Botta e risposte con Vincenzo Milano
Nicola a me sembra tutta una presa per i "fondelli", se il livello di arsenico è più basso di quello del 2010, a quanto dice il comunicato stampa del Comune di Roccella, allora perchè dare questo allarme generale? Cos'è successo di tanto grave per spronare i due comuni ad avvisare i cittadini. Vorrei sapere, soprattutto, tutti queste morti per tumori che ci stanno a Roccella sono riconducibili, secondo te, al nostro impianto idrico, che a quanto pare è ancora in tubi di cemento amianto?
Nicola Iervasi risponde:
Caro Vincenzo, tu affondi il coltello in una piaga aperta di Roccella (annoverata ai primi posti come Comuni d’Italia a mortalità per cancro, proporzionalmente a densità e numero di abitanti), di cui tutta la cittadinanza ne parla ma che le Istituzioni continuano ad ignorare e a far finta di niente.
Ho saputo della contaminazione dell’acqua con largo anticipo rispetto ai comunicati lanciati dal Comune, ma è giusto che i lettori sappiano e comprendano che, nonostante questo sia un blog di opinione e di denuncia, in mancanza di prove certe (le analisi dell’ASL con l’accertamento dei valori alti dell’arsenico nelle nostre tubature è in mano solo dell’amministrazione comunale), non potevo lanciare un allarme senza una attestazione, considerato anche che i nostri amministratori, nei miei confronti, sono come gli avvoltoi, in attesa di un mio passo falso (vedi l’articolo sulla bandiera blu dell’anno scorso) per riafferrare le loro denunce con gli avvocati pagati da noi roccellesi (questa volta magari per procurato falso allarme!).
Ed in questo momento vi confesso che li temo molto più di prima dopo aver appreso della più orrenda delle sentenze a loro favore, ossia quella della gestione del porto che ha ridicolizzato i giudici del TAR di Reggio Calabria, con un Consiglio di Stato che si è appigliato su degli aspetti che potevano essere risolti già sette anni addietro, perché la situazione della sentenza definitiva era già d’allora esistente.
Ma ritornando alla crisi idrica, per cui ieri pomeriggio c’è stata una ulteriore mezzo di informazione per via megafono e la prima fornitura di acqua da parte della Protezione Civile, mai niente e nessuno potrà accertare che la sua dubbia provenienza sia causa delle disgrazie di tante famiglie roccellesi. Purtroppo è difficile accertare a cosa sono riconducibili queste morti assurde di nostri giovani amici roccellesi, ma di certo rimanere completamente indifferenti, senza porsi interrogativi non è di certo l’atteggiamento più rispettoso per una società civile come la nostra. L’assurdo è che la nostra amministrazione, oltre a non porsi i perché e nonostante è consapevole delle preoccupazioni che stanno vivendo i roccellesi in funzione di questi ultimi luttuosi accadimenti, va in televisione e coglie l’occasione di questa emergenza dell’acqua inquinata per farsi propaganda: “I roccellesi devono stare tranquilli perché noi ci interessiamo e siamo attenti alla loro salute….” E poi ancora “Siamo in competizione per l’ottenimento delle cinque vele…”, “A giugno faremo una intera giornata dedicata all’ambiente…” ( Chissà se in questa giornata si parlerà pure del metodo di pulire le strade di Roccella dalle erbacce con il diserbante…!!!). A parlare in televisione ci va proprio colui che è riuscito ad inventarsi “la difesa a se stesso”, ossia il modo per procacciarsi una cospicua parcella ai danni dei roccellesi in quella causa che vede il sindaco indagato per aver conferito la spazzatura nella discarica di Casignana senza autorizzazione: il sindaco difeso dall’assessore all’ambiente!!!
Ma ancor peggio è che si fregiano di vari riconoscimenti, si fanno le vetrinette con convegni e articoli sui giornali e poi siamo sempre qui, peggio di prima, a denunciare le strutture delle scuole materne con erbacce ad altezza uomo (proprio con l’arrivo della primavera con le maestre che porterebbero volentieri, se non fosse per l’impraticabilità, i bambini fuori a giocare), le strade dei rioni ancor peggio, oltre agli arbusti anche l’immondizzaio delle buste di plastica abbandonate e dell’imbrattamento dei cani, una pista ciclabile pericolosissima a percorrerla da ciclisti e poi sempre le solite: la giungla del parco collina, le strade "bombardate" delle periferie, ecc. ecc.
Ma loro questo non lo vedono, questo non gli interessa, questo per loro è solo qualunquismo e demagogia di qualche roccellese che gli rema contro!!!
Caro Vincenzo, purtroppo loro sono forti e continuano a fare quello che vogliono, imbonendoci di infatuazioni, proprio perché sanno che oltre loro non c’è nessuno; non esiste un’alternativa capace a far aprire gli occhi al roccellese e togliergli tutto questo fumo che ha davanti.
Che Dio protegga Roccella!!!
Anna Grollino risponde:
Egr. Sig. Vincenzo Milano, Lei mi sembra abbastanza informato. Mi spiegherebbe per quale motivo il Sig. Nicola Iervasi dovrebbe esprimere un parere? Il privato Sig. Nicola non può dare pareri tecnici e di conseguenza non può dare la risposta che Lei richiede.