Chi volesse inviarmi notizie, messaggi, comunicazioni di manifestazioni ed eventi da pubblicare sul blog può farlo attraverso la mail niko.25@hotmail.it



sabato 5 maggio 2018

IMPORTANTE GEMELLAGGIO TRA I ROTARY DI LOCRI E SANTO DOMINGO

 
Il Rotary club di Locri nell’ambito del programma di azione internazionale ha deciso di realizzare alcuni gemellaggi con club rotariani di altre nazioni.

Il primo di questi gemellaggi voluti dal presidente Francesco Asprea si è svolto col club della Repubblica Domenicana Santo Domingo Bellavista.

Il promotore del gemellaggio, il campione internazionale di arti marziali Vincenzo Ursino, è stato accolto entusiasticamente lo scorso novembre dalla presidente del club Bella Vista, Hilda Garcia De Caminero e da tutti i soci del club. Nelle parole di entrambi sono stati espressi oltre che gli ideali di amicizia fra i popoli, anche gli intenti di utilizzare il gemellaggio sottoscritto per la realizzazione di progetti umanitari internazionali. 
 
Alle parole ha fatto seguito i fatti e grazie al Rotary Santo Domingo Bella Vista, Rotary Club Locri e Donne in sviluppo MUDE sono stati consegnati 36 filtri d'acqua nella comunità Juan Jiménez della provincia di Hato Mayor (Repubblica Dominicana) in modo concreto nel settore La Mina, migliorando con questi filtri la qualità della vita di tante famiglie a basso reddito che ricevono acqua una volta alla settimana. 

Inoltre hanno ricevuto istruzioni su come tenerle pulite e su come prevenire le malattie prodotte dalle zanzare Aedes Aegypti, Dengue, Chicungunya e Zika.

L’acqua è un diritto dell’uomo. Quando le persone, e in particolar modo i bambini, hanno accesso ad acqua pulita possono vivere una vita più salutare, produttiva e felice.

Il presidente del Rotary club di Locri,
il dr. Francesco Asprea.
Proprio per questo il Rotary ha scelto di dedicare una delle sue sei aree d’intervento all’acqua, ben comprendendo che nel prossimo futuro i maggiori conflitti saranno legati al cosiddetto “oro blu”, e intravedendo in una cultura igienica diffusa la possibilità di debellare molte malattie, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo.

LA BAND STATALE 107 VINCE IL 1° ROCK FESTIVAL ORGANIZZATO DA RADIO ROCCELLA

fonte: http://www.ilcirotano.it/

La band crotonese Statale 107 bis ha fatto breccia nelle tre giurie, riuscendo alla fine ad aggiudicarsi il “Plettro d’oro” simbolo del contest 
 
    
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Sul palco finale del Roccella Rock Contest il primo maggio è stata premiata la musica di Pitagora.

Tredici gruppi da tutta la regione hanno partecipato al concorso organizzato dalla emittente ionica Radio Roccella, la musica della band crotonese Statale 107 bis, dove fa parte anche Giuseppe Tavernese di Cirò Marina, ha fatto breccia nelle tre giurie delle varie fasi di concorso riuscendo alla fine ad aggiudicarsi il “Plettro d’oro” simbolo del contest.


Grazie a questa vittoria, da settembre inizierà la collaborazione con La Tana Records per la produzione del prossimo disco. Dopo l’elogio alla diversità contro ogni barriera del loro ultimo album Muri Muti (disponibile per l’ascolto ed il download sulle principali piattaforme di streaming) nel cantiere per il nuovo disco Statale ci si sta concentrando sulla meccanizzazione dei sentimenti e la conseguente meccanizzazione della musica, primordiale strumento d’espressione dell’inconscio.

Il titolo di questo nuovo lavoro potrebbe essere “La Pendolaria, di bride cricchetti e rotori”.
Alla produzione del disco, il primo premio di Roccella affiancherà un contratto di promozione con l’etichetta discografica SPC Sound.

Sono stati premiati anche come miglior canzone con testo in italiano con il riconoscimento “Nicola Passarelli” assegnato al gruppo calabrese Glim per la loro canzone Specchi e nell’ambito della campagna di informazione musicale dedicata ai giovani è stato consegnato il “Premio Officine Musicali” al brano Vino al Vino di Valentina Boffa per essere stato il brano che meglio ha espresso le aspirazioni e i desideri del mondo dei giovani e più in generale la condizione giovanile.


Una prima edizione del festival che è nato già grande. Merito della caparbietà e della professionalità degli organizzatori che hanno dato prova di avere tutte le carte in regola per continuare a crescere e affermarsi in una terra che dimostra sempre in ogni occasione quanta sia la voglia, la necessità e l’urgenza di portare alla luce il suo lato migliore, quello fatto di giovani che con passione e speranza coltivano i propri sogni in posti dove troppo spesso i sogni vengono spezzati da minoranze che invece agli occhi dei più, spesso passano per essere la totalità dei calabresi.

È una terra dura la nostra, difficile anche da capire per chi non la vive, ma è proprio chi riesce ad emergere da contesti del genere che dimostra ancora di più quanto grande sia il lavoro che porta ad ottenere questi risultati.

Eventi come quello del Roccella Rock Contest rappresentano una grande occasione per chi crede nella forza e nel potere che la musica ha come mezzo di aggregazione ed espressione, portatrice di messaggi positivi, di speranza e anche di rivalsa. Se a tutto questo si aggiunge la grande umanità di tutte le persone che si sono incontrate a quest’evento, tanto da non farlo sembrare affatto una competizione ma una vera e propria festa della musica, beh allora si capisce che quello che è nato Roccella con questa prima edizione del Rock Contest è veramente qualcosa di eccezionale.

La straordinaria "squadra" di Radio Roccella che, con grande passione e
professionalità hanno realizzato una manifestazione di grandissimo spessore
culturale e di altissimo livello.


 

lunedì 30 aprile 2018

INCONTRO PUBBLICO IL PRIMO MAGGIO ORGANIZZATO DA "POTERE AL POPOLO" DI ROCCELLA JONICA.

PRIMO MAGGIO 2018
“Lavoro e politica nel XXI secolo” 
“Potere al Popolo Roccella Jonica” organizza un incontro pubblico 
con Giuliana Commisso (Unical) e Fortunato Maria Cacciatore (Unical) 
all’ex Convento dei Minimi ore 18

Come si lavora, oggi, nelle fabbriche integrate di Melfi o di Chicago? Di quanto si è allungato il controllo del capitale sul lavoro? Oltre la politica di governo, di stampo neoliberista, che ha contribuito a impoverire il lavoro vivo, quali spazi politici dal basso esistono per cercare la salvezza là dove corriamo il pericolo più grande?

Senza scansare le questioni più scottanti e, anzi, muovendo proprio dalle contraddizioni tra “Lavoro e politica nel XXI secolo”, il radicamento cittadino di “Potere al Popolo” organizza un incontro pubblico in occasione del Primo maggio 2018.

L’iniziativa si svolgerà a Roccella Jonica, all’ex Convento dei Minimi, a partire dalle 18. Interverranno la sociologa del lavoro, Giuliana Commisso (Università della Calabria) e il filosofo Fortunato Maria Cacciatore (Università della Calabria).
 
«Si tratta di un momento di riflessione comune sul lavoro contemporaneo, che possa servire da base per l’istituzione di pratiche collettive non riducibili al profitto e ai miti dell’economia di mercato». Così dichiarano gli attivisti di “Potere al Popolo – Roccella Jonica”, che aggiungono:
«Per criticare il “Jobs Act” o l’accanimento contro lo Statuto dei Lavoratori, oppure per sfuggire al dispositivo dell’alternanza scuola-lavoro, occorre conoscere l’origine materiale di simili provvedimenti e, solo da lì, ripensare anche la politica».  

Roccella Jonica, 28/04/2018
“Potere al popolo – Roccella Jonica”

sabato 28 aprile 2018

CENTRO STUDI KARATE': GRANDE PARTECIPAZIONE ED ENTUSIASMO PER IL 7° TORNEO KOMBAT PLAY




Una avvincente manifestazione targata CENTRO STUDI KARATE sotto la guida del Presidente e Direttore Tecnico Vincenzo URSINO cintura nera 5° Dan (da poco ha ricevuto l’onorificenza sportiva di STELLA al MERITO da parte del CONI nazionale). 

Ha patrocinato l’evento L’ASSOCIAZIONE ITALIANA CULTURA SPORT- C.O.N.I. grazie all’interesse del Presidente del Comitato Provinciale di Reggio Calabria il dott. Arturo NASTASI. 

Il metodo di combattimento proposto per il settore giovanile ha avuto un gran successo; gli atleti hanno entusiasmato tutti i presenti ed è stata grande volontà tra i bimbi di emergere e migliorare. 
Attaccare, sferrare un colpo, è stato innanzi tutto dare, andare "verso", stabilire una relazione con i compagni.

Questi, si adatteranno, risponderanno e proporranno a loro volta. Il karate diventa quindi un vero e proprio dialogo eseguito con il corpo. Solo se si accetta questo concetto sarà possibile parlare di compagni e non di avversari, vivere in armonia col mondo che ci circonda.

Ma elenchiamo i protagonisti di questa intensa gara dove i karateka presenti si sono confrontati con la massima lealtà ed il massimo impegno nel pieno rispetto delle regole e degli avversari.

A spuntarla su tutti conquistando il podio più alto sono stati: tutti primi classificati nelle varie categorie: Sgambelluri Pietro, commisso Benedetta e Fortunato, Pino Francesco, Lombardo Domenico e Tedeschi Agostino.

Si classificano al secondo posto: Sanci Simone, Albanese Domenico, Tedeschi Alberto, Gutta’ Marco, Longo Lorenzo e Crimeni Ezio.

Terzi classificati: Sgambelluri Antonio, Femia Francesco, Correale Michele, Valastro Marco, Brizzi Domenico, D’Agostino Giulia, Ferraro Haran, Polito Federico e D’Agostino Marilù.

Ed infine quinti classificati: Vitale Fatima, Lentini Antonio, Pitone Annalisa e Ieraci Vincenzo.
Il CENTRO STUDI KARATE del M° Vincenzo URSINO sta preparandosi per l’EUROPEAN CHAMPIONSHIP 2018 che si disputerà nel mese di maggio a Castellamare del Golfo.

Ricordiamo che all’ultimo appuntamento internazionale che ha partecipato, precisamente l’EUROCUP 2017, il CSK ha conquistato 6 titoli, 2 medaglie d’argento ed 1 di bronzo

 
 
 
 

martedì 24 aprile 2018

OMAGGIO AL SARTO ROCCELLESE ILARIO PISCIONERI MANCATO IN QUESTI GIORNI A ROMA

 
 
 
Oggi presso la Chiesa degli artisti in piazza del Popolo a Roma si sono tenuti i funerali del maestro sartore Ilario Piscioneri, mancato all'età di 69 anni.
 
Presidente dell'Accademia Nazionale dei sartori, era considerato uno dei più talentuosi stilisti della Capitale.
 
Qualche anno fa aveva portato la sua arte anche sul palcoscenico del Teatro al Castello di Roccella Jonica con una straordinaria sfilata di abiti per una grande accoglienza qui nel suo paese.
 
Riportiamo di seguito un articolo pubblicato dal Corriere della Sera solo qualche mese fa dove, oltre a risaltare le eccelse doti umane e professionali del Maestro Piscioneri veniva messa in luce un'iniziativa di grandissimo valore sociale, ossia la scuola di sartoria organizzata all'interno del carcere di Rebibbia.
 
Ci uniamo al cordoglio della sorella Teresa Piscioneri e a quello di tutti i familiari. 


Ilario Piscioneri con uno dei suoi allievi a Rebibbia.

Roma: con ago e filo a Rebibbia, così da detenuti si diventa sarti

Ilario Piscioneri, il più famoso artigiano di Roma, è l’ideatore del corso di cucito, triennale, partito a settembre con 15 studenti. «Sono allievi velocissimi, hanno una volontà pazzesca di imparare»


Ago e filo per ricucire la trama di vite spezzate dal crimine. «Made in Rebibbia» è più di un progetto di riabilitazione, significa speranza per chi un giorno tornerà a essere un uomo libero.
 
«I detenuti? Sono più veloci dei normali studenti!»: parla come un insegnante orgoglioso Ilario Piscioneri, presidente dell’Accademia nazionale dei sartori, ideatore e promotore di un corso triennale di cucito partito a settembre nel carcere della Capitale. Quindici gli studenti iscritti ma oltre settanta le richieste arrivate. E continuano ad aumentare, con altri istituti penitenziari in Italia già pronti ad adottare il modello vincente.


Classe 1949, a otto anni già con il primo ditale tra le mani, Piscioneri da quasi un trentennio è il punto di riferimento della sartoria a Roma. Non si parla certo del classico taglia e cuci, ma di artigianato che si fa arte, abiti incredibili fatti su misura e quindi unici al mondo. Vip e politici se lo contendono per avere una sua creazione. «Non mi chiedete nomi però, rispetto la loro privacy», dice sorridendo il signor Ilario dal suo esclusivo atelier nel cuore del quartiere Prati: un elegante visionario, una figura quella del sarto tornata alla ribalta proprio di recente con il film candidato all’Oscar Il filo nascosto con Daniel Day-Lewis.
 
«Lo stiamo ricostruendo questo mestiere che sta scomparendo. Di sarti ad altissimi livelli saremo una decina, mille in totale in tutta Italia. È un’arte che non può e non deve morire», riassume il professore svelando metà del motivo per cui ha voluto creare la scuola di Rebibbia. L’altro pezzo della storia trapela dal modo con cui Piscioneri parla dei suoi alunni speciali dietro le sbarre. Senza giudizi né pietismi, senza pensare che non esista redenzione senza peccato. «Sono persone che hanno sbagliato ma che, una volta scontata la pena, non hanno futuro. Ho solo pensato di offrigli un traguardo», spiega il maestro sartore, sottolineando poi gli straordinari risultati ottenuti: «Sono velocissimi ad apprendere, hanno una volontà pazzesca di imparare, non sapevano infilare il filo nell’ago e oggi creano i primi vestiti».
 
C’è già la fila per le iscrizioni: quattro giorni a settimana di corsi, dal mattino fino alle 15, «ma gli studenti saltano anche i pasti pur di non interrompere la lezione» o continuano a lavorare anche dopo, in cella. In carcere è il tempo, che non passa mai, il primo nemico da combattere. La maggior parte degli alunni è italiana, uno è tunisino: tra di loro un giovane ergastolano che, a un incontro con la moglie, ha voluto indossare con orgoglio il vestito che aveva appena cucito.
 
«Se ne recuperi uno è già un successo incredibile, mi ha detto la direttrice Rossella Santoro, la prima ad appoggiare il progetto. – racconta ancora Ilario – Mi ripete che il corso di sartoria ha cambiato l’umore di queste persone. “Dotto’ ci faccia finire la giacca”, mi incitano a fine lezione. Ora hanno uno scopo». E anche un possibile futuro perché - finito il corso triennale - gli studenti otterranno l’attestato ufficiale di «Made in Rebibbia» e non solo: per loro – scontata la pena - sono pronti eventuali posti di lavoro nei laboratori romani e potrebbero usufruire intanto di permessi premio fuori dalla prigione.
 
A luglio poi, per la tradizionale sfilata dell’Accademia nazionale dei sartori (istituto storico, nato nel 1575), ci sarà spazio anche alle opere dei reclusi. Infine c’è il progetto più grande, in realtà già in itinere: un negozio chiamato appunto «Made in Rebibbia» da aprire a Roma, creato proprio dagli ex detenuti. Un sogno semplice alla portata di uomo che ha cambiato la sua vita, creando una carriera dal nulla, e che ora può e vuole cambiare la vita degli altri.
 
«Sono arrivato da Roccella Ionica a Roma quando avevo 20 anni, ho persino dormito in auto i primi tempi, sacrifici fatti per arrivare ad un obiettivo – ricorda il sarto più famoso di Roma – Questo è un mestiere umile, che ti insegna pazienza e disciplina, ma che offre anche enormi soddisfazioni. Noi sarti italiani siamo l’eccellenza internazionale, siamo i più richiesti in tutto il mondo».
 
Maestria e altruismo apprezzati anche dagli istituti carcerari italiani, che vogliono replicare il modello Rebibbia, applaudito pure dal ministro della Giustizia Andrea Orlando.
 
Articolo di Valeria Costantini per il Corriere della Sera, pubblicato l'11 marzo 2018.

PRIMO MAGGIO CON LA FINALE DEL "ROCK CONTEST" DI RADIO ROCCELLA



Serata finale prima edizione di Radio Roccella Rock Contest

 
Il Rock Contest è un concorso/vetrina per giovani soliti e gruppi musicali che si propone di offrire ai partecipanti le migliori condizioni di visibilità al fine di facilitare lo sviluppo di un percorso artistico e professionale.

La serata finale del Contest avverrà presso Largo Colonne in Via Marina a Roccella Jonica il 1°Maggio 2018 a partire dalle ore 19.00.

Una iniziativa davvero unica nel suo genere in Calabria assolutamente da non perdere per gli amanti del genere e non.
 
 




 
 
 

lunedì 23 aprile 2018

RESTITUIRE DIGNITA' ALLA SCUOLA - DIVIETO DI ACCESSO PERMANENTE AGLI ABUSIVI DELLA FORMAZIONE

 

di Vito Pirruccio *

Ci sono voluti twitter e facebook, le nuove piazze e finestre virtuali, per far spalancare gli occhi sull’escalation dei disvalori che ha colpito la società e minato dalle fondamenta la scuola e i suoi operatori da quasi mezzo secolo di pseudo-democrazia partecipativa. I ripetuti atti di violenza, derubricati in "atti di bullismo adulto", contro insegnanti e personale della scuola (aggressioni a presidi, collaboratori scolastici e addetti alla segreteria) non irrompono, infatti, sulla scena dall’oggi al domani.

Quando ad ogni cambio di Ministro della P.I. c’è la cacciata / riammissione del voto di condotta / comportamento con l’immancabile sostegno degli eruditi di turno pronti a sciorinare pseudo-concetti pedagogici sulla scindibilità del voto di comportamento dal profitto (vedi intellettualità radical chic).

Quando il preside viene etichettato "sceriffo" dai professionisti della gogna mediatica sindacale-politica per pseudo-poteri conferiti da una riforma (l’ennesima!) che il minimo che abbia potuto fare è stato quello di rimettere i paletti ai ruoli e alle competenze all’interno della scuola.

Quando nessuno si scandalizza che ad ogni fine anno scolastico la valutazione non viene assegnata dai professori che hanno guidato l’alunno per un anno intero (se non per più anni), ma dai TAR della Repubblica italiana chiamati a pronunciarsi su appelli da azzeccagarbugli:

Quando nessuno alza il dito per capire il motivo assurdo della condanna di Livio Bearzi, preside del Convitto Nazionale de L’Aquila, unico condannato per la morte degli studenti alloggiati nell’edifico fatiscente del capoluogo abruzzese crollato la notte del terribile terremoto che ha sconvolto l’Italia centrale. Per completezza di informazione, Livio Bearzi è stato graziato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella la vigilia di Natale.

Quando in un’istituzione come la scuola viene introdotto il concetto di "privatizzazione del rapporto d’impiego", non per applicare le regole rigide che governano il nostro sistema privato, ma per realizzare un’oasi di "pascolo abusivo" a favore di truppe sindacali in cerca di spazio confortevole visto che la loro esistenza, nelle aree anguste dei luoghi di lavoro a rischio tutele, è messa in serio pericolo.

Quando nella scuola imperversa la riserva indiana dei beneficiari della legge 104 che si fa beffa di una normativa di civiltà divenuta, purtroppo, clausola di salvaguardia per un reggimento di sfaticati.

Quando la scuola diventa ufficio di collocamento permanente a scapito dei veri protagonisti (i ragazzi) e salgono in cattedra "veterani del precariato" (si scopre, oggi, troppo tardi, che molti dei neoassunti sono privi di titolo d’accesso) nel mentre giovani talenti vengono spediti all’estero.

Quando, quando, quando … si opera nel modo descritto (la lista sarebbe veramente lunga!), i risultati non possono non essere quelli ripetutamente visti sui teleschermi e sui social! Il risultato è scontato: in cattedra salgono, al posto degli insegnanti, i ragazzi maleducati e violenti con "docenti" in preda al panico; la scuola diventa piazza abusiva di sfaticati; nelle aule fanno irruzione genitori che si ergono a psico-pedagogisti quando sono impotenti educatori tra le mura domestiche.

Che fare?

Restituire la scuola a chi professionalmente è in grado di esercitare con competenza e autorevolezza il difficile mestiere dell’insegnare; metter alla porta gli abusivi che, facendo leva sui cavilli normativi, sono in cerca di luoghi di privilegio e scialacquano risorse pubbliche (leggesi come appello per salvare la Legge 104 dagli sfaticati!); abolire gli Organi Collegiali aperti ai genitori rivelatisi fallimentari e stancamente tenuti in vita in nome di una democrazia partecipativa mai compiuta; mettere, in altre parole, il divieto di accesso permanente agli ABUSIVI DELLA SCUOLA, ad iniziare da quei "professionisti" approdati nelle aule scolastiche grazie ad obbrobriose sanatorie legislative e interventi giudiziari di stampo riparatorio e RESTITUIRE la scuola alla sua funzione istituzionale: né impresa né luogo di inclusione di scalmanati con licenza di calpestare la dignità altrui.

* Presidente Associazione Museo della Scuola "I care!"




IL M° ANGELO LAGANA' PRESENTE NELL'ARCHIVIO STORICO DELL'A.S. ROMA.

In occasione delle due gare che l’A.S. Roma andrà a disputare ,
prima a Liverpool e poi all’Olimpico, mi preme portare a conoscenza quanto segue:


nel lontano 1981, dopo aver collaborato 9 anni assieme a Ezio Greggio creando il mensile “Mondo Biellese” ed aver contribuito largamente alla “nascita” di Telebiella (ideatore: Peppo Sacchi, ex regista RAI), la prima televisione via cavo nata in Italia, assieme a Ivana Ramella e Enzo Tortora (cercare su Youtube: Auguri Telebiella), mi sono trasferito a Roma nella quale, dopo cinque mesi dal mio arrivo, ho creato il primo magazine stampato su carta patinata lucida a quattro colori: “ROMA MIA” in distribuzione gratuita allo stadio Olimpico in ogni gara che la Roma disputava in casa.


Nel 1981, l’A.S.Roma non aveva un giornale, ma la stessa situazione è proseguita anche negli anni successivi e io, per 18 anni, ho pubblicato il magazine sopra citato seguendo la squadra giallorossa ovunque sia in tutte le gare del Campionato Italiano di massima serie, che di Coppa Italia, nonché in tutte le partite a livello europeo cui la Roma era “chiamata” a partecipare.

“ROMA MIA” è stata una mia “creatura”, tanto è vero che mi sono procurato diverse mansioni: quelle di editore, direttore responsabile, fotografo e procacciatore di pubblicità, 
come per dire che il mio lavoro l’ho svolto con grande passione e abnegazione.


Il 30 maggio 1984, all’Olimpico, in occasione della finale di Coppa dei Campioni che  si è disputata tra Roma e Liverpool, ho pubblicato un numero speciale di “ROMA MIA” di 112 pagine 
a quattro colori che è stato un vero e proprio evento e che ha lasciato di stucco, non solamente gli affezionati della squadra giallorossa ma anche i tifosi di altre squadre,  tant’è che molti tifosi inglesi, arrivati a Roma per assistere alla gara, essendo a conoscenza dell’uscita di quel numero speciale, hanno fatto del loro meglio per venirne in possesso.

A distanza di 34 anni e a comprova che non racconto favole, mando una cartella nella quale ho raccolto le pagine più importanti di quel numero per presa visione.

Tra 150 fotografi accreditati per quella gara importantissima, sono stato l’unico a scattare  la foto più importante di quella partita e cioè la marcatura di Whelan su Tancredi, fallo non fischiato dall’arbitro che permise al Liverpool di segnare. 

Il giorno seguente, tutti i direttori dei giornali erano in cerca di quella immagine.

Ricordo che ricevetti una telefonata dell’allora direttore responsabile del  “Corriere dello Sport-Stadio”,  Domenico Morace cui consegnai la foto richiesta che è stata pubblicata in prima pagina con tanto di nome e cognome del’autore.

Mi viene, ora, alla mente anche quando un giorno a Trigoria, la buonanima del presidente Dino Viola, essendo presente il figlio Riccardo disse: “Riccardo, Angelo Laganà, giornalista e fotografo calabrese pubblica il suo magazine “Roma Mia” e noi che siamo i proprietari della società come mai non abbiamo un periodico”?


Da quel momento il figlio Riccardo, ricordando bene le parole e i consigli del padre,  iniziò a pensare che la richiesta era più che mai opportuna e, grazie al sottoscritto, è nata: “LA ROMA”.
 
 
 
Quello che sto scrivendo sono storie vere e, non a caso, il sottoscritto, con “ROMA MIA” che ha seguito per molti anni il cammino della Roma Calcio, fa parte  dell’Archivio Storico dell’A.S.ROMA.

Ringrazio per la cortese attenzione e porgo i miei migliori saluti.

Dr. Angelo Laganà

SCHOLE': LA SEDE COMPIE UN ANNO!


Alla festa di Scholé: la sede compie un anno .
Martedì 24 aprile 2018 musica, barbeque solidale, tesseramento 
e riflessioni su amicizia e filosofia a partire dalle 18

La sede dell’Associazione Culturale Scholé di Roccella Jonica compie un anno il prossimo martedì 24 aprile 2018. In via Umberto I, al numero 106, la festa comincerà a partire dalle ore 18 e sarà aperta da una riflessione della direttrice della Scuola di alta formazione in filosofia “Mario Alcaro” Arianna Fermani (Università di Macerata) su “La vita buona tra philia e phlisophia”.



Un tema che la dice lunga sul mondo in cui Scholé interpreta e realizza la filosofia, e cioè come una modalità dell’amicizia, del pensare in comune e per la comunità. 

Dopo l’intervento di Fermani, largo alla playlist musicale scelta per l’occasione e al barbeque solidale in giardino. 

Durante la serata sarà attivo il tesseramento, rivolto sia a futuri nuovi soci, sia ai vecchi soci che intendono rinnovare il proprio sostegno a Scholé. 

«Sarà un momento di grande partecipazione per condividere e festeggiare il miracolo che si è compiuto un anno fa e che continua a compiersi.



La sede sta diventando un punto di riferimento per la città e per il comprensorio e di questo va dato atto a tutti coloro, e sono davvero tanti, che in questi dodici mesi hanno vissuto la sede, l’hanno usata per discutere, studiare e socializzare», così dichiarano il presidente di Scholé, Salvatore Scali, e i due coordinatori, Alessandra Mallamo e Angelo Nizza.  

Durante questo primo anno di vita, la sede di Scholé, oltre a ospitare al suo interno una biblioteca con sala lettura, ha “prodotto” tre attività fisse ogni settimana: il corso base di filosofia antica, l’ora del tè e il cineforum, più decine di incontri pubblici, progetti di formazione con gli studenti liceali e laboratori tematici.

Tutte le novità sulle attività di Scholé sono consultabili on-line sul sito web www.filosofiaroccella.it  e sulla pagina Facebook Filosofia Roccella Scholé.


Roccella Jonica, 21 aprile 2018
Associazione Culturale Scholé – Centro Studi Filosofici 
di Roccella Jonica

2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico

2 agosto 2020  - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico
2 Agosto 2020 - 2 Agosto 2021: un anno senza Ludovico. Il ricordo di Ludovico Lombardo ad un anno dalla sua tragica scomparsa. Sempre nel cuore dei tuoi amici e sempre nel cuore dei roccellesi.

JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini

La vera storia dei nostri emigranti che, per motivi di lavoro, sono stati "costretti" a lasciare la Terra in cerca di lavoro ma col cuore rivolto SEMPRE nell'estremo lembo della "nostra" Penisola: la CALABRIA!

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
Foto di Angelo Lagana'

DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'

Un Lungomare così, a Reggio, non si vedeva da tanti tanti anni. Le Frecce Tricolori hanno richiamato in città decine di migliaia di persone da tutte le province calabresi e da gran parte della Sicilia. La via Marina, completamente chiusa al traffico in occasione della seconda “domenica sostenibile”, s’è gremita di circa 100.000 persone che nel pomeriggio hanno assistito incantate allo spettacolo dell’Air Show “Scilla & Cariddi” con l’esibizione delle celebri Frecce Tricolore.

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VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO

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Oggi 20 marzo, nonostante le nuvole, abbiamo potuto assistere, dalle nove e mezza fino alle undici, all'eclissi di sole. Qui da noi il sole, "coperto" dall'ombra della luna, si è oscurato soltanto per il 41%. La prossima eclissi parziale avverrà nel 2026 mentre per avere un'altra eclissi solare totale dovremmo "attendere" fino al 2081.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.

FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'

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Il regalo di Natale del M°. Angelo Laganà

OLTRAGGIO ALLA CITTA'

OLTRAGGIO ALLA CITTA'
OLTRAGGIO ALLA CITTA'. Foto di Angelo Laganà


ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI

ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
Quale sindaco mai oltre a lui stesso o a chi per lui avrebbe consentito una liquidazione cosi rapida a suo favore? Un ulteriore una tantum prelevato da un fondo "segreto e nascosto". Cari elettori meditate...Dedicato a tutte quelle associazioni che partecipano alle riunioni con l'amministrazione la quale puntualmente ricorda pressappoco cosi: "Non chiedete soldi perchè non ce ne sono!"

I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE

Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.

1° classificato Roccella on youtube "A SCIRUBETTA" di Francesco Cappelleri.

2° classificato Roccella on youtube "U TARANTOZZU" di Alessandro Neumann

3° classificato "FRA I RICORDI DI UN PASSATO" di Antonio Dimasi e felice Guarneri