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lunedì 31 agosto 2015

LA PRESENTAZIONE DELL'ULTIMO LAVORO DISCOGRAFICO DI ANGELO LAGANA' DALLA ECCELSA PENNA DELLO SCRITTORE FRANCO BLEFARI


ANGELO LAGANA', NUOVO DOPPIO CD DAL TITOLO "ORA CANTO". LA BRILLANTE PRESENTAZIONE DELLO SCRITTORE E POETA FRANCO BLEFARI

Un pittore dimostra il suo genio sulla tela di un quadro, uno scrittore attraverso le sue poesie o i suoi romanzi. In entrambi i casi la bravura è riuscire a trasmettere delle emozioni a chi osserva o legge.
E ciò lo sa fare benissimo il noto poeta calabrese Franco Blefari, autore di diversi libri di poesie e racconti che hanno per protagonista la nostra Terra.
 
Nel testo che andremo a leggere, Blefari presenta l'ultimo lavoro discografico dell'amico, il maestro Angelo Laganà, e ne traccia una (quasi) completa biografia. Dall'unione dei due talenti, Blefari che racconta Laganà, ne viene fuori un racconto armonioso di una vita dedicata a valorizzare la sua e nostra Calabria in tutti i modi in cui il M° Laganà lo ha saputo fare, con il suo talento e la sua professionalità, ossia nella musica, nell'editoria e nella fotografia.
 
Il racconto di una vita straordinaria, ispirata cosi come un quadro, cosi come una poesia, tutta da incorniciare.
 

        
Se come compositore e musicista Angelo Laganà ha raggiunto una notorietà a livello mondiale, grazie alla sua inseparabile fisarmonica midi, che gli permette di avere un pubblico vasto ed eterogeneo, specie in America Latina, ora dà anche voce alle sue composizioni, esordendo in veste di cantante con un doppio CD intitolato: Ora Canto 
 
E ancora una volta sono stati gli amici più cari ad avere il privilegio di tenere a battesimo i primi vagiti di questo cantante,  che ha il grande pregio di cantare come suona: col cuore.  Ed è proprio col corazòn, per restare nelle sue suggestive atmosfere latino-americane, che Angelo ripropone quattordici motivi in lingua e in vernacolo calabrese, eseguite con grande maestria, molti versi dei quali sono stati scritti da Rosella Garreffa,  con la quale  forma un affiatato sodalizio artistico, ormai da diversi anni e il secondo CD intitolato Sabor de mi vida tutto dedicato al Sud America, con undici motivi strumentali da lui composti ed eseguiti con la fisarmonica ed arrangiati da musicisti cubani.  
 
Non poteva mancare il nostro corregionale Mino Reitano, coautore, assieme ad Angelo, di tre brani noti al pubblico calabrese, tra i quali spicca Tornar bambino,  incisa dallo stesso cantante reggino. 
 
       La voce è limpida ed armoniosa come una giornata di sole a primavera. Il cantante è confidenziale,  lo stile è quello degli anni ’60.  L’autore musicale si fonde con l’esecutore dei testi, che, dopo avere dato la sua anima come musicista, vuole dare voce anche al cuore. E  il centro motore dell’apparato respiratorio batte all’unisono con le note della sua fisarmonica. Musica e parole compongono una melodia che incanta. C’è il Sud, in queste canzoni e la Calabria in particolare, specie in quelle in  lingua dialettale. Se la versione di Rosella Garreffa, che aveva già portato al successo ben sei brani di questa raccolta, aveva registrato un immediato favore di critica e di pubblico, questa,  incisa dall’autore stesso, dovrebbe  andare al di là di ogni più rosea aspettativa, essendo rivolta ad un pubblico più vasto, che comprende anche quello della sua generazione, che ha  i suoi stessi gusti musicali. 
   
 A completamento di questa grande opera, già "sposata" dall'Ufficio di presidenza della nostra Giunta Regionale e mandata in onda a "EXPO2015", Angelo Laganà ha curato anche la regìa di quel breve ed interessante filmato che sta facendo il giro del mondo per la gioia di tutti gli emigranti calabresi sparsi nei cinque continenti e non solo". 
 
    Una canzone di particolare bellezza creativa di questa raccolta è - secondo noi –  Penzu a ttia, il brano che, portato al successo da I Figli di Calabria, di Soverato, con i quali si esibiva lo stesso Angelo Laganà, ha fatto il giro del mondo fin dagli anni ‘70, specie tra le comunità di immigrati calabresi. E proprio con I Figli di Calabria, nel 1980 spopola a Toronto in Canada mandando in delirio le migliaia di calabresi in una serie di concerti programmati da Jonny Lombardi e esibendosi, insieme col gruppo, all’Isola di Toronto in compagnia di  Nico Fidenco e degli Homo Sapiens di fronte a 250.000 persone. 
 
La canzone racconta la nostalgia di un emigrante, mentre  ricorda la sua terra  lontana: “Sugnu ligatu tuttu mani e pedi, /mi guardu ntornu ma chi è stu misteru? /Mi ffacciu fora e chiglia non è ‘a luna, / pari ‘nu suli chi cadìu malatu. Il testo è stato scritto da un poeta come il compianto Federico Balestrieri, il quale ha fatto del ritornello, che si ripete spesso,  un momento di struggente malinconia: “ E penzu a ttia, o terra mia, / cu chissu suli chi rinasciri mi ”. Proprio come succede nel brano  Cori meu, su testo di Rosella Garreffa, dove il cuore di un emigrante, chiuso in una valigia, grida forte sul treno che parte per un altro mondo, vedendo la luna che si specchia nelle fiumare della sua terra. L’autrice ha scritto anche il testo dell’ultima canzone di questa raccolta: Benestari, (il suo paese), che Angelo interpreta con  particolare intensità emotiva: “Supa capu ‘ana collina / tra profumi ed olivari, / si tu guardi vidi i casi / dupaisi ‘i Benistari” . Un brano che – a detta di molti - meriterebbe di essere adottato quale inno di Benestare,  non solo per il motivo che, una volta udito, difficilmente si dimentica, ma per le pennellate poetiche che ne fanno  un affresco epocale e per il fatto che è abbastanza conosciuto in Australia  e in Canada, tra le comunità di emigranti benestaresi. Gli unici ad applaudire sempre i propri artisti, specie se compaesani.                                                                                                                               
 
Ma a questo punto è doveroso, da parte nostra, ricordare  le tappe più significative della luminosa carriera dell’editore, giornalista, scrittore, musicista, compositore, fotografo e cantante  
Angelo Laganà, che incomincia a sette anni, quando, portando la fisarmonica sulle spalle, va a lezioni di musica, a Roccella Jonica, presso l’abitazione del maestro Raffaele Spagnolo. A 16 anni, in veste di cantautore, vince la Palma d’Argento ad un concorso radiofonico della Rai  con una sua canzone intitolata Dov’è l’amore”. Si iscrive all’Università di Messina e suona con il complesso dei Jokers,  gruppo musicale di Gioiosa Marina, col quale partecipa al festival per complessi italiani della Madonnina d’oro, a Messina, conquistando il podio con la canzone da lui interpretata  
                                                            Quella notte a Scilla. 
 
     Il suo complesso accompagna cantanti del calibro di Mina, Rita Pavone, Nino Taranto, Aurelio Fierro, Riccardo del Turco, Bruna Lelli, Daisy Lumini, Maria della Sila  
e lo porta a conoscere il mitico presentatore televisivo Mike Bongiorno.  
 
Nel 1966, con gli stessi Jokers, partecipa al Gelsomino d’Oro di Siderno esibendosi a fianco  
di Mina, Nino Taranto e Claudio Lippi. 
 
    Dopo aver conseguito la laurea in Economia e Commercio, e suonato per qualche anno con un quartetto di Melito di Porto Salvo, chiamato I New Boys,  nel 1970 inizia a collaborare con la rivista sportiva Alè Catanzaro, collezionando una serie di foto molto richieste tra i quotidiani, come il Corriere dello Sport, la Gazzetta dello Sport, Calcio Ilustrato ed altri giornali sportivi, che hanno pubblicato in prima pagina la sua foto col pallone di Angelo Mammì, che entrava sulla linea di porta, difesa da Carmignani, nella famosa partita in casa contro la Juventus, vinta dai giallorossi calabresi. 
 
    Come Autore della parte letteraria, come Compositore melodista non trascrittore, come Compositore, Autore della Sezione D.O.R. ed anche come Editore, Angelo Laganà, superando regolarmente tutti i concorsi, è iscritto alla S.I.A.E., depositando ben più di 500 motivi, cantati e suonati in tutti i cinque Continenti . 
 
Tutto ciò gli è valso di far parte, per sei anni, della casa discografica, la FRE.MUS di Franco e Mino Reitano per il quale scrive  quattro canzoni, che sono.: Tornar bambino, Luci bianche, Luci blu, Un attimo, un’eternità (che Frank Sinatra ha giudicato la migliore canzone dell’album in cui era inclusa) e Palumbeddhi calabrisi 
 
La collaborazione con l’indimenticabile Mino lo costringe a trasferirsi a Biella (1972), dove  insegna Matematica e conosce Ezio Greggio col quale collabora a programmi televisivi di cabaret per la prima emittente via cavo: Tele Biella, imparando a fare il cameramen prima e a presentare programmi, recitando sketch poi, creando, contemporaneamente,  anche il periodico Mondo Biellese, che gli apre le porte del mondo editoriale. Nella città dei tessuti, scrive l’inno della Biellese, squadra militante in serie C: Alè Biella e dà vita ad un minicoro per bambini nell’asilo privato di Maria Maroino. La collaborazione con l’eclettico futuro presentatore di Striscia la notizia dei giorni nostri, dura 9 anni e gli vale la partecipazione, in veste di attore, al film Sbamm dello stesso Greggio, film distribuito in tutte le sale cinematografiche d’Italia e più volte trasmesso  
da “Canale 5” e “Italia 1”. 
 
Nel 1979 ottiene il tesserino di Giornalista Pubblicista, mentre un anno dopo, dopo essere stato collocato in pensione, si trasferisce a Roma, dove crea la prima rivista a colori per lo stadio stampata su carta patinata lucida per la Roma Calcio guidata dal presidente Dino Viola e guidata da Nils Liedholm. 
  
 Nel mese di novembre del 1981 pubblica il primo numero di Roma Mia, la rivista che per vent’anni ha raccontato, non solo le gioie e le speranze della squadra capitolina, scrivendo anche l’inno della squadra giallorossa, Samba Romano,  ma anche con interviste a personaggi famosi che hanno segnato un’epoca, come Giulio Andreotti, Sergio Leone, Carlo Verdone, Antonello Venditti, Barbara Bouchet Adriano Celentano, Pavarotti, Renato Zero, Claudio Baglioni, Eros Ramazzotti 
I Pooh, Jovanotti, Katia Ricciarelli, Massimo Giletti, Pupo ed è anche testimone di fatti del mondo della politica, della cultura, dell’arte  e dello spettacolo.  
In occasione della conquista del secondo  scudetto giallorosso, pubblica il libro 
                                             Un sogno chiamato scudetto 
 su presentazione del capitano giallorosso Agostino Di Bartolomei. 
 
 
Il 30 maggio 1984, Roma Mia fa già parte dei cataloghi internazionali e il Numero Speciale della finalissima della Coppa dei Campioni: Roma-Liverpool di 112 pagine a colori, tra tutti i magazine d’Europa,  risulta al primo posto in una rivista stampata in Lussemburgo. 
 
Per cinque anni dirige il mensile Magica Roma e per dieci anni  pubblica il magazine Italia Mia, che, accompagnando il cammino della Squadra Azzurra attraverso le qualificazioni al campionato mondiale, la segue anche ai Mondiali negli Stati Uniti d’America nel 1994 e ai Campionati europei in Inghilterra nel 1996, per i quali scrive anche le sigle musicali, com’era già successo ai Campionati Mondiali in Italia 1990 e a quelli di Francia del 1998. 
 
   Nel 1999 scrive la musica dell’inno della Reggina Calcio: RegginAlè, su testo di Rosella Garreffa, che porta il nome dello stesso magazine pubblicato per tredici anni nella città dello Stretto.  
RegginAlè  rimane, per ventuno settimane, primo in classifica tra tutti gli inni d’Italia di serie A,  
B e C nel popolare programma radiofonico: “Tutti i calci minuto per minuto”  
su Radio  RAI  1,  ideato dal giornalista Ezio Luzi. 
 
Il mondo dell’arte, dello spettacolo e della politica di tutta Italia  si fanno fotografare col giornale della Reggina in mano, proprio com’era successo a Roma, dove anche Papa Giovanni Paolo II  posa con la rivista Roma Mia in mano, mentre stringe la mano allo stesso Angelo Laganà, che ha ricevuto, in udienza privata, in Vaticano. 
 
In Rai è di casa, Angelo, grazie all’amicizia che lo lega a santoni del video come Mike Bongiorno,  
dal quale riceve a Milano il premio prestigioso, come giornalista e fotografo, de Il RischiatuttoRaffaella Carrà, Pippo Baudo, Michele Guardì ed altri numeri uno del mezzo catodico.  
Le sue sigle musicali sono mandate in onda  in trasmissioni importanti come: La Domenica Sportiva, Il Giro D’Italia (Rai Uno), Mondo dei Motori (Rai Due ), Controsport (Rai 3).  
Frequentando, quasi giornalmente, gli studi della Rai in Viale Mazzini, conosce e amicizia con Domenico Modugno, al quale rimane legato per molto tempo ed è anche presente all’ultimo concerto fatto dal popolare cantante di Volare a Caracalla a Roma. 
 
Numerosi e qualificati i premi che riceve Angelo in tutte le capitali europee, dove si esibisce  
a seguito della squadra romana. L’Università dei Popoli di Agnone gli assegna il Premio:  
Una vita per la Cultura (2009), tributatogli dagli Amici della Calabria per il Molise e il premio  
Gigante della Calabria (2010), conferitogli dall’Università dei Popoli di Badolato.  
Nel 2010, riceve ancora la 15a Edizione del Premio del Museo, sezione musica, svoltosi al  Teatro Bagaglino di Roma assieme a Gianni Letta e il premio: Città di Soverato. 
 
 A Berlino riceve il Faro d’Oro ad opera del Personal Jet, mentre più prestigioso, in oro zecchino,  è quello che riceve dal Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton per la sua duplice attività di giornalista e musicista al seguito della Nazionale italiana di calcio condotta da Arrigo Sacchi.  
In quel periodo, gli giungono inviti e riconoscimenti da tutte le comunità italiane residenti in America, specie quella di Little Italy, il quartiere di New York ricco di ristoranti gestiti da italiani.  
 
Il Genio della Fisarmonica”, così com’è pubblicizzato in tanti manifesti, ormai da tanti anni, in America Latina, è una leggenda in carne e ossa, un mito che deve la sua popolarità all’interpretazione di motivi immortali come: Besame mucho, Amapola, Caminito, El Choclo, Tango del mare e tanti altri brani che rappresentano l’anima romantica dell’Argentina, Cuba, Uruguay, Brasile ed altri paesi dell’America del Sud, dove tiene concerti sempre richiesti e applauditi.  A Buenos Aires, i suoi concerti, che  registrano sempre il tutto esaurito, vengono pubblicizzati con foto formato gigante, dove El Genio de l Acordeòn 
è ritratto accanto alla sua fisarmonica, l’anima della sua musica triste e nostalgica che racconta i sogni, le speranze e le delusioni di tante generazioni passate e presenti.  
 
Nella tierra del tango, cioè nella patria del grande Carlos Gardel, il cui mito sopravvive a 80 anni dalla sua morte, avvenuta in Colombia, mentre si trovava su un aereo in fase di atterraggio, Angelo Laganà è stato definito il vero successore di Astor Piazzolla, autore di ben 300 tanghi e massimo esponente del tango moderno.
 
A Cuba tiene 115 concerti e proprio a LHabana, conosce e stringe rapporti di amicizia e suona accanto a musicisti del calibro di Manolito Simonet, Gerardo Piloto, la cantante Osdalgia, Ciquitin e la violinista Martha Duarte, coi quali si esibisce e collabora per gli arrangiamenti delle sue musiche. Nel Paese di Fidel Castro, del cui figlio Antonio è intimo amico, manda letteralmente in estasi i cubani, per i quali la musica è vita, con motivi tradizionali come Volare, Il Padrino, Maruzzella e Luna rossa. 
 
       Le radio libere e le emittenti televisive fanno a gara per portarlo in trasmissione.  
    Tutti i giornali dell’isola caraibica scrivono di questo cantautore concertista calabrese che è riuscito a spopolare nella capitale mondiale della musica, dove si è esibito anche col gruppo  
Sueno Cubano, nella Casa della Musica, riservata solo ai grandi concertisti come lui.. 
 
Nella “Casa della Cultura” di Santiago de Cuba, dove si esibiscono i più grandi musicisti del mondo, l’Acordeonista Calabrés – come è soprannominato - esegue, alla presenza di Giustino Di Celmo, amico fidato e inviato di Fidel Castro, le melodie eterne del suo vasto repertorio facendo impazzire tutta la platea che gli riserva, a fine concerto, dieci minuti di applausi. 
 
    “Il Nuovo Re di Cuba”, è stato definito dalla stampa di quel Paese, come scrive Gramna, 
il quotidiano organo oficial del comitè central del partido comunista de Cuba, è diventato ormai un vero e proprio ambasciatore culturale – come ha scritto Pedro de la Hoz – cantando il suo brano:   
                                                                  Capo Sud   
(con testo di Rosella Garreffa) e suonato a ritmo di rumba disco. Il brano, ormai conosciuto in tutto il mondo ed ispirato all’estremo lembo della nostra Penisola, è stato presentato alle Olimpiadi di Atene, diventando l’inno della Calabria. Durante l’esecuzione del brano, che viene quasi sempre eseguito dal grande compositore roccellese in tutti i suoi concerti, appaiono  immagini delle cinque province calabresi, che rendono onore ad una terra dalle bellezze uniche al mondo, con immagini veramente significative ed esclusive, da quel grande fotografo che è sempre stato.  
 
E come se non bastasse, per dare respiro alla sua passione per la fotografia e l’editoria, pubblica in   questi ultimi anni cinque libri-book-fotografici 
 
Il primo è dedicato alla città dove risiede dal titolo Roccella Jonica…un tuffo nella storia, con 350 foto a colori, molte delle quali uniche ed esclusive. Il secondo è Roccella Jonica, Maxi Postcards , con 400 foto dedicate alla bellezza della città.  
Il terzo è Marina di Gioiosa Jonica, con 350 foto, fatto in collaborazione col fotografo Fazzolari Il quarto Città di Gerace, con 660 immagini tra le quali 97 foto panoramiche. 
       Le Mini-Guide turistiche con 12 foto cui sono interessate 8 cittadine reggine e 
il quinto: Itinerari turistici, volume commissionato dall’assessore Giovanni Arruzzolo. 
Quest’ultimo,  mette in bella mostra le immagini più rappresentative di 13 cittadine della Provincia di Reggio Calabria con brevi cenni storici. 
 
   Questi libri sono stati esposti alla BIT di Milano dal 14 al 17 febbraio 2013 e alla BIT 2014 
nello stand allestito dalla Provincia di Reggio Calabria e dalla Regione Calabria.  
 
Nel 2014, per la promozione dell’A.S. Roccella Calcio in serie D, compone la musica  
dell’inno ufficiale che ha per titolo: Roccella 
 
    L’ultima perla di questo artista di fama mondiale è l’invito che recentemente ha rivolto al Papa di venire a Gerace, inviando anche il libro Città di Gerace, per benedire quel borgo antico conosciuto in tutto il mondo. E la risposta del Santo Padre (argentino come il cuore dell’artista che col tango esprime i suoi sentimenti più profondi) è arrivata con una lettera di ringraziamento in cui era contenuta anche un’immagine del Cristo risorto e la sua firma: Franciscus. 
 
A questo punto non potremmo che augurargli, come scrive Vincenzo Monti nell’Ode al signor di Montgolfier: ” Che più ti resta? Infrangere / Anche alla morte il tèlo / E della vita il nèttare /  libar con Giove in cielo”.  
 
Anzi no. Abbiamo ancora una cosa da dire: proporre il nome di Angelo Laganà  quale   
                            AMBASCIATORE DELLA CALABRIA NEL MONDO                                    
per tutto ciò che ha dato, che dà e per tutto ciò che ha raccolto, senza mai chiedere nulla..  
                       
Perché solo una persona come lui, conosciuto in tutt’e cinque continenti, può parlare ai popoli  
con il linguaggio universale della musica.
 
Franco Blefari     Agosto 2015

"I TANTI VOLTI DI UNA DONNA", IL TERZO LIBRO DI CECILIA PISCIONIERI

Dopo "L'isola della donne" e "Petali di rose rosse", è da poco uscito il terzo "racconto"  della scrittrice roccellese Cecilia Piscioneri dal titolo "I tanti volti di una donna - Ritratti  di vita  vissuta", edito da "il mio libro".

E' un libro che presenta il viaggio della vita di una donna attraverso le attività quotidiane, il lavoro, la  cultura e, in particolar modo, un omaggio rivolto alla sua terra; una terra non sempre apprezzata come tutte le terre del Sud. Il libro dimostra, al contrario, il rovescio della medaglia evidenziando la bellezza della natura, la stratificazione storica ed artistica, la gente laboriosa e onesta ricca di umanità e di valori morali e civili.

L'autrice viaggia, accumula  tesori di conoscenze, arricchisce il suo sapere attraverso il fluire della vita degli esseri viventi, entra nei loro meandri di vita sociale e umana, e ciò non è affatto facile, ma si cerca di cogliere il più possibile quello che emerge per poter capire e carpire gli atteggiamenti e comportamenti delle persone.

La protagonista del libro, tra i suoi viaggi, non dimentica il filo che intercorre tra la sua  vita intima e madre natura; è il filo di Arianna che non si spezza mai, è il cordone ombelicale mai reciso; ella è vissuta in parte a contatto con la natura e con essa vive ancora un rapporto di simbiosi spirituale.

"Viaggiare è un arte - dice la scrittrice Cecilia Piscioneri utilizzando una frase di Tiziano Terzani - se nel viaggiare si traggono tesori per arricchire la mente e il cuore, guardando con gli occhi dell'amore e della passione i luoghi, la gente, le opere d'arte, la natura..."

PORTO: BASTA SOCIETA', TORNIAMO AL DEMANIO


Un articolo pubblicato qualche giorno fa sul giornale online Ciavula.it a firma di Francesco Tuccio,  è la prova che, finalmente, si sta prendendo consapevolezza del grande fallimento della gestione della società di gestione del "Porto delle Grazie", dopo poco più di un anno dalla sua entrata a regime.
Occorre solo iniziare a conoscere  cosa c'è di dietro senza farsi coinvolgere dai soliti imbonimenti e dalle apparenze, e iniziare a riferire la verità.
Grazie a Francesco Tuccio e a Ciavula.it per la gentile concessione.
A più di un anno dalla concessione, la società che gestisce il porto delle Grazie e che avrebbe dovuto lanciare miracolosamente la struttura nei circuiti turistici nazionali e internazionali, ha prodotto solo danni alla nostra già debole economia locale, coinvolgendo anche operatori e fruitori cauloniesi.
E' sotto gli occhi di tutti che i posti barca, prima tutti occupati e con almeno un centinaio di richieste inevase, ora sono parzialmente vacanti. E la ragione è molto semplice: rispetto all’imposta demaniale le tariffe annue si sono più che triplicate per una barca fino 6 metri e più che quintuplicati per quelle superiori a 10 metri.
Eccovi il primo miracolo economico della nuova gestione. Una struttura popolare, largamente accessibile viene trasformata in un lusso per super ricchi.
Il secondo miracolo è conseguenza del primo. L’abbandono del posto barca di tantissime persone ha prodotto un contraccolpo serio nell’indotto che negli anni si era sviluppato spontaneamente. E’ diminuita la clientela per chi fornisce i servizi di manutenzione, i negozi che vendono articoli per la nautica e la pesca dilettantistica, le ferramenta, i meccanici, gli elettricisti, i falegnami.
Il pubblico (Comune di Roccella e Invitalia -leggi Ministero dell’Economia-) ha compiuto una mera speculazione ai danni dei pubblici interessi locali e senza vantaggi migliorativi per chi ha mantenuto il posto barca.
Tuttavia, chi del turismo ha una concezione fantasiosa sogna le rotte dei vip convergere verso la nostra zona come avviene nelle località più in auge nel mondo, dove il denaro scorre a fiumi e l’opulenza collettiva galoppa. Intanto, che il terzo miracolo si avveri sarebbe più saggio che la società fallisse e che tutto tornasse come prima.
Francesco Tuccio.

domenica 30 agosto 2015

IL 4 SETTEMBRE CONSIGLIO COMUNALE CON LE DISMISSIONI DELLE QUOTE NELLA SOCIETA' DEL PORTO DA PARTE DEL COMUNE

Venerdì 4 Settembre alle ore 17,30 è stato convocato il Consiglio Comunale di Roccella Jonica con nove punti all'ordine del giorno, compreso (ultimo punto) la "dismissione mediante procedimento di evidenza pubblica delle quote della Società Porto delle Grazie Srl detenute dal Comune di Roccella Ionica, ai sensi della legge n. 244/2007 e successive modificazioni ed integrazioni  ai sensi dell'art. 39 c. 2 del D.lvo n267/2000 e ai sensi dell'art. 10 c. 5 dello Statuto Comunale vigente.2000 e ai sensi dell'art. 10 c. 5 dello Statuto Comunale vigente.

Questo punto è stato richiesto dai consiglieri di Minoranza e motivato attraverso la normativa di legge che
all’art. 3 comma 27 della legge 244/2007 prevede espressamente che gli enti locali non possono costituire società aventi per oggetto attività di produzioni di beni e di servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, ne assumere o mantenere direttamente partecipazioni, anche di minoranza, in tali società; 

Che il termine in origine previsto per lo scioglimento ovvero la dismissione delle partecipazioni societarie, in ragione delle successive proroghe sopravvenute, è stato fissato alla data del 31.12.2014; 

Che la legge 190/2014 (legge di stabilità 2015) nel prevedere all’art 1,  comma 611l’obbligo di ridurre o contenere le partecipazione legittimamente detenute al momento di entrata in vigore della stessa, da per scontato l’obbligo di dismettere le partecipazioni ancora detenute in spregio di preesistenti norme o principi giuridici. Il comma 611 fa, infatti, salvo l’obbligo di dismettere le partecipazioni detenute non direttamente finalizzato alla soddisfazione degli interessi istituzionali degli enti, già perentoriamente  disposto dall’art. 3 comma 27 della legge n. 244/2007. In tal senso se la legge di stabilità 2015 impone un nuovo obbligo consistente nella predisposizione del piano operativo di razionalizzazione e nella riduzione delle partecipazioni, sussiste altresì il distinto e preesistente obbligo di dare corso alla dismissione delle partecipazioni ancora detenute in contrasto con il citato art. 3, comma 27; 

Che il Comune di Roccella Ionica detiene, tra l’altro, la quota di partecipazione del 20% della società Porto delle GraziSrl, società che ha ad oggetto fini non compresi nelle finalità istituzionali dell’Ente; 

Che a tutt’oggi il Comune di Roccella Ionica, in violazione del preciso dettato legislativo, non ha provveduto alla dismissione delle predette quote, obbligo al quale avrebbe dovuto adempiere entro la data del 31.12.2014.

sabato 29 agosto 2015

A ROCCELLA, PER SALVARE LA FERROVIA JONICA, CATEN...INA UMANA!

Stamattina  alle ore 11,00 sul davanzale dei binari della stazione ferroviaria di Roccella Jonica a ritrovarsi per manifestare contro il depotenziamento della Ferrovia Jonica eravamo proprio pochini: c'era il sindaco di Roccella, il sindaco di Stignano, l'on. Mimmo Bova e una ventina di cittadini. Nessuna associazione, nessun comitato, nessun imprenditore, albergatore, commerciante.

Evidentemente la gente ormai è rassegnata a un destino ormai segnato, un destino che vede la nostra fascia jonica protagonista in negativo della cinica decisione di Trenitalia della graduale soppressione dei treni, delle stazione, dei binari.

Dopo decine e decine di manifestazioni di protesta nel corso di questi quindici anni in cui è iniziato il lento e inesorabile abbandono della linea ferroviaria jonica, le persone, probabilmente, sono stufe, hanno perso la fiducia e considerano queste manifestazioni inutili in virtù di decisioni già prese dall'alto e una politica calabrese completamente rivolta ad agevolare il gommato anziché il ferrato.

Naturalmente l'augurio del sottoscritto è tutto al contrario, ossia che questa manifestazione, seppur poco partecipata (almeno a Roccella Jonica), dia la spinta, l'incoraggiamento e la forza di intraprendere una inversione di tendenza e poter iniziare a fare delle conquiste, perché la mancanza di collegamenti ferroviari è sinonimo di emarginazione ed isolamento. 

AL CLUB HOTEL KENNEDY IL SIMPOSIO INTERNAZIONALE D'ARTE CONTEMPORANEA

Si terrà dal 13 al 19 settembre al Club Hotel Kennedy il Simposio Internazionale d'Arte Contemporanea dal titolo "I colori e la natura a Roccella Ionica".

Il comitato scientifico è composto da Mariella Costa, Maurizio Reale, Direttore Club Hotel Kennedy, Sponsor Ufficiale dell’evento, Laura Dominicis, Enzo Angiuoni Art Director.

Gli artisti proposti sono: Augusto Ambrosone, Enzo Angiuoni, Beatriz Cardenas, Mariella Costa, Nicola Guarino, Nadia Lolletti, Rosa Spina.
Il Simposio è realizzato in collaborazione con Comune di Roccella Ionica, l’Associazione Culturale Arteuropa Servizi per l’Arte presieduta Enzo Angiuoni e Fimmina TV
 

2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico

2 agosto 2020  - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico
2 Agosto 2020 - 2 Agosto 2021: un anno senza Ludovico. Il ricordo di Ludovico Lombardo ad un anno dalla sua tragica scomparsa. Sempre nel cuore dei tuoi amici e sempre nel cuore dei roccellesi.

JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini

La vera storia dei nostri emigranti che, per motivi di lavoro, sono stati "costretti" a lasciare la Terra in cerca di lavoro ma col cuore rivolto SEMPRE nell'estremo lembo della "nostra" Penisola: la CALABRIA!

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
Foto di Angelo Lagana'

DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'

Un Lungomare così, a Reggio, non si vedeva da tanti tanti anni. Le Frecce Tricolori hanno richiamato in città decine di migliaia di persone da tutte le province calabresi e da gran parte della Sicilia. La via Marina, completamente chiusa al traffico in occasione della seconda “domenica sostenibile”, s’è gremita di circa 100.000 persone che nel pomeriggio hanno assistito incantate allo spettacolo dell’Air Show “Scilla & Cariddi” con l’esibizione delle celebri Frecce Tricolore.

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VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO

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Oggi 20 marzo, nonostante le nuvole, abbiamo potuto assistere, dalle nove e mezza fino alle undici, all'eclissi di sole. Qui da noi il sole, "coperto" dall'ombra della luna, si è oscurato soltanto per il 41%. La prossima eclissi parziale avverrà nel 2026 mentre per avere un'altra eclissi solare totale dovremmo "attendere" fino al 2081.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.

FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'

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Il regalo di Natale del M°. Angelo Laganà

OLTRAGGIO ALLA CITTA'

OLTRAGGIO ALLA CITTA'
OLTRAGGIO ALLA CITTA'. Foto di Angelo Laganà


ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI

ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
Quale sindaco mai oltre a lui stesso o a chi per lui avrebbe consentito una liquidazione cosi rapida a suo favore? Un ulteriore una tantum prelevato da un fondo "segreto e nascosto". Cari elettori meditate...Dedicato a tutte quelle associazioni che partecipano alle riunioni con l'amministrazione la quale puntualmente ricorda pressappoco cosi: "Non chiedete soldi perchè non ce ne sono!"

I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE

Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.

1° classificato Roccella on youtube "A SCIRUBETTA" di Francesco Cappelleri.

2° classificato Roccella on youtube "U TARANTOZZU" di Alessandro Neumann

3° classificato "FRA I RICORDI DI UN PASSATO" di Antonio Dimasi e felice Guarneri