Continuano i controlli volti a combattere la pesca abusiva nella Locride.
La scorsa notte, i militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Roccella Jonica, coordinati dal Tenente di Vascello (CP) Antonino Indelicato, e la sezione operativa navale della Guardia di Finanza di Roccella Jonica, coordinata dal Luogotenente Marco Giuffrida, a seguito di scrupolose indagini, hanno proceduto al sequestro di un attrezzo da pesca vietato tipo sciabica di circa 30 metri utilizzato per la pesca del novellame di sarda (c.d. bianchetto) e 35 kg di prodotto ittico, pescato abusivamente nelle acque antistanti il comune di Monasterace.
I 6 utilizzatori, tutti residenti nei comuni di Gioia Tauro e Rizziconi, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Locri.
Il prodotto ittico sequestrato, a seguito di ispezione del veterinario dell’ASP di Locri, dott. Spezzano, che ne ha attestato l’idoneità al consumo umano, è stato devoluto in beneficienza a 5 enti caritatevoli della zona.
L’attività di controllo sarà continua e costante e con tolleranza zero sia in mare che a terra e non si limiterà solo a chi effettua attività di pesca ma anche agli esercizi commerciali e all’utenza che, acquistando specie ittiche al di sotto della taglia minima consentita, compie azioni penalmente rilevanti incentivando la cattura da parte dei pescatori di frodo.
Si ribadisce che anche il consumatore finale, secondo le attuali disposizioni di legge, acquistando novellame di pesce incorrerà nelle stesse sanzioni penali al pari di chi pesca e vende questo tipo di prodotto ittico.
L’auspicio è che la mancanza di domanda da parte degli acquirenti, unitamente ai continui ed incessanti controlli scoraggino questo tipo di attività illecita. (Fonte: CMNews.it)