle sigle musicali.
Per quel motivo, Bill Clinton, allora presidente degli Stati Uniti mi aveva inviato una lettera di congratulazioni che conservo gelosamente in ufficio con il marchio della Casa Bianca in oro zecchino.
Ricordo, anche, che alla “Little Italy”, famoso quartiere di ristoranti italiani, mi ospitavano sempre in quanto, quasi tutti i giorni, ero ospite delle emittenti radiofoniche e televisive americane”.
“Ho pubblicato un altro magazine che è stato distribuito in omaggio nelle città dove ha giocato la nostra nazionale e avevo la sede a Londra. In copertina, una foto di Paolo Maldini”.
Avendo l’Italia superato il turno un po’ a fatica, battendo l’Austria per 2-1, questo remember lo offro come augurio in modo che l’Italia di Roberto Mancini, dopo aver battuto il record detenuto da Vittorio Pozzo con 30 gare vinte di seguito, contro l’Austria: 31, possa arrivare fino in fondo.
Alle pendici del Castello e al chiarore della grande Luna, con la platea e gli spalti gremiti al limite della capienza delle norme Covid, ieri sera Roccella è ripartita con slancio grazie allo spettacolo della scuola di danza "Tersicore".
Il saggio spettacolo dell'asd Tersicore che abbiamo ammirato ieri sera ha segnato l'inizio degli spettacoli estivi al teatro al Castello, ma soprattutto ha rappresentato un momento importante per riporre fiducia e per la ripartenza di ogni attività post pandemia. Uno spettacolo di altissimo livello che ha rappresentato, come ogni anno, un momento di crescita ed orgoglio per docenti, allievi e genitori dopo tanti sacrifici affrontati.
Un anno accademico breve (ricordiamo che la scuola è ripartita con delle limitazioni solo nel marzo scorso), ma molto intenso nella gestione dei sei corsi della scuola e la preparazione dello spettacolo.Solo l'esperienza e la tenacia dell'insegnante Lidia Strangio, l'impegno, la serietà e la preparazione delle allieve, e uno staff molto serio ed appassionato di genitori delle allieve, amici e professionisti, hanno potuto permettere la realizzazione di ben 30 coreografie, curate minuziosamente in ogni dettaglio, nell'esecuzione e nell'interpretazione: dalla selezione delle musiche ai passi da abbinare, dal sincronismo dei movimenti d'insieme agli appariscenti costumi. Anche i sorrisi nel visino delle più piccole allieve nell'entrata in scena... Nulla è stato improvvisato!!!
Una serata importante, significativa, perfetta per ricominciare a vivere anche di spettacolo e di cultura; una serata da ricordare per alcune allieve arrivate a fine corso e che custodiranno per sempre nel cuore la gioia e l'affiatamento vissuto in quindici anni di scuola.
Coreografie di Lidia Strangio
Luci e Suoni: Caridi di RC
Costumi della sartoria della scuola diretta da Tania Corasaniti
Abbellimento floreale: Fiori Franco
Fotografie: Studio fotografico Cinzia Lombardo
Riprese televisive: Telemia. E' possibile vedere lo spettacolo cliccando sui seguenti link:
Un grazie particolare a Paola Circosta, al Dr. Alfredo Fragomeli e a tutte le mamme delle allieve.